Serie TV > Merlin
Ricorda la storia  |      
Autore: crownless    06/07/2011    8 recensioni
ArtùxMerlino, seconda stagione, slash.
“Ridete da solo, sire? Siete diventato più babbeo di prima?” domandò Merlino curioso, avvicinandosi piano, la testa lievemente inclinata.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Lancillotto, Merlino, Principe Artù
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Seconda stagione
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Piccola cosetta scritta sul tardi, spero vi piaccia. Adoro l'idea di un Artù geloso, è assolutamente adorabile. E Merlino è un'idiota <3
I personaggi di Merlin non mi appartengono, purtroppo.

Polvere





Non mi piace pensò il Principe Artù, dopo aver congedato il Cavaliere con un cenno del capo. Quel Lancillotto vicino all’arena stava sorridendo a Merlino in un modo che il Principe non riusciva a farsi piacere.
Per niente.
“Merlino” urlò, indispettito. Vide il suo servo sobbalzare e guardarlo, confuso. Almeno aveva smesso di parlottare con Lancillotto e ridacchiare come l’idiota che era, pensò Artù.
Merlino corse verso di lui, riuscendo quasi ad inciampare su se stesso. Un sorriso deformò la rabbia sul volto del Principe, che ne illuminò i suoi tratti addolcendoli un po’.
“Che c’è?” chiese Merlino raggiungendolo, curioso. “Vi siete stancato degli allenamenti?”
“No”, tagliò corto. “Perché stai appresso costantemente a quel Lancillotto? Dovresti pensare ai tuoi incarichi”, sottolineò. Merlino lo fissò.
Poi tossicchiò e cercò di non sembrare divertito.
“Ho eseguito tutto ciò che mi hai detto di fare, Artù. Sono libero dei miei impegni.”
Indisponente come al solito.
Artù gli scoccò un’occhiata furiosa, per poi guardare rapidamente Lancillotto, che pareva osservare qualcosa da lontano, un’ombra armoniosa tra la gente, in mezzo al popolo.
Si riconcentrò sull’Idiota.
“Bene. Dunque te ne serviranno altri immagino, Merlino. Ecco, prendi la mia spada” gliela porse, il braccio teso, “voglio che te ne occupi. Portala dal fabbro, per colpa degli allenamenti quotidiani si è rovinata. Ora, Merlino.”
Merlino arricciò le labbra in un sorrisino, e prese l’arma dalle mani di Artù, sfiorandogliele appena.
Indisponente e impudente.
“Devo fare qualcos’altro?” chiese.
Artù continuò a guardarlo sembrando improvvisamente ansioso. “No”, ripeté, e si inumidì le labbra.
Si sentiva un asino.
reale.

Merlino alzò le spalle, spostando lo sguardo su Lancillotto.
Lancillotto gli lanciò un sorriso, un cenno della testa.
Merlino ricambiò, gli occhi allegri. Poi, come se volesse studiarlo, si rivolse di nuovo ad Artù, gli occhi blu intensi fissi su di lui.
Ed Artù non riuscì ad impedire al suo stomaco di contrarsi, inevitabilmente. E qualcosa gli fece dimenticare il mondo attorno a loro, gettandolo via con violenza ed urgenza, perché Merlino era lì.
Idiota!
Gli occhi di Merlino pareva volessero analizzarlo strato dopo strato, maschere su maschere, e l’idea che gli scoppiò nel cuore era che l’altro potesse scavargli i pensieri dalla testa, mostrandoglieli poco dopo con fiducia, conscio di trovarsi molto più dentro di quanto potessero pensare. Entrambi.
Il mio Idiota.
“Mi domando dove potrei trovare un altro servitore goffo e rammollito come te, Merlino?” chiese, sentendosi un asino imbranato e Merlino la sua grande lunga e magra carota, le guance nonostante i Pendragon non arrossissero mai, sia chiaro, lievemente colorite.
Merlino sorrise, illuminando l’intero mondo,  perfino la polvere dell’arena che, soffiata dal venticello, s’alzava pigramente dal terreno per carezzare un poco l’aria, prima di ricascare a terra.
Artù non capiva perché o come ma poteva giurare di aver già conosciuto quel sorriso chissà quando, quella sua personale sfumatura che gli donava automaticamente sollievo e benessere, quell’unica emozione che si aggrappava a lui quando aveva freddo, perso nel dovere delle regole, il servo idiota pasticcione e fedele, sempre presente.
Forse sarà la polvere...che salutando stanca il giorno.
“Ed io dove potrei trovare un altro asino reale come voi, Artù?” sorrise ancora Merlino, le mani strette alla spada. Artù rinforzò il loro continuo guardarsi, quando i suoi occhi azzurri scintillarono.
La spada dimenticata.
Lancillotto anche, grazie tante.

Il sorriso di Artù si allargò.
“Ridete da solo, sire? Siete diventato più babbeo di prima?” domandò Merlino curioso, avvicinandosi piano, la testa lievemente inclinata.
“Merlino, sei un idiota!” lo sgridò, ma non smise di sorridere, avvicinando una mano verso di lui, senza paura.
Del resto, come avere paura di un simile idiota..


  
Leggi le 8 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Merlin / Vai alla pagina dell'autore: crownless