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Autore: Birby    08/07/2011    5 recensioni
«Se un giorno tantissime calamità mi colpissero, tu salveresti le mie nazioni e i miei abitanti, vero? Non li lasceresti morire, li salveresti! Vero? Vero?!»
«Eih, calmati! Che razza di domande sono?!»
«Rispondi!»
«Ah, b-beh... direi... emh... farei il possibile... emh... cercando di non bruciarli...»
«Benissimo!» Il pianeta azzurro incrociò le braccia con un sorriso trionfante. «Sei libero il 21 Dicembre del 2012?»
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Germania/Ludwig, Nord Italia/Feliciano Vargas, Nuovo personaggio
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Memorie di una Galassia: Stralci di vita del Sistema Solare'
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Titolo: Cronache di un Cosmo: Al centro del nucleo galattico.
Autore: Birby
Personaggi: OC!Mondo, OC!Luna, OC!Marte, OC!Sole, OC!Saturno, OC!Giove, OC!Urano, OC!Nettuno, OC!Plutone, OC!Sedna, Italia Veneziano e Germania
Avvertimenti: Raccolta, Drabble
Note: Ed eccoci alla terza raccolta! Ieri ho trovato un libro intitolato "Gli uomini sono marziani e le donne venusiane". Come trama diceva che "Marte" e "Venere" si erano innamorati ed erano felici, ma poi, arrivati sulla Terra, ebbero un'amnesia e si dimenticarono tutto. Bè, inutile dire che tutta la libreria mi ha guardata male mentre ridevo come una cretina...
Povero Marte, ne ha di motivi per odiare Mondo. D:
Avverto che la prima drabble si riferisce ad una canzone, cliccando sul titolo andrete ad ascoltarvela. E' di Hetalia, non aspettatevi molto.
Comunque... lo dico una volta per tutte: Luna è un maschio.
Buona lettura!




I. Wa! Wa! World Ondo!

Mondo entrò nella stanza moribondo e si chiuse la porta alle spalle.
«Oh! Ciao, Mondo!» esclamò Luna.
Sole e Marte guardarono il pianeta alzando un sopracciglio. «Cos'è successo?»
Il pianeta azzurro si sedette accanto al satellite con un sospiro e fece una breve -e isterica- risata.
«Sinceramente, non so se essere commosso o preoccupato...»
Allungò al ragazzino una radiolina, indicandogli un piccolo pulsante.
Luna la prese fra lo sconcertato e l'emozionato e si diresse verso gli altri due, prima che tutti e tre si mettessero ad ascoltare la canzone registrata nell'apparecchio.
«Detto fra noi...» commentò Marte. «Sapevo che quelle nazioni fossero strane, ma così...»
Sole, invece, si alzò trionfante. «Ah! Io adoro quell'Italia!»



II. Declassato.

Mondo aprì la porta di qualche centimetro e sbirciò all'interno della stanza.
Non c'era nessuno. Con un sospiro di sollievo entrò in silenzio e si diresse verso un'altra porta davanti a lui, quasi in punta di piedi...
«Salve, Mondo»
Con un urletto impercettibile, il pianeta sobbalzò e si girò verso l'angolo della sala.
«Ahah! P-Plutone! Come stai, amico mio?» esclamò, con una voce leggermente stridula. Il ragazzino si avvicinò pericolosamente a lui.
«Ahah... beh, dimmelo tu come posso stare...»
«Eheh, tutto bene, eh? Scusami sai, stavo andan-...»
«Dai tuoi amici?» chiese. Il suo viso sorridente era qualcosa di inquietante. «Da quelli grandi, immagino...»
«P-Pluton-...»
«Non puoi proprio stare con un nano come me, vero...?»
«I-Io, emh... eheh, non è come pens-...»
Ma in meno di un secondo l'appena classificato pianeta nano stava inseguendo Mondo con la velocità e la voracità di una tigre.


24 Agosto 2006. L'Unione Astronomica Internazionale decide di declassare Plutone a ''pianeta nano'', in quanto la sua orbita è molto diversa da quella degli altri pianeti e la sua massa è notevolmente minore (basti pensare che è addirittura più piccolo della Luna).



III. Un planetoide particolare.

«Il primo corpo della nube di Oort ad essere osservato» disse tra sè e sè Mondo, osservando la ragazzina davanti a sè. «E sei anche uno degli oggetti più rossi del Sistema Solare...»
Sedna sorrise soddisfatta, e Marte sbuffò lì vicino. «Tsk. E' solo tinta»
«E nonostante tu sia molto lontana da Sole, sei comunque più vicina di tutti gli altri membri della nube di Oort... Direi uno dei membri più lontani, ma comunque fai parte del Sistema come tutti noi»
La ragazzina dai capelli rossi gonfiò il petto orgogliosa, incrociando le braccia e lanciando occhiatine soddisfatte a Marte e Plutone, seduti un pò vicino ai due.
«Come se essere lontani avesse importanza...» sbuffò il pianeta nano, seccato del fatto che la sua unica caratteristica gli fosse stata sottratta.
Mondo la osservò ancora un pò, e poi annuì chiudendo gli occhi.
«Comunque, troppo piccola e lontana per poter essere anche solo un pianeta nano, mi dispiace»
Plutone e Marte si diedero il cinque soddisfatti.



IV. Musica universalis.

Una melodia infinita.
La voce da soprano di Mercurio veniva subito seguita dai contralti di Venere e Mondo, prima che Marte s'inserisse da tenore e Saturno e Giove accompagnassero con i loro bassi. E allora Urano e Nettuno facevano da voci secondarie, sotto questi suoni diversamente accordati.
Una musica infinita, dove Sole faceva da direttore d'orchestra; continuavano a cantare davanti al loro pubblico illuminati dalla luce dell'immensità.
La musica divina, perfetta, impossibile per l'orecchio umano, udibile in un prossimo futuro dalle anime immortali.
Continuavano ad esibirsi, concedendo bis ai loro spettatori adoranti.
Fino a che il sipario non fosse calato sul palcoscenico.



V. Maya.

Quel giorno, Sole aveva deciso di passare la giornata tranquillamente, facendo una passeggiata per la via Lattea.
Quel giorno, Sole certo non si aspettava di vedere Mondo correre urlando come un pazzo verso di lui senza un apparente motivo.
«Wuaaaaah! Sole, Sole, Sole!!»
«Ehi! Ehi! Cosa cavolo succede, blu?»
Il pianeta arrestò la sua corsa davanti a lui, trattenendosi dal saltargli addosso.
«Tu non mi lasceresti morire, vero?»
«... Eh?»
«Se un giorno tantissime calamità mi colpissero, tu salveresti le mie nazioni e i miei abitanti, vero? Non li lasceresti morire, li salveresti! Vero? Vero?!»
«Ehi, calmati! Che razza di domande sono?!»
«Rispondi!»
«Ah, b-beh... direi... emh... farei il possibile... emh... cercando di non bruciarli...»
«Benissimo!» Il pianeta azzurro incrociò le braccia con un sorriso trionfante. «Sei libero il 21 Dicembre del 2012?»
Quel giorno Sole, assillato, stressato e sfinito, maledisse quella popolazione terrestre chiamata Maya.



VI. Ignorato.

Urano sospirò. «Anche oggi siamo stati ignorati, eh...»
«Che cosa? Parla per te!» esclamò Nettuno, camminando al suo fianco. «Sempre con questa storia! Noi non veniamo ignorati!»
«Ah, forse tu no, però...» Altro sospiro. «Ho addirittura sentito una canzoncina mentre ero sulla Terra, parlava di tutti i pianeti, Sole, Plutone... e io non c'ero!»
Il pianeta inciampò in un piccolo solchetto nel terreno e, rialzatosi, cominciò a camminare con il busto inclinato di lato, apparentemente senza accorgersene. «Allora, ti basta come prova? Sono sicuro che non esiste nessuno ignorato come me, in tutto il Sistema Solare...»
Nettuno afferrò il braccio del compagno e lo ritirò diritto in piedi, ricevendo un ringraziamento in risposta.
«Bah, tu esageri sempre» disse sbuffando. «Davvero, dovresti calmarti... Oh, salve, Saturno!»
«Oh...! Buona giornata, Nettuno» la ragazza fece un piccolo inchino e lo salutò elegantemente, prima di riprendere la sua strada verso una stanza poco più avanti.
Silenzio.
«... Dicevi?»



VII. Giochi terrestri; I.

«Bene, quest'idea è nata da una conversazione con Mondo...»
«Quello c'entra sempre in qualche modo»
«Marte, zitto o ti brucio! Dicevo: proveremo a fare dei giochi terrestri, e il primo si chiama 'corsa a tre gambe'. Si farà a coppie ed ognuno dovrà legare una delle sue gambe con una di quelle del compagno, per poi fare una gara con tutti gli altri»
Mondo sorrise soddisfatto. «Sono sicuro che sarà una passeggiata»
«Come si sceglieranno le coppie, Sole?»
«Mi dispiace, Luna, ma parteciperanno solo i pianeti, noi staremo a guardare!» Sole ridacchiò. «Comunque, si andrà in ordine considerando la distanza dal Sole e dall'eclittica, quindi...»
Mondo perse improvvisamente il sorriso, scambiandolo con una faccia tutt'altro che rassicurante.
«Emh... no»
Pochi secondi, e anche Marte sobbalzò. «No! No, no, no
«... Quindi, Luna, sarà davvero divertente...»



VIII. Frustrante.

Capitava, durante le numerose visite al pianeta azzurro, che facessero delle passeggiate nei parchi ricchi dell'amatissima vegetazione terrestre.
Capitava anche che, durante queste passeggiate, trovassero dei rifiuti sparsi a terra. Un bel pò di rifiuti.
E ogni volta, senza eccezioni, Mondo si fermava, li raccoglieva e li buttata nel cassonetto più vicino. Sempre, in continuazione.
Era davvero frustrante.
Così frustrante che, dopo un paio di ore, Luna cominciava ad aiutarlo, Marte urlava contro tutti gli "sporcaccioni" che giravano lì intorno e Sole attaccava cartelli con scritto "Non sporcate o vi brucio!" alla meno peggio per tutto il parco.



IX. Giochi terrestri; II.

«Devi... sempre... rovinare... tutto!»
«Ah, parla lui! ... Accidenti, non ce la fai ad andare più veloce?»
«Ooh! Scusa se non sono abituato alla forma terrestre perchè non sono te!»
Mondo si bloccò -facendo quasi cadere Marte-.
«Vuoi dire... ci sono altre forme?!»
«Eeeh... chissà! Forse sì, forse no...»
«Dimmelo, pomodoro andato a male!»
«Ma se non so neanche cos'è un pomodoro!»
«E questo che cavolo c'entra, eh?»
Come al solito, il pianeta blu e il pianeta rosso cominciarono a fare invidia a due lottatori professionisti in meno di un paio di secondi, mentre Sole e Luna ridevano come pazzi.
«Allora, su chi punti?»
«Mondo, ovvio! Ma adesso dovremmo andare, Saturno e Giove hanno vinto~!»



X. Conversando.

Italia giocherellava atono con la cannuccia della sua bibita, osservando Mondo e Luna poco distanti dalla sua posizione.
«... La vuoi smettere?»
Sobbalzando si girò verso Germania, seduto di fronte a lui, che aveva appena parlato con una voce leggermente seccata e irritata.
«Di fissare in continuazione quell'Andrew, intendo»
Sorpreso esplose in una risatina. «Non... non lo stavo fissando!» esclamò.
Il tedesco lo osservò: erano rare le volte che Italia guardava qualcuno in quel modo, e stranamente gli dava fastidio. Sospirò.
«Pensi... che sia uno di noi?»
Italia lo fissò meravigliato. Poi lanciò una nuova occhiata al castano poco lontano.
«Uno di noi?» riprese a bere la sua bibita. «No, non penso...»
E Germania non potè far altro che osservare il sorrisetto che gli era appena apparso sul volto.



{Special}

XI. Fine.


Sole, la stella.
Finito l'elio da bruciare, non potè far altro che bruciare combustibile.
«Andrà tutto bene»
Non è vero, Mondo.
«Non mi preoccupo per me stesso»
«Andrà... tutto bene»
Non devi mentire.
Tu lo sai, non è vero. Niente.
Sole, la gigante rossa.
Finito il combustibile da bruciare, non potè far altro che espandersi.
Espandersi. Per tutto il Sistema Solare.
«Non piangere, razza di stupido»
«Sarà semplicemente... un'altra eclissi di Luna»
«Andrà tutto bene»

Aspettò che le sue lacrime si raffreddassero.
«Perchè...?»
Non c'era nessuno ad aspettare insieme a lui.
«Perchè?!»
Anni, millenni.
Era di nuovo solo.





NOTE POST-LETTURA

- La canzoncina di cui parla Urano è questa.
- Oh, vi prego, risparmiatemi. Con la World Ondo e la canzone degli Animaniacs ho segnato la mia condanna. xD
- Urano è il Canada del Sistema Solare, io l'ho sempre detto.
- L'ultima è abbastanza triste, lo so. Probabilmente spiegherò meglio i sentimenti di Sole in seguito. Ma sappiate che la fine che farà la nostra stella è esattamente questa: una volta che si sarà espansa come gigante rossa si restringerà nuovamemnte, fino a diventare una nana bianca e poi, raffreddandosi, una nana nera. Tutto questo fra circa cinque miliardi di anni, dicono, e in tempi lunghissimi.


E ora, come promesso, le descrizioni di tutti i personaggi!

MONDO.
Il suo vero nome astrologico sarebbe Terra, ma si fa chiamare da tutti Mondo perchè lo preferisce, visto che è il nome con cui, di solito, si indica non il pianeta in sè ma bensì il pianeta da un punto di vista di "abitanti". Ha i capelli castani, con tre ciuffi: uno uguale a quello di America, solo un pò più lungo, uno al lato destro della testa simile a quello di Italia e uno a sinistra quasi uguale a quello di Taiwan. Questi rappresentano i tre continenti principali, rispettivamente l'America, l'Europa e l'Asia. I suoi vestiti assomigliano molto agli antichi vestiti romani, i suoi occhi sono verdi.
E' molto gentile e tranquillo, ma se vuole riesce ad essere davvero sadico e vendicativo. E' molto amico di Luna ed è, insieme a Saturno e Sole, l'unico del Sistema Solare a non avere paura di Giove, forse perchè gli ricorda Svezia. Considera Venere come "la luce della sera e del mattino", ma non sembra essere innamorato di lei. E' molto curioso e vuole scoprire tutto su tutti, e questo molte volte porta gli altri all'esasperazione.
E' un buon amico, ma è anche molto permaloso e paranoico, e, nonostante li conosca molto bene, non riesce ad essere a suo agio con i suoi abitanti.


LUNA.
Luna è un ragazzino all'apparenza sugli 11/12 anni (anche se questa non è la sua vera età, ovviamente), con i capelli corti, spettinati e grigio chiaro. E' allegro e vivace, sempre con il sorriso sulle labbra, ma se vuole sa essere serissimo, e sembra abbia una doppia personalità.
Vuole molto bene a Mondo, e lo segue praticamente dappertutto, cosa che al pianeta non dispiace, ed è geloso di Io. Delle nazioni di Mondo è amico, in particolare, di Sealand.


SOLE.
Eccoci arrivati al sublime Sole! Decisamente egocentrico.
Ha i capelli sul biondo/arancione, un pò lunghi (leggermente più corti di Francia), gli occhi chiarissimi e luminosi, e due piccoli nei vicino alla bocca (le macchie solari). Sa di essere il più importante dell'intero sistema, e lo rinfaccia sempre agli altri, ma in realtà vuole molto bene a tutti. Degli abitanti di Mondo va molto d'accordo con Prussia, ma allo stesso tempo i due sono quasi rivali.
Nonostante il suo corpo sia caldissimo, come del resto il Sole in sè, ha sempre freddo in qualsiasi parte del Sistema Solare in cui vada, che non sia la sua casa personale o la casa che condivide con gli altri. Anche lui è sempre allegro, ma quando è serio incute davvero timore, e in realtà tutti lo rispettano.
Dice sempre di essere il migliore di tutti, ma in realtà lui si odia sotto molti aspetti. Forse spiegherò in seguito.


MARTE.
Marte è il principale rivale di Mondo, non si sa bene perchè.
Probabilmente è invidioso del fatto che Venere passi più tempo col pianeta azzurro che con lui, che sia il pianeta più simile a lui dell'intero sistema e che lo invada sempre con i suoi strani macchinari, ma in realtà non lo detesta.
Ha i capelli rossi (non arancioni, rossi) abbastanza scompigliati, e le lentiggini.
E' innamorato di Venere, e anche se sembra più un'attrazione fisica in realtà tiene molto a lei. E' iperattivo ed esuberante, non per niente possiede il vulcano più grande dell'intero Sistema Solare, e non manca mai di rinfacciare agli altri tutti i loro difetti.
Forse è abitato da alieni, ma non vuole assolutamente dirlo a Mondo, quindi lui non lo sa. Va molto d'accordo con America.


VENERE.
Venere è, come dice Marte, la più calda del Sistema Solare. E' una bellissima ragazza, con capelli castano chiaro, lisci e lunghi, e modi gentili e delicati.
Va molto d'accordo con tutti, anche se ha paura di Giove, e non si capisce se preferisca Mondo o Marte. E' tranquilla, calma e riflessiva, ma i suoi venti soffiano come uragani e piove acido solforico, quindi è meglio non farla arrabbiare, perchè nonostante tutto è abbastanza pericolosa.
Lei e Saturno, essendo le uniche due ragazze, sono molto amiche.


MERCURIO.
L'aggettivo per definirlo meglio è strambo. Basti pensare che porta una grande sciarpa al collo, ma è sempre in maniche corte.
Questo dipende dal fatto che la sua escursione termica è altissima: infatti di "giorno" la temperatura può superare i 430°, mentre la "notte" arriva fino a -185°. Non si allontana mai troppo da Sole.
Assomiglia in modo impressionante a Luna, solo che i suoi capelli sono di un colore diverso e gli occhi più sottili.


GIOVE.
Giove è un tipo decisamente di poche parole. Non parla praticamente mai, e quando lo fa incute così timore che a volte Luna si nasconde dietro a Mondo per la paura.
In realtà non c'è alcun motivo per cui gli altri debbano avere paura di lui, visto che lui vuole bene a tutti, tanto da proteggerli dai meteoriti o asteroidi con la sua potentissima gravità.
E' alto, muscoloso e con i capelli corti con una leggera frangia. Ha una cicatrice sulla guancia destra e un grande livido sulla gamba sinistra (la macchia di Giove).
Gli unici a non aver paura di lui sono Saturno, Mondo, Sole, perchè lui non ha paura di niente, e le sue lune, ovvero Io, Europa, Ganimede e Callisto.
Sta sempre insieme a Saturno, e probabilmente vuole più bene a lei che agli altri.


SATURNO.
Saturno ha i capelli scuri, mossi e castani, raccolti in una grande crocchia sulla testa con "elastici" dorati. Indossa varie collane, braccialetti e anelli, tutti rigorosamente del colore dei suoi elastici e circolari. I suoi occhi sono luminosi, ma hanno sempre un'aria stanca, o "superiore" rispetto agli altri, anche se lei è molto modesta.
In realtà Saturno è la più bella tra tutti i pianeti, ma la sua bellezza si riflette sugli altri in modo "diverso", e quindi la più bella risulta Venere. Nonostante tutto, lei non odia niente e nessuno. E' gentile, ha comportamenti aristocratici e sa sempre cosa dire, ma è molto lenta. Ogni volta che parla lo fa tranquillamente e molte volte quasi sussurra.
E' sempre insieme a Giove, e tra tutti è quello a cui è più legata.


URANO.
Urano è un ragazzo abbastanza traquillo, e sembra che i suoi capelli non abbiano nessuna sfumatura (se si guarda il pianeta, infatti, è a tinta uniforme). E' un pò più vecchio degli altri (ma non è anziano), e si considera il padre di Saturno e il nonno di Giove da quando ha scoperto che Mondo lo aveva chiamato come, appunto, una divinità padre di Crono (Saturno) e nonno di Zeus (Giove). Comunque nessuno lo considera tale.
Pensa che nessuno lo consideri (è vero), quindi Mondo ritiene che potrebbe andare d'accordo con Canada, ma nonostante questo è gentile con tutti. Di tanto in tanto, mentre cammina, prende una strana inclinazione di lato e quindi comincia a fare tutto in posizione storta senza neanche accorgersene: il suo asse di rotazione, infatti, è quasi parallelo al piano dell'orbita, al contrario di quello degli altri pianeti che è quasi perpendicolare.


NETTUNO.
Nettuno è, come dicono gli scienziati terrestri, "il gemello di Urano". Sono praticamente identici, solo che i capelli di Nettuno sono più scuri e la sua faccia risulta essere un pò diversa per via della sua persistente espressione imbronciata. Anche la loro pettinatura è diversa.
Quando Urano dice che anche lui non viene mai considerato risponde spesso con "Parla per te!", perchè pensa che tutti lo conoscano. Non capisce come mai Urano si lamenti così tanto, perchè in realtà, anche se non lo ammette, lui è l'unico a considerarlo davvero.
E' abbastanza scorbutico e permaloso, ma se vuole sa essere anche gentile.


PLUTONE.
Un ragazzino all'apparenza della stessa età di Luna, quasi iperattivo. E' arrabbiatissimo con Mondo dal 24 Agosto del 2006, quando il pianeta azzurro lo ha declassato a pianeta nano per la sua dimensione piccolissima, e non sembra che voglia perdonarlo. Di tanto in tanto fa il ruffiano con lui per cercare di fargli cambiare idea, senza successo.
Va molto d'accordo con Sealand, perchè hanno tantissime cose in comune.





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