11/07/2011
4 recensioni
Mi hanno detto di non affezionarmi a te.
Your defenses were on high
Your walls built deep inside
Yeah I'm a selfish bastard
But at least I'm not alone
My intentions never change
What I wanted stays the same
And I know what I should do
it's time to set myself on fire
Le gocce scendevano incessanti sul vetro della finestra di camera mia.
Sembravano le lacrime del cielo.
Sembravano le mie lacrime.
La cosa bella di abitare in un attico a due chilometri da Los Angeles?
Star seduta e vedere la gente, le macchine, le moto, passare sotto di te. Credere, anche solo per un istante, di poter padroneggiare tutto; quando poi, in realtà, non sei neanche sicuro di cosa vuoi mangiare per colazione, pranzo e cena.
Tra le mani una fotografia.
Un respiro profondo.
Was it a dream?
Was it a dream?
Is this the only evidence that proves it
A photograph of you and I.
La voglia di tirare un pugno alla vetrata era forte.
Un impulso.
Mi fermai ad un centimetro da esso solo perché rischiavo di ammazzare qualcuno.
Poco me ne fregava del vetro in frantumi. Ancora meno della mano insanguinata.
“Vaffanculo!!”, mi ritrovai ad urlare per sfogarmi, “Vaffanculo!”. Crollai su me stessa, ancora una volta.
Your reflection I've erased
Like a thousand burned out yesterdays
Believe me when I say goodbye forever
Is for good .
Eppure dovevo cercare di andare avanti, di illudermi che, comunque sia, ci sarebbe stato un nuovo inizio.
Può riuscirci una persona dopo che ha lasciato tutto per amore?
Le uniche parole di conforto? Quelle di tuo fratello.
Mentre ti vendevo allontanarti, ancora inginocchiata a terra con gli occhi colmi di lacrime, egli mi si avvicinò.
“Alzati, dai”.
“Non voglio! Lasciami qui! Vattene! Vattene come ha fatto lui”, gridai isterica.
“E' stato per il vostro bene, neanche lui avrebbe voluto mollarti”, continuava a sussurrare.
“Mi stai mentendo”.
Ti girasti, mi guardasti negli occhi, abbassasti la testa e sparisti. Per sempre.
Per non tornare.
I singhiozzi presero in sopravvento.
“Alzati, dai”.
“Vattene, ti prego”.
La mia, ormai, era una supplica.
Mi lasciò un bacio sui capelli e decise di darmi ascolto. Prese la stessa strada.
Was it a dream?
Was it a dream?
Is this the only evidence that proves it
A photograph of you and I .
O forse una mia stupidissima illusione?
Was it a dream?
Was it a dream?
Is this the only evidence that proves it
A photograph of you and I
“Non ti ci affezionare. Lui non sa neanche cosa sia l'amore. Evita di farti del male gratuitamente”.
Ma non ci credevo.
Non volevo creder loro.
Ero convinta che con me sarebbe stato diverso. Che con me avresti imparato ad amare.
“Non fare la ragazzina. Tu non sai neanche cosa sia davvero la vita! Cresci!”, mi urlasti un giorno.
“Credo che, tra i due, il ragazzino lo fai tu ancora!”, me ne andai ferita.
Sbattei la porta dietro di me con tal foga che, per un attimo, credetti che anche il mio cuore si fosse rotto assieme.
La nostra non era stata la solita storiella. Non era neanche nata come una di solo sesso.
Forse lo avrei preferito. Molte grane in meno.
Tutte quelle emozioni? Tutti quei giorni indescrivibilmente belli che abbia passato assieme? Tutti quei dolori? Tutte quelle decisioni? Tutto quello che eravamo ed avevamo costruito?
Che fine aveva fatto?
Non erano solo da parte mia. Lo so. Lo so bene.
Allora perché?
Was it a dream?
Was it a dream?
Is this the only evidence that proves it
A photograph of you and I
A photograph of you and I
La tua era paura. Paura di amare.
Ma perderci, ancora da innamorati, però, è stata una follia.
Una follia forse più grande di quella di innamorarsi l'uno dell'altra.
A photograph of you and I... in love...