-Hai deciso di diventare un tutt’uno con la pioggia Stewart?- il suo tono scherzoso irradiò il cielo cupo. Rimasi in silenzio a guardarlo, gli occhi mi facevano ancora male e le lacrime non avevano intenzione di cessare. Senza mutare la sua compostezza si sedette accanto a me tenendo l’ombrello sempre aperto,abbassai lo sguardo, infondo per me era uno sconosciuto ed era strano che mi recasse tante attenzioni. Stavo fissando il pavimento quando sotto il naso una mano mi porse un fazzoletto, lo afferrai delicatamente bofonchiando un ” grazie “. Mi asciugai velocemente gli occhi e cercai di rimettermi in ordine.
-Non rovinare il tuo viso con quelle lacrime…- la sua voce calma rimbombò nelle mie orecchie.