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Autore: Mary_Cry    15/07/2011    2 recensioni
Un gioco da bambini, tante estati ed una storia d'amore non sono poi così diversi per Arthur ed Alfred...
E' la mia prima fic su Hetalia, siate buoni ^.^, buona lettura.
Genere: Sentimentale, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: America/Alfred F. Jones, Inghilterra/Arthur Kirkland
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Bang Bang

Bang Bang

"Avevamo cinque anni,
correvamo sui cavalli
io e lei contro agli indiani,
eravamo due cow boy

bang bang, di colpo lei,
bang bang, lei si voltò
bang bang, di colpo lei,
bang bang, a terra mi gettò."

La prima volta che lo vidi aveva 4 anni ed io, dall’alto dei miei 2 anni in più, mi sentivo in dovere di avere cura di lui. Alfred è un bambino iperattivo e, da quando lui e la sua famiglia si erano trasferiti nella casa del guardiano nel giardino della villa della nostra villa di campagna, tutte le estati le passavamo insieme…

Ogni volta, quando arrivavamo, lui era lì, con il gioco che più l’aveva preso in quel periodo in una mano, pronto ad abbandonare i bambini del villaggio per stare con me. Lo vedo ancora, l’anno dopo, che si porta dietro due scope più grandi di lui e mi viene incontro gridando che dovevo giocare con lui ai cowboy e che non gli importava se era un gioco “troppo americano”, ci aveva giocato con tutti e non poteva non giocarci con me; con il figlio del padrone della grande villa di cui il padre era guardiano, quello stesso ragazzino che ogni anno ad inizio Settembre lo salutava lasciandolo a piangere con la consapevolezza che non si sarebbero divertiti per tanti, troppi mesi.


"Non si può fermare il tempo,
non si può mutare il vento
quindici anni aveva lei,
ricordo quando mi baciò

bang bang, di colpo lei,
bang bang, lei si voltò
bang bang, lei mi baciò,
bang bang, e a terra mi lasciò.

Sempre al mondo ci sarà,
chi quei colpi sparerà
Sempre al mondo ci sarà,
chi quei colpi sparerà"

Solitamente, se vivi in una famiglia ricca che può permettersi due ville e scuole costose per i suoi figli, hai 17 anni ed ami leggere, non pensi che un quindicenne iperattivo con le mani perennemente sporche di terra e con la mania di fare  l’eroe possa essere per te una degna compagnia.

Eppure con Alfred era diverso, quell’anno avevo come sempre aspettato febbrilmente di rivederlo ed al mio arrivo alla villa, a Giugno, l’avevo trovato lì ad attendermi, alto ormai poco più di me, ma con quello stesso sorriso che mi aveva colpito da bambino e che mi rendeva incapace di negargli alcunché.

Quella però non fu un’estate come tutte le altre… era un giorno particolarmente caldo -o almeno, così è nella mia memoria- e stavamo tranquillamente parlando all’ombra di un albero quando, all’improvviso, quel ragazzino biondo troppo cresciuto mi ha baciato, come se nulla fosse, con la stessa naturalezza con cui, da bambini, mi puntava contro la pistola giocattolo e “faceva fuoco”.

 

"A vent'anni all'improvviso,
senza dir perché né dove
se ne andata lei mi ha ucciso
come fosse un colpo al cuor

bang bang, di colpo lei,
bang bang, lei si voltò
bang bang, lei se ne andò,
bang bang, e a terra mi lasciò."

Passarono tre anni da allora e riuscii a vederlo un po' di volte anche l’inverno, insistendo con i miei genitori… Non ci comportavamo molto diversamente dal solito se non si contavano i baci e cose così, ma era tutto differente.

Ogni volta che lo vedevo era più alto ed in poco tempo era divenuto ben più imponente di me e faceva girare la testa a tutte le ragazze della zona. Un giorno, un banalissimo 3 Luglio, siamo andati giù al villaggio a prendere un gelato e l’ho vista, era lì nello sguardo che rivolgeva alla barista: la nostra fine.

Il giorno dopo mi ha lasciato, ha detto semplicemente di aver bisogno “di spazio” e di non poter stare sempre con me, nient'altro… io ribollivo di rabbia, come poteva lui, che non sopportava di avermi lontano, dire certe cose? Poi però l’ho guardato ed il suo sguardo è stato un colpo di pistola, mi sono buttato in ginocchio istintivamente, proprio come da bambini, alla fine, era stato lui a sparare.

 

 

 

Disclaimer: I personaggi -purtroppo- appartengono ad  Hidekaz Himaruya

La canzone è “Bang bang” degli Equipe 84 (cover di una canzone di Sonny Bono).

Note dell’autrice:

Ok… questa non so proprio da dove mi sia uscita! Ieri ho sentito questa canzone e l’unica cosa che sono riuscita a pensare è stato: “devo scrivere”. È la prima volta che pubblico qualcosa su Hetalia perciò –vi prego- abbiate pietà di me e se volete lasciate una recensioncina ^^. Spero che la fic vi sia piaciuta.

Baci

 

Mary

  
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