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Autore: marzia ds    24/07/2011    3 recensioni
Sora,Riku e Kairi sono normalissimi quindicenni che come tutti ogni giorno si dirigono svogliatamente a scuola. Un giorno,coincidenza del destino,arriva un nuovo professore della loro età,che grazie ad un'intelligenza fuori dal comune è riuscito a diplomarsi e laurearsi in soli quindici anni della sua esistenza. Il neo-professore,diventerà da quel giorno,il loro insegnante di aritmetica,chimica e scienze,e dopo un distrazione del nostro caro ragazzo dai capelli castani,lui diventerà il suo passatempo preferito,che pian piano riuscirà ad apprezzare e conoscere,come la maturità che gli porterà man mano a capire ed accettare loro stessi e la persona a cui tengono di più...
Per chi ha letto ho anche solo intravisto l'introduzione della mia precedente one-shot sà già che non ricordavo molto sul mondo di KH,ma grazie a due preziose collaboratrici,ka93 e MysticAsters,mi sono "aggiornata" un pò e sono finalemnte riuscita a pubblicare questa fic.Buona lettura!
P.s.Per chi non l'avesse capito,questa storia è una Roxas x Sora,volevo specificarlo.
Genere: Comico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Roxas, Sora, Un po' tutti
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Sora Pov (narrerà lui per tutta la storia)

 

La sveglia suona come programmato alle 7:30, il tempo necessario di svegliarmi, lavarmi e fare colazione. Abito in un appartamento con i miei due migliori amici Riku e Kairi. Riku è un ragazzo dai capelli argentati e gli occhi verdi con dei riflessi acqua marina, mentre Kairi è una ragazza dai capelli rossicci e gli occhi viola molto luminosi, come la sua personalità. Siamo amici d'infanzia e dopo essere rimasti tutti e tre orfani abbiamo vissuto sempre insieme contando uno sull'altro.

-Sora sbrigati o ti lasciamo qui!Ma che fai!Sono dieci minuti che ti spazzoli i capelli davanti allo specchio!-mi strilla nei timpani Riku spettinandomi la capigliatura castana

-Eh?A si, arrivo, arrivo!-Lascio il mio bagno molto in disordine, faccio la corsa ad ostacoli fra le miriadi di roba sparse sul pavimento e dopo aver scivolato sul corrimano della scala in legno esco fuori dalla porta iniziando a correre verso l'edificio scolastico.

-Ehi, Sora, aspettaci!-grida Kairi leggermente indispettita mentre addenta un biscotto

-troppo tardi...Almeno arriverà con largo anticipo, no?-gli risponde Riku ancora in pigiama rientrando nell'appartamento.

-Sono quasi arrivato, quasi arrivato, quasi arrivato...Stop!-faccio una sgommata tipo macchina da corsa evitando di scontrarmi con una limusine appena entrata nell'edificio scolastico. Da quando un riccone del genere frequenta la nostra scuola?

-Mi scusi, pensavo di essere in ritardo, mi sono messo a correre, non riuscivo a frenare e allora...-cerco di formulare una frase di senso compiuto abbassando la testa dispiaciuto

-non ti preoccupare Sora, ci vediamo più tardi in classe-mi risponde una voce proveniente dall'auto, purtroppo non riesco ugualmente a vedere il suo volto per colpa dei finestrini oscurati. L'auto riprende la sua marcia all'interno della struttura scolastica mentre io rimango fra il perplesso e lo stupito dopo quelle brevi battute scambiate con un perfetto sconosciuto.

-Come sapeva il mio nome?Meglio non pensarci, andiamo in classe, così cercheremo di non farci riconoscere anche dal nuovo professore di aritmetica.-

Mi muovo a passo lento salendo la lunga scalinata che mi separa dalla mia classe, la seconda sezione A. Frequento un liceo scientifico in una delle città principali del nostro mondo, La Città di Mezzo. Quest'ultimo è il centro economico e sociale del nostro universo, e qui confluiscono le migliori scuole che si possano desiderare. La maggior parte di esse sono scuole private, ma noi, fortunatamente, ci troviamo nell'unica scuola pubblica della zona, il così detto Castello Disney, poiché qui studiano la maggior parte dei ragazzi provenienti dai più svariati mondi. Il nostro preside, Sir Topolino e la sua vice, la signorina Minny sono molto gentili, anche se sempre severi sulle regole che vigono nel nostro istituto. Insieme a loro ci sono i Professori Pippo e Paperino, entrambi molto simpatici e disponibili, anche se il professor Paperino ha il brutto vizio di adirarsi e lanciare cancellini su i propri alunni. Che altro dire, la nostra scuola è una normalissima struttura di formazione per il nostro futuro, e, fortunatamente, non succede mai niente di scandaloso o troppo preoccupante. Una comunissima e normalissima scuola superiore. Mi siedo al mio posto, il banco in seconda fila accanto alla finestra, e mi metto ad osservare il cielo immenso e le nuvole che leggiadre giocano in quell'immenso celeste in cui vivono serene e tranquille.

-Guardare il cielo mi mette tranquillità...-

-...perché sei sempre sicuro che rimarrà lì, come punto di riferimento sopra le nostre vite.-

Una voce mi distrae dai miei pensieri, proveniente da un ragazzo della mia età dai capelli biondi simili al grano e gli occhi azzurri paragonabili all'immensità del cielo azzurro.

-Era questo che intendevi, no?Sora...-mi sussurra in un soffio lui all'orecchio mentre lentamente mi accorgo della situazione che si era venuta a creare. Il nuovo professore era entrato ormai in classe e stava facendo l'appello, dopo aver ripetuto più volte il mio nome e aver saputo dai miei compagni che ero quello imbambolato a guardare fuori dalla finestra mi si era avvicinato cercando di svegliarmi. Le mie guance si imporporano per l'imbarazzo e mentre il nuovo professore continua a fare l'appello, io mi nascondo per la vergogna tra le mie braccia, accucciandomi sul banco depresso.
“Che gran bella figura che hai fatto con il nuovo professore, Sora!Aspetta, non so neanche come si chiama!Ottimo primo giorno, veramente ottimo!”Alzo lo sguardo verso la lavagna sperando che il il neo prof. Abbia appuntato lì il suo nome per i distratti come me. Si chiama Roxas, il professor Roxas Nikisaki. La sua voce suadente mi rimbomba nella mente mentre cerco di ricordare dove lo già sentita, ho uno strano senso di deja-vu. Ora sarà meglio ascoltare, prima di fare altre figure!

Le due ore con il professor Roxas passano al quanto velocemente, e le sue spiegazioni chiare e approfondite mi hanno lasciato positivamente sorpreso. Non pensavo sarebbe mai esistito un insegnante in grado di farmi amare così l'algebra!Metto in cartella i libri delle due lezioni precedenti mentre dal mio quaderno cade un foglietto di carta.

 
 
Caro Sora, dopo aver fatto una figuraccia del genere col nuovo professore, cioè io, sono costretto a richiamarti in sala professori dopo la scuola.

                                                                                                               Il professore Nikisaki”

 

-Complimenti mio caro secchione, sei riuscito a farti richiamare dal nuovo professore, e io che speravo di battere il mio record!-

-si quale Riku?Aver mandato in fuga il maggior numero d'insegnanti?-gli domanda sarcastica Kairi mentre mi spuntano entrambi dietro le spalle

-e io che volevo tenerlo segreto!Sarà per un'altra volta!-

-ragazzi, sono stato messo in punizione, voi iniziate ad andare a casa, vi raggiungerò più tardi-

-va bene, però oggi era il tuo turno di fare il bucato!-sbuffa Riku appoggiandosi al muro celestino che circonda l'aula

-lo faccio sempre io, per una volta che te ne occupi tu non cade il mondo!-gli rispondo un po' indispettito mentre lui incomincia a ridere sotto i baffi e Kairi, presa dal momento inizia a ridacchiare anche lei, finché non scoppiano entrambi in una sonora risata.

-Ma Kairi, anche tu!-protesto io facendo una faccia mista di shock e stupore

-non è colpa nostra se sei tanto bravo a fare le faccende domestiche!-mi dicono loro ad unisono non capendo ancora il perché di quelle risate convulse

-Kairi, è una mia impressione o ricorda la povera Cenerentola?-chiede Riku facendo una piroetta ed un inchino

-ah, ah, ah, molto divertente, ora tornate a posto!-gli dico io mentre la campanella suona l'inizio della terza ora.

La lezione seguente è quella di letteratura con il professor Paperino, che appena ci scopre a parlare o mandare bigliettini ci lancia subito tutto ciò che trova iniziando a farfugliare cose incomprensibili per il genere umano. Oltre questo avvenimento che ormai fa parte della mia routine quotidiana, la lezione passa velocemente, mentre arriva ben presto l'ora di lingue straniere con un nuovo professore.

-Buongiorno ragazzi, io sono il professor Axel Hertmen e a partire da oggi sarò il vostro nuovo insegnante d'inglese, Have you memorized?-

-Yes, new teacher!-

L'insegnante ha i capelli rosso fuoco piuttosto lunghi, con un'acconciatura semi disumana formata probabilmente con chili e chili di Gel, deve svegliarsi veramente presto per non fare tardi e acconciarsi in quel modo. I suoi occhi sono di un verde cachi alquanto scuri, mentre la sua statura è slanciata verso l'altro. Se dovessi azzardare una misura, oserei dire che è alto circa un metro e novanta. Le sue due ore mi sembrano interminabili, non perché non spieghi bene, anzi ho capito anche qualcosa di più del solito, il mio unico problema è che ODIO l'inglese. Niente di personale, ci conosciamo da tanto ma camminiamo su strade parallele in modo da non doverci mai scontrare.

Annunciata dalla campanella la tanto agognata pausa pranzo, vado in caffetteria per prendermi un panino, un po' depresso per la questione della punizione. Appena preso il mio pranzo sgattaiolo fuori dalla mensa e me ne ritorno quatto quatto nella mia aula, sedendomi comodamente sulla sedia.

Mi sfilo la cravatta celeste scozzese e sbottono un po' la camicia della divisa :non si può resistere a settembre con i termosifoni già accessi fosse il 21 dicembre!Però quel tepore è sonnifero e ben presto mi addormento accucciato sopra il mio banco mentre qualche raggio di sole del primo pomeriggio mi accarezza delicatamente il viso.

-♪- Next Episode - Dolce risveglio -♪-

Angoletto Autrice

Visarete tutti accorti di qualche piccolo cambiamento che ho fatto nella descrizione dei luoghi,infatti il Castello Disney non è un luogo a sè ma una parte di Traverse Town. Non mi dilungo molto,il pc è scarico e mia madre mi sta assordando perchè vuole andare su fb. Ringrazio chiunque leggerà e chi oserà addirittura recensire. Spero che questo piccolo pasticcio vi sia piaciuto,ci vediamo al prossimo capitolo =)
Bye Bye By Me ;P

An 

  
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