27/07/2011
3 recensioni
~ Moonlight
Lei è distesa sull’erba fresca e umida, con indosso una semplice camicia da notte di raso bianco, i boccoli sciolti e disordinati sparsi intorno al suo volto d’avorio, illuminato dalla pallida luna, gli occhi chiusi in un’espressione beata.
Sembra morta, penso, e ho un improvviso moto di terrore al solo pensiero.
Ma il leggero tremore delle palpebre e delle ciglia genera ombre sottili sui suoi zigomi delicati, smentendo la mia tesi.
Le labbra rosee e piene si stiracchiano in un sorriso sornione, appena accennato.
«Sono pur sempre una creatura della notte, Damon» afferma, e la sua voce limpida, cristallina, è come il fruscio delle fronde che ci circondano, come la luce della luna e le stelle insieme, come se l’intera radura si fosse improvvisamente concentrata in lei, generando una luce evanescente e al contempo fortissima, tanto da accecarmi.
Mi rendo conto che lei è luce.
Senza il bisogno di trucco e corsetti, senza il bisogno di abiti maestosi e lavorati, senza il bisogno di pettinature elaborate e complesse.
Lei è luce pura, è energia e amore, è fierezza e maestosità.
Lo è anche adesso, lo è specialmente adesso, con indosso una semplice veste bianca e i boccoli sciolti e ribelli.
«Vi siete incantato, signor Salvatore?» domanda mentre non si cura di nascondere una appena accennata risata che ci avvolge melodiosa.
Resto per un attimo in silenzio, intento ad assimilare ogni dettaglio, ogni sfumatura di quella voce chiara e senza più segreti per me.
Sorrido a mia volta, sorriso per nulla paragonabile al suo, capace di addolcire e ammaliare perfino il più spietato degli assassini.
«Dite qualcosa, vi prego. Amo quando mi parlate. Riuscite sempre a dire la cosa giusta, in ogni frangente» confessa senza aprire gli occhi.
Dio, quanto vorrei che lo facesse.
Quanto vorrei perdermi nelle profondità oscure di quel mare di cioccolato, scoprirne i segreti, i misteri, e poi restarci per l’eternità.
«Mi sopravvalutate moltissimo, signorina Katherine» mormoro sorridendo mesto.
Non immagina minimamente l’effetto che ha su di me?
Improvvisamente, i suoi occhi si spalancano, lasciandomi ammaliato, permettendomi di sprofondare in lei, fino agli angoli più nascosti della sua anima.
Si tira a sedere, per poter fissare il suo sguardo nel mio.
Restiamo così, immobili per un tempo che pare infinito, senza muoverci, senza parlare, respirando appena.
«Conosco i vostri occhi in ogni loro sfumatura, ormai. Riesco a coglierne i cambiamenti, le scintille di rabbia o quelle di entusiasmo. Mi accorgo di quando cercate di nascondere le emozioni, la vostra gioia o il vostro dolore che alle volte prende il sopravvento. Detesto quando succede. Non vi nascondo che talvolta desidererei tuffarmici per poter estirpare la fonte di quella sofferenza alla radice, e potervi vedere finalmente spensierata» sussurro delicato, per paura di terrorizzarla e farla scappare.
Oh, ma che sciocco.
Nulla può spaventare o sconvolgere Katherine Pierce.
Non l’ha fatto l’improvvisa morte dei genitori, non l’ha fatto la solitudine con la quale è costretta a fare i conti tutti i giorni.
Non l’ha fatto nemmeno la mia rivelazione, perché sento qualcosa di morbido e freddo premere sulle mie labbra.
Quanto ho bramato quel contatto?
Quanto ho atteso in silenzio, sperando in un fatto del genere, augurandomi di essere io il destinatario e non Stefan?
E adesso, adesso che le sue labbra si muovono dolcemente sulle mie, sembra quasi un’illusione.
Al diavolo i protocolli, le regole e tutto il resto, le circondo la vita e la avvicino a me, mentre si stringe impetuosa al mio collo e approfondisce il bacio.
Sono in estasi, dimentico il dove, il quando e il perché, dimentico qualunque cosa.
Ci siamo solo io e lei.
Tra i sospiri e i sussulti dei nostri cuori, la sento sussurrare qualcosa.
Ma forse è solo il vento, forse è lo sbatter d’ali di un gufo, o forse semplicemente la mia immaginazione.
E tra le scosse e i tremori, rimaniamo abbracciati sull’erba fresca e umida, dimenticando il domani, pensando solo al presente.
«Non provare a esplorare queste giungle misteriose.
Non tuffarti nel petrolio scuro dei miei occhi.
Non riusciresti a uscirne»
Like OMG talks:
Bene, questa sarà una raccolta di Missing Moments tra Katherine, Damon e Stefan. Ho avuto quest'idea pazza mentre scrivevo una shot Delena in cui è improvvisamente comparsa Kath e mi ha urlato contro che dovevo dare spazio anche a lei e ai suoi bei giovanotti.
Quindi, ne è uscita fuori una cosa orrenda che forse pubblicherò per seconda, chiamata "Rintocchi", una specie di Flashfic, e questa roba qua.
Katherine e Damon in una radura chissà dove, Damon che non sa ancora dell'essere vampiro di Kath e lei che si mostra dolce, che vuole un po' proteggerlo, con l'ultima frase, quella in grassetto/corsivo, che poi sarebbe il famoso sussurro.
Ho sempre pensato che la nostra spietata e sadica Katerina amasse anche Damon, un po', e volesse proteggerlo da sé stessa.
Miei deliri xD
Vi lascio, alla prossima.
Baci,
G.