Colin continuava a balbettare scuse sopra scuse, mentre chiudeva la valigia e si infilava il cappotto.
Jared quasi non si rese conto quando gli accarezzò una guancia, asciugandogli lacrime che non si era accorto di stare versando.
“ Ti chiamo appena posso, ok?” chiese Colin, senza convinzione, alzandogli con due dita il volto inerme.
Jared annuì, più perché il suo cervello gli diceva di farlo che per altro, e non battè cigliò quando Colin gli posò un bacio sulla fronte e sparì dietro la porta, con la valigia e con il suo cuore.