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Autore: Crys_Pattinson87    01/08/2011    12 recensioni
Guardo la mia chitarra, abbandonata in un angolo della mia camera... come un pezzo d'antiquariato messo lì a prender polvere.
Non la tocco da più di un mese.
Non scrivo più, non suono più. La musica non è più parte della mia vita, nè tanto mene voglio che torni a farne parte. Non dopo quello che è successo.
Non dopo che il mio mondo mi è crollato addosso all'improvviso, portandosi via ogni parte buona di me, ogni mio sentimento, ogni mio stato d'animo.
Non dopo che tutto ciò in cui avevo sempre creduto, si sgretolasse sotto i miei occhi.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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NEVER 1

Ciao a tutti!

Per chi non mi conosce ancora, io sono Cristina ^_^ ma chiamatemi pure Cry / Crys 

come preferite!

Una delle mie tante passioni è scrivere... non riesco a spiegare come mi sento quando mi perdo in quei mondi paralleli che creo... so solo che mi piace, e spero di riuscire a trasmettervi questa mia passione attraverso ciò che scrivo.

Robert Pattinson è colui che ispira ogni mio racconto, che sia con il suo nome, o con uno di quelli dei personaggi che ha interpretato, riesce a far viaggiare la mia fantasia.

Non so che altro dire se non che spero davvero che la mia storia vi piaccia, e non vedol'ora di leggere ciò che pensate!!! 

Grazie in anticipo per il tempo che mi dedicherete... :)

Drowning





Una mattina ti svegli  e l'unica cosa che ti viene voglia di fare, l'unica che ti da la forza per alzarti dal letto, è vomitare.
Non ricordi  nulla della notte precedente, ma il tuo alito e lo snervante mal di testa che ti opprime da quando ti sei alzato, bastano a farti capire che hai stretto un patto con il diavolo: l'alcool.

La mattina segunte, quella successiva e quella dopo ancora... sono esattamente le stesse.
Tu, il tuo mal di testa, lo stomaco devastato e.... una sconosciuta che dorme nuda nel tuo letto.

Non ricordo quando è stata l'ultima volta che mi sono svegliato da persona "normale".
E' passato troppo tempo per ricordare, o forse troppo poco per dimenticare.
Esco nel terrazzo a prendere una boccata d'aria e mentre aspiro avidamente la nicotina dalla mia sigaretta, butto giù un'altra birra.
Non sono una di quelle persone che crede nei rimedi post-sbornia. Ne tanto meno mi interessa farmela passare.
Preferisco rimanere nel mio stato semi-incoscente, estraniarmi dal mondo e spegnere i pensieri.
Troppi pensieri.
Si accalcano nella mente senza lasciarmi tregua.
Voglio solo non pensare. Voglio solo mettere a tacere quelle voci che urlano nella mia testa.

Il telefono squilla ma sono troppo pigro per alzarmi e andare a rispondere.
Non ho tempo.
Non ho voglia.
Non sono in casa....per nessuno.

Guardo la mia chitarra, abbandonata in un angolo della mia camera... come un pezzo d'antiquariato messo lì a prender polvere.
Non la tocCo da più di un mese.
Non scrivo più, non suono più. La musica non è più parte della mia vita, nè tanto mene voglio che torni a farne parte. Non dopo quello che è successo.
Non dopo che il mio mondo mi è crollato addosso all'improvviso, portandosi via ogni parte buona di me, ogni mio sentimento, ogni mio stato d'animo. 
Non dopo che tutto ciò in cui avevo sempre creduto, si sgretolasse sotto i miei occhi.

- Buon compleanno Tyler -
- Michael ma... - non crevedo ai miei occhi, non poteva essere vero. Sotto quella carta regalo color  blu cobalto, si nascondeva l'oggetto del mio desiderio. La cosa che desideravo di più al mondo...
Era il mio 18esimo compleanno e finalemente avevo ricevuto una chitarra.
Michael, mio fratello maggiore, mi aveva regalato una fantastica ___________ .
- Allora che te ne pare fratellino? -
- E' fantastica davvero!! grazie - lasciai che le mie dita accarezzassero le corde tirare, chiusi gli occhi perdendomi nella melodia che stavo  involontariamente componendo...

-
Ehi.... posso sapere dov'è il bagno? - una voce femminile blocca i miei pensieri, riportandomi alla realtà.
La ragazza con cui avevo passato la notte, ma di cui non riuscivo a ricordare il nome, appare con indosso una mia maglietta, o meglio, una maglietta di Michael.
- Che ci fai con quella maglietta addosso? - la mia voce prende un tono poco cortese.
- Preferivi che restassi nuda? -
-  Togliti quella maglietta ed esci da sta cazzo di casa...subito! -  cerco di manterene un filo di calma, ma mi riesce difficile.
- Ma che diavolo.... - sconvolta, raccoglie la sua roba, e inizia a rivestirsi imprecando a voce bassa.
- Per favore vattene...ho mal di testa e la tua voce mi snerva -
- Sei uno stronzo Tyler! - i suoi occhi  cioccolato mi fissano con rabbia.
- Grazie...... - esito , non ricordo il suo cazzo di nome
- Valery - esclama con tono irritato - Nemmeno il mio nome ti ricordi... che schifo! -
- Senti Valery - scandisco bene il suo nome  - Mi dispiace averti offesa, sono sicuro di essermi divertito ieri sera con te....ma...ero ubriaco e... avevo bisogno di una scopata...e .... nient'altro...quindi ora mi faresti un enorme favore se te ne andassi! - sorrisi , ma ci guadagnai solo un sonoro schiaffo sulla guancia destra.
- Fanculo! - urla prima di sbattere forte la porta e sparire finalemente dalla mia visuale.

Sono seduto al solito posto, della solita tavola calda, con davanti la mia solita tazza di caffè fumante, perso tra le pagine del mio diario. Non trovo nemmeno più la forza di scrivere.
Prima era tutto più facile, le parole uscivano come dettate dal cuore, non dovevo fare altro che prendere la penna in mano...
Ora è tutto diverso, non riesco nemmeno a tenerla la penna in mano... quando cerco di farlo, inizio a tremare, come spaventato da quello che potrei scrivere.
Rileggo quegli appunti scritti alla rinfusa, stralci di vita impressi in un foglio bianco. Emozioni, e pensieri di un Tyler che non c'è più. Piu' li leggo e più mi sento distante dalla persona che ero, più li leggo e più mi accorgo che non sono più il ragazzo di quelle pagine.

Quel ragazzo è perso ormai da tempo.
Quel ragazzo non tornerà mai più.


-Tyler! - sento una voce chiamarmi mentre il mio sguardo continua a vagare perso tra quelle pagine.

-Sei proprio tu?- una ragazza si avvicina sorridendomi

-S..si- cerco di ricordarne il nome ma come sempre mi viene difficile, non sono bravo con i nomi, ma quel viso ha qualcosa di famigliare.

-Ally, Ally Craig- esclama prima di sedersi di fronte a me - davvero non ti ricordi?abitavo a fianco a casa tua quando avevo 12 anni...-

La mia espressione titubante le fa intendere che mi è davvero difficile ricordarla.

-La ragazza paffutella con le lentiggini e le trecce che te e tuo fratello tormentavate!-

-quella Ally??- sgrano gli occhi incredulo. Non era più la ragazza cicciottella e appiccicosa che io e Michael non sopportavamo.

-Vedo che finalmente ti sei ricordato!-

-Perdonami, è che... ho problemi di memoria, riesco a malapena a ricordarmi il mio di nome, in questo periodo!- 

-Non sei cambiato per niente Tyler Hawkins, si certo ti sei fatto più alto e ...anche carino, ma hai sempre il solito visetto da ragazzaccio che ricordo!-

-Non posso dire lo stesso di te!- sorrido ironico. - sei.... diciamo più interessante di quella che riesco a ricordare- mi sfugge un ghigno.

-Certo!adesso non puoi più chiamarmi "Cicciabomba" o "cotechina"... o aspetta, aspetta...come mi chiamavate sempre... "Ally Chubby"...se non sbaglio avevate inventato pure una canzoncina-

Scoppio a ridere ricordando tutte le volte che cantandole quella canzoncina,l'avevamo fatta correre via piangendo.
 -Eravamo pessimi come amici..lo ammetto!-

-Pessimi??? pessimi è riduttivo!! eravate dei veri bastardi!- inizia a ridere insieme a me.

-Che fai nella vita adesso?oltre...ammiccare con vecchie amiche ?- allunga una mano fino al cestino delle patatine e ne ruba una.

-Niente di interessante- rispondo vago. -tu?-

-Studio giornalismo, vado alla facoltà qui di fronte! E tuo fratello invece?-


Il cuore mi si gela.
E Michael?
Cosa avrei dovuto rispondere?
La verità, o come sempre avrei dovuto semplicemente deviare il discorso evitando di parlare di lui. Di certo non avrei mai raccontato ad una "sconosciuta" i fatti miei.

-Alla grande grazie!- mi alzo e inizio a raccogliere le mie cose -Scusami ma, devo scappare, sono in ritardo...è stato un piacere vederti Amanda, stammi bene!-

-Ma...Tyler...-

Lascio una banconota da 20$ sul tavolo ed esco di corsa.
Mi accendo una sigaretta, e mentre il fumo caldo mi brucia in gola, sento dinuovo i miei pensieri farsi strada nella mia mente.

Non voglio.
Non voglio pensare.
Lasciatemi in pace, lasciatemi solo.
Devo spegnerli.
Devo spegnere i miei pensieri....


-Non ci credo che sono riuscito a scollarti da quella chitarra per una sera!!-

-Simpatico! Guarda che sei stato tu a regalarmela 2 anni fà-

-Ok, mi culpa! Ma per stasera, niente poesie smielate e canzoni strappalacrime, ti voglio attivo fratellino, hai 20 anni.... VIVI!!-

-E per vivi intendi bere fino a vomitare e scopare con la prima che mi capita?-

-Esattamente!! Vedo che impari in fretta!-

-Imparo dai migliori!-

-Modestamente!.... comunque sia, stasera NIENTE regole!-

-Michael hai 24 anni, quando crescerai?-

-MAI!-
Le sue mani spinsero all'interno della radio il suo cd preferito.
Iniziò a scuotere la testa a tempo di musica, e urlando a squarciagola intonò le parole della canzone dei Green Day.

Apro il frigorifero e stappo un'altra birra.
E' fredda, ghiacciata. Come i miei sentimenti.
Fredda e amara come me.
Il telefono squilla.
Questa volta allungo il braccio e lo afferro, ma non rispondo. Lo scaravento contro la parete che ho difronte.
Continuo a buttare giù birra come se fosse acqua, chiudo gli occhi cercando solo di dimenticare, di non ricordare. Cercando di spegnere quei pensieri che fanno male, quei ricordi che non fanno che urlarmi "E' colpa tua".


-Salve ragazze! Mi presento... io sono Michael, e lui è mio fratello Tyler....i vostri nomi?-
Ci avvicinammo a due ragazze che avevano passato la serata a guardarci e scimmiottare tra loro. Ero talmente ubriaco che nell'istante stesso in cui ci avevano detto i loro nomi, io li avevo già dimenticati.
Michael rideva e scherzava con molta disinvoltura, nonostante il suo tasso alcolico fosse sicuramente più alto del mio, ma le due sconosciute non sembravano per niente disturbate dalla nostra presenza, al contrario si dimostrarono molto disponibili e generose... in tutti i sensi.


-Ok lo ammetto!!! è stata una serata fantastica!!!-

-Te l'avevo detto fretellino!-

Barcollammo fino alla macchina, cercando di reggerci l'un l'altro.

-Dammi le chiavi Michael guido io, tu sei troppo ubriaco per farlo!-

-Stai scherzando forse? Tu mica hai bevuto acqua tonica! Ce la faccio pivello!-

Scoppiammo a ridere, e senza tanti teatrini salimmo in auto.


-Alza il volume questa mi piace!!!-

Assecondai la rischiesta di Michael e girai la manopolina al massimo, le casse vibravano all'interno della macchina, la musica copriva le nostre urla.
Iniziammo a saltare sui sedili, cantando in modo indecente.
Accesi due sigarette, e ne passai una a Michael.
La musica stava sconvolgendo ogni nostro senso.
Inebriati dall'alcool ci lasciammo andare a quell'attimo di follia...che durò poco.

La sigaretta di Michael cadde ai suoi piedi.
-Cazzo!!- urlò cercando di recuperarla -Tieni il volante Ty!-
Ebbi appena il tempo di afferrarlo quando vidi 2 fari bianchi accecanti puntare dritto verso di noi.


Sento bussare insistentemente alla mia porta.
E solo allora mi rendo conto di essermi addormentato per terra, in una pozza di birra.

-Cazzo!!- raccolgo le bottiglie da terra e cerco di accatastarle tutte in un angolo.
Continuano a bussare.

-Arrivo cazzo!!!- snervato e barcollante mi avvio verso la porta.

-Ma che diavolo di fine hai fatto?- la voce di mia madre irrompe in casa fulminandomi.

-Avevo da fare- rispondo allontanandomi da lei.

-Puzzi di birra! Tyler sei ubriaco?-

-Bingo! - eclamo ironico.

-Ma quando la finirai di comportarti da immaturo? Quando la smetterai di nasconderti dietro l'alcool?-

-Sei venuta a farmi la predica? Te la risparmio, tanto sono ubriaco e me la dimenticherei!-

Accendo una sigaretta e mi accomodo sul divano.

-Non sei venuto oggi!-

-Non mi andava...-

-Tyler.... è tuo fratello!!!! non credi che meriti un pò di rispetto?-


Aprii gli occhi, anche se mi sembrava la cosa più difficile da fare.
Ero disteso su un letto, ricoperto di tubicini, un monitor teneva sotto controllo i battiti del mio cuore.

-Tyler- mi voltai verso quella voce famigliare. Era mia madre, che con le lacrime agli occhi mi strinse la mano.

-Ma...mamma- sospirai a stento

-Tesoro mio ti sei svegliato...-

-Cosa...cosa è successo?-

-Avete avuto un incidente. Avete perso il controllo della macchina e siete finiti contro un'altra automobile-

La sua voce venne spezzata dai singhiozzi. Si portò una mano davanti alla bocca cercando di trattenersi.

-come sta Michael?-

Abbassò la testa appoggiandola sul mio petto.

-Tuo fratello.....-

- mamma... DOVE.E'.MICAHEL.!-

-E' in coma Tyler... -

-Ma si risveglia vero? Io.... io l'ho fatto -

-la situzione è più complicata per lui...non....non ci sono speranze. E anche ci fossero.....non potrà più camminare, non potrà più parlare...rimarrà un vegetale per il resto della sua vita!-

Il mio cuore si bloccò in quell'istante.
A quelle parole sentii tutta la mia vita passarmi davanti e sgretolarsi sotto i miei occhi.
Era tutta colpa mia.
Se solo avessi impedito a Michael di mettersi alla guida.
Se non fossimo andati a quella stupida festa.

-Voglio vederlo!!-

-Tesoro non puoi...devi riposare, hai avuto un trauma non indifferente, hai ancora i punti in testa...e non puoi alzarti da qui finchè non te lo dicono i medici. La situazione di tuo fratello non cambierà di certo....ora pensa a rimetterti...-

-Mi stai ascoltando??? Tyler!!!- urlò spazientita

-Sei stata tu a dirmi che con o senza di me la situazione non sarebbe cambiata comunque...quindi, perchè sarei dovuto venire con voi e guardare mio fratello disteso su un letto che non parla, non si muove e non mi sente??? Dovevo mettermi un bel vestito e sorridere come se nulla fosse successo? Come fai tuuu?? come fa papà?? No grazie...passo!-

Uno schiaffo, forte e deciso colpì il mio viso.

-Come ti permetti di parlarmi in questo modo? Sai bene che oggi è il suo compleanno...il minino che potevi fare era venire e stare con noi!-

-Non festeggio il compleanno di una persona che ormai non sa nemmeno di compiere gli anni!-

-VERGOGNATI TYLER! È anche colpa tua se tuo fratello è lì...potresti smetterla di ubriacarti fino a perdere i sensi e fare lo strafottente...dov'è finito il Tyler dolce, affettuoso e altruista che conosco? Dov'è finito il MIO Tyler?-

-E' morto mamma!!! è morto in quella cazzo di macchina mesi fà-
Guardo i suoi occhi riempirsi di lacrime, ma non muovo un passo. Rimango fermo immobile senza dire altro, la guardo mentre le mie parole dure come lame di un coltello la feriscono dritto al cuore.

-Bene. Se vedi quel ragazzo, digli che suo fratello è lì che lo aspetta.- Esce senza aggiungere altro.

La porta si chiude lasciandomi dinuovo solo in quell'inferno.
Mi lascio cadere a terra e affondo la testa tra le mie ginocchia.

Perdonami Michael....

_________________________________________________________________

Allora? che ne pensate?

Voglio ringraziare tutti coloro che hanno letto, leggeranno e commenteranno...

Ma un ringraziamento speciale va alle mie adorate amiche, nonchè sostenitrici, MARTINA ( MartyBet ) e ANTONELLA (Melina) .
Vi amo con tutto il cuore, siete davvero troppo importanti per me.

Aspetto con ansia le vostre recensioni ;)

grazie di cuore

Crys

   
 
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