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Autore: elrohir    31/03/2006    1 recensioni
Elladan Peredhel è lo splendido elfo che tutti conosciamo, e passa le giornate nel castello di Imladris con il suo biondo amante, Legolas Trandhuilion. Eppure, non c'è qualcosa di strano? Qualcosa che manca? E perchè Gandalf pensa che lui sia l'unico in grado di compiere quella pericolosa missione che li porterà in un mondo sconosciuto, nel nostro mondo? Cosa hanno nascosto gli elfi sulla terra, cosa volevano proteggere? E chi è quel ragazzo straordinario che gioca a basket e suona e legge e canta eppure non riesce a estirpare dall'anima quel vuoto, quel dolore? Quella sofferenza che gli mozza il fiato ogni volta che gli occhi grigi del suo riflesso dallo specchio gli sorridono?
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Elladan, Elrohir, Legolas
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Elia

Elia

 

Sto tremando. Mi guardo le mani. Bianche, dalle lunghe dita. Così fragili, sembravano, come fatte di vetro. Le infilo nelle tasche e mi arrischio a lanciare uno sguardo ai tre.

Camminano in silenzio. Quello che ha parlato, quello dai capelli rossi e il sorriso tenero, osserva triste le stelle, come perso nei suoi pensieri.

Il biondo invece mi guarda spesso, come incuriosito, e si tiene vicino a… vicino a…

Chi è lui? Perché è spuntato adesso? Sono impazzito del tutto?

E la sua risposta… Perché sei arrivato adesso, perché ci hai messo tanto, perché ho dovuto aspettare diciotto anni per vedere il tuo viso in carne ed ossa, perché…

Non lo so.

Tre parole, e degli occhi così sterminati, pieni di incertezze e dubbi e… paura?

Cosa hai visto in me che ti ha spaventato, straniero dagli occhi grigi? Perché il mio viso, tanto simile al tuo, dovrebbe incuterti timore?

Apro la porta di caso, faccio loro cenno di entrare. Sgusciano dentro con eleganza, come se danzassero.

Lui è l’ultimo. E per sbaglio passandomi accanto mi sfiora il ventre con la mano… mi irrigidisco, mentre un brivido giunge e passa, e mi lascia stremato.

Lui si è fermato e mi guarda. Respira a fatica, ha le labbra socchiuse… è così bello…

-Va avanti, devo chiudere.

Non ho mai sentito la mia voce così spaventata. E al tempo stesso, non sono riuscito a impedire alla dolcezza di abitarla.

Il rosso si è seduto sul divano e mi sta osservando.

-El.

Di nuovo ci voltiamo entrambi. Possibile che anche il nome sia lo stesso?

Il rosso scuote la testa, si passa una mano tra i capelli. Il biondo sembra sul punto di crollare.

-Insomma Ru che cazzo sta succedendo?- strilla, guardandolo arrabbiato.

Ru alza lo sguardo. –Ma che ne so io! E poi scusa manco volevi che vi accompagnassi, adesso perché pretendi che abbia le risposte?

-Visto che hai insistito per aggregarti potresti almeno renderti utile, no?

-Senti chi parla! Lo sai che non fosse per me saresti crollato in mezzo alla strada?

-Hai intenzione di rinfacciarmelo per l’eternità?

Il rosso fa una smorfia. –Oh, imploro il vostro perdono, altezza! Non volevo arrecarle disagio…

-BASTA!

Lui si è alzato in piedi e sembra arrabbiato. Mi abbandono contro lo schienale della poltrona, guardandolo.

-Finitela! Abbiamo abbastanza casini senza metterci anche a litigare, quindi vedete di fare i bravi per un volta.

Si volta verso di me, mi guarda negli occhi. Di nuovo quella strana sensazione allo stomaco. Quel desiderio di… piangere… e ridere…

Oh, al diavolo! L’unica cosa che vorrei fare è alzarmi in piedi stritolarlo tra le braccia e non lasciarlo più andare.

Strano. Parlo come se mi appartenesse, come se fosse mio. Come se lo fosse stato, in passato. Nel presente. Nel futuro.

Resto fermo al mio posto. Lo ascolto.

-Scusa se ti abbiamo turbato. Cominciamo da capo, d’accordo? Le presentazioni. Lui- indica il biondo. – è Legolas Thranduilion di Mirkwood… anche se il nome non ti dirà niente. E lui- il rosso questa volta. –è Rumil di Lothlorien, guardiano del Bosco d’Oro. Io mi chiamo Elladan, Elladan Peredhel, figlio di Elrond di Imladris.

Annuisco, anche se non posso dire di ricordare tutti i loro nomi. –Io sono Elia.

E di nuovo il mio sguardo cade nel suo. È come un vortice di inchiostro, di argento liquido, mi sento sciogliere e annegare… bruciare…

Morire… rinascere… che differenza fa?

 

Elladan

Lo guardo negli occhi e sento le lacrime pulsare.

Perché sei stato distate tutto questo tempo? Perché non sei stato al mio fianco?

Quante notti passate a sognarti, quanti giorni sprecati ad odiarti, tu, mio incubo, mio dolce dolore. Quanta rabbia, quanta paura, quanta solitudine cancellata da un solo gesto della tua mano, da un tuo sguardo tempestoso, da un tuo sorriso tremante.

Elia. Vederti lì, seduto su quella poltrona, vestito con queste strane stoffe colorate o scure, i capelli lunghi e spettinati, è una tortura. Sei vicino e lontano, ci separano diciotto anni di vita, ci separano mondi, realtà differenti.

Ma…

-Lo senti anche tu, vero? Questo… legame, questo turbamento, questo rivoltarsi del sangue e questa canzone silenziosa… lo senti anche tu, vero?

Dimmi di sì, mio dolce dolore. Dimmi di sì.

Non risponde. Non subito. Poi lento annuisce, e allora crollo in ginocchio davanti a lui, e gli prendo le mani, le bacio.

Le ritira di scatto, sorpreso.  Sento Rumil alle mie spalle, mi tira indietro.

-Cosa volete da me?- chiede, e sembra così fragile…

La voce gentile di Ru gli risponde. –Non lo sappiamo. Veniamo da un’altra dimensione, e so che l’hai capito da subito. Vero?

Annuisce, lento, e Rumil riprende. –Siamo stati mandati qui per riprendere qualcosa. O meglio, qualcuno. Alla luce degli ultimi avvenimenti credo non ci siano più dubbi. Il nostro scopo qui sei tu, Elia. Ma l’unico che può dirlo davvero è tuo fratello.

 

Rumil

Non posso crederci.

Non ho finito di parlare, che tutti e tre si voltano a guardarmi sconvolti.

-Fratello?- balbetta Elia.

-Fratello?- sussurra Elladan.

-Fratello?- chiede perplesso Legolas.

Non so se ridere o piangere. Come è possibile che non abbiano ancora realizzato?

Come al solito, me la prendo con sua altezza reale.  –Ma sei cretino o cosa? Cioè, ci troviamo davanti la fotocopia di El, cosa credi che sia? Un terrestre normale?

Legolas non risponde, e allora mi rivolgo a Elladan.

Lui guarda Elia e respira piano. Poi mormora. –Non so cosa devo fare. Ma…

-Ma?

Si morde le labbra, e vedo che Elia fa lo stesso. Non hanno smesso di fissarsi un attimo.

-Ma so che non posso perderlo. Non adesso. Non di nuovo.

Mi volto appena, e vedo che gli occhi azzurri di Lass sono tristi, come lontani.

 

Legolas

In fondo l’ho sempre saputo. Che sarebbe finita così.

Io El lo amo, ma so che non è mio. Per questo non gli ho mai permesso di dirmi quelle parole. Mai, neanche una volta le sue labbra si sono aperte su quella dolce maledizione. Per impedirglielo l’ho distratto in tutti i modi, baciandolo mordendogli le labbra la pelle, strappandogli gemiti e rantoli invece di parole articolate. Sapevo che non doveva succedere.

E adesso, adesso che lo vedo davanti a quello che Ru ha molto gentilmente ricordato essere suo fratello, capisco perché.

Elladan… Elladan non è mai stato intero. Non è mai stato libero. Metà della sua anima era strappata, portata lontano. Nascosta qui. Tra queste nuvole basse, e queste stelle dalle fiamme flebili. Forse, su questo pianeta sbiadito, l’unica stella accecante è proprio lui. E ora El l’ha ritrovato…

Anche se è triste, devo andare avanti.

In fondo, non ho perso niente. Niente cui non avessi già rinunciato dalla partenza.

Bisogna andare avanti. E mentre vedo il mio amante smarrirsi sempre più negli occhi grigi del suo riflesso vivente, mi rivolgo all’irritante galadhrim che ho ormai accettato come compagno di viaggio. –Dovremmo tornare da Gandalf, credo.

 

Nota- vi piace questo capitolo? Io non lo so… mi sono accorta che stavo facendo Legolas piuttosto antipatico, e ho cercato di rimediare nella sua parte. Poi, mi stupisce come ne esce Rumil: di solito è la perfetta controparte dei gemelli, vivace e combinaguai, qui invece pare il più maturo e saggio dei quattro… boh.

E i gemelli… come si possono descrivere le emozioni di due frammenti di anima riuniti? Sto facendo del mio meglio ma il risultato… vi prego commentate, con critiche, consigli, suggerimenti… ma ditemi cosa ne pensate! Thanks…

Ps- grazie Felicity, sono davvero contenta che ti piaccia! Spero che anche questo capitolo e i prossimi non ti deludano!

Boh, ora posso anche salutarvi… bye-bye Roh

   
 
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