# TOUCH; 309 words.
Toccare Red era diventato allo stesso tempo, una maledizione ed un'ossessione vera e propria, priva di fondamenti. Nel quotidiano, nella distanza e nei gesti più semplici Green lottava sempre tra il ''fare'' ed il ''non fare'' – entrambi sbagliati, viziosi quanto riluttanti.
In ogni centimetro della pelle del suo amante si nascondeva una vera e propria bomba ad orologeria. Una miccia accesa senza timer pronta a scattare ogni qualvolta provava a sfiorarlo anche solo per un inutile dispetto.
L'epidermide del suo amante era rovente il più delle volte e Green non sapeva più se questa sensazione era dovuta ad un'immaginazione fin troppo galoppante oppure, ad un errore legato agli stimoli del tatto. Questo, mano a mano che passava il tempo, prendeva la strada di un problema irrisolvibile. L'andare a fuoco ad ogni tocco dato passava dall'essere un meraviglioso sogno al diventare un mostruoso incubo. Il Capopalestra ne era certo ormai, nei loro momenti privati si trovava sicuramente il motivo di tanto fastidio.
La mano di Green, anche questa volta infilata nei jeans di Red, stretta attorno al suo sesso si fermò all'improvviso. Ebbero il tempo di guardarsi l'un altro, entrambi persi in respiri tagliati, rattoppati da qualche gemito trattenuto prima di riprendersi entrambi.
« Cosa c'è? » brontolò il moro, schiudendo le labbra per mettere in mostra una fila di denti aguzzi – segno di una scocciatura evidente.
« Bruci. » fu la risposta, fulminea come la punta di una freccia.
« Lo so e la colpa è tua. Lo senti, no? E' quello che ho dentro che viene alla luce. »
« Anche se dici cose carine rimani comunque uno stronzo. »
« Però adesso non preoccuparti se senti che la mia pelle brucia, è perché ti amo. Fai il tuo lavoro piuttosto. »
« Ma cazzo, non tirare così! »
E lo aveva capito, forse, che l'amore ha mille modi di mostrarsi – anche come un fuoco appunto, nella carne di chi si ama.
l'autrice parlò: e disse che l'idea c'era, certamente... il cervello no, quello proprio è morto.
Non chiedetemi cos'è e nemmeno come è potuto saltarmi in mente, fa caldo e io sono qua a far niente se non a star in panciolle, quasi quasi vi dico che mi manca la scuola e i compiti
*sobs* anche se quelli delle superiori non li rivedrò mai più y_y Cosa posso dire? Che l'ultima frase in terza persona scritta in corsivo sarà presente – con contenuti diversi – in ognuno dei cinque capitoli e sapete perché? Cosa me lo chiedete se non lo so nemmeno io? Diciamo che è una conclusione, una specie di 'morale' se proprio vogliamo farmi fare la parte della supersaputella u_u. La flasSSsh non ha nemmeno tanto senso – non ne ha per me, è ovvio ma io sono ILCASOAPARTE e quindi nada, sapete no, che vi voggglio bbene neh? Sì, parlo con voi, le sostenitrici del Cavallo e di questa coppiaH – bacinibàbà!