Timeline: ambientata prima della season 1, nel telefilm credo si siano lasciati
prima della fine dell’estate, ma il prompt mi ispirava così quindi
ho fatto una leggera modifica.
Note:
- Prompt Elena/Matt - L'ultimo giorno d'estate
- Per qualsiasi errore chiedo perdono /o\ al
momento sono senza la mia adorata beta quindi è probabile che nonostante
l’abbia riletta mille volte ci sia qualche errore.
- Il titolo può sembrare che non c’entri niente, ma in
realtà secondo me sono le parole nascoste sia dietro le affermazioni e i
pensieri di Matt, sia dietro quelli di Elena.
- Assolutamente e inevitabilmente angst.
Disclaimer: I personaggi di “The vampire diaries” non mi appartengono
(ma se lo fossero sarei taaaanto felice, sì :D).
Please, forgive me
La prima volta che Matt aveva baciato Elena, era
un giorno di inizio estate. Lo ricordava perfettamente – nonostante
all’epoca avesse poco più di tredici anni – poiché
non l’aveva in alcun modo programmato. Erano migliori amici fin da
piccoli: lui le dava la sua parte di caramelle ad Halloween, lei preparava la
merenda per entrambi quando la signora Donovan era fuori a cercarsi un nuovo
lavoro. Avevano condiviso ogni esperienza possibile, dal bigiare insieme la
prima volta allo scappare di casa per un concerto. E, tra le altre cose,
c’era stato anche il loro primo bacio.
Era stato un bacio stampo, molto breve, ma
così speciale da rimanergli ancorato nei ricordi negli anni successivi.
Per Elena non era mai stato significante come lo era stato per lui, era stata
una decisione comune quella di provare per scherzo il primo bacio. Lui, da
parte sua, aveva sempre trovato speciale quel sorriso timido e riservato di
Elena, ma non aveva mai preso in considerazione l’idea di un possibile
legame tra loro che andasse oltre l’amicizia.
A sedici anni aveva finalmente trovato il
coraggio di rivelarle quello che provava, di oltrepassare quel limite chiamato
“amicizia” che ormai gli stava troppo stretto. Elena aveva sorriso,
corrugando le sopracciglia in quel modo che aveva sempre ritenuto buffo.
«Matt, la nostra amicizia…»
«Non capisci? A me non basta più essere amici.»
«…neanche a me.»
Seduto sugli scalini di casa Gilbert,
tamburellava con le dita sulle ginocchia. Elena, seduta accanto a lui, fissava
la casa di fronte con espressione assorta, persa in chissà quali ricordi
su quel quartiere in cui era cresciuta.
«Non vorrei farlo, Matt.»
Scosse la testa, lo sguardo arrabbiato, «Eppure
lo stai facendo, mi stai lasciando.» esordì con tono frustrato e
deluso. Elena sospirò, gli occhi spenti e privi di tutte quelle lacrime
che aveva versato in quelle settimane, «Capisco che tu non stia bene, ma
non lasciarmi nel momento in cui potresti avere più bisogno di me. Nel
momento in cui potrei aiutarti.»
«Non posso più stare con te.»
replicò testardamente, «Sono cambiate troppo cose, in queste
settimane. Ho bisogno di un amico, in questo momento, non di un fidanzato.»
«Non posso essere tuo amico, Elena.»
Si passò una mano tra i capelli, esausta,
«Lo so.»
«Promettimi che non cambierà niente, che rimarremo
migliori amici.»
«Qualsiasi cosa accada, Elena. Te lo prometto.»
Rivolgendo uno sguardo al cielo azzurro una
lacrima rigò il volto di Matt: per un assurdo scherzo del destino quello
era l’ultimo giorno d’estate.