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Autore: Benkalas    08/08/2011    3 recensioni
- Questo romanzo è una MIA rilettura della bibbia esattamente come lo sono "I Dieci Comandamenti" di Cecil B. DeMille , "La Passione" di Mel Brooks o "Jesus Christ Superstar" di Andrew Lloyd Webber(non che osi paragonarmi a loro) non ha quindi nessuna pretesa religiosa nè rivelazionistica
- Questo progetto è nato dopo la letture del libro di Giovetti Paola L' angelo caduto. Lucifero e il problema del male. Gli «Ostacoli» sulla via dell'evoluzione dove si teorizza un Satana non malvagio (in fondo l'unica fonte che ci dice che Lucifero è malvagio è la Bibbia che guardacaso è parola di Dio, nemico di Satana, e quindi "di parte"; in pratica è come se credessimo che i giudici italiani sono tutti comunisti solo perchè lo dice Silvio(non voglio scatenare una polemica politica ma non mi viene un altro esempio)
- Ci sono molte contaminazioni in questa storia prese dalla mia conoscenze,letture o semplicemente mie interpretazioni che si allontanano parecchio dall'ortodossia quindi pregherei i ferventi credenti di astenersi dalla lettura o per lo meno di prendere in considerazione il primo punto prima di commentare: E' solo un opera di fantasia sono certo che non brucerò all'inferno per questo.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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 Un piccolo appunto prima di lasciarvi alla lettura; i nomi dei tre protaginisti di questo intro sono presi da i 99 nomi di Allah ed in particolare:

  • 		Al-Khâliq     Il Creatore
  • 		Al-Wârith     Colui che é l'Erede di tutto
  • 		Al-Quddûs     Il Santo 
per indicare le tre persone della trinità cristiana rispettivamente Padre,Figlio e Spirito Santo.
Ok vi ho annoiato già troppo ecco a voi la prima breve parte(serve solo per gettare tutti e quattro i protagonisti nella scena)

*****
Essendo uno spirito dell'aria ,Quddûs non aveva bisogno di un corpo fisico ma spesso e volentieri aveva l'abitudine di prender la forma di un uccello per sorvolare le acque del Maelstrom.
In quel momento sembrava che gli stessi moti eterni che le antiche acque stessero agitando anche il suo animo tanto che quando se ti una mano accarezzargli il capo trasalì involontariamente.
"Cosa ti turba amico mio ?!?" Quddûs riconobbe la calda voce di Wârith; anche quando era calmo, infatti , la sua voce risuonava sempre come il fragore delle onde dell'oceano primordiale.
Virò su se stesso per portarsi davanti al suo interlocutore;portava una tunica lunga fino ai piedi ed una fascia d'oro sul petto, isuoi capelli erano bianchi come neve e la sua pelle splendeva come bronzo nella fornace.
I suoi occhi ,ardenti come il fuoco, tradivano troppe notti insonni ed anche il suo volto, seppur luminoso come il sole fiammeggiante, rivelava la stessa stanchezza.
"La stessa cosa che turba te,Wârith" rispose mesto Quddûs "Khâliq sta soffrendo da ormai troppi giorni ma ancora non ne sappiamo il motivo"
Quasi evocato dalle parole di Quddûs, un urlo riecheggio nelle tenebre
"Padre!!!" allarmato Wârith aprì la sua mente spingendo la sua coscienza il più lontano possibile alla ricerca di quella di suo padre ma quando la trovò scoprì che suo padre non era solo
Piegando lo spazio ed il tempo davanti a se Wârith raggiunse immediatamente il padre : Khâliq era sdraiato supino a terra ma,pur avvertendone ancora la presenza,dell'aggressore sconosciuto non vi era traccia
  
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