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Autore: Eman    10/08/2011    3 recensioni
Il silenzio, questo dolce, invitante silenzio. Non sai una cosa di me Kakarot, da quando sono nato convivo con un tormento
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chichi, Freezer, Gohan, Goku | Coppie: Chichi/Goku
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Le urla gli risuonavano ancora in testa, ripensandoci sarebbe riuscito a catturare l'esatto momento in cui tutto era andato distrutto, quei corpi così innocenti giacevano difronte a lui, che senso aveva continuare ormai? Era rimasto solo, non avrebbe mai più sentito Chichi lamentarsi, non avrebbe mai visto suo figlio prendere il diploma, non sarebbe mai invecchiato a fianco di Crilin.

Goku sentì gli occhi pieni di lacrime, perchè non lasciarsi andare ormai? Fra poco li avrebbe raggiunti, un sorriso stanco gli si disegno in volto mentre le sue gambe cedettero, si ritrovò in ginocchio difronte all'artefice di tutto quel dolore, piano piano alzò gli occhi, Freezer incombeva davanti a lui e un ghigno gli si disegnò in faccia non appena notò le lacrime.

< Lo sapevo che anche tu avevi un punto debole kakarot , speravo però non fosse così scontato >

< P.. perchè? > riuscì a chiedere Goku

< Perchè? Guardati in torno Sayan. > Dolore, distruzione e morte erano i protagonisti incontrastati del paesaggio, cadaveri di sventurati cittadini erano sparsi in un po' ovunque, ciò che maggiormente colpì Goku fu però la stessa identica espressione di terrore: gli occhi sbarrati, la bocca spalancata e un urlo congelato all'interno di essa che mai troverà la sua voce, anche il suo piccolo Gohan aveva quella espressione, solo che lui qualche parola prima di morire era riuscita a pronunciarla: < Aiutami papà > ma Goku non poteva fare più niente, tenne semplicemente stretto il figlio tra le sue braccia finchè la sua vita non scivolò via.

Il Sayan si riscosse da quei pensieri, prima che questi lo facessero cadere in un vortice da cui non sarebbe mai riuscito a scappare.

< Intorno a me vedo solo morti e palazzi distrutti, ma non capisco che gioia ti procuri tutto questo >

< Shhh.. lo senti ?>

< Che cosa? >

< Il silenzio, questo dolce, invitante silenzio. Non sai una cosa di me Kakarot, da quando sono nato convivo con un tormento, per ogni singolo istante della mia vita ho sentito delle voci dentro di me, voci arrabbiate, furiose che mi ordinavano di uccidere > il ghigno di Freezer scomparve e le sue labbra si curvarono leggermente verso il basso < solo dopo un uccisione le voci diventano più flebili, più morti semino intorno a me più voci si spengono >. Goku lo fissò, incapace di proferire parola.

< Non ho bisogno della tua compassione Sayan > sbottò Freezer di colpo, < Ricordati che ho sterminato tutta la tua famiglia e i tuoi amici e non nego di essermi divertito nel farlo, sopratutto con tua moglie, ho adorato i suoi strilli >.

< Non ti devi azzardare a parlare di lei, tu...> urlò Goku stringendo i pugni nel terreno

< Io? Io cosa? Avanti scimmione, termina la frase >

rispose in tono più pacato

< E allora troverò un altro pianeta abitato >

< Non puoi essere così egoista >

< E cosa pensi che sia? Non ho mai avuto nessuno a cui tenessi e nessuno che tenesse a me, sono stato cresciuto in un ambiente dove crudeltà ed egoismo erano le uniche qualità che valesse la pena avere, come pensi che cresca un bambino in quelle condizioni? Come posso provare pena se nessuno l'ha provata mai per me? Anche tu, se non fossi distrutto per la perdita dei tuoi amati mi elimineresti senza battere ciglio, non è così? >

< Si ma.. >

< Non c'è nessun ma, sono destinato ad odiare ed essere odiato e ora alzati che devo terminare il mio lavoro >

Goku si accorse solo in quel momento di essere ancora in ginocchio, con un incredibile sforzo riuscì ad alzarsi e guardare Freezer dritto negli occhi, nonostante tutto il rancore che provava adesso l'essere di fronte a lui sembrava più piccolo, oppresso dal terribile fardello che era costretto a portare.

Il Sayan prima di lasciarsi colpire portò gli occhi al cielo: immaginò gli innumerevoli pianeti che erano al di là di esso e gli abitanti che, ignari del mostro che avrebbe potuto sterminarli, andavano a fare la spesa, giocavano, ridevano. Chissà probabilmente un piccolo abitate di Namecc assomigliava al suo Gohan, magari nutriva come lui spasmodica passione di cacciarsi sempre nei guai, decise in quel momento che avrebbe sconfitto Freezer per tutti loro, per lasciare al piccolo namecciano tanto simile suo figlio il tempo di crescere, per dare la possibilità ad un vecchio di Shikk di osservare per un ultima volta il cielo, per permettere ad una madre di Markrat di diventare nonna. Se si fosse semplicemente lasciato uccidere allora non sarebbe stato migliore del suo nemico, anche lui in quel caso avrebbe agito da puro egoista, avrebbe scelto di riabbracciare i suoi cari invece di sacrificare la sua felicità per salvare altri pianeti dalla furia distruttiva di Freezer.

Perso nelle sue elucubrazioni quasi non si accorse che Freezer era partito all'attacco, schivò all'ultimo momento un raggio di forza e si preparò per rispondere, si lanciò verso il nemico, bersagliandolo con onde energetiche. A causa della traiettoria a zig zag adottata dal sayan, Freezer trovò qualche difficoltà a parare tutti gli attacchi, ciò diede a Goku il tempo di posizionarsi alle sue spalle e di colpirlo alla schiena. Freezer fu catapultato contro uno dei pochi edifici ancora illesi che si sbriciolò all'impatto, una nube di calce e sassolini frantumati si alzò impedendo a Goku di vedere oltre pochi centimetri dal suo naso. Susseguirono secondi interminabili, il giovane sayan sentiva il suo cuore battere, il rumore era troppo forte, sicuramente l'avrebbe sentito anche Freezer, avrebbe capito dove si trovava e l'avrebbe attaccato e lui non avrebbe potuto difendersi in nessun modo.

“Ok, calmati se no finirà veramente male” si impose il giovane, poi chiuse gli occhi e chiese aiuto a tutti gli altri suoi sensi, se riusciva a sentire il suo cuore forse sarebbe riuscito a percepire anche quello dell'avversario, non sentì alcun battito ma uno spostamento d'aria cattura la sua attenzione, Freezer era appena passato di fianco a lui, bene, la prossima volta lo avrebbe colpito, attese paziente, con tutti i sensi all'erta quando.. “Ora!” il pugno trapasso completamente il torace di Freezer proprio quando la nube iniziò a diradarsi. Prima di abbandonare per sempre gli orrori che questa vita gli aveva portato riuscì ad articolare una parola, una sola, ma densa di significato : < Finalmente! > poi con un sospiro che sembrava più di sollievo che di dolore, spirò. Goku estrasse il braccio dal corpo del morto e stremato si lasciò precipitare insieme a lui. Uno aveva trovato la pace, l'altro aveva perso tutto.

  
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