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Autore: Anima97    13/08/2011    7 recensioni
E’ raro che due metà possano incontrarsi.
Ma quando succede, succedono grandi cose.
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le due me
 

Ah, questi ragazzi, non fanno altro che parlare di musica!
Paul che dice “Prima il MIO nome!”
E John che urla “No, il mio!”
I soliti…
-Mimì!- John chiama, meglio affrettarsi.
Mi vede arrivare. Strano, non porta gli occhiali.
-Mimì, secondo te quale nome deve stare per primo nella firma? Quello suo o quello del tuo adoratissimo e simpaticissimo nipotino??-
Ciglia che sbattono e vocina da bambino, il solito John.
-Il suo- sbotto.
Paul esulta, John mi guarda male –Grazie, Mimì-
-Giaaaaà! Grazie!- Paul mi sorride.
-Non esultare, McCartney!- lo sfida il nipote –Io non mi arrendo!-
Comincio a prepararmi un the, ignorandoli.
-Tua zia ha parlato, il pubblico preferisce me! Ah ah!- 
John urla –MA COSA ME NE F-
Mi giro di scatto fulminandolo.
Il ragazzo tace.
Noto che McCartney gli ha tappato la bocca.
Entrambi mi fissano terrorizzati.
-John Wiston Lennon! Vai a imprecare fuori da casa mia!-
Paul si alza.
John mi guarda rattristito –E il the?-
 
 
-Cazzo voi due basta!- strillo alzando per un attimo la testa dal cuscino.
La faccio subito ricadere con un tonfo.
-Taci Stu- mi incita McCartney.
Sbuffo.
Il solito Paul.
Non capisco perché ce l’abbia tanto con me.
Ah si, è geloso di me e John, quel frocio*.
-Senti femminuccia, se tu non hai voluto prendere la pillola, non sono certo cazzi miei!- non ho la forza di rialzare la testa e nemmeno di aprire gli occhi –Ma io ho mal di testa, quindi o la smettete o ve ne andate!-
Paul sta per proferire parola ma John lo ferma con un minaccioso –Pauul..!-
-Scusami Stuettino- fa John effemminato –Adesso io e Paul ci mettiamo questo maledetto verso e concludiamo la canzone!-
-No, Joooohn, dobbiamo saltarlo così la gente si aspetta…- e bla bla bla.
Sprofondo nel sonno lasciando quei due a litigare.
 
 
Mezz’ora che stiamo fermi a non fare niente.
Mezz’ora che Paul e John discutono.
Mezz’ora che io cammino avanti e indietro incitandoli a muoversi.
Mezz’ora che non si muovono.
Eppure non è molto difficile scegliere il titolo di una canzone!
“L’abbiamo scritta insieme e dobbiamo decidere il titolo insieme!”
Al diavolo!
-Muovetevi voi due!- dico per l’ennesima volta.
George e Ringo sono già pronti.
-Ma… Brian..-
-Ma Brian niente! Lo spettacolo sta per cominciare!- sono disperato.
John guarda Paul –Lo spettacolo sta per iniziare- sospirano insieme.
Mi porto una mano al viso.
George e Ringo sono agitati quanto loro.
Prima apparizione in televisione, gli biasimo alla fine, però se non si muovono con quello stupido titolo giuro che sarà la loro prima e ultima apparizione!
-ALLORA?!-
-Brian non urlare!-
Sbuffo e mi passo la mano sul viso –Io vado in regia, se tra cinque minuti non entrate in scena, vi mollo!-
-E il titolo?-
-Me ne frego del titolo Lennon!-
Vedo McCartney illuminarsi –Ho il titolo! Not a Second Time!!-
 
 
Entro in stanza -Salve ragazzi-
-Ehi Cynthia!- Paul mi saluta, rimanendo concentrato sul testo.
-Che fate?- mi avvicino per sbirciare sul foglio.
John lo prende e me lo nasconde -Cose che non ti interessano-
Sbuffo –Sono di la a fare il the-
-Non ho voglia di the, grazie- Paul si riprende il foglio e lo rilegge.
John gli tira il foglio dalle mani.
Sorrido –Tu John?-
Mi guarda –Siamo in piena crisi da scrittori e tu ci proponi un the?!-
Il sorriso si spegne.
Comincio a incamminarmi in cucina.
Li sento bisbigliare qualcosa.
Perché mi tratta così?
Prima che io possa uscire sento la voce di John –Cynthia-
Mi volto.
-Preferisci che scriva il tuo nome nella canzone o vuoi che ti chiami semplicemente “Girl”?-
Rimango a bocca aperta.
E’ per me? La canzone è… per…
-Cynthia?- Paul mi risveglia dalla trance.
John mi sorride.
Rido –Sei sempre il solito!-
 
 
Entrano nella stanza, uno aggrappato all’altro.
Si saranno fatti un’altra dose.
-Ragazzi ancora con LSD?-
Paul mi fissa con sguardo ebete, John si guarda intorno.
Alla fine con voce fioca dice –Da quando lo studio è tutto tondo?-
Scuoto la testa.
Si avvicinano barcollando.
Li faccio sedere su delle poltrone ma sono irrequieti.
Io vado alla batteria e comincio a battere sui tamburi.
Ma loro urlano come indemoniati!
-AHH!! UN TERREMOTO!!!-
Rido e smetto di suonare.
Loro si fermano, mi guardano e ridono anche loro.
Paul mi indica –Hai sempre avuto una strana risata Ringo!-
Smetto di ridere –E tu sei sempre stato un egocentrico-
Mi ignora, è troppo fatto per controbattere.
Cominciano a ridacchiare come bambini di otto anni.
Anche se sono praticamente andati, è proprio in questi momenti che si vede la loro grande amicizia.
John Lennon e Paul McCartney.
Che coppia!
 
 
-E se ti dicessi che ti odio mh!?-
-Non me ne fotte niente! Potresti anche morire, per me-
-Ah! E meno male che parli tanto di pace e di amore, mr. Lennon!-
-Pace e amore si, ma fino a un certo punto McCartney!-
-Quindi non sei soltanto un hippie drogato!-
John avvicina pericolosamente il pugno al muso del compare.
Ma Yoko lo ferma –No John!-
-Yoko, scusami, ma non sono affari che ti riguardano!-
La donna rimane ferita, John la guarda per un attimo e sospirando ritira il pugno.
-Sei sempre stato un bastardo ottimista- e sorride.
Alla fine John e Paul possono insultarsi quanto vogliono, ma sono sempre grandi amici.
Si abbracciano.
E’ il momento giusto per parlare –Credo che sia arrivata la fine, ragazzi-
Tutti mi guardano con un po’ di tristezza.
Ringo, sempre alla sua inseparabile batteria.
Paul e John abbracciati.
Yoko silenziosa, al suo solito.
Ringo si alza –Hai ragione George-
Paul scioglie l’abbraccio con John –Ma non può finire così! 10 anni non sono uno scherzo! Abbiamo fatto impazzire mezzo mondo, non possiamo finire con un incontro in studio!-
John si fa avanti –Giusto! Montiamo gli strumenti e facciamo come ai vecchi tempi! Facciamo urlare quelle verginelle!-
-E il palco?- 
-Svegliati Geo! Abbiamo tutto un tetto come palco!- Ringo sorride.
Tutti noi sorridiamo –Allora cosa stiamo aspettando?-
 
 
Li guardo.
Sembrano leggersi nel pensiero.
Uno indica una riga sul foglio e l’altro subito la corregge –Ah si!-
Incredibile.
Lennon/McCartney, che coppia!
Sembrano che siano nati per fare musica insieme.
-Ok, dopo questo mettiamo la mia strofa… un po’ di pessimismo ci vuole- 
Paul sorride all’affermazione dell’amico -Scusami. Ma non riesco a scrivere canzoni pessimiste come te!-
John gli da una pacca sulla spalla, scherzosamente –E io non riesco a scrivere canzoni da favoletta-
-Le mie canzoni non sono favolette!- 
John tossisce –Beh, se alla fine ci metti un “felici e contenti” sembrano proprio una..-
Ma l’amico non gli permette di finire la frase che l’ha già buttato giù dalla sedia.
Paul ride di gusto mentre John si massaggia il sedere.
Dopo un po’ ritorna il silenzio.
Si guardano sorridendo.
-Però senza le tue favolette sembrerei un depresso- dice John.
Paul ridacchia –E senza i tuoi funerali sembrerei un hippie-
Si sorridono ancora di più.
E’ raro che due metà possano incontrarsi.
Ma quando succede, nascono grandi cose.
Ad esempio i Beatles.


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