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Autore: Adele13    14/08/2011    3 recensioni
Una ragazza complicata, con molti sogni nel cassetto...
Ma si sa, non sempre i sogni si realizzano...
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao. Inizio premettendo che questa è la prima storia che pubblico, o meglio, che ho il coraggio di pubblicare. Ho spesso provato a postare le mie storie, ma principalmente per paura, non ne ho mai avuto il coraggio, pensavo che alle persone non importasse quello che scrivevo, e per questo mi sono sempre trattenuta, ma poi una ragazza (la stessa che mi ha aiutato a trovare il titolo xD) mi ha detto: ”se non pubblichi non saprai mai quello che pensa la gente”. Quindi ho voluto ascoltare le sue parole, e ora eccomi qui...
Questa storia mi è venuta un giorno in qui ero particolarmente giù di corda, e rispecchia un po’ me, i miei modi di fare, i miei sogni, le mie ambizioni, un po’ è inventato un po’ a volte me lo immagino mentre mi rilasso distesa a letto ascoltando musica...
Ma non vi voglio annoiare oltre... Quindi, ecco a voi il primo capitolo di questa storia... Ci vediamo in fondo.

 

Invisibile

Non sono niente                                                                                                
Non sarò mai niente.                                                      
Non posso voler essere niente.                                                                   
A parte questo, ho dentro me tutti i sogni del mondo.   
Não sou nada.
Nunca serei nada.
Não posso querer ser nada.
À parte isso, tenho em mim todos os sonhos do mundo.
 
Ed eccolo quell’ormai familiare peso che le comprimeva il petto, come se fosse sepolta da una frana, da un cumolo di massi che le toglieva il fiato.
Ormai andava avanti da un anno poco più, da quando aveva capito di non essere una ragazza normale, o meglio, da quando aveva iniziato apensare che fosse così...
Ogni giorno sperava che qualcuno andasse da lei e le dicesse:”Tu non sei normale, sei una ragazza speciale.” Ma lei sapeva che non era così, anzi, più il tempo passava e più si convinceva che si era diversa, ma non in modo speciale, in modo sbagliato.
Tutti le dicevano:”tu sei una ragazza bellissima, hai solo qualche chilo di troppo, ma sei anche molto simpatica, gentile, hai un cuore d’oro, e x gli altri sei sempre disponibile, sei una delle persone migliori che io conosca...” e tante altre stupidaggini che lei reputava menzogne dette per pietà.
A 15 anni aveva più complessi del normale.
Tutti pensano che gli adolescenti siano immaturi, irresponsabili, incapaci di avere idee proprie, e non sempre capaci di non seguire il gruppo e subire le conseguenze delle loro azioni, nascondendosi dietro ad altri. E in parte è vero, ci sono degli adolescenti che si comportano così, ma questo non è un buon motivo per fare di tutta l’erba un fascio!
Lei lo sapeva bene, era da tempo ormai che ne i suoi genitori ne i suoi fratelli la prendevano sul serio, o meglio i suoi genitori non la prendevano proprio sul serio, mentre i suoi fratelli dipendeva...
Lei aveva tanti sogni, tante ambizioni, voleva viaggiare e visitare un infinità di posti diversi, voleva imparare molte lingue, in particolar modo russo, portoghese,francese e tedesco. Il suo amore per il russo era nato dopo aver letto il libro la contessa segreta. Lei amava quella lingua così gutturale e un po’ grezza, ma se n’era innamorata. Immaginava di andare a Mosca e parlare con scioltezza la lingua madre di quel posto stupendo. Mentre portoghese e francese li voleva imparare per leggere e capire le poesie in lingua originale, così da assaporarne tutte le sfumature. Una delle poesie più belle che aveva letto in italiano e poi sentita in lingua originale da suo fratello più vecchio era stata Tabacaria, di Pessoa. Una delle sue parti preferite era:
Il mondo è di chi nasce per conquistarlo
e non di chi sogna di poterlo conquistare, anche se ha ragione.
Ho sognato di più di quanto Napoleone abbia realizzato.
Ho stretto al petto ipotetico più umanità di Cristo.
Ho creato in segreto filosofie che nessun Kant ha scritto.
Ma sono, e forse sarò sempre, quello della mansarda,
anche se non ci abito;
sarò sempre quello che non è nato per questo;
sarò sempre soltanto quello che possedeva delle qualità;
sarò sempre quello che ha atteso che gli aprissero la porta davanti a una parete senza porta,
e ha cantato la canzone dell'Infinito in un pollaio,
e sentito la voce di Dio in un pozzo chiuso.
Credere in me? No, ne in niente.
O mundo é para quem nasce para o conquistar
E não para quem sonha que pode conquistá-lo, ainda que tenha razão.
Tenho sonhado mais que o que Napoleão fez.
Tenho apertado ao peito hipotético mais humanidades do que Cristo,
Tenho feito filosofias em segredo que nenhum Kant escreveu.
Mas sou, e talvez serei sempre, o da mansarda,
Ainda que não more nela;
Serei sempre o que não nasceu para isso;
Serei sempre só o que tinha qualidades;
Serei sempre o que esperou que lhe abrissem a porta ao pé de uma parede sem porta,
E cantou a cantiga do Infinito numa capoeira,
E ouviu a voz de Deus num poço tapado.
Crer em mim? Não, nem em nada.
Suo fratello Simone una volta le aveva detto.” È stupendo leggere e capire delle poesie in lingua originale, non so se riesci a capire...” Ma lei lo capiva eccome, tradure una poesie è come cercare di tradurre una filastrocca in rima, l’effetto non sarà mai ocme leggerla così com’è scritta, è come rubarle una parte della sua essenza, una parte del suo significato, non si proveranno mai le stesse emozioni...
Suo altro grande sogno era quello di fare un sacco di sport e suonare un sacco di strumenti musicali. Il suo sport preferito era senza ombra di dubbio la palavolo, seguita a ruota de calcio, nuoto e ballo, ma in questo, la sua forma fisica la faceva partire svantaggiata in partenza. Era sempre stata, fin da piccola, una ragazza molto sportiva, amavo le gare di velocità e il gioco di squadra, ancora ora adora la pallavelenata. Era sempre stata un piccolo maschiaccio, perchè giocava sempre con i bambini e mai con le bambine e i suoi migliori amici erano sempre stati i maschi. Altro sogno che conferma questa teoria della classica ragazza un po’ maschiacco è che adora le moto, le moto cross e le macchine sportive, quelle che riesci a tirare fino ai 200 e oltre, vorrebbe capire tutto dei motori, essere un piccolo genio della meccanica, e sogna un giorno di lavorare in una officina, almeno durante l’estate...
Si insomma una ragazza molto complicata e anche un po’ un inlusa. Lo odiava ammettere, ma è questo che è, una ragazzina illusa con molti sogni nel cassetto e una prospettiva di realizzare questi sogni pari a  0...
Non sono niente                                                                                                
Non sarò mai niente.                                                      
Non posso voler essere niente.                                                                   
A parte questo, ho dentro me tutti i sogni del mondo.   
Não sou nada.
Nunca serei nada.
Não posso querer ser nada.
À parte isso, tenho em mim todos os sonhos do mundo.

 

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Be’ che ne dite? Un po’ depresso? Forse, ma a questa storia ci tengo molto che parla molto anche di me, e questo è anche un modo per sfogare le mie frustrazioni...
Mi dispiace se non sono stata all’altezza delle vostre aspettative. Questa storia non ha un continuo già scritto, anche perchè spesso scrivo di getto e cambio quello che avevo già scritto nel mio magico quaderno. Con la speranza che il mio computer la smetta di fare il mongolo e chiudersi di colpo senza salvarmi le modifiche vi saluto, e vi ringrazio per l’attenzione...
Se siete arrivate fino in fondo siete degne, o degni (non si sa mai xD) della mia stima più assoluta ;)
KissKiss Anna.
P.S. voglio ringraziare un sacco Betrayed_89 per avermi sostenuta e convinta a pubblicare questa storia, e la ringrazio anche molto per avermi aiutato con il trovare il titolo per la mia storia. Grazie Marta! Ti sono debitrice. Un bacio grossissimo solo per te!!
Questa volta ho veramente finito!KissKiss Anna.
   
 
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