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Autore: emilychan    16/08/2011    6 recensioni
georgie 'ritorna' da ringo per rassicurarlo.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: George Harrison, Ringo Starr
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una serata meteorologicamente tranquilla. Le foglie degli alberi che contornavano la villa erano cullate dal vento, il cielo era blu scuro, stellato, sereno. Era emozionante, ma lo sarebbe stato ancora di più se il cuore di Ringo fosse stato un po più leggero. Accomodato sulla poltrona, cercava di liberare la mente. La casa era tranquilla e in ordine. Guardò fuori dalla finestra, e senza nemmeno accorgersene uscì. Il cielo era davvero affascinante. Si sdraiò nell'erba, sotto un salice. Si sentiva maledettamente solo. Poi si perse nell'universo. Quante stelle, così luminose, chissà quante persone c'erano lassù. Quante storie, quanti sentimenti avevano da raccontare. Poi, una di quelle si mosse. La più luminosa. Pensò subito che fosse una stella cadente, ma quando quella cominciò a scendere verso il suo giardino, il cuore di Ringo cominciò a battere forte. Quella stella, sentiva di conoscerla. Ora le danzava dolcemente sopra il volto, brillando. Ringo si alzò, continuando a fissarla. In cuor suo sapeva. La luce mutò, e lentamente, prese la forma di un uomo. Sembrava felice, sembrava che avesse trovato la pace. I suoi occhi, erano gli stessi, ma avevano qualcosa in più. I suoi capelli, gli arrivavano alle spalle. Era leggiadro, fatto di luce. Ringo allungò la mano per sfiorarlo, per constatare. Il suo dito non toccò nulla, sfiorò solamente l'aria. L'uomo davanti a lui guardò il punto in cui il suo amico aveva appena toccato. La sua espressione non cambiò, guardò intensamente Ringo. Poi parlò, e la sua voce entrò nell'aria.
«Non me ne sono andato, Richard.» il cuore di Ringo fece un piccolo balzo. Seguì un momento di intenso silenzio, poi continuò.
«Non sei solo.» e sorrise. Quel sorriso illuminò ogni cosa. Ringo, e tutto intorno. Tutto era energia positiva. Una lacrima sgusciò dall'occhio di Richard. Il suo amico la asciugò, e gli accarezzò la guancia.
«Sono qui, lo sarò sempre.» disse appoggiando la mano sul cuore del terrestre.
«Sto bene. Mi sono anche ricresciuti i capelli.» risero insieme, come non facevano da tanto tempo.
«George.» disse Ringo «ti voglio bene» e si sporse per abbracciarlo. Fisicamente non trovò nulla, ma spiritualmente fu avvolto dallo spirito di George, e si sentì la persona più felice del mondo. Il suo amico fece un passo indietro, anche se Ringo avrebbe voluto stare così per sempre.
«Ricordatelo. Io sono sempre con te.» detto questo, lo riaccerezzò. A quanto pareva, lo spirito poteva toccarlo, ma Ringo non avrebbe potuto.
«Adesso torno lassù. Ricordati di me, Richard.» George indietreggiò lentamente.
«Resta ancora, Georgie.» sussurrò Ringo.
«Ora vado, ma sarò con te. Sempre.» sorrise.
«Non mi sono mai piaciuti i giochi di parole.» sorrisero entrambri.
«Lo so. Ma sono sicuro che capisci.» indietreggiò ancora, e diede la spalle a Ringo.
«Com'è?» chiese, quasi per trovare una scusa per trattenerlo. George si girò verso di lui. Un sorriso si increspò sulle sue labbra, più vero che mai.
«Ti voglio bene Richard.» poi si girò di nuovo, e salì verso il cielo. Rimutandosi lentamente in luce stellare. Ringo lo fissò, finchè la stella non ritrovò il suo posto nel cielo. Quella stella, l'aveva sempre attratto. E ora, sapeva davvero, che quella stella era la sua preferita.

Tornò lentamente in casa. Si infilò nel letto, e col sorriso sulle labbra, si addormentò, cullato dai sentimenti più felici. Non ne fece mai parola con nessuno. Ma nei giorni avvenire, era certo che quello non fosse stato un sogno. Lo sentiva nel suo cuore.

  
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