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Autore: alister_    21/08/2011    5 recensioni
Ogni volta lo spiazza la naturalezza con cui lei lo abbraccia.
[Tyroline, pre 2x11]
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caroline Forbes, Tyler Lockwood
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
- Questa storia fa parte della serie 'Pack up the Moon and Dismantle the Sun'
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Timeline: pre “By the light of the Moon”

Word Count: 1105 (Open Office)

N/A: scritta per il TVG!fest con il prompt Caroline/Tyler - "Have you ever been touched so gently you had to cry?" (Glitter in the air – P!nk).

L'ispirazione mi è venuta dopo aver visto la deleted scene della 2x12. All'inizio doveva essere una drabble. Arrivata a 150 parole, volevo allungare il brodo per arrivare a 200 e fare una double drabble. Poi Tyler ha cominciato a sblaterare e questo è il risultato. Grazie alla Eli per il betaggio.

 

 

 

 

Unmasked

 

E ogni volta lo spiazza la naturalezza con cui lei lo abbraccia.

Con i suoi occhi limpidi riesce a leggere tutte le sue insicurezze, e, quando si accorge che ormai è prossimo a venirne sommerso, semplicemente gli allaccia le braccia attorno al collo, in un muto “andrà tutto bene”che dissipa per un istante ogni problema.

E' un gesto così spontaneo, così naturale, che non smette di sorprenderlo. Non ha niente in comune con gli abbracci sbrigativi che ha sempre scambiato con le ragazze, premendo il corpo contro il loro come preludio a un contatto più intimo; no, nel modo in cui Caroline lascia scorrere le mani sulla sua schiena c'è tutta la delicatezza di una madre premurosa. C'è tutto l'affetto che ha cercato invano durante gli anni della sua infanzia tra le stanze di casa, dove ogni carezza era esibita solo in pubblico, per far sfoggio di una perfezione inesistente.

Le azioni di Caroline, invece, sono colme di un interesse disinteressato – ingiustificato? – che quasi lo spaventa. Il suo atteggiamento rimette in discussione tutti punti fermi che credeva di aver trovato durante i suoi diciott'anni di vita, come se la sua esistenza non fosse già stata sconvolta abbastanza.

Essere il figlio del primo cittadino di Mystic Falls gli ha fatto capire presto quanto le persone siano false. Soffocato in quel palcoscenico continuo di ipocrisie, apparenze e rigide convenzioni sociali, perdere fiducia nel prossimo era stato inevitabile. Se neppure suo padre si curava di lui, quando non doveva mostrare il suo unico figlio ai potenziali elettori, perché avrebbero dovuto farlo altri? Se ogni volta che, da bambino, si avvicinava a sua madre con l'album da disegno in mano, ansioso di mostrarle la sua ultima creazione, lei lo allontanava con un cenno e un sorriso, e tornava ad organizzare raccolte fondi al telefono, perchè a qualcuno sarebbe dovuto importare di lui?

La colpa di quel totale disinteressamento nei suoi confronti è delle persone che gli stanno intorno, troppo prese dalle loro stupide esistenze di plastica per accorgersi di lui, oppure sua? Forse è proprio lui a non essere degno delle attenzioni altrui. Forse il problema è suo.

Del resto, due sole sono le persone che gli sono state vicine: Matt, il suo migliore amico da sempre, con cui si è comportato da stronzo così tante volte da averne perso il conto, e suo zio Mason, che è entrato e uscito dalla sua vita portando via con sé tutta la fiducia che ha riposto in lui sin dall'infanzia, tanto che ora neppure si meraviglia di non averlo accanto nel momento del bisogno.

In fondo, lui riesce sempre a rovinare tutto, scopandosi la madre del suo migliore amico, facendo sentire una merda la sua ragazza, attaccando briga con chiunque gli capiti a tiro. Colleziona un fallimento dietro l'altro: se all'apparenza è il giovane rampollo dei Lockwood, bello, ricco e bravo nello sport, oltre la patina di convenienza si nasconde una totale testa di cazzo, capace di far piangere la madre il giorno stesso in cui hanno seppellito suo padre.

Tyler è così pieno di difetti. Non sa se sia la sua indole naturale o se siano stati gli altri a farlo diventare così, o ancora se sia colpa di quella parte di lupo a lungo sopita dentro di lui, ma il fatto è che, per quanto si sforzi di essere una persona migliore, riesce sempre a dare il peggio di sé. E anche ora che dovrebbe tirare fuori la corazza di arrogante sicurezza che usa sempre con gli altri per affrontare tutto quello che lo aspetta, non riesce a far altro che restare immobile dal terrore di una trasformazione ogni giorno più imminente, incapace di reagire con emozioni diverse dalla pura e semplice paura.

La cosa più assurda è che Caroline lo conosce, lo conosce davvero, in tutte le sue terribili mancanze. E' stata spettatrice di tutti i momenti peggiori della sua vita, eppure non l'ha mai condannato, anzi, ha sempre cercato di aiutarlo, senza che lui se ne rendesse conto: quando la considerava solo una frivola cheerleader, del tutto inadatta a stare con il suo migliore amico, lei cercava di fare da paciere tra lui e Matt, nel tentativo di rimettere insieme un'amicizia incrinata da tutti i suoi sbagli.

Sono state molte le volte in cui ha avuto una parola gentile per lui – si è persino messa tra lui e suo padre per prendere le sue difese – eppure Tyler se ne accorge solo ora: chiuso nei suoi pregiudizi, nei suoi problemi, non l'ha mai guardata davvero in tutti gli anni passati al suo fianco, non ha mai pensato che potesse esistere una persona così altruista dietro i modi da ragazza superficiale. La vedeva perfettamente inserita in quel mondo di apparenze di cui i Lockwood erano re e regina, e nel quale sembrava sforzarsi in ogni modo per diventare la nuova principessa.

Non avrebbe mai pensato che a tendergli la mano in quel momento fuori da ogni logica sarebbe stata proprio Caroline. Di tutte le sorprese che, nel giro dell'ultimo mese, gli ha riservato il mondo che credeva di conoscere, lei è stata forse la più sconvolgente. E la più piacevole.

Perchè stranamente, quando è in sua compagnia, Tyler non sente più il bisogno di fingere: le debolezze che suo padre gli ha insegnato a nascondere ad ogni costo, come segno di una vergogna inconfessabile, vengono spontaneamente a galla davanti ai occhi azzurri e comprensivi.

Lei non dice niente, non ne ha mai bisogno. Si limita a rivolgergli un sorriso luminoso, a sfiorargli un braccio, o una spalla; e quando lo abbraccia, tutta la sua fragilità per un istante si trasforma in forza. Il suo tocco, gentile e premuroso, fa nascere in lui qualcosa di completamente inutile: fiducia, nel prossimo, in sé stesso.

E' con il desiderio di essere una persona migliore che ricambia l'abbraccio. Niente più errori, niente più finzioni: ha seppellito con suo padre il Tyler Lockwood che non accettava le sue insicurezze.

Alla prossima luna piena, si chiuderà nella cripta, che ha ascoltato le urla di dolore di Mason e di tutti gli altri che hanno condiviso quella maledizione prima di lui, e guarderà in faccia tutte le sue paure. Tremerà, piangerà e si spezzerà, in una discesa all'inferno che lo paralizza dal terrore al solo pensiero, ma lo farà facendosi scudo di quella fragilità sincera e innata che lei ha scoperto con gentilezza e pazienza.

E quando riemergerà dai suoi incubi atroci, dal suo inferno personale, Caroline sarà lì, pronta ad avvolgere il suo corpo spaventato in un nuovo abbraccio.

Questa è l'unica certezza su ciò che accadrà con il plenilunio.

   
 
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