≈* U N ’w
O R Aw I N w P I Ù *≈
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La
notte…
La notte
è magica, ingannevole, fugace.
E lenta
scivola via indisturbata per lasciare il posto al tiepido sole mattutino.
Tutte le
volte…
Mi siedo
sul bordo del letto, passandomi le mani tra i capelli. Non mi sono mai sentita
così sola, ansiosa, abbandonata…
Domani.
Domani
è il giorno in cui si svolgerà quel maledetto torneo…quel dannato, maledetto, inutile torneo contro quel brutto muso
verde…Cell, o come diavolo si chiama.
Ma
perché, perché deve succedere? Perché la sorte del nostro
pianeta è di nuovo sospesa ad un sottile filo
di seta?
E
soprattutto…perché mio figlio e mio marito vi devono per forza
prendere parte? Hanno già fatto così tanto
per l’umanità, perché devono venirne coinvolti
un’altra volta?
E io...
Io sono preoccupata, preoccupata da morire.
Paura per
mio figlio, il mio piccolo Gohan…È cresciuto maturo e responsabile
senza neanche che me ne accorgessi. E,
anche se mi duole ammetterlo, una buona parte del merito va a suo padre. Non me
ne ero mai resa conto prima d’ora, ma spesso i
suoi insegnamenti hanno rivelato barlumi di saggezza ancor più brillanti
di quelli che avrei voluto trasmettere io.
Goku…anche
se non ho mai voluto ammetterlo, sei un padre meraviglioso…
Volgo un
rapido sguardo alla finestra socchiusa; non è ancora tornato. È
uscito subito dopo cena, come sua abitudine, con la scusa di completare i suoi
esercizi in vista dell’incontro di domattina.
Bugiardo…
Sono tre
giorni che hai abbandonato l’idea degli allenamenti, ripeti continuamente
che non sono che una perdita di tempo, hai già
raggiunto il tuo limite ed è inutile sforzarsi ancora.
E allora
perché non sei rimasto qui con me? Perché
hai preferito rifugiarti nella tua solitudine invece di trascorrere queste
poche ore che ci separano dall’evento in mia compagnia?
Possibile
che non conti niente per te?! È veramente Amore
quello che provi verso i miei confronti?! A volte non
posso che darmi della povera illusa.
Non ho il
coraggio di pensarlo, eppure è un’idea che, nonostante tutti i
miei sforzi, non riesco a rimuovere…Questa
potrebbe essere la nostra ultima notte, l’ultima volta in cui divideremo
questo letto così grande…
Ho paura…ho paura di non rivederti mai più. Di non
avvertire più il calore del tuo corpo premuto contro il mio, di non
sentire più la tua stretta protettiva intorno alle mie spalle, di
non rispecchiarmi più nelle tue grandi e ingenue iridi nere.
Ho paura di
perderti.
Le lacrime sgorgano dai miei occhi senza che io possa fare niente per
impedirlo. Non ce la faccio più, la sua assenza mi sta
uccidendo.
Voglio che torni a casa, voglio approfittare di ogni
momento residuo che ci resta da vivere. Voglio il tuo affetto ancora una volta.
Le tendine della finestra svolazzano dolcemente e
quasi impercettibilmente nel fresco venticello primaverile. Come una violenta e rapida folata, le vetrate si
spalancano e la tua figura slanciata si delinea qui
davanti a me, nell’ombra diffusa della camera da letto.
“Scusa, Chichi, ho
dovuto discendere le montagne a piedi…Ma…stai
piangendo?”
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Spogliati
Guardami
Dimmi come
E
A non pensare
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Stringimi
Accarezzami
Posa le tue mani su di me
So riconoscerle
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E dammi solo un ora
Un ora in più
Come quando c'eri solo tu
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“Goku…”
Quasi non
riesco a credere che sia davvero qui davanti a me…Non è mai
capitato che tornasse a casa così presto. Senza avviso, senza una
motivazione, dal mio cuore si espande e riecheggia un moto di riconoscenza e
libero un nuovo fiotto di lacrime amare.
Mi si fa
più vicino, posso sentire il suo profumo; d’istinto indietreggio
leggermente poggiando i gomiti sul materasso, ma lui, con un gesto fugace,
cattura il mio viso tra le sue mani fredde.
“Chichi, perché
piangi?” mi
ripete in tono dolce, incatenando i suoi occhi ai miei.
Perché piango, eh? Perché piango?! Dannazione,
come fa a essere così tranquillo nonostante la
fatidica gara che deciderà le sorti del pianeta incomba? Non pensa alla
sua incolumità?! È come se domani fosse
un giorno come tutti gli altri, un banalissimo giorno di ordinaria
monotonia.
“Niente…”
mormoro distogliendo a fatica lo sguardo. Non so cosa mi trattenga dal passargli
le braccia dietro al collo e trarlo a me per poggiare la testa
nell’incavo della sua spalla.
“Come sarebbe a dire
‘niente’? Andiamo, cos’hai?
…Chichi, guardami…”
sussurra incrementando la vicinanza tra i nostri visi. Sento
il suo respiro caldo infrangersi delicato contro la mia pelle umida, un brivido
di piacere mi percorre la schiena.
Una fitta
acuta mi trafligge il petto e mi lascio sfuggire un
piccolo singhiozzo. Mi sento a pezzi, non ho più la forza di continuare
ad ignorarlo, non quando mio marito sprigiona uno dei
suoi rari e amorevoli momenti di tenerezza.
In uno
sprizzo di disperazione, mi getto in avanti e premo il mio petto contro il suo
torace, inumidendogli la tuta con le mie lacrime, impetuose e aggressive come
non mai. Lui ricambia delicatamente l’abbraccio e
poggia il mento sul mio capo, carezzandolo dolcemente. Continua a
mormorare parole di conforto, ancora incapace di spiegarsi il motivo della mia
crisi, ma le mie orecchie non riescono a percepire
nulla, il terrore si è irrimediabilmente impadronito di me.
Vorrei che
il tempo si fermasse in questo istante.
Le sue mani
scorrono lente sulla mia schiena e con una piccola spinta
mi fa sdraiare sul letto, premendosi contro il mio corpo, ma senza
schiacciarmi. Mi passa un dito sotto la palpebra, portando via una piccola e
fugace lacrima in procinto di delineare la mia
guancia.
“Goku,
io…N-non ce la faccio, ho paura che tu…che Gohan…che…
…” la voce si spezza e il nodo alla gola non mi permette di andare
avanti.
“Non
devi preoccuparti per Gohan, ormai è in grado di cavarsela da
solo…” mormora cercando di assumere un tono rassicurante, ma non
riesco a riprendermi.
Proprio non
ci riesco…
Lo
abbraccio ancora, più stretto, felice come non mai di averlo accanto a
me in questa notte di attesa, notte di ansie.
“Temevo
che non saresti tornato, stanotte…” singhiozzo ancora contro la sua
spalla, incapace di trattenermi.
Sento la
sua mano ruvida guidare lentamente il mio mento verso l’alto. Prende una
mia ciocca di capelli e la porta dietro l’orecchio, scoprendomi la
fronte.
“Tesoro, ma come credi che
avrei potuto lasciarti sola, stanotte? Non l’avrei mai fatto per niente
al mondo…” mi sussurra piano donandomi un piccolo bacio
sul collo che mi provoca un lieve gemito di piacere.
Il suo
sguardo non è mai stato tanto sincero.
“Ho paura…Goku, ho paura di non vederti tornare a
casa…”
“Non preoccuparti,
tornerò sano e salvo insieme a Gohan, te lo
prometto…”
Mi mordo un
labbro, insicura. E se questo non dovesse…? Al
solo accenno, una profonda voragine si scava nel mio petto. È
insopportabile.
Ma se anche
questo non si verificherà, non voglio sprecare
gli ultimi istanti della sua presenza. Voglio ricevere il suo amore ancora una
volta.
“Chichi…Voglio stare con
te, stanotte.”
È un
attimo. Le sue labbra si poggiano dolcemente sulle mie, catturandole in un
sospiro. Il suo sapore si mescola a quello delle mie lacrime salate, che non
hanno ancora arrestato il loro flusso. Ricambio il bacio con passione
crescente, attirandolo maggiormente verso di me e cingendogli il torace con le
braccia.
Lentamente,
molto lentamente, abbassa la spallina del mio vestito, spostando la bocca sulla
mia pelle nuda e mordendola con delicatezza. Mi libero
completamente della veste, e le sue mani cominciano ad esplorare le curve della
mia schiena, mentre il suo viso torna a concentrarsi sul mio collo. Le sue
carezze sono così lievi e delicate…come quella meravigliosa notte
di tanti anni fa, la notte in cui per la prima volta ci rivelammo l’un l’altro, la notte il cui fu concepito Gohan.
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Tu che
sei sempre stata mia
Un’idea che non va via
E respirare il tuo profumo
Amaro come noi
Amore che non sai
Me lo regalerai
Un’ultima volta
Prima che svanisca
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Sono
rientrato prima, stasera. Domani è il giorno del torneo, e non mi importa se non sfrutterò l’oscurità
per i miei addestramenti. Lo ammetto, non ho ideato uno straccio di tattica per
sconfiggere Cell, né sono riuscito a trovare anche un solo punto debole.
Credo che a questo punto tutto rientri nelle mani di Gohan, la sua forza
nascosta è l’unica speranza per salvare l’umanità.
Lui forse non se n’è ancora reso conto, ma la sua potenza è
molto più elevata della mia. Non ho paura di morire, anche se rischio di
rimanere irrimediabilmente coinvolto. E se questo dovesse
accadere, non intendo sprecare un secondo di più da trascorrere in
compagnia della persona a cui tengo di più, la mia unica ragione di
vita.
Le luci
sono ancora accese, per fortuna. Sono sicuro che è in camera da letto,
magari si sta preparando per andare a dormire; entro furtivamente dalla
finestra della nostra stanza, aggirandola con un balzo, sperando di farle una
sorpresa. Invece, senza averlo previsto, rimango paralizzato dall’orrore quando la trovo seduta sul letto, a testa bassa,
mentre piccole lacrime trasparenti le rigano le guance.
Perché sta piangendo? Non sopporto di vederla in questo stato, e il peggio
è che sono sicuro che anche stavolta è per causa mia. Non
è la prima volta che succede…ma perché sono sempre
così stupido, perché non mi rendo mai conto che è solo per
il mio sciocco comportamento se la vedo soffrire in questo modo?
Mi avvicino
con cautela, non voglio metterla in soggezione, ma ciò non le impedisce
di aumentare la distanza tra me e lei. Ti prego, Chichi, dimmi cosa ti succede,
perché se così sfuggevole…dimmi dove ho sbagliato questa
volta.
Prendo il
suo visino tra le mie mani, in modo da riuscire a guardarla con chiarezza. Sfugge alle mie occhiate apprensive, non vuole dirmi niente.
Dannazione.
So cosa sta
provando in questo momento, è normale; sicuramente è in pensiero
per me e per Gohan, per quel maledetto Cell Game. Ma sa che non possiamo
mancare, anche i nostri amici hanno bisogno del nostro sostegno; Vegeta
potrebbe tenerlo a bada, ma non sarà di certo in grado di dargli il colpo decisivo, e lo stesso vale per tutti gli
altri, anche se mi dispiace ammetterlo…
Sobbalzo quando Chichi mi getta le braccia al collo, singhiozzando ancora più
disperatamente. Mentre la abbraccio mi sento ancora
più male, cosa posso fare per alleviare il suo dolore…?
Non lo so, è questo il problema. In tutti questi anni non ho
mai imparato a prendermi cura di lei come si deve, lo riconosco. Come è possibile che questo meraviglioso angelo dai
capelli corvini sia sempre stato mio? Come ho fatto a meritarmi questo
privilegio, come ho fatto ad assicurarmi quel piccolo spazio sotto la sua ala
protettiva?
“Ho
paura…Goku, ho paura di non vederti tornare a casa…”
Anche io
ho paura, ma non posso dirtelo...anzi, non voglio dirtelo. Non voglio darti
altre preoccupazioni, ne hai già troppe in questo momento, e sicuramente
domani mattina lotterai ancora più strenuamente per trattenermi
dall’andare al luogo dell’incontro.
Ma se le
cose dovessero realmente andare per il verso
sbagliato, non voglio andarmene senza prima averti dato un’ultima prova
dell’amore che provo per te.
La adagio
delicatamente sul letto, cercando di tranquillizzarla, ma non prima di essermi
avvicinato al suo orecchio e averle lanciato una debole conferma: “Voglio
stare con te, stanotte.”
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Fermati
Baciami
Dimmi dove sei
E se ce la fai
Vuota il tuo cuore
Gli occhi tuoi parlano
E dicono anche quello che non vuoi
Se devi andare vai
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Era solo un'ora
Un'ora in più
Come quando c'eri solo tu
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Stamattina
sembra davvero in piena forma…
…Forse
per merito mio?!
Aaaah, ma
cosa vado a pensare! Ma in
effetti…stanotte…ho ricevuto delle emozioni incredibili, avevo
perso la vividezza dei ricordi della nostra prima volta. Posso ancora
lontanamente assaporare il suo profumo sulla mia pelle accaldata, ma questa
prima brezzolina primaverile lo sta trasportando via senza che io possa
impedirglielo.
Ma chissà se è solo una mia impressione. È così bravo a nascondere
le sue sensazioni…Spesse volte mi sono chiesta come facesse a non
mostrare alcun segno di stanchezza, anche dopo uno scontro.
Allora ci
siamo… Manca solo un’ora e poi tutto comincerà. Devo
ammettere che questa mattina mi sento, come dire…più rilassata, in qualche modo tranquillizzata.
“Goku,
stai attento…Torna sano e salvo!” esclamo intrecciando le dita
delle mani. E me lo auguro proprio...Cosa farò
senza la sua presenza non saprei dirlo, non riesco neanche a concepirlo nella
mia mente. Vorrei afferrarlo per un braccio, implorarlo di rimanere qui con me,
ma so che sarebbe tutto inutile…non l’ho
mai visto così deciso e determinato.
Sembra
quasi che abbia fretta di andarsene; quando mi sono liberata dal groviglio
delle lenzuola lui era già in piedi, impegnato a
infilarsi la maglia della tuta. Quella tuta che gli ho
rammendato tante di quelle volte…
“Stai tranquilla!” risponde lui con il suo solito
sorrisetto dolce. Bè, almeno sembra rilassato.
Ma chi vuoi ingannare? Lo so come ti senti…hai paura, ma non
lo vuoi ammettere. I tuoi occhi sono chiari e limpidi come le stelle, parlano
per te, anche se forse non te ne accorgi.
“Promettimi
che non farai combattere Gohan!” Non riesco a tenere a freno la lingua.
In fondo è da tre giorni che non lo vedo, non voglio che succeda
qualcosa al mio bambino.
Ok, ho
ufficialmente innescato una bomba a orologeria. Come
chiudo la bocca, lui arrossisce, si passa una mano tra i capelli e solleva
frettolosamente un braccio in segno di saluto.
“A-allora vado!!”
Prima che
io riesca a trattenerlo, lo vedo sollevarsi a mezz’aria e schizzare via.
Accidenti, allora lo farà combattere veramente!
Uff…Tanto
lo sapevo già…Avrei dovuto
immaginarmelo…Non cambia proprio mai!
E va
bene, non so bene il perché ma stavolta mi fido di lui!
In bocca al
lupo, io sarò qui ad aspettarvi.
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Tu che
sei sempre stata mia
Un'idea che non va via
E respirare il tuo profumo
Amaro come noi
Amore che non sai
Me lo regalerai
Un'ultima volta
Prima che svanisca
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“Sei stato bravissimo, Gohan…ne sono davvero
felice!”
“Pa…papà…”
“Dì a tua madre che il tuo papà le chiede scusa…”
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“L’aura di
Goku…è scomparsa…”
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Avevo
già la sensazione che l’aureola mi donasse,
ma non credevo che avrei potuto godermela per la seconda volta così
presto.
Allora
è così, alla fine sono morto davvero…In
effetti avevo già la sensazione che sarebbe successo, la
probabilità era troppo alta. Non so come sentirmi, da una parte sono
felice per i progressi di Gohan e per essere riuscito ad evitare lo sterminio
della razza umana, ma dall’altra…
Il solo
pensare che non potrò mai più stringere tra le braccia mia moglie
e mio figlio mi fa quasi pentire del mio gesto.
Sarà dura vivere senza l’amore delle persone che hanno cambiato la
mia vita…
Ma non
posso rischiare di mettere per l’ennesima volta a repentaglio
l’incolumità di miliardi di persone che continuano a vivere
felicemente come se nulla fosse successo. Sicuramente se venissi
resuscitato non tarderà ad arrivare una nuova, terribile minaccia. E io non voglio, tra di loro c’è anche il mio
angelo dei miei capelli corvini…
Chichi.
Ti prego,
perdonami, ma è per il bene di tutti voi. Vedrai che Gohan sarà
in grado di sostituirmi per qualsiasi cosa, in un modo o nell’altro
rimarrò al tuo fianco fino al giorno in cui non
ci rivedremo e saremo di nuovo insieme.
L’amore
che provo verso di te è sincero, e spero
di…avertene dato una prova…!
Anche se
non posso starvi vicino, non vi abbandonerò mai.
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Spegnerò
la luce
E sarò capace
Di inventarmi un'altra verità
Una nuova vita
Che questa è già finita
Ma dammi solo un'ora
Un'ora in più
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Mi sento
come un palloncino sgonfio, privata del mio unico soffio vitale che mi permette
di librarmi leggera e libera nell’aria. Non ho
più la forza di piangere, ho già versato troppe lacrime.
Il mio Goku
se n’è andato, se n’è andato
sul serio…
Non so cosa
abbia attraversato il mio petto quando Gohan me
l’ha comunicato ad occhi bassi: sorpresa, incredulità, dolore,
disperazione, il buio più cupo, rassegnazione.
Sono state
due ore interminabili; abbracciavo il mio bambino contro il mio
petto con tutte le mie forze, con la deludente illusione di stringere
l’ampio torace di suo padre, sfiorare con le labbra la sua fronte,
passare le mie dita tra i suoi capelli ribelli. Ma
purtroppo non era così; quando finalmente riuscii a rendermene conto, la
cruda verità mi colpì allo stomaco come una lama congelata.
Non so
quanto tempo impiegherò a riprendermi, ci
vorranno giorni, mesi, forse anni…
Ma in un
modo o nell’altro devo imparare a reagire, non posso cedere e buttare al
vento ogni cosa. Non adesso…Non quando un nuovo,
piccolo, ultimo dono dell’amore di Goku si sta lentamente sviluppando nel
mio ventre.
Anche se
ancora adesso il mio cuore sta sanguinando in preda alla sofferenza più
cruenta, sono felice. Sono felice, perché anche se il mio Goku non
c’è più, quando questa piccola creatura nascerà
guarderà il mondo con gli occhi di suo padre, e racchiuderà in
sé la sua gaiezza, la sua allegria, la sua
dolcezza, tutto l’amore che mi ha regalato.
Grazie,
Goku, non dimenticherò mai tutto quello che hai fatto per me. Un giorno
ci rivedremo, ne sono sicura, e allora sarò in
grado di ripeterti dolcemente, ancora una volta, “Ti amo”…
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F I N
E
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Ehm…piaciuta?
Spero di sì! Da quando ho riascoltato questa bellissima
canzone di Francesco Renga, qualche settimana fa, ho
improvvisamente ricollegato il testo a questo particolare momento del
manga/anime, quando purtroppo, ahimè…Goku se n’è
andato! Sigh sob…NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!
ç__ç
Comunque mi auguro che quello che sia venuto fuori sia riuscito ad
emozionarvi…
…E se vi va di lasciarmi un
commentino con le vostre impressioni, io ne sarò davvero molto
contenta!! (…VI PREGO!!!!!^^)
Bacio bacio e a presto!!
Alessandra
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P.S. Mi sono presa una piccola pausa da “After
school-leaving exam”, ma sto già
lavorando al nuovo capitolo!^^