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Autore: Aleberyl 90    26/04/2006    14 recensioni
Il Cell Game è alle porte, ancora qualche ora e il destino della Terra verrà di nuovo messo in repentaglio da forze ignote. Ma per qualcuno le ore di attesa sembrano scivolare via rapide, accompagnate da infinite sensazioni di paura, dolore, e tanto amore represso...
Genere: Romantico, Triste, Malinconico, Drammatico, Song-fic, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chichi, Goku
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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≈* U N ’w O R Aw I N w P I Ù *≈

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La notte…

La notte è magica, ingannevole, fugace.

E lenta scivola via indisturbata per lasciare il posto al tiepido sole mattutino.

Tutte le volte…

Mi siedo sul bordo del letto, passandomi le mani tra i capelli. Non mi sono mai sentita così sola, ansiosa, abbandonata…

Domani.

Domani è il giorno in cui si svolgerà quel maledetto torneo…quel dannato, maledetto, inutile torneo contro quel brutto muso verde…Cell, o come diavolo si chiama.

Ma perché, perché deve succedere? Perché la sorte del nostro pianeta è di nuovo sospesa ad un sottile filo di seta?

E soprattutto…perché mio figlio e mio marito vi devono per forza prendere parte? Hanno già fatto così tanto per l’umanità, perché devono venirne coinvolti un’altra volta?

E io... Io sono preoccupata, preoccupata da morire.

Paura per mio figlio, il mio piccolo Gohan…È cresciuto maturo e responsabile senza neanche che me ne accorgessi. E, anche se mi duole ammetterlo, una buona parte del merito va a suo padre. Non me ne ero mai resa conto prima d’ora, ma spesso i suoi insegnamenti hanno rivelato barlumi di saggezza ancor più brillanti di quelli che avrei voluto trasmettere io.

Goku…anche se non ho mai voluto ammetterlo, sei un padre meraviglioso…

Volgo un rapido sguardo alla finestra socchiusa; non è ancora tornato. È uscito subito dopo cena, come sua abitudine, con la scusa di completare i suoi esercizi in vista dell’incontro di domattina.

Bugiardo…

Sono tre giorni che hai abbandonato l’idea degli allenamenti, ripeti continuamente che non sono che una perdita di tempo, hai già raggiunto il tuo limite ed è inutile sforzarsi ancora.

E allora perché non sei rimasto qui con me? Perché hai preferito rifugiarti nella tua solitudine invece di trascorrere queste poche ore che ci separano dall’evento in mia compagnia?

Possibile che non conti niente per te?! È veramente Amore quello che provi verso i miei confronti?! A volte non posso che darmi della povera illusa.

Non ho il coraggio di pensarlo, eppure è un’idea che, nonostante tutti i miei sforzi, non riesco a rimuovere…Questa potrebbe essere la nostra ultima notte, l’ultima volta in cui divideremo questo letto così grande…

Ho paura…ho paura di non rivederti mai più. Di non avvertire più il calore del tuo corpo premuto contro il mio, di non sentire più la tua stretta protettiva intorno alle mie spalle, di non rispecchiarmi più nelle tue grandi e ingenue iridi nere.

Ho paura di perderti.

Le lacrime sgorgano dai miei occhi senza che io possa fare niente per impedirlo. Non ce la faccio più, la sua assenza mi sta uccidendo.

Voglio che torni a casa, voglio approfittare di ogni momento residuo che ci resta da vivere. Voglio il tuo affetto ancora una volta.

Le tendine della finestra svolazzano dolcemente e quasi impercettibilmente nel fresco venticello primaverile. Come una violenta e rapida folata, le vetrate si spalancano e la tua figura slanciata si delinea qui davanti a me, nell’ombra diffusa della camera da letto.

“Scusa, Chichi, ho dovuto discendere le montagne a piedi…Ma…stai piangendo?”

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Spogliati
Guardami
Dimmi come mai
E
come fai
A non pensare
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Stringimi
Accarezzami
Posa le tue mani su di me
So riconoscerle
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E dammi solo un ora
Un ora in più
Come quando c'eri solo tu
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“Goku…”

Quasi non riesco a credere che sia davvero qui davanti a me…Non è mai capitato che tornasse a casa così presto. Senza avviso, senza una motivazione, dal mio cuore si espande e riecheggia un moto di riconoscenza e libero un nuovo fiotto di lacrime amare.

Mi si fa più vicino, posso sentire il suo profumo; d’istinto indietreggio leggermente poggiando i gomiti sul materasso, ma lui, con un gesto fugace, cattura il mio viso tra le sue mani fredde.

“Chichi, perché piangi?” mi ripete in tono dolce, incatenando i suoi occhi ai miei.

Perché piango, eh? Perché piango?! Dannazione, come fa a essere così tranquillo nonostante la fatidica gara che deciderà le sorti del pianeta incomba? Non pensa alla sua incolumità?! È come se domani fosse un giorno come tutti gli altri, un banalissimo giorno di ordinaria monotonia.

“Niente…” mormoro distogliendo a fatica lo sguardo. Non so cosa mi trattenga dal passargli le braccia dietro al collo e trarlo a me per poggiare la testa nell’incavo della sua spalla.

“Come sarebbe a dire ‘niente’? Andiamo, cos’hai? …Chichi, guardami…” sussurra incrementando la vicinanza tra i nostri visi. Sento il suo respiro caldo infrangersi delicato contro la mia pelle umida, un brivido di piacere mi percorre la schiena.

Una fitta acuta mi trafligge il petto e mi lascio sfuggire un piccolo singhiozzo. Mi sento a pezzi, non ho più la forza di continuare ad ignorarlo, non quando mio marito sprigiona uno dei suoi rari e amorevoli momenti di tenerezza.

In uno sprizzo di disperazione, mi getto in avanti e premo il mio petto contro il suo torace, inumidendogli la tuta con le mie lacrime, impetuose e aggressive come non mai. Lui ricambia delicatamente l’abbraccio e poggia il mento sul mio capo, carezzandolo dolcemente. Continua a mormorare parole di conforto, ancora incapace di spiegarsi il motivo della mia crisi, ma le mie orecchie non riescono a percepire nulla, il terrore si è irrimediabilmente impadronito di me.

Vorrei che il tempo si fermasse in questo istante.

Le sue mani scorrono lente sulla mia schiena e con una piccola spinta mi fa sdraiare sul letto, premendosi contro il mio corpo, ma senza schiacciarmi. Mi passa un dito sotto la palpebra, portando via una piccola e fugace lacrima in procinto di delineare la mia guancia.

“Goku, io…N-non ce la faccio, ho paura che tu…che Gohan…che… …” la voce si spezza e il nodo alla gola non mi permette di andare avanti.

“Non devi preoccuparti per Gohan, ormai è in grado di cavarsela da solo…” mormora cercando di assumere un tono rassicurante, ma non riesco a riprendermi.

Proprio non ci riesco…

Lo abbraccio ancora, più stretto, felice come non mai di averlo accanto a me in questa notte di attesa, notte di ansie.

“Temevo che non saresti tornato, stanotte…” singhiozzo ancora contro la sua spalla, incapace di trattenermi.

Sento la sua mano ruvida guidare lentamente il mio mento verso l’alto. Prende una mia ciocca di capelli e la porta dietro l’orecchio, scoprendomi la fronte.

“Tesoro, ma come credi che avrei potuto lasciarti sola, stanotte? Non l’avrei mai fatto per niente al mondo…” mi sussurra piano donandomi un piccolo bacio sul collo che mi provoca un lieve gemito di piacere.

Il suo sguardo non è mai stato tanto sincero.

Ho paura…Goku, ho paura di non vederti tornare a casa…”

“Non preoccuparti, tornerò sano e salvo insieme a Gohan, te lo prometto…”

Mi mordo un labbro, insicura. E se questo non dovesse…? Al solo accenno, una profonda voragine si scava nel mio petto. È insopportabile.

Ma se anche questo non si verificherà, non voglio sprecare gli ultimi istanti della sua presenza. Voglio ricevere il suo amore ancora una volta.

“Chichi…Voglio stare con te, stanotte.”

È un attimo. Le sue labbra si poggiano dolcemente sulle mie, catturandole in un sospiro. Il suo sapore si mescola a quello delle mie lacrime salate, che non hanno ancora arrestato il loro flusso. Ricambio il bacio con passione crescente, attirandolo maggiormente verso di me e cingendogli il torace con le braccia.

Lentamente, molto lentamente, abbassa la spallina del mio vestito, spostando la bocca sulla mia pelle nuda e mordendola con delicatezza. Mi libero completamente della veste, e le sue mani cominciano ad esplorare le curve della mia schiena, mentre il suo viso torna a concentrarsi sul mio collo. Le sue carezze sono così lievi e delicate…come quella meravigliosa notte di tanti anni fa, la notte in cui per la prima volta ci rivelammo l’un l’altro, la notte il cui fu concepito Gohan.

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Tu che sei sempre stata mia
Un’idea che non va via
E respirare il tuo profumo
Amaro come noi
Amore che non sai
Me lo regalerai
Un’ultima volta
Prima che svanisca
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Sono rientrato prima, stasera. Domani è il giorno del torneo, e non mi importa se non sfrutterò l’oscurità per i miei addestramenti. Lo ammetto, non ho ideato uno straccio di tattica per sconfiggere Cell, né sono riuscito a trovare anche un solo punto debole. Credo che a questo punto tutto rientri nelle mani di Gohan, la sua forza nascosta è l’unica speranza per salvare l’umanità. Lui forse non se n’è ancora reso conto, ma la sua potenza è molto più elevata della mia. Non ho paura di morire, anche se rischio di rimanere irrimediabilmente coinvolto. E se questo dovesse accadere, non intendo sprecare un secondo di più da trascorrere in compagnia della persona a cui tengo di più, la mia unica ragione di vita.

Le luci sono ancora accese, per fortuna. Sono sicuro che è in camera da letto, magari si sta preparando per andare a dormire; entro furtivamente dalla finestra della nostra stanza, aggirandola con un balzo, sperando di farle una sorpresa. Invece, senza averlo previsto, rimango paralizzato dall’orrore quando la trovo seduta sul letto, a testa bassa, mentre piccole lacrime trasparenti le rigano le guance.

Perché sta piangendo? Non sopporto di vederla in questo stato, e il peggio è che sono sicuro che anche stavolta è per causa mia. Non è la prima volta che succede…ma perché sono sempre così stupido, perché non mi rendo mai conto che è solo per il mio sciocco comportamento se la vedo soffrire in questo modo?

Mi avvicino con cautela, non voglio metterla in soggezione, ma ciò non le impedisce di aumentare la distanza tra me e lei. Ti prego, Chichi, dimmi cosa ti succede, perché se così sfuggevole…dimmi dove ho sbagliato questa volta.

Prendo il suo visino tra le mie mani, in modo da riuscire a guardarla con chiarezza. Sfugge alle mie occhiate apprensive, non vuole dirmi niente.

Dannazione.

So cosa sta provando in questo momento, è normale; sicuramente è in pensiero per me e per Gohan, per quel maledetto Cell Game. Ma sa che non possiamo mancare, anche i nostri amici hanno bisogno del nostro sostegno; Vegeta potrebbe tenerlo a bada, ma non sarà di certo in grado di dargli il colpo decisivo, e lo stesso vale per tutti gli altri, anche se mi dispiace ammetterlo…

Sobbalzo quando Chichi mi getta le braccia al collo, singhiozzando ancora più disperatamente. Mentre la abbraccio mi sento ancora più male, cosa posso fare per alleviare il suo dolore…?

Non lo so, è questo il problema. In tutti questi anni non ho mai imparato a prendermi cura di lei come si deve, lo riconosco. Come è possibile che questo meraviglioso angelo dai capelli corvini sia sempre stato mio? Come ho fatto a meritarmi questo privilegio, come ho fatto ad assicurarmi quel piccolo spazio sotto la sua ala protettiva?

Ho paura…Goku, ho paura di non vederti tornare a casa…”

Anche io ho paura, ma non posso dirtelo...anzi, non voglio dirtelo. Non voglio darti altre preoccupazioni, ne hai già troppe in questo momento, e sicuramente domani mattina lotterai ancora più strenuamente per trattenermi dall’andare al luogo dell’incontro.

Ma se le cose dovessero realmente andare per il verso sbagliato, non voglio andarmene senza prima averti dato un’ultima prova dell’amore che provo per te.

La adagio delicatamente sul letto, cercando di tranquillizzarla, ma non prima di essermi avvicinato al suo orecchio e averle lanciato una debole conferma: “Voglio stare con te, stanotte.

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Fermati
Baciami
Dimmi dove sei
E se ce la fai
Vuota il tuo cuore
Gli occhi tuoi parlano
E dicono anche quello che non vuoi
Se devi andare vai
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Era solo un'ora
Un'ora in più
Come quando c'eri solo tu
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Stamattina sembra davvero in piena forma…

…Forse per merito mio?!

Aaaah, ma cosa vado a pensare! Ma in effetti…stanotte…ho ricevuto delle emozioni incredibili, avevo perso la vividezza dei ricordi della nostra prima volta. Posso ancora lontanamente assaporare il suo profumo sulla mia pelle accaldata, ma questa prima brezzolina primaverile lo sta trasportando via senza che io possa impedirglielo.

Ma chissà se è solo una mia impressione. È così bravo a nascondere le sue sensazioni…Spesse volte mi sono chiesta come facesse a non mostrare alcun segno di stanchezza, anche dopo uno scontro.

Allora ci siamo… Manca solo un’ora e poi tutto comincerà. Devo ammettere che questa mattina mi sento, come dire…più rilassata, in qualche modo tranquillizzata.

“Goku, stai attento…Torna sano e salvo!” esclamo intrecciando le dita delle mani. E me lo auguro proprio...Cosa farò senza la sua presenza non saprei dirlo, non riesco neanche a concepirlo nella mia mente. Vorrei afferrarlo per un braccio, implorarlo di rimanere qui con me, ma so che sarebbe tutto inutile…non l’ho mai visto così deciso e determinato.

Sembra quasi che abbia fretta di andarsene; quando mi sono liberata dal groviglio delle lenzuola lui era già in piedi, impegnato a infilarsi la maglia della tuta. Quella tuta che gli ho rammendato tante di quelle volte…

“Stai tranquilla!” risponde lui con il suo solito sorrisetto dolce. Bè, almeno sembra rilassato.

Ma chi vuoi ingannare? Lo so come ti senti…hai paura, ma non lo vuoi ammettere. I tuoi occhi sono chiari e limpidi come le stelle, parlano per te, anche se forse non te ne accorgi.

“Promettimi che non farai combattere Gohan!” Non riesco a tenere a freno la lingua. In fondo è da tre giorni che non lo vedo, non voglio che succeda qualcosa al mio bambino.

Ok, ho ufficialmente innescato una bomba a orologeria. Come chiudo la bocca, lui arrossisce, si passa una mano tra i capelli e solleva frettolosamente un braccio in segno di saluto.

“A-allora vado!!

Prima che io riesca a trattenerlo, lo vedo sollevarsi a mezz’aria e schizzare via. Accidenti, allora lo farà combattere veramente!

Uff…Tanto lo sapevo già…Avrei dovuto immaginarmelo…Non cambia proprio mai!

E va bene, non so bene il perché ma stavolta mi fido di lui!

In bocca al lupo, io sarò qui ad aspettarvi.

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Tu che sei sempre stata mia
Un'idea che non va via
E respirare il tuo profumo
Amaro come noi
Amore che non sai
Me lo regalerai
Un'ultima volta
Prima che svanisca

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“Sei stato bravissimo, Gohan…ne sono davvero felice!”

“Pa…papà…”

“Dì a tua madre che il tuo papà le chiede scusa…”

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“L’aura di Goku…è scomparsa…”

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Avevo già la sensazione che l’aureola mi donasse, ma non credevo che avrei potuto godermela per la seconda volta così presto.

Allora è così, alla fine sono morto davvero…In effetti avevo già la sensazione che sarebbe successo, la probabilità era troppo alta. Non so come sentirmi, da una parte sono felice per i progressi di Gohan e per essere riuscito ad evitare lo sterminio della razza umana, ma dall’altra…

Il solo pensare che non potrò mai più stringere tra le braccia mia moglie e mio figlio mi fa quasi pentire del mio gesto. Sarà dura vivere senza l’amore delle persone che hanno cambiato la mia vita…

Ma non posso rischiare di mettere per l’ennesima volta a repentaglio l’incolumità di miliardi di persone che continuano a vivere felicemente come se nulla fosse successo. Sicuramente se venissi resuscitato non tarderà ad arrivare una nuova, terribile minaccia. E io non voglio, tra di loro c’è anche il mio angelo dei miei capelli corvini…

Chichi.

Ti prego, perdonami, ma è per il bene di tutti voi. Vedrai che Gohan sarà in grado di sostituirmi per qualsiasi cosa, in un modo o nell’altro rimarrò al tuo fianco fino al giorno in cui non ci rivedremo e saremo di nuovo insieme.

L’amore che provo verso di te è sincero, e spero di…avertene dato una prova…!

Anche se non posso starvi vicino, non vi abbandonerò mai.

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Spegnerò la luce
E sarò capace
Di inventarmi un'altra verità
Una nuova vita
Che questa è già finita
Ma dammi solo un'ora
Un'ora in più

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Mi sento come un palloncino sgonfio, privata del mio unico soffio vitale che mi permette di librarmi leggera e libera nell’aria. Non ho più la forza di piangere, ho già versato troppe lacrime.

Il mio Goku se n’è andato, se n’è andato sul serio…

Non so cosa abbia attraversato il mio petto quando Gohan me l’ha comunicato ad occhi bassi: sorpresa, incredulità, dolore, disperazione, il buio più cupo, rassegnazione.

Sono state due ore interminabili; abbracciavo il mio bambino contro il mio petto con tutte le mie forze, con la deludente illusione di stringere l’ampio torace di suo padre, sfiorare con le labbra la sua fronte, passare le mie dita tra i suoi capelli ribelli. Ma purtroppo non era così; quando finalmente riuscii a rendermene conto, la cruda verità mi colpì allo stomaco come una lama congelata.

Non so quanto tempo impiegherò a riprendermi, ci vorranno giorni, mesi, forse anni…

Ma in un modo o nell’altro devo imparare a reagire, non posso cedere e buttare al vento ogni cosa. Non adesso…Non quando un nuovo, piccolo, ultimo dono dell’amore di Goku si sta lentamente sviluppando nel mio ventre.

Anche se ancora adesso il mio cuore sta sanguinando in preda alla sofferenza più cruenta, sono felice. Sono felice, perché anche se il mio Goku non c’è più, quando questa piccola creatura nascerà guarderà il mondo con gli occhi di suo padre, e racchiuderà in sé la sua gaiezza, la sua allegria, la sua dolcezza, tutto l’amore che mi ha regalato.

Grazie, Goku, non dimenticherò mai tutto quello che hai fatto per me. Un giorno ci rivedremo, ne sono sicura, e allora sarò in grado di ripeterti dolcemente, ancora una volta, “Ti amo”…

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F I N E

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Ehm…piaciuta?

Spero di sì! Da quando ho riascoltato questa bellissima canzone di Francesco Renga, qualche settimana fa, ho improvvisamente ricollegato il testo a questo particolare momento del manga/anime, quando purtroppo, ahimè…Goku se n’è andato! Sigh sob…NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!! ç__ç

Comunque mi auguro che quello che sia venuto fuori sia riuscito ad emozionarvi…

…E se vi va di lasciarmi un commentino con le vostre impressioni, io ne sarò davvero molto contenta!! (…VI PREGO!!!!!^^)

Bacio bacio e a presto!!

Alessandra

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P.S. Mi sono presa una piccola pausa da “After school-leaving exam”, ma sto già lavorando al nuovo capitolo!^^

  
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