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Autore: ManuFury    26/08/2011    6 recensioni
Ecco a voi un bel fritto misto!!
Ridete con me di questa simpatica compagnia di pazzi!!
P.S. Non mi linciate se i ragazzi sono un po' OOC!
Bye bye!
Genere: Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Sorpresa
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti voi che state leggendo… sono ManuFury e volevo fare una piccola premessa:
 
--> Chi mi conosce sa quanto sia portata per le follie e i colpi di testa;
--> Chi non mi conosce penserà che sono una pazza sfuggita al manicomio;
 
Beh, avete ragione entrambi!
Nonostante tutto sono contenta di essere qui con voi, a scrivere e a leggere, e sono ancora più felice di…
- Ehm… hai finito? Io avrei anche altro da fare. –
- Anche io! –
- Sì, io ho la palestra. –
Sì, ho capito! Che scocciatori che siete… fate i bravi un momento!
Comunque… volevo ancora dire che sono felicissima di aver trovato molti amici qui e di aver avuto l’occasione per confrontarmi e parlare.
Bene, direi che ho esaurito le parole….
Godetevi questo mio nuovo delirio!!! :)
- Ohh, era ora. –
Con te faccio i conti dopo!
- Ma scusa, di solito i ringraziamenti e via discorrendo non si fanno alla fine? –
Infatti, questa è una “premessa” ora zitto e preparati. Ti spiegherò dopo la differenza.
- Va bene, Boss! –
Scusate, ora si può iniziare davvero.

 

UN MOTIVO PER FESTEGGIARE

 
Accidenti che giornata da dimenticare quella di oggi! Ripenso a questo giorno che vorrei non aver vissuto mai… forse è meglio non ripensarci, non voglio traumatizzare ancora di più il mio cervello. Cammino più in fretta lungo l’acciottolato della strada. I lampioni ronzano come sciami di vespe e spandono tutto attorno una luce biancastra, quasi malata.
Affretto ancora il passo e supero l’arco che porta al capannone nel quale ho appuntamento. Arrivo alla porta, vecchia e cigolante. Mi passo una mano sul viso, sbuffando. Non ricordo nemmeno il perché di quell’appuntamento in quello squallido capannone, ma non ho di certo voglia di tornare a casa. Sono lì… tanto vale entrare.
Afferro la maniglia e la giro lentamente. Le tenebre mi accolgono come una coperta calda… nessun movimento.
- Ok… scherzo di pessimo gusto! – Urlo ma mi risponde solo l’eco della mia stessa voce. Sbuffo con impazienza… un altro scherzo, proprio quello che mi ci voleva. E pensare che (per una volta) mi sono messa pure i jeans invece dei miei soliti, amati, pantaloni militari. Volto i tacchi e sto per andarmene, afferro la maniglia, quando…
- Ehi, ferma un momento! – Urla una voce… una voce che conosco fin troppo bene. L’avevo immaginata tante volte ed ora era reale.
Mi volto stupita e le luci si accendo, una dopo l’altra. E loro sono lì. Li guardo uno ad uno… non è possibile! Devo essere pazza tarata oppure devo aver fumato pesante per avere certe visioni (eppure io non fumo!).
- Allora? – Mi chiede.
- Allora. – Li guardo ancora, sconvolta per le idee folli che partorisce la mia mente contorta e malata. – Dico che sono pazza! Ma di quelle da rinchiudere in manicomio se mi faccio certi castelli!! – In effetti, devo essere davvero impazzita. Ricoveratemi!
- E perché? – Domandano tutti in coro, pendendo dalle mie labbra.
- E ve lo devo pure spiegare? Tanto per cominciare voi NON dovreste esistere! Visto che siete i personaggi di videogiochi! Non dovreste essere qui! –
- E dai! – Mi dice Bryan con la sua voce profonda e tonante. – Per una volta nella vita lasciati andare! Vivi questo sogno senza domandarti il perché! –
Lo guardo storto ed richiudo la porta dietro di me. – E da quando uno come te è così poetico? –
La sua risata è proprio come quella del videogioco: sadica e profonda, una risata che viene dal cuore. – E perché no? –
Mi guardo attorno quasi affascinata: tutto pulito e in ordine. Le luci sono nuove e colorate, quasi come in discoteca, impianti sonori nuovi di zecca sono fermi in un angolo, come grossi animali in attesa di scatenarsi. Al fondo sono stati sistemati diversi tavoli su cui sono poggiati bicchieri di carte e una vasta gamma di bibite e patatine. Poi guardo loro: da una parte tutti i personaggi di Tekken: Bryan con Anna, Sergei con la sua bella Nina, Miguel, Zafina, Lars e tutta la combriccola; al centro della sala i Delta nelle loro uniformi del C.O.G. (tra loro noto anche Roger Wren… ovviamente ancora “vivo”), un po’ più in la Regina, con Sean e Gail. Sì… devo essere proprio impazzita!
Ma in fondo, che mi importa?!?!
Dal fondo del gruppo di Tekken emerge Nikolaj (personaggio che voi ancora non conoscete… sorry. Per farla breve è uno dei commilitoni di Dragunov), una bottiglia già mezza vuota di Vodka in mano. – Buon compleanno! – Urla.
- Nikolaj, il mio compleanno è il 14 di Gennaio… - Alzo un sopraciglio. – Dovresti saperlo. Sono nata lo stesso giorno di Dragunov. –
- Da, da! – Si gratta confuso la folta chioma rossa. - Io pensa che festa è per compleanno, io faccio grande sbaglio! – L’accento è molto marcato, ma rende la sua voce e il suo parlare troppo simpatici.
- Allora? – Ancora Bryan. – Vuoi partecipare a questa follia… in caso contrario quella è la porta! Esci pure, se non ti va! – Indica la porta alle mie spalle.
Lascio la maniglia e faccio un paio di passi avanti. – Va bene… vada per la follia! –
Un coro di acclamazioni, i Delta che sparano in aria (azz.. il soffitto!), Sean e Gail che si danno il cinque. Solo due persone restano immobili nel caos generale: Sergei Dragunov e la sua bella moglie, Nina Williams.
Al contrario della sorella, Anna si getta al collo di Bryan e gli schiocca un bacio sulle labbra. Lui, per tutta risposta, la prende in braccio ridendo. A questo punto mi avvicino. – Ehi… voi due! Queste effusioni in pubblico? – Sono a un passo da Bryan… wow… è proprio figo. Bello come l’ho sempre immaginato. E ora è pure dal vivo…
Lui ride tenendo Anna con un solo braccio. – Dai… in fondo tu mi hai messo in questa situazione. E io mi ci butto alla grande! – Altro bacio.
Li guardo un po’ male. – Ok… ok. Fate quello che volete. Ma nel vostro privato… nelle mie Fic fate già abbastanza cazzate! –
Bryan e Anna mi sorridono, complici. Terzo bacio. Mi allontano prima che i crampi mi colpiscano allo stomaco. Mi avvicino alla mia coppia preferita: Dragunov per Williams. Lui nella sua divisa nera, con tanto di cappello da ufficiale. Lei col suo completo da battaglia viola. Non si tengono per mano, non hanno contatti. Stanno semplicemente uno a fianco dell’altra. A me piacciono per questo. Quando sono abbastanza vicina, Sergei, da vero ufficiale qual è, si sfila di testa il capello e mi saluta con un cenno elegante del capo scuro. Io ricambio con un sorriso.
Nikolaj si avvicina a loro, la solito bottiglia di Vodka in mano, più vuota di prima. Si piazza proprio tra i due sposi. Io lo guardo un secondo e, senza motivo, mi sorge una domanda. – Nikolaj… dov’è Konstantin? – Guardo dappertutto: i Delta, tanto per cambiare, stanno dando fondo agli stuzzichini. Sean e Gail sono impegnati a litigare, mentre tutti gli altri parlano in piccolo gruppetti. Di Kostantin nessuna traccia.
- Kostantin no viene. Lui ha arrabbia con te per quello che tu fai fare lui. – Mi dice alzando la bottiglia. – Lui dice, troppo ridicolo! – Sorriso ubriaco.
- Non sapevo di averlo fatto così permaloso. – Mi sfugge una risatina che Nikolaj coglie subito. Ride anche lui. La Vodka, non gli fa proprio bene. Sergei Dragunov e Nina Williams gli rifilano un’occhiataccia da record che fulmina il povero Spetsnaz sul posto.
- Ricordati di dire a Kostantin di non prendersela per certe cose. Mi farò perdonare. – Mi rivolgo a Nikolaj, trattenendo a stento una risata quando lo vedo con gli occhi bassi, la coda tra le gambe, sotto gli sguardi accusatori di Dragunov e Williams.
Mi allontano da loro ridendo come una scema, la serata si prospetta divertente. Che gruppo di pazzi! Sento le risate di piacere di Bryan alle mie spalle e rido insieme a lui, senza una vera ragione.
In fondo devo lasciarmi andare, giusto?
Faccio due chiacchiere con Miguel e Zafina, un’altra coppia favolosa. Ho appena finito di parlare con loro che Lars mi si affianca.
- Ciao, Manu. – Mi dice.
- Lars… dal vivo sei ancora più carino! – So di farlo arrossire interamente facendogli certi complimenti, ma non ho saputo resistere. Quando si tratta di certe cose, Lars è proprio un imbranato.
- Sì… beh.. insomma. – Borbotta per qualche istante. Troppo simpatico. Gli sorrido e questo lo manda ancora di più nel caos, ora anche i capelli gli sono diventati rossi dall’imbarazzo. Fa un lungo e profondo respiro, riprendendo il controllo della situazione. – Ok. Ci sono. Volevo chiederti una cosa. –
- Fai pure. – So già dove vuole andare a parare.
- La mia storia? Quando la finisci? – Esattamente come immaginavo.
- Lars… non ho l’ispirazione, ma tranquillo. La finisco appena posso. –
- Posso darti un paio di consigli? –
- No, no! La scrittrice qui sono io. Quindi… faccio io. –
La faccia di Lars è un misto tra lo sconcertato e il demoralizzato. È lì, fermo con la bocca quasi aperta, quando si fa avanti Baird.
- Via di qui! – Lo spinge via in malo modo. È sempre stato un bruto… ma è simpatico per questo.
- Ragazzi miei… come state? – Gli altri Delta si avvicinano: tra loro noto anche i fratelli Carmine e Kim, nonché Roger Wren in perfetto stato, in fondo è un bel personaggio, eppure gli ho fatto fare una fine orribile.
- Non c’è male. – Risponde Baird con charm. – Ci divertiamo un sacco. Spariamo, ammazziamo, distruggiamo… -
- Credo che abbia capito. – Interviene Marcus. – In fondo… ha giocato a tutti i nostri giochi. E ci conosce parecchio bene. –
- Infatti. – Li guardo un secondo e mi accorgo immediatamente che manca qualcuno anche tra loro. – Ma scusate, le Locuste? Che fine hanno fatto? –
- Non vengono! – Mi risponde Baird prima di tutti gli altri. – Oggi commemorano Raam. –
- Giusto! Non ci avevo pensato. – Effettivamente… Raam, il Generale delle Locuste, l’ho sconfitto con mio fratello proprio in questo periodo. È normale che siano in lutto… visto che le batto ogni volta, lasciamole almeno del tempo per commemorare il loro capo defunto, che io personalmente odio.
Mentre ancora parlo con loro di armi e di tattiche militari si avvicinano Regina, Sean e Gail. Noto subito la competizione che nasce tra Gail e Baird… tutti e due biondi con gli occhi chiari. Tutti e due i miei preferiti nei rispettivi videogiochi. Si guardano a lungo in cagnesco, senza dire una parola.  
- Maschi… - Mi sussurra Regina, annuisco. Ha perfettamente ragione.
Sto per parlare con loro quando la porta si spalanca e un fiume di soldati in nero si riversa nella stanza. Alzo poco convinta un sopraciglio, ho la grande sensazione di deja vù, sia come storia sia come film. Bryan, sciogliendo dall’abbraccio di Anna, avanza e si guadagna subito l’attenzione dei soldati.
- Ragazzi… forse avete sbagliato film! – Gli dice ridendo. – Come ci fa notare la cara regina_loves_dante… le selezioni per Resident Evil sono dall’altra parte! – Tutte le armi si puntano su di lui.
- Il mio cognome arriva da un tale idiota? – Mi domanda bisbigliando Sean.
- Guarda che ti ho sentito. – Bryan gli da le spalle, ma è attentissimo ad ogni movimento. Inoltre il suo udito è… leggermente più sensibile di quello umano.
- Brian… - Inizia Sean.
- Bryan! Con la Y! – Ribadisce fissando ancora gli uomini in nero con le armi puntate, aspettando solo un pretesto per attaccare.
- La pronuncia è uguale. –
- Il Diavolo si nasconde nei dettagli. – Mi affianco a Bryan, per studiare la situazione.
- Scusate il ritardo… - Esclama qualcuno tra la marea di soldati. – C’era traffico! –
Maggiore si fa largo tra i suoi uomini che, un istante dopo, congeda con un segno lento della mano. Si avvicina e mi fa un profondo inchino.
- Maggiore… è sempre un piacere! – Gli sorrido e lui si rialza, non posso esserne certa per via della maschera antigas che ha sul volto, ma sono sicura che sorrida anche lui.
- Ovviamente… se ero io a sfondare la porta. Mi buttavate fuori a calci! – Borbotta Bryan.
- Suvvia… pagherò i danni. – Proferisce Maggiore, in effetti la porta non è conciata così bene… si passa il fucile da una spalla all’altra, come se fosse assolutamente normale andare in giro con una tale arma.
- Wow… carino quel fucile… - Bryan quasi sbava… passione innata per le armi da fuoco un po’ pensanti.
- Striker modificato in versione limitata… un vero gioiello! – Afferma con orgoglio Maggiore.
- Me lo fai provare? – Gli occhi di Bryan brillano imploranti.  
- Ok. – Rido al pensiero. – Bryan è partito per la prossima Guerra Mondiale. Pensavo che sapeste che era meglio non portare armi pesanti! – I Delta mi osservano e, con un gesto rapido, nascondono le loro armi tecnologiche dietro la schiena.
- Uomini! – Sospirano insieme Regina ed Anna.
- Parole sante, ragazze! – Mi avvicino a loro.
Ridiamo in coro… gli uomini sono davvero tutti uguali: basta fargli vedere qualcosa che gli piace… e partono a sbavare. Prendete uno come Bryan Fury: gli fai vedere un’arma e il suo cervello decolla in linea diretta con la prossima guerra.
Un colpo viene sparato dallo Striker modificato azzittendo tutti. Il proiettile vola con precisione millimetrica tra me ed Anna, sfiora il fianco di Lars, rimbalza sulla corazza di Carmine (senza ammazzarlo, una volta tanto!) e colpisce con estrema precisione la bottiglia di Vodka di Nikolaj, facendola esplodere in un mare di scintille e gocce di alcol. –DER’MO! – Esclama Nikolaj, rigorosamente in russo!
- Ops… mi è scappato! – Cerca di giustificarsi Bryan lanciando il fucile a Maggiore, come per nascondere quello che ha appena fatto. L’aria si fa ad un tratto gelida. Gli occhi di ghiaccio di Sergei Dragunov sono puntati su Bryan Fury. Noto subito la causa di tale ira: la bottiglia di Vodka, esplodendo, ha raggiunto la divisa di Sergei, colorandola di una tonalità più scura tutto attorno alla spalla. Gocce di alcol gli scendo lente anche dal viso, come solitarie lacrime.
- Mi sembra parecchio incazzato… - Sussurra Maggiore nascondendo lo Striker dietro la schiena.
- E ne ha tutti i motivi! – Mi volto verso Bryan. – Ma che bestia che sei! Come ti permetti di macchiare la sua divisa? Sai quanto ci tiene! Bestia! –
- Bestia? Ma dai… - Bryan allarga le braccia come se non si rendesse conto di quello che era appena successo. – Se è questo il problema la porto io in lavanderia! –
- Cerca di perdonarlo, Sergei. Il suo cervello è fuso… nemmeno la bomba atomica potrebbe peggiorare la sua situazione! –
- Ma vogliamo parlare del tuo e di quello di quella pazza della tua amica? – Non so come abbia fatto a parlare così velocemente senza impappinarsi.
- Di chi? – Gli domando, anche se intuisco di chi stia parlando.
- Sai benissimo di chi. FRC Coazze. Mi odia… ed odia ancora di più il mio ragazzo. Avanti, mi ha sbattuto al decimo posto della classifica.... come un personaggio di serie zeta. –
- Questo perché… sei un personaggio di serie zeta, Bryan Fury! – Riconosco anche lui… ma non dovrebbe trovarsi qui. Lo cerco con gli occhi e lo trovo all’uscio della porta distrutta, magnifico come sempre.
- Sentenza? E tu che ci fai qui?????? – Bryan è sconcertato. – Questa è una festa privata! Solo i membri di EFP posso trovarsi qui… e tu non ne fai parte! Quindi: FUORI! –
- Io sono qui in veste di difensore personale di FRC Coazze… visto che sono il suo secondo personaggio preferito. – Sorride maligno. Io sono senza parole… la serata sta volgendo in favore della guerra e del divertimento assoluto. Bryan odia da sempre Sentenza e Sentenza odia da sempre Bryan.
- Ci godi a dirlo, vero? – Bryan mastica rumorosamente la sua rabbia mentre la sala di riempie di mormorii.
- Immensamente! – Sorriso perfido.
- Intanto… quello che ha salvato la situazione è il mio ragazzo… e non tu. – Risata satanica. Ecco… ora Bryan mi ricorda un bambino.
- Sarà. Ti consiglierei caldamente di andarti a rivedere la storia, hai scordato qualche dettaglio, sai? Bene, io dovrei congedarmi. Buona serata a tutti. – Saluta i presenti con un cenno signorile del capo. – Manu… -
- Sì? – Finalmente si sono ricordati di me.
- Fede ti porta i suoi saluti e  un’altra cosa… - Si porta una mano dietro la schiena.
- Cosa? – Una palla di neve ghiacciata mi colpisce in pieno viso, mille aghi di ghiaccio mi pungono la pelle. Dopo quel primo istante di smarrimento, mentre la neve di scioglie sul mio volto, arriva la rabbia.
- Ma come ti permetti?!?!?! – Sentenza mi rivolge un caldo sorriso, pulendosi il guanto bagnato nei pantaloni scuri. Quel sorriso che io adoro.
- Non abbiamo saputo resistere! Sai quanto sono portato per farla felice. – Ride malvagio, con quella sua risata che è come una lama di ghiaccio, tutti i presenti ridono con lui.
- Vi siete coalizzati contro di me! – Alzo un pugno minacciosa. – Questa me la pagate. E tu per primo! Poi penserò a quella pazza di Fede! – Mi sono messa allo stesso livello di Bryan… sono davvero ammattita.
- Riferirò quanto detto. Ora devo proprio andare… ho delle faccende da sbrigare. Divertitevi! – Un attimo ed è scomparso tra le tenebre che emergono dall’esterno.
- Carino il ragazzo! Me lo devi assolutamente presentare! – Ride Anna.
- Ehi! – Bryan le si avvicina, le braccia incrociate.
- Dai scherzo! Tu resti il mio preferito! Anche Harika trova che siamo una magnifica coppia! Anche se io sono leggermente fredda nei suoi confronti, ma sai quanto mi fa male! – E gli si getta di nuovo al collo.
Opto per lasciarli soli e, superate le ragazze, mi dirigo immediatamente da Dragunov, per constatare i danni. La macchia alcolica gli ricopre tutta la spalla destra e scivola come vernice lungo il petto e il ventre. I suoi occhi azzurrissimi mandano ancora lampi mentre la mano chiara di sua moglie Nina gli asciuga lentamente il volto: unico segno di dolcezza od umanità che noto quella sera.
- Forza Sergei…. – Tento di consolarlo. – Pensa cosa accadrebbe se ci fosse anche quella shopping compulsiva di Lili? – Le ultime parole famose.
Dragunov rabbrividisce.
- DRAGGY!!!!!!!!!!! – Urla in quel momento Lili dalla porta d’ingresso abbattuta.
- NOOO! – Urlo io. Sconvolta!
- E no! Fuori di qui! – Nina si fa aggressiva nel vedere la ragazzina bionda.
- NOOOOO! – Grida lei come un aquilotto appena uscito dall’uovo. In effetti con quel completino bianco, sembra quasi un aquilotto. – Io voglio Draggy!!! –
- Te lo sogni! Lui è solo mio! – Nina avanza mentre Sergei deglutisce scandalizzato.
- Tu te lo sogni, Barbie! Lui preferisce me! – Stride Lili, pronta a fronteggiare Nina. Mentre le risate, tra cui le mie, riempiono l’aria. Dragunov si allenta il nodo della cravatta, visibilmente a disagio da quella situazione. Dubito fortemente che sia abituato a sentirsi conteso tra due donne.
- BARBIE!?!?!?! – Nina è rossa in volto… e si trova proprio a due passi dalla ragazza tedesca.
- Bene… un po’ di lotta tra donne, di certo non guasta! – Il commento di Baird per quella situazione. Il solito… sempre a pensare alle donne.
- Vado a prendermi i pop-corn… voglio godermi questa lotta fino alla fine. – Annuncio mentre Nina e Lili iniziano la loro contesa per Sergei Dragunov, sempre più imbarazzato. Mi avvio verso i tavoli quando mi accorgo con sconcerto che le ciotole sono state ripulite alla perfezione… non resta nemmeno più una briciola.
- Chi si è fregato tutto il cibo? – Sono disperata. Hanno osato lasciarmi senza cibo! Che vergogna.
- Avevo fame! – Ace mi si affianca finendo di masticare qualcosa di non meglio identificato.
- Ma tu sei una fogna! Hai sempre fame. –
- La colpa non è mia. TU mi hai “donato” questa fame spropositata. – Mi risponde il biondo ossigenato.
Sto per ribattere quando deciso di stare zitta. Ha ragione. E dopo la brutta fine che ha fatto questo è il minimo che posso concedergli. Poverino… l’ho ridotto proprio male. Gli do una pacca sulla spalla. – Guarda il lato positivo, Ace. Non sei proprio morto… -
- Bella soddisfazione! – Ribatte lui.
- I miei Fan hanno apprezzato. –
- Tanto non sono loro che sono diventati zombie! – Ha ragione, ancora una volta. Penso di averlo fatto un po’ troppo sveglio per i miei gusti. – Non immagini nemmeno quanto mi sia costato il trucco che ho usato stasera per dare una parvenza di normalità! – Ancora una volta ha ragione. Non sembra per niente uno zombie: tagli e ferite varie sono state perfettamente coperte dal trucco… sembra davvero un essere umano.
- ORA! FUORI DI QUI!!! – Il grido di Nina rimbomba in tutto il capannone. Ero talmente distratta con Ace Portman da essermi dimenticata della lite tra Nina e Lili. Mi faccio subito largo e noto che, come previsto, ha vinto Nina. Ha bloccato la povera, più o meno, Lili con una presa di sottomissione e la sta spingendo verso la porta.
- Via di qui! E giù le mani da mio marito! – Ringhia l’irlandese.
- Che furia… - Ride Bryan. – Ricordatemi di non farla arrabbiare mai! -
- Non te la caverai così! – Sbraita Lili. – Io ho LunAngel dalla mia parte! Lei mi vendicherà. La sua ira si abbatterà su di te e su ManuFury… credimi! –
- Ma io che c’entro? – Domando stranita. Non ho detto né fatto niente.
Praticamente è alla porta, Lili punta i piedi cercando di rallentare Nina. – DRAGGY!!!!!! Aiuto!!!!! LunAngellllllllll!!!!!! Aiuto!!! –
- VIA DI QUIII! – Ruggisce Nina buttandola fuori. Fatto ciò si aggiusta elegantemente i capelli. Poi addita Bryan e Maggiore. – Voi due! Sbarrate questa porta! S-U-B-I-T-O! non voglio altri interventi, non voglio altri imbucati! Questa festa si sta trasformando in un caos totale! –
I due, intimoriti dal tono da leonessa di Nina, eseguono i suoi ordini, sbarrando come possono la porta. Io non faccio altro che ridere, le lacrime mi scendono dagli occhi come un folle. Rido e piango insieme. Non posso crederci. Mi fa male la pancia e ho la tosse dal ridere. Cado in ginocchio reggendo la pancia.
- Prendi fiato… prendi fiato! – Gail mi si affianca e mi da dei colpetti sulla schiena. – Così soffochi! Respira! –
Lo guardo: si è inginocchiato anche lui, noto solo in quel momento che, sfocata, dietro di lui appare la gamba di un tavolino. La mia mente: ormai in piena fusione, fa due più due (CINQUE!!) e non posso fare a meno di sussurrargli, tra una risata e l’altra, - Gail… al palo! –
Lui mi guarda come se fossi un’aliena, continuando a battere colpi sulla mia schiena. (regina_loves_dante che ci sta guardando scoppia a ridere… lei capisce fin troppo bene!)
Non so bene quando mi occorre prima di riprendermi del tutto. Alla fine, però, riesco a domare in malo modo la mia ilarità tornando ad un’apparenza di compostezza.
Mi tiro su e, in quello stesso istante, dalle casse addormentate parte una musichetta classica: una di quelle musiche al ritmo piacevole delle quali si balla di solito il Tango.
- Chi ha messo questa porcheria nel mio Mp3? – Bryan è furente e solo le carezze di Anna lo tengono buono, più o meno. Tutti i presenti fanno spazio al centro della sala. Ovviamente io non so ballare, quindi starò seduta in panchina, anzi, visto che non ci sono panchine, starò direttamente in piedi.
La musica è partita da qualche attimo, forse anche meno che Sergei Dragunov mi si para davanti. Si è sfilato la giacca nera macchiata. Ora è solo in camicia bianca e cravatta rossa; il suo corpo perfetto è bene in mostra anche così… niente male davvero!
Mi porge una mano. – No, no! Io non so ballare il Tango! –
Lui sorride. – Senti Manu… - Questa è la voce di Nina. – Io te lo presto volentieri… ma giù le mani. Altrimenti, scrittrice o no, ti butto fuori! –
- Ma io non so ballare! – Protesto.
- Ehi… la Fic è la tua. Puoi fare quello che vuoi! – Mi risponde l’irlandese.
Va beh… decido di fidarmi. Afferro la mano di Sergei Dragunov, lui subito mi tira a sé e balliamo. Non posso crederci! Riesco davvero a ballare il Tango! E ballo anche bene!
Wow! E poi, con Sergei Dragunov, questa danza, incredibilmente passionale, è un sogno che si realizza! Ballo per parecchio con lui… è così bello! I nostri corpi si muovono in perfetta sintonia e sono quasi triste quando questa sintonia si spezza.
La danza è finita!
Peccato!
Le ultime note si spengono nell’aria, di colpo silenziosa. Sergei mi lascia e mi bacia da vero gentiluomo la mano. Gli sorrido e lui sorride di rimando.
(Chissà che faccia sta facendo FRC Coazze… ahahahah! Io ballo con Sergei e tu no!!!!! Prendo in prestito la risata satanica di Bryan: Buahahahahahahahahah!)
Nuova musica: a giudicare dal ritmo è un Valzer. Maggiore mi si avvicina. – Ok… ora tocca a me! Me lo concedi? –
Annuisco convinta. Ballo anche il Valzer, io che non ho mai ballato in vita mia, tra i borbottii di Bryan, che si sente tagliato fuori. Il Valzer non è una danza passionale come il Tango, ma va bene lo stesso. Maggiore balla perfettamente e, come con Sergei, i nostri corpi si muovono in perfetta armonia.
Conclusa anche questa danza, Maggiore si esibisce in un inchino favoloso con il quale, quasi, sfiora il pavimento. È il momento delle note calienti del Flamenco. – Questo è il mio campo! – Damon Baird si fa avanti.
Lo guardo poco convinta. – Non ti facevo un tipo da Flamenco! –
Iniziamo a ballare. – Credimi… io so fare molte cose. E le so fare bene! – Capisco a cosa allude con la sua alzata tattica di sopraciglia. Uno scappellotto un po’ potente lo rimette al suo posto.
Quarta canzone: ancora Flamenco, questa volta si propone Miguel, mi fa strano che non si sia proposto per primo.
Mentre le canzoni e gli stili si susseguono, tutti si fanno avanti. Ballano con me. E io sono tanto felice. Felice che questa mia pazzia sia così bella e perfetta. Quando vorrei che questa notte non finesse mai!!
Cole si allontana da me, abbiamo ballato il Twist ed è stato divertente. Manca solo una persona a quel punto. Mi giro verso di lui. – Bryan… - Lo chiamo.
Lui scuote la testa. – Io non ballo! –
- Sì, che balli! – Ribatto io.
- No, no, no! –
- Sì, sì, sì! – Siamo due bambini.
- Forza Bryan! – Lo incita Anna. – Harika vorrebbe che ballassi! -
- No! Mi rifiuto. Non cedo ai ricatti! – Sbuffa lui.
- Bryan, anche io ho fatto ballo… e ho fatto più ridicolo di tutti. No puoi fare peggio! – Ride Nikolaj, ormai quasi completamente ubriaco. In effetti la sua perfomance non è stata delle migliori. Le volte che mi ha pestato i piedi! Accidenti a lui!
- No! – Bryan incrocia le braccia… chissà perché mi ricorda molto Ryan.
- BALLO! BALLO! BALLO! – Incitano tutti in coro. Niente.
(Lettori che ci seguite… unitevi al coro! Specie tu Harika… visto che Bryan è un figo… convincilo a ballare!)
- Bryan. - Faccio i miei famosissimi occhi da cerbiatto… quelli che uso con mio padre quando voglio fargli fare qualcosa che lui non vuole fare. Bryan mi guarda malissimo, ma io insisto. Con la luce i miei occhi brillano, come cosparsi di tante piccole pietre preziose. Cerca di sottrarsi a quello sguardo, ma io non demordo! Allargo ancora di più i miei occhioni. Per la prima volta noto l’incredibile somiglianza riguardo al colore degli occhi… tutti e due grigi.
- Ohhh. Va bene! – Lui cede.
- Perfetto! Cosa balli? – Gli domando vittoriosa facendo tornare i miei occhi normali.
- Ehm… - Sembra che si vergogni a dirlo. – Non so, dubito che sia il tuo genere. –
- Nemmeno il Valzer o il Tango sono i miei generi. A dirla tutta, quando li vedo in tv, vorrei spararmi! Ma ho ballato lo stesso. –
- Perché mi metti in questa condizione oltraggiosa? – Implora pietà, ma io non mollo.
- Avanti! Lasciati andare. –
- L’ho sempre detto che quella frase era un’arma a doppio taglio. – Sbuffa.
- Dai, dimmi cosa balli? –
- Danhasihv claschivdi. – Borbottio confuso.
- Scusa? – Tutti sono con me in ascolto, silenzio totale, persino la musica ha smesso di suonare.
- Io ballo… ladanehviuvzahc viwh. –
- Bryan! – Lo richiamo io.
- Io… mi chiamo Virgola! Sono un gattino… - Risata generale. Mi copro il volto con le mani.
- Bryan! – Tono di voce cattivo.
- Ok! – Arrossisce tutto, per un solo secondo, però. – Io ballo… danza classica! – Lo dice tutto d’un fiato!
- Non ci posso credere! Da quando? – Lo guardo stupita… nemmeno io mi rendo conto di quello che ha detto, non ho potere su di lui. È impazzito del tutto.
- Oh senti! Balliamo e basta! –
Taglia corto lui, afferrandomi.
Balliamo!
È bello come quando ho ballato con Sergei Dragunov. Molto dolce… a tratti anche passionale. Chi stava per ridere, come Baird o Gail, vengono fatti tacere dai compagni. Gli altri ci osservano in silenzio, ammagliati da quello spettacolo: chi si sarebbe mai aspettato che il terribile Bryan Fury fosse… un così perfetto ballerino di Danza Classica?
Bryan mi scocca una di quelle occhiatacce che farebbero sciogliere il ghiaccio. – Contenta ora? Mi sono reso ridicolo del tutto! –
Io sospiro. – Sì… sono molto contenta! – Mi appoggio a lui… è davvero freddo. Ma va bene lo stesso.
La serata sta volgendo al termine. Lo sento. Vorrei dare sfogo alle miei ultime fantasie (la storia del palo, per intenderci, regina_loves_dante… non prendertela con me… ormai sono pazza di quest’idea. Non ci dormo più la notte!), ma devo rinunciare con rammarico. Il rating è verde… quindi non posso spingermi a certi livelli… ehm… oltraggiosi!
(Ancora una volta… regina_loves_dante sa che cosa parlo! E cade dalla sedia a furia di ridere!)
Con mio rammarico, la conclusione è imminente.
Peccato!
Mi stavo divertendo troppo!
Li saluto tutti… ad uno ad uno: partendo da Ace e Roger (quelli che, purtroppo sono morti), passando poi a Kim e ai fratelli Carmine (anche loro morti, ma non per mia volontà), tutti i Delta, la bella Regina, Sean (che dal vivo è ancora più figo!) e Gail. Poi tutti i personaggi di Tekken.
Sergei e Bryan restano per ultimi, come sempre.
Sorrido, Bryan allarga le braccia e quasi mi stritola, Sergei tenta di sottrarsi, ma Bryan è più svelto di lui. Ormai siamo tutti e due chiusi nella sua morsa di ferro. Ancora non posso crederci di aver vissuto quest’allucinazione magnifica! Sergei, concluso quell’abbraccio soffocante, si sfila di testa il capello e me lo porge, sa quando io amo quel capello. Bryan gli da una pacca sul spalla.
Mi avvio verso la porta e li guardo… loro mi sorridono e a quel punto mi assale un dubbio.
- Ragazzi… una cosa. Perché questa festa? –
- Vuoi un motivo per festeggiare? – Mi chiede Bryan.
- Sì… giusto per capire! –
- Beh… Il motivo è qui davanti a noi… ed è perfetto! –
- Non che abbia capito… ma va bene! Vi stimo ragazzi miei! Lo sapete che siete di miei preferiti, vero? –
- CERTO! – Mi dicono tutti in coro.
- Manu, prima che mi dimentichi. – Ace si fa avanti. – Wesker mi ha detto di smetterla di farvi castelli su di lui. Lo trova un po’ imbarazzante. –
Scoppio a ridere.
(Regina, sentito il capo? Basta farti castelli di Wesker al palo!)
- Vale anche per me… - Afferma Gail.
Annuisco giurando che non farò mai più una cosa del genere, ma ovviamente le mie dita sono incrociate, quindi la promessa non vale!
Maggiore, fermo a fianco alla porta sbarrata, la apre. Sto per uscire, ma mi giro ancora verso di loro… non vorrei svegliarmi. In un lampo Lili fa irruzione nel capannone investendomi in pieno.
- Oh… no! – Sono a terra… dolorante come se un TIR con rimorchio mi avesse appena investito.
- Questa è la mia vendetta! e quella di LunAngel! DRAGGY!!!!!! –
Dopo di che, tutto si fa buio.
Apro gli occhi: numeri fosforescenti verdi indicano che sono le 3 e 48 del mattino. Rimango stesa nel letto mentre tutto intorno a me prende forma la mia camera da letto: i poster, le foto, il calendario, il comodino… è tutto in ordine. Persino mio fratello è lì, nel suo letto a russare.
È stato solo un bel sogno. Mi passo una mano in testa e mi accorgo che sopra c’è qualcosa. Accendo la lucina sul mio comodino e mi accorgo che quell’oggetto è il cappello di Sergei Dragunov!
Me lo rigiro un attimo tra le mani, poi lo poso in terra.
Spengo la luce e mi rigiro nel letto.
IMPOSSIBILE!
Penso, prima di rimettermi a dormire.
 

 

 

 
Ok ragazzi, forse ho tirato un po’ la storia e ho stravolto i personaggi alla grande. Ma io l’ho trovata carina come idea… ora quasi me ne vergogno.
- A chi lo dici? –
Bryan, stai buono dai. Tu eri il più simpatico.
- Ero il più cretino del gruppo. –
Suvvia, hai anche sporcato Dragunov… sei fortunato che non ti abbia menato.
Ora, in ogni caso, mi sento in dovere di fare un paio di ringraziamenti.
- Visto? I ringraziamenti si fanno alla fine! –
Do una botta in testa a Bryan e lo rimetto al suo posto.
 
--> regina_loves_dante: grazie per le nostre divertentissime conversazioni sui pali e via discorrendo. Anche se, Wesker, non mi sembra tanto contento della cosa. Oh beh, peccato per lui.
--> FRC Coazze: pazza di una Fede, mi hai attaccato il tuo gene malato della pazzia. Visto cosa salta fuori? Persino il caro Sentenza è passato dalla tua parte. E non azzardarti a mettere bandierina arancione… altrimenti la mia ira si abbatterà su di te.
--> LunAngel: grazie a te… ho scoperto il lato comico dei personaggi di Tekken. Grazie, grazie. E scusa per Lili, l’abbiamo buttata fuori in malo modo, ma era necessario. Ti prego! Non vendicarti!!!!
--> Harika1997: beh… che posso dire?
- Potresti tacere per una volta! –
Bryan fai silenzio! Pensa ad Anna che è meglio!
Beh… grazie del sostegno e della bella storia che stai scrivendo. Aspetto con impazienza la fine. A presto.
- Ehi Harika! Sono Bryan… cosa hai intenzione di combinare? Io non voglio diventare il galoppino di Kazuya. Già questa folle di Manu, mi ha devastato la carriera. Ora nessuno potrà più guardarmi in faccia senza ridere. –
Bryan… stai zitto! Altrimenti ti lincio. Lei può fare tutto quello che vuole. E poi… brutto come sei, nessuno ha il coraggio di guardarti in faccia.
- Ah ah ah! Ma che simpatica! –
Rido!
Bryan è il mio tato preferito….
 
Direi che sono alla fine… grazie a tutti voi che avete letto.
E grazie a chi recensisce… sperando che anche voi siate riusciti a farvi due risate con me. Io più che due ho rischiato l’infarto….
Grazie di esserci ragazzi/e!
Beh, ora è davvero tutto!
Qui ManuFury,
chiudo!
 
E grazie!
     
       
 

  
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