I cuori battono, gli orologi si fermano # 397 parole
Rosso.
Scucire le carni, aprirle, farle chiedere pietà. E' questo il compito di quel colore.
Pallottole e lame, catene ed aghi, è tutto così spaventoso in quello strano posto che ancora una volta, Alice, non ci crede. Boris lo ha chiamato divertimento. Correre, saltare, sfuggire fra i labirinti del Castello della Regina solo per trovare un nascondiglio dai suoi scagnozzi senza faccia.
E' un passatempo, meglio del leggere libri stesi sul prato a mangiare biscotti e bere tè come Lei, con Lorina, ha sempre fatto.
Le sottili linee a rimarcare la pelle del Gatto, le chiazze sanguinanti e livide sulla sua fronte e fra le sue labbra sono la sua credenza di come questo Mondo del Sogno sia strano ed impossibile, di come lì, la vita, sia legata ad un susseguirsi di sostituzioni inutili, prive di moralità.
I cuori battono, gli orologi si fermano - Alice è Alice, Boris per ora è Lui ma se questa volta fosse morto non sarebbe più stato Lui, ritornando.
« Ahn bèh, ma se vengo ucciso, poi qualcuno sicuramente prenderà il mio posto. » miagola Boris, con un'innocenza che non merita il suo nome, leccandosi la benda ruvida che la biondina gli ha stretto al polso per fermare il bruciante odore di una ferita, una delle meno estese e pericolose.
« Se qualcuno prende il TUO posto tu non ci sarai più, ci sarà qualcun altro che non è Boris. » trema.
La sua voce, trema; il suo cervello, trema. Dita ferme come puntaspilli si allacciano al petto colorato di bianco dello Stregatto e con decenza, picchiano a premono contro la parte sinistra, dove risiede l'orologio. Tic. Tac. Tic. Tac. Ancora prima di squillarle nelle orecchie, quel rumore sembra volerle rompere le unghie per risuonare dentro il suo cuore. Se quel meccanismo si ferma, smette di battere, si blocca e non si sentirà più neanche un ticchettio familiare.
« E sarebbe triste Boris, sarebbe triste non poterti rivedere più. »
« Sì, sarebbe Triste e noi non potremmo più incontrarci Alice, non mi va. » spensierato, soffia via quel brutto pensiero. Le allunga una carezza, forse un po' di coraggio, la sicurezza che la prossima volta si divertirà sì, ma non si metterà in pericolo. Lui vuole vivere, per Lei che è la prima ad essersi interessata, preoccupata per Lui.
Lo sai cos'è quella cosa che piegata a metà appare spezzata?
E' il cuore, Alice, ed io non voglio che il tuo faccia quella fine.
[ note dell'autrice; ok, ho finito di leggere i sei volumi questa mattina e mi piacerebbe scrivere ancora, ancora e ancora. Questo piccolissimo episodio si rifà al volume N°2 e chi ha letto sa. Perdonatemi se è una cosa piccina ma volevo mettermi alla prova con cose insensate, stupide tanto per vedere se merito di intasarvi il fandom con le mie schifezze u_u Dopo il mio avvento, vi bbbaccio e scappo! Gne; Ness. Ps: abbiate pietà, eh o_o ]