Non era la prima volta che si trovava in una situazione del genere.
C'era stata, tempo fa', una missione che l'aveva vista presa per la spada da un Hollow, e l'asauchi si era andata a conficcare nello stomaco del suo compagno di corso, ferendolo quasi mortalmente.
Ed il mostro era stato eliminato da qualcun'altro.
Questo era un fallimento a livello personale per lei. Non aveva solo perso contro quello schifo, ma aveva anche ferito un innocente.
Un suo compagno di classe.
Quello se lo sarebbe portata dentro per sempre, come un peccato irrimediabile. nonostante le apparenze, era sensibile, e nemmeno poco. E tutto cio' era bastato a scioccarla.
Ma non solo! Dopo quella missione, si era allenata col sensei. La lezione prevedeva di colpirlo con la bokken, la spada di legno, e di farlo finire fuori dal cerchio.
E la cosa non era andata a buon fine. Si ricordava ancora gli schizzi di sangue che macchiavano il luogo dove si erano allenati...
Il sangue del maestro.
Per lei era stato così traumatizzante che per quindici giorni non si era mossa dal letto, impegnata a fissare il vuoto.
Anche prima stava fissando il vuoto nella nebbia.
Vuoto che era stato occupato da un Hollow, che stazionava davanti a lei.
Don't let emotion stop you
Don't start to esitate
Don't let the fear you have
Inside you start to resonate
Gli occhi spalancati e le pupille color notte dilatate di Eiko la dicevano lunga sul suo stato d'animo.
Come poteva anche solo pensare di non aver paura davanti a quella specie di mostro?
Con l'asauchi saldamente stretta in una morsa che tremava convulsamente assieme alle mani che la tenevano fissava l'Hollow, che se ne stava immobile a scrutarla.
Non ho paura.
Non ho paura.
Non ho paura.
Stop buying lies, they sell you
Stop wasting all our time
Start looking for the opportunity
For us to shine
La missione, in teoria, era piuttosto semplice.
Lei, il sensei, e due dei suoi compagni di classe sarebbero dovuti passare nel mondo terreno per trovare ed eliminare un paio di Hollow. Nulla di particolarmente complicato.
Solo che c'era il pericolo che ne arrivassero altri dalla via principale, cioè un vicolo, rendendo il lavoro ancora più difficoltoso. E col sensei, che gia' di perse' era potente e coi due allievi sarebbe stata una passeggiata.
Lei si era offerta come palo, per guardare l'ingresso del vicoletto, che conduceva ad una gigantesca piazza vuota. Lì erano i suoi compagni ed il maestro, intenti gia' forse a combattere. E lei stava da un po' di tempo ferma, l'asauchi sguainata e lo sguardo attento.
E poco dopo, eccolo.
Un Hollow.
If you're afraid to fall
YOU'LL NEVER MAKE THE CLIMB!
L'urlo di Eiko Saitou squarcio' la densa nebbia e l'aria circostante, mentre con uno shunpo si portava verso l'Hollow, la spada alzata davanti a lei, che mirava ad una zampa del mostro.
We are the fearless ones
Era spaventata, indubbio.
We are the loaded guns
Ma certamente non poteva fallire. In fondo...
With nothing left to lose
... Non aveva più nulla da perdere.
WE ARE THE RECKLESS YOUTH!
Prima di trovarsi nel Rukongai, Eiko aveva una vita modesta. Il padre, ora alcolizzato, prima lavorava inuna grande multinazionale giapponese, e la mamma era una casalinga, una donna bella, coi lineamenti del volto regali e dolci come quelli di una fata madrina.
Le era molto affezionata: dato che il padre era sempre in giro per i locali, era stata la madre il suo unico punto di riferimento.
Almeno fino al maggio di dieci anni dopo.
Stava rientrando da scuola, quando dalla sua abitazione vennero i rumori come di una colluttazione.
Eiko si affretto' a tirar fuori le chiavi e ad aprire la porta bianca...
Al giorno d'oggi, probabilmente anche ora, Eiko è convinta che non avrebbe dovuto farlo.
La sua amata mamma a terra, in una pozza di sangue.
Suo padre, che brandisce un coltello e le si avvicina, con un espressione folle in volto.
Il coltello che si abbassa.
Dolore.
Buio.
Il Rukongai.
L'Accademia.
Il sensei.
Let your fear motivate you
Don't let it get you down,
You've got to get up
Hold your head up high
Gia'. Eiko non doveva perdere. Il sensei ed i suoi compagni contavano su di lei per rimanere illesi e protetti, mentre si esponevano anch'essi al pericolo.
Fanculo la paura, fanculo il fatto che stesse tremando, fanculo il fatto che sapeva che non ce l'avrebbe fatta, fanculo!
Era gia' partita alla carica: i piedi che puntavano a terra, la spada che segnava un arco in aria e tagliava la pelle dell'Hollow, vicino al buco sul petto.
Quello reagì, allungando le mani e stringendola in un abbraccio mortale, con gli artigli che le laceravano le palle delicata della schiena.
It may be the only change we've got
For us to save the day
Eiko si dimena. Eiko sente dolore. Eiko cerca di liberarsi. Riceve ferite, sente il sangue che le imbratta l'uniforme ed i tagli che bruciano.
Eiko urla.
No time to doubt it now
Before it gets too late
Eiko ha paura del sangue. Ne ha sempre avuto il terrore profondo.
Ed ora quel sangue sta' uscendo dal suo corpo.
Vorrebbe gridare, vorrebbe chiamarlo.
Chiamare lui.
We've got to make our move
'Cause we're the RECKLESS YOUTH!
E, mentre l'Hollow la lascia e la ragazza cade a terra, perdendo sangue che va' a raggrumarsi in piccole gocce che la circondano, ha finalmente il buonsenso di gridare, forte.
«SENSE--»
Grida, ma non fa' in tempo a finire che cade violentemente di schiena, attirata dalla brutale legge della fisica. E stavolta urla di nuovo, ma non supplica nessuno. Urla di dolore. Le ferite pulsano dolorosamente, eruttando sangue che va' a macchiare l'asfalto del vicolo.
Ed in quel momento si accorge di non avere più l'asauchi in mano.
Stop wasting your time
Let's step to the line
Like soldiers we fight
To the end of our lives
Stringe la mano vuota attorno alla polvere.
E lì capisce che è finita.
Non ha senso cercarla o altro. E' semplicemente spacciata.
Finita.
I suoi compagni ed il sensei stanno combattendo. Non si accorgeranno di lei.
Ed inizia a vederci sfocato. I tagli sono profondi, ed il sangue perso è troppo.
Ma il sensei le ha detto che deve rimanere lì.
Let's break the rules
But don't play the fool
'Cause we are
Si rialza, piano. Trema ed inizia a lacrimare per il dolore, ma la determinazione è più grande.
A gambe divaricate, alza le braccia ed eregge il busto, e benchè sia pallida come un morto alza la voce ed accartoccia il viso in un espressione di pura rabbia.
We are the fearless ones
«NON MI FAI PAURA!»
We are the loaded guns
«TI UCCIDO!»
With nothing left to lose
«NON FARE UN PASSO!»
We are the RECKLESS YOUTH!
«TU NON PUOI PASSARE!»
E poi sentì dei passi alle sue spalle, e capì di essere salva. Si volto' verso l'uomo dai cespugliosi capelli argentati, che la fissava con un misto di terrore e rabbia assieme.
«Sensei... Missione compiuta!»
We are the fearless ones
Era quasi idilliaco il fatto che la sua paura fosse sparita quando aveva visto il sensei fissarla. Non gli importava se era arrabbiato, deluso o altro.
Lei era contenta. Aveva portato a termine la sua missione.
With nothing left to lose
Ed ora che si sentiva venir meno, di getto penso' che finalmente aveva dimostrato che era coraggiosa ed utile.
We are the RECKLESS YOUTH!
E cadde.