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Autore: Aracton    30/08/2011    2 recensioni
Sembra quasi la tela di uno di quegli artisti dai virtuosi nomi francesi. Sullo sfondo di terra e sabbia si stende una grossa pennellata rossa verticale. Non sono mai stato un frequentatore di Musei, all'epoca in cui si reggevano, e l'unica mostra d'arte a cui ho assistito che mi viene ora alla mente sono le donnine nude che Braim ritagliava e attaccava vicino alla branda, ma sono comunque convinto che agli intenditori la pennellata rossa sarebbe piaciuta. Un po' meno, forse, se sapessero che è fatta con il mio sangue.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Istanti

Sembra quasi la tela di uno di quegli artisti dai virtuosi nomi francesi. Sullo sfondo di terra e sabbia si stende una grossa pennellata rossa verticale. Non sono mai stato un frequentatore di Musei, all'epoca in cui si reggevano, e l'unica mostra d'arte a cui ho assistito che mi viene ora alla mente sono le donnine nude che Braim ritagliava e attaccava vicino alla branda, ma sono comunque convinto che agli intenditori la pennellata rossa sarebbe piaciuta. Un po' meno, forse, se sapessero che è fatta con il mio sangue.
Neanche so perché penso queste cose. Devo pur passare il tempo, tanto ormai è finita, no? Dopo un attimo di dolore atroce, beh, ho smesso di provare qualcosa. Speriamo che almeno Jenny c'è l'abbia fatta. Càzzo, è per coprirla che sono rimasto indietro. Solo per lei. Ah, già mi... ehi! Ma no! Un bastardo mi ha rovinato il Picasso. Si, il Picasso. Si dice così no? Bah, adesso c'è una stupidissima impronta! Oh, il fetente è tornato. Che stivaletto piccolo, per essere un soldato. Sarà la prospettiva. Il sopra è sinistra e sinistra è sotto ora. O qualcosa del genere.
Oh, un altro quadro. Un cielo stellato, con fuochi d'artificio colorati e pezzi di aereo che infiammano i cieli. Sublime. Sono sempre stato a cercare nemici da segnalare alla contraerea per poter vedere davvero ciò che mi si parava di fronte agli occhi. Suonerà banale, ma questa è la prima volta che vedo davvero il cielo. Peccato che non ci sia la luna.
Luna? Perché è notte? Doveva essere appena mezzodì quando... beh, è successo. Sto divagando. E sinceramente mi sento anche un tantino logorroico. Non sono mai stato un tipo di molte parole e forse il mio cervello vuole dare battaglia al mio solito star tranquillo.
Ahia, credo che qualcuno mi abbia calpestato. Non credo di aver sentito davvero dolore. Magari è il mio cervello che fa il birichino. Oh, c'è qualcuno su di me, il sole risplende fra i suoi capelli dorati. Sembrano tanto quelli di Jenny. Che bell'effetto di colori che c'è fra i suoi occhi azzurri come il cielo alle sue spalle e i capelli d'oro. Sembra quasi un angelo che mi guarda dal cielo. Magari sono finalmente morto e ho raggiunto il Regno di Dio. Ma il suo sguardo è triste, pare quasi che pianga. Gli angeli non piangono, a quel che so. Nei quadri hanno sempre idillici sorrisi e occhioni dolci, non piangono. C'è qualcosa di... sbagliato. Perché piange? Nessuno che non sia Jenny piang...
Oh merda... Jenny! No, non dovevi vedermi, non dovevi cercarmi! Dové quel fesso di tuo fratello? Mi aveva promesso che ti avrebbe tenuta lontana dai guai! Lo avevo promesso càzzo!
No... NO! Chi è quello? JENNY! Qualcuno la aiuti! Qualcuno la aiuti! La sta portando via! Io non posso aiutarla, non riesco... a muovere a mala pena la mano? E da quando? Sarà un briciolo di adrenalina che mi scorre ancora nelle vene. Prima non potevo muovere la mano. Mèrda, la sta trascinando via per i capelli. Porco, non te lo permetterò! Dové la mia pistola? DOVÈ? Ecco la fondina. Già slacciata, meglio. Ah... è così fredda... e quanto pesa? Diamine, non so se riesco a puntarla bene, ma devo farcela. DEVO.
Non credevo di avere la vista tanto... offuscata? Ci vedevo meglio fino ad un attimo fa, o era tutto solo un illusione? No. Ho visto Jenny. Ho visto quel porco. Ho una pistola in mano. Che Dio mi spedisca all'Inferno se non la salvo. Ecco, sono a pochi metri da me... lei oppone resistenza. Le ho sempre detto di non opporre mai resistenza, che tutto va sempre più liscio se si è accondiscendenti.
Sono lieto che se ne sia fottuta della mia raccomandazione.
Non posso far di più che alzare il braccio e sparare. Non posso mirare, e non posso non mancarla se rimane così. Mèrda. Jenny, voltalo! Jenny! JENNY!
ARGH! Dio che male! Brucia, mi brucia la spalla. Non ora càzzo, non ora che ha bisogno di me! NON ORA!
Sento che sta per finire. Premo il grilletto e sparo. Uno, due, tre colpi. Scusami Jenny. Mi spiace. Guarirai, la gamba non è vitale... ma quel porco scommetto che se la passerà male senza faccia.
Ah, finalmente in pace.
Adesso dovrai andare avanti senza di me. Speriamo che...
…che tuo fratello abbia cura di te.
La spalla ha smesso di bruciare... ah... ho così tanto sonno...
Sai Jenny? Non avevo... notato che quel tipo, il porco...
… ha la stessa pettinatura di tuo fratello. Buffo, gli somiglia moltissimo.
Diamine, non ti ho mai portato sulla Torre. Ti avevo promesso di farlo...
  
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