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Autore: Katherine Christmas    30/08/2011    2 recensioni
Queste sono due "storie", ed entrambe parlano di un ragazzo che è stato messo in un angolo, dimenticato. Il ragazzo si chiama Jenna. Il ragazzo ha sempre amato Dubhe.
La prima storia è una lettera che Jenna scrive a Dubhe quando lei diventa regina. La seconda è il racconto di quando quest'ultimo la vede morta, appesa per le mura di Salazar.
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Su queste pagine di carta
Lettera di Jenna

 
 
Carissima Dubhe,
probabilmente, questa lettera rimarrà insieme alle altre, bagnata di lacrime, e fra qualche giorno puzzerà di muffa. Ti ricordi? Dicevo sempre che la tua stupida caverna odorava di muffa, e adesso è casa mia a farlo. Ti ricordi? Eri tu che piangevi un tempo, ed ora sono io a farlo. Ma va bene. In questo modo sono più vicino a te.
Torno spesso a quella che era la tua tana, e che ora è diventata la mia ossessione. Vado lì e piango, perché spero sempre di vederti arrivare, da un momento all’altro. Spero sempre di vederti arrivare. Che arrivi e mi saluti, mi chiami. Mi parli. La tua voce Dubhe. La tua voce l’ho scordata. Non sai quante volte mi sono maledetto per questo. Ma tanto non fa differenza giusto? Ho scordato la tua voce, il tuo volto è ormai confuso. E tu hai fatto lo stesso con me. Mi hai dimenticato, e infondo lo so, che non è stato difficile. Ti è venuto naturale, perché non sono mai stato importante per te, solamente un retroscena. Ma per me no, Dubhe. Sei sempre stata la mia vita. Sempre. E da allora non è cambiato nulla. Sono solo un po’ più altro, ancora un po’ più magro. I brufoli se ne sono andati, e ora ho dei lineamenti più decisi.
Pochi giorni fa ho sentito la grande notizia, sai?
Sei diventata regina.
E dopotutto, non riesco a non essere felice per te. Odio quello che è successo, odio il momento in cui mi hai detto addio, odio chi ora ti sta accanto. Ma sono felice per te. Sei sempre stata una regina per me. Ora lo sei per l’intero Mondo Emerso. Lo sei per lui.
So che è un bravo ragazzo, abile, sveglio, coraggioso. È tutto ciò che io non sono mai stato. Ma tu avresti potuto amarmi comunque. Avresti potuto, ma non volevi. Non volevi amarmi perché avresti sofferto, mi dicevi. Eppure di lui ci sei riuscita, ad innamorarti.
Allora lo sbaglio ero io. Non ero abbastanza per te, e l’ho saputo sempre questo. Fin da quando il maestro era ancora in vita, fin da quando per la prima volta ti ho parlato, che eravamo dei bambini, e mi sono accorto che tu della vita, ne sapevi più di me. Ed era vero. E forse stavi solo aspettando qualcuno che riuscisse a capirti. Forse era questo che volevi, e io non avrei mai potuto farlo.
Però ti amavo. Si insomma, ti amo. Ancora e per tutta la vita Dubhe. Sono morto quando mi hai detto addio. Sono morto quando ti ho baciata e tu non hai fatto niente. Perché pensavi fossi giovane per questo, pensavi che non potessi capire, perché nella vita ci vuole esperienza per capire davvero. Ma forse ancora non ti eri accorta che l’amore era più forte della vita. Non sapevi forse che l’amore era più forte del mondo, e con lui ti avrei capita anche senza esperienza, ti avrei aiutata anche non sapendo cosa fare, ti avrei amata perché era la cosa più naturale del mondo per me. Lo è tutt’ora che siamo cresciuti e il vento inizia ad essere freddo, lo era quando da piccoli non parlavi e mi guardavi.
Dicevi che non sapevo cosa fosse l’amore.
Ma questo non avevi il diritto di dirlo. Perché lo sapevo eccome Dubhe, lo sapevo! Lo so ora, che giorno dopo giorno disegno il tuo volto, per cercare di non scordarlo, e ho dimenticato la tua voce perché non ho potuto ascoltarla o disegnarla.
E dopotutto quello che è successo sono qui. Il dolore ancora non mi ha ucciso. Ci ha provato, ma l’amore è più forte. Ecco vedi, se sono ancora vivo Dubhe è perché so amare e ti amo. Altrimenti sarei morto.
Non hai idea di cosa io abbia provato non sapendo dove fossi, se stessi bene, se stessi in pericolo.
Ti ho cercata, non hai idea di quanto ti abbia cercata.
Ma il tuo nome non l’ho detto mai, da quel giorno. E’ rimasto a vagare nella mia mente, è rimasto su queste pagine di carta.
Forse è un bene che tu non riceva mai questa lettera. Non leggeresti niente. Le mie lacrime sono troppo spesse, troppo piene di ricordi. E bagnano l’inchiostro, lo distruggono.
 
E dopotutto sono qui, impotente, implorante di tornare. So che non sarà mai così, mai. Ma io continuo a sperare. Io non ti lascerò, non ti dimenticherò. Mai.
Mi manchi da impazzire Dubhe. Torna da me ti prego.
Ti amo principessa.
 

Jenna

 
 

Che dire, è una delle prime volte che pubblico qualcosa su questo sito, non so se potrà piacere o no. Nel mio piccolo, credo di aver affrontato un bell’argomento, un personaggio di cui alle fine non si sa più niente.
Ditemi che ne pensate (:
K. Christmas

  
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