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Autore: Heven Elphas    30/08/2011    2 recensioni
“Questa canzone parla di amare una ragazza così tanto da volerla tenere legata in cantina e non dividerla con il resto del mondo.
Qualche volta tengo William Beckett rinchiuso in cantina per un po’. Così che nessun altro lo veda. Lo voglio tutto per me. Il mio cucciolo…”
Gabe Saporta
Sì. L’ha detto lui.
La sera prima sul palco s’è lasciato prendere un po’ dalla sincerità –in vino veritas, si dice- e se l’era fatto scappare. Dannati soliloqui da sbronza…
//GABILLIAM//
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Cobra Starship, The Academy Is
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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S

 

 

 

S.C.A.N.D. to the A to the L.O.U.S.

(Damn, you looked good and I was drunk)

 

 

 

 

 

 

“Questa canzone parla di amare una ragazza così tanto da volerla tenere legata in cantina e non dividerla con il resto del mondo.

Qualche volta tengo William Beckett rinchiuso in cantina per un po’. Così che nessun altro lo veda.

Lo voglio tutto per me.

Il mio cucciolo(*1)…”

Gabe Saporta

 

 

 

* * *

 

 

      Sì.  L’ha detto lui.

      La sera prima sul palco s’è lasciato prendere un po’ dalla sincerità –in vino veritas, si dice- e se l’era fatto scappare. Dannati soliloqui da sbronza…

      Non è stata un invenzione di quelle fan invasate che vedono in ogni suo piccolo gesto il suo dolce amore per William Beckett. Sottolineato, sì, perché nel suo cervello questa parola rimbomba e l’eco lo stordisce peggio della vodka.

      Cazzo… Dolce amore. Vedessero quello che gli passa realmente nella testa… allora rimarrebbero solamente sconvolte!

      Fanculo tutte le fan fiction amorevoli e pucciose in cui lui accarezza i capelli di Will e se lo sbaciucchia, pensa Saporta. La sua mente è vagamente più avanti della vostra, ragazzine. Non potete nemmeno immaginarvi quello che vorrebbe fare con Bill Beckett. No, seriamente… Avreste vergogna di guardarvi allo specchio la mattina seguente, se sognaste quello che sogno lui la notte.

      Vogliamo parlare dell’ultimo sogno fatto proprio questa notte? Quando si è svegliato verso le tre nella cuccetta del tourbus, tutto sudato e con il fiato corto… L’erezione nei suoi boxer che sembrava avere vita propria distaccata dal suo cervello.

      Nel sogno si è portato William nella cuccetta durante una festa tra i due tourbus e… cazzo… se l’è limonato per tutto il tempo. Perlomeno si ricorda questo, perché ha un immenso buco nero. Sa solo che si è svegliato con i boxer gonfi.

      Un incubo!!! La sua vita sta diventando un incubo!!

      Come puo’ spiegare agli altri quello che sta accadendo?! Prima o poi qualcuno lo sgamerà in pieno, lo vedranno picchiare la testa alla brandina e accorgeranno dell’eccitazione che tutte le mattine cerca di coprire con il lenzuolo. Insomma, non è semplice nascondere quella cosa che gli deforma le mutande. Okay, vivendo tutti insieme sul bus praticamente ventiquattr’ore su ventiquattro/sette giorni su sette è capitato che la mattina si faccia vedere l’alzabandiera e –madre de Dios- ci hanno riso su. Sono amici da anni!!! Quelle cose capitano!!

Non capita di sognarsi Bill che gli entra nella cuccetta e gli fa il miglior pompino di tutti i tempi. O di immaginarselo con la bandana allacciata solitamente al suo ginocchio, stretta questa volta attorno ai suoi occhi mentre Gabe lo possiede. Per non parlare di quando ha sognato di chiuderlo veramente in cantina e… No!!! Non puo’ pensarci proprio in questo momento!!!

Saporta si agita sbattendo così la testa contro il tavolino apribile, facendo spaventare Vicky che si sta passando lo smalto sulle unghie. Lei lo guarda per qualche istante, prima di fare spallucce e decidere che forse il suo cantante è ancora in pieno doposbronza ed è meglio lasciarlo stare. Potrebbe iniziare a dar fuori di matto e partire con uno di quegli sproloqui cantilenosi a voce stridula… Non è di certo una cosa piacevole la mattina dopo una sbronza collettiva. Soprattutto se si vede che il caro Saporta non ha le rotelle del tutto apposto in quel momento. Diciamolo, le occhiaie pesanti sotto i suoi occhi ed i capelli spettinati -che più che tutto sono un nido di rondine- dimostrano che il cantante non se la sta passando bene. Per non parlare del pallore impressionante del suo volto che stona con l’abbronzatura delle braccia.

Davvero uno stato pietoso, pensa la tastierista dandosi la seconda passata sul mignolo.

Dalla gola di Gabe arriva un rantolo simile a quello di un rospo, prima che si decida a tirar su la testa per guardarsi in giro. La tenda tirata tra due bus è completamente vuota se non per lui e Victoria. Gli altri sono chissà dove, forse a girare una parte di TAItv insieme ai ragazzi e Jack. …saranno tutti a ridacchiarsela con Bill. Sospira desolato e si spalma sulla sedia, scivolandoci con il didietro ed allungando le gambe avanti. Le braccia a penzoloni, la nuca appoggiata allo schienale per poter fissare la copertura in tela bianca. C’è un esercito di zanzare e moscerini spiaccicati sopra e lui vorrebbe aggiungersi a loro, almeno la sua giornata troverebbe un senso.

Sbuffa forte ed inizia a far dondolare la testa a destra e sinistra, canticchiando “you’re willing, I’m waiting: turn off the light” così stonato da farsi venire la pelle d’oca da solo. Emette un lamento rauco e lamentoso, prima di sistemarsi ed iniziare a battere le dita sul tavolino e schioccare la lingua a ritmo di “The Church of Hot Addiction”.

A quel punto Vicky spalanca la bocca infastidita ed appoggia la boccetta di smalto sul tavolo.

-Si puo’ sapere che diavolo stai facendo!?-

Domanda e lui si scuote in un brivido, prima di sgranare gli occhi e fissarla innocentemente. Come se non si aspettasse di essere richiamato con tanta cattiveria ingiustificata.

-Nulla! Non si puo’ nemmeno respirare?-

Lei spalanca gli occhi azzurri in modo assurdo ed incrocia le braccia sotto il seno.

-Stai facendo un casino pazzesco! Sembri un’anima in pena! Sei un tormento, Gabe…-

Il moro pare offendersi e si porta le mani al petto del tutto esterrefatto. La sua vita è già allucinante senza che ci si metta pure lei a martoriarlo.

-Mi stavo solo muovendo!! È un reato?! Ti da così fastidio??? Ma ti pare che non posso nemmeno muovere un muscolo che sento intorpidito che inizi a sbraitare a caso manco ti avessi puntato un amplificatore nell’orecchio mettendomi a fare il dj qui in mezzo al nulla solo per farti dispetto!! Sei impazzita… Voi donne quando avete il ciclo non vi si puo’ nemmeno guardare che pensate che ogni nostra azione sia una congiura nei vostri confronti!!-

La ragazza non sta ad ascoltarlo e recupera in fretta la sua roba, alzandosi da lì in totale scazzo per andare di nuovo sul bus. Gabe allora le fa una pernacchia e torna a morire lentamente sulla sua sedia, continuando a non trovare nulla di meglio da fare.

Se si alza da lì è sicuro che si troverà a cercare William e a pensare il modo più furbo per rapirlo e violarlo.

Diciamolo, non ha granchè voglia di vederlo se non puo’ possederlo. In effetti non ha senso guardare Beckett senza potergli infilare le dita fra i capelli e la lingua in gola. Davvero, non puo’ limitarsi a parlargli candidamente, è una sofferenza per il suo povero cuore, il suo fegato e per il suo fratellino lì rinchiuso nei boxer.

Chiude le palpebre e torna a cercare la pace interiore su quella sedia, ma qualcuno arriva a dargli una pacca sulla fronte. Ecco, se prima la testa gli girava ora vede davvero le stelle ed il Cobra in mezzo al cielo…

-Che diavolo…-

Quando apre gli occhi si ritrova davanti Alex che si siede sul tavolo con in mano un burrito di sconosciuta provenienza. Mastica in modo osceno con gocce di salsa che colano sul parcheggio.

-Ce l’hai fatta a riprenderti? Ieri sera ci hai dato dentro pesantemente…-

Sogghigna il bassista alzando un sopracciglio dietro gli occhiali dalla montatura nera. Gabe si stiracchia annoiato e poi appoggia i gomiti alle ginocchia non riuscendo a sostenere il proprio peso. Fa per parlare, ma arrivano anche Nate e Ryland accompagnati da un Sisky tutto agitato che gli rotola letteralmente addosso.

-Gabanti!! Rimarrai sempre nel mio cuore nonostante quel che hai fatto stanotte!!!-

Urla il biondo intanto che Saporta cerca di connettere il cervello. Errore di caricamento pagina web. Impossibile contattare il server.

-Eh?-

Il cantante dei Cobra Starship sembra non comprendere a cosa si stia riferendo. Non si ricorda nulla della notte precendente se non il suo sogno erotico e quello che ha detto sul palco prima di cantare “It’s Warmer in the Basement”. Sa solo che ha bevuto un po’ troppo… Sì, davvero tanto a dire il vero. Non puo’ nemmeno dire quanti bicchieri di vodka redbull ha fatto fuori dal soundcheck all’aftershow.

-Non mi dire…- Sghignazza il bassista dei TAI tutto divertito. –Non te lo ricordi!!!-

Pure gli altri Cobras lo guardano sogghignanti, tanto che Ryland si sistema la giacca da Guy Ripley e si mette a prenderlo in giro.

-Salve. Qui è Guy Ripley della BBc World News e sono con Gabe Saporta… Ciao Gabe. Davvero non ti ricordi che hai fatto ieri?-

Gli domanda con quell’accento english che gli da subito sui nervi. Il mal di testa da postumi di Gabe sembra peggiorare e si alza sventolando le braccia.

-No che non mi ricordo!! Dannazione, ero ubriaco!!!-

Urla in preda all’isteria lasciando tutti stupiti per qualche secondo. Nate è il primo che riprende con la ridarella e cerca di nasconderla con un colpo di tosse mal riuscito. Tanto che si ingozza pure da solo. Ben gli sta, pensa Gabe, non che si soffochino tutti con la loro saliva dato che non lo lasciano stare!!

-No, davvero man, non puoi averlo scordato… Penso che sia stata la serata migliore della tua vita!-

Quando Suarez dice questa cosa, Saporta si volta a guardarlo e i suoi occhi scuri sembrano addirittura cadergli fuori dalle orbite.

-…che cosa ho fatto?!-

Inizia ad essere spaventato… Non è che si è spogliato nudo ed ha ballato sul tavolo vero?! O forse ha limonato Vicky, per quello lei era arrabbiata con lui? No… Impossibile, questo è accaduto solo una volta quando erano entrambi in aria. Non puo’ averlo rifatto. E se si fosse avventato addosso a Sisky?! O magari a Carden? No… E se avesse fatto di peggio?! Se avesse urlato in mezzo a tutti di volersi fare William?!

Impallidisce così tanto che gli altri iniziano a preoccuparsi, così che il chitarrista gli appoggia la mano alla spalla per tranquillizzarlo. Madre de Dios, ha fatto qualcosa di terribile, se lo sente!!!!

-Tranquillo Gabe hai solo baciato Bill, ma…-

Ry non riusce a finire quella frase perché a Saporta viene un infarto improvviso quando da dietro il tourbus appaiono i due Michael e The Butcher… Dietro di loro –oh mio dio!!- c’è Bill. Bill stretto nella sua felpa della Clandestine Industries con i loghi dorati. Quasi sviene nell’incrociare il suo sguardo…

Il suo cervello nel mentre è riuscito ad elaborare quello che gli è appena stato detto e l’istinto lo spinge ad urlare un “eh?!” che assorda tutti. Non puo’ crederci… Che ha combinato?!?

Distoglie veloce gli occhi da Beckett cercando di concentrare l’attenzione sul cerchione della ruota del loro bus. Ecco… Si sente meno imbarazzato.

Ha baciato Bill?! L’ha seriamente limonato?! E, peggio di tutto, non si ricorda di averlo fatto?!!?! Come è possibile?

Si porta le mani alle guance in una simulazione improvvisata de “L’Urlo” di Edward Munch e cerca di ricordare quel che è successo la sera prima. Ovviamente non ne ha la minima reminescenza! Ha solo qualche buco qua e là e…

No.

Gli stanno forse dicendo che il suo non è stato un semplice sogno stanotte?! Ha veramente spinto Bill nella sua brandina e gli ha ficcato due metri di lingua in gola?! Gli ha seriamente spogliato la maglia per potergli mordicchiare i fianchi?

Cazzo!!! Se è così allora si è addormentato nel bel mezzo di quella che poteva essere la scopata del secolo!!

-Gabey, tutto bene?-

La voce fievole e fine di Bill lo risveglia dai suoi pensieri e da tutto quel terrore. Si volta per vedere i suoi grandi occhi nocciola fissarlo angosciati. Allora si ricorda di quanto li ha visti da vicino ieri notte, tra un bacio lascivo e l’altro.

-Cazzo.-

Gabe riesce solo a dire quest’imprecazione, non avendo più la facoltà del pensiero. Si spettina i ricci già sparati contro le leggi gravitazionali e poi si morde le labbra. Le palpebre gli fanno un male cane a forza di tenerle spalancate, ormai è sicuro di sembrare un pesce lesso nel pieno di un trip da acido, ma non è questo che lo preoccupa di più.

Ha paura di quello che William potrebbe dirgli in questo momento. Sa che deve parlare perché le guance del castano si tingono di un rosso leggero, mentre un sorrisino teso gli nasce sulle labbra sottili. Okay… Deve solo stare calmo e fingere che è tutto come al solito anche se si sono baciati. Sì, anche se non se lo ricorda nemmeno… Sono i soliti due, no? Non cambia nulla, anzi… Al massimo puo’ permettersi di baciarlo ancora senza problemi. Perlomeno sa che William c’è stato.

-Bilvy, lascia stare! Non si ricorda nulla di ieri!-

A parlare è Adam che si becca un’occhiataccia dal cantante dei Cobra Starship.

-Ma perché gliel’hai detto?! Ero ubriaco, certo che non ricordo!!!-

Squittisce Gabe, non potendo credere di esser circondato da stupidi del genere!!

Tutto il suo piano crolla all’improvviso, così come si distrugge pure il suo petto nel vedere il volto del cantante dei The Academy Is. Quest’ultimo infatti lo sta guardando sull’orlo tra una crisi di nervi ed un pianto disperato. Pare un cane bastonato… Se non dice qualcosa di intelligente quello se ne va offeso e col cazzo che si fa toccare un’altra volta, Gabe deve darsi una mossa! Pensa, Saporta… Pensa! Il moro si affligge nel trovare una soluzione, ma non ha abbastanza tempo per farlo perché Beckett si leva la felpa e gliela getta addosso socchiudendo feroce gli occhi ed assottigliando le labbra.

-Ero venuto per ridarti questa.-

E dicendolo gli volta le spalle andando a fare il giro del bus, probabilmente per salirci e nascondersi nella propria brandina. A Saporta cade letteralmente la mascella, mentre resta a fissare la grande uscita di scena di Bill con la felpa che gli scivola dalla testa fino a terra.

-…ma…- Balbetta Gabe voltandosi verso gli altri che hanno assistito silenziosi alla scena. -…se n’è andato.-

Non riesce nemmeno a crederci. Anche lui è sul punto di piangere per l’occasione sfuggita, ma subito Mike si mette in mezzo e gli da un paio di pacche sulla schiena.

-Dai, non farci caso… Lo sai che se la prende sempre per nulla.-

-Questo non è un “nulla”!!!! L’ho baciato e non me lo ricordo!!!- Saporta a quel punto impazzisce gesticolando come un matto. –Lui c’è stato e non mi ricordo una mazza!! Sembra che l’ho preso per il culo!!!-

Si ritrova così tutti gli occhi addosso, compresi quelli di Vicky che è appena scesa dal bus per il casino che ha sentito. Alex finisce il suo panino prima di spostarsi il ciuffo dagli occhi e mettersi a fare il saccente.

-Ah beh ma tanto nessuno ha pensato che faceste sul serio… Hai baciato anche me settimana scorsa.-

Nate annuisce per confermare la cosa, prima che parta un discorso generale su chi non è mai stato baciato, palpeggiato, molestato o abbracciato da Gabe nel pieno della sbronza. Ovviamente nessuno è stato risparmiato… Beh, ma questo non c’entra!!! È differente con Bill, pensa Saporta, con lui è una cosa seria!!!! Vuole baciare beckett anche da sobrio perché ha una cotta orribile per lui da quando l’ha visto!

Deve fare qualcosa…

Deve assolutamente rimediare, cazzo!!!!

Una soluzione, Gabe, trova subito una soluzione oppure non potrai mai realizzare le tue fantasie e addio tutto quel sesso sfrenato e quella storia d’amore con William Beckett!!!!!

 

 

* * *

 

 

“La sua pelle pallida, perfettamente liscia. I suoi capelli profumati e splendenti. E quel chè di… sapete.

Quel non-so-chè che solo William Beckett possiede.(*2)

Gabe Saporta

 

Va bene. Ha detto anche quello, tanto ormai è convinzione di tutti che… -com’è che la chiamano? Ah sì…- …la “Gabilliam­” esiste. Tanto vale dar del materiale su cui piazzare le basi. Ma no, Gabe non l’ha mica fatto per questo. Il motivo è tutt’altro…

L’ha detto perché vuole che William lo senta e si convinca che quel bacio non è stato una presa in giro.

Saporta ha anche cercato di dirglielo in faccia ma, ogni volta che ci ha prova, Beckett storta sempre le labbra in un’espressione scazzata e se ne va. Ha passato i pomeriggi da solo sul proprio tourbus a bere thè e scribacchiare al pc tra uno strimpellamento di chitarra e l’altro. Le uniche volte in cui si sono incrociati è stato al soundcheck e durante “Snakes on a Plane” sul palco. Ma figurarsi se Bill si è lasciato dire qualcosa! No!

Si limita ad avvicinarsi a grandi passi verso di lui, gli si mette un attimo davanti giusto per farsi assaggiare con lo sguardo e poi… poi torna davanti al pubblico, piegandosi su di loro con quell’espressione sexy ed ammiccante sul viso.

Fanculo!!!

Lo fa apposta per fargli pagare il fatto che si sia dimenticato di un bacio così importante!!

Gabe lo sa che Beckett sta passando al contrattacco puttaneggiando in quel modo… Per questo lui si difende usando tutto il romanticismo che ha in corpo.

Questa notte Bill gli si scioglierà fra le braccia e tutto sarà come in un’idilliaca canzone d’amore piena di versi sentimentali. Se lo sente… Ha in mente tutto!! Ha addirittura comprato una rosa bianca da regalargli.

-Oddio! Una rosa!! Ma non parliamo mica di una ragazza, G.A.B.E.! Che ti salta in mente?!-

Si urla da solo, guardandosi allo specchio del bagno nel backstage del concerto. Agita la rosa per aria e poi la guarda nel riflesso, schifandosi da solo della propria trovata. Non è possibile che voglia trattare William Eugene Beckett JR -sesso: maschile- come una dannatissima ragazza!!

Getta il fiore dentro il cestino e poi si allarga il colletto della maglia rosa, cercando di darsi un contegno. Alza il cappuccio della felpa viola e osserva ancora un attimo allo specchio, volendo riprendere un po’ di coraggio. Ma insomma, non è certo un tipo a cui manca l’autostima, lui!!! Lui è Gabe Saporta e puo’ farlo!!! Puo’ uscire da quel fottuto cesso ed andare all’aftershow senza nemmeno un fiore, prendere Bill e sbatterlo contro un muro per fargli sentire che cosa vale veramente Gabe Eduardo Saporta!!

Così ecco che esce dal bagno e si dirige verso i bus, trovando che quasi tutti sono già sotto la tenda a far baldoria. Si guarda attorno vedendo Tony e Jack che farfugliano tra loro su qualche puntata della TAItv, mentre The Butcher e Sisky stanno approfittando della videocamera del cameraman per filmare lo sfacelo. Victoria sta invece tentando di fare le treccine a Carden ed entrambi a quanto pare hanno già alzato abbastanza il gomito. Per non parlare di Suarez, Ryland e Nate che stanno ridendo a crepapelle per una barzelletta australiana detta da Chislett. Insomma… Ci sono tutti quanti tranne lui.

Che diavolo, pensa Saporta accigliato, non se la sarà data a gambe pure questa volta quel dannato ragazzo?!

Ma non fa in tempo a voltarsi che nella sua visuale entra una rosa bianca con i petali tutti stropicciati. Gabe la riconosce subito, dato che è quella che ha appena buttato via.

-Fai l’animalista vegetariano per salvare il mondo e poi butti via dei fiori recisi. Sei incoerente, Saporta.-

La sua voce tagliente fa voltare Gabe e si ritrova a pochi centimetri dal suo viso. L’odore dello shampo di Beckett –più forte di quello della rosa- gli invade l’olfatto e per un attimo perde la connessione con il mondo attorno a lui. La musica sparata dalle casse pare ovattata… Cazzo, una visione mistica! L’apparizione improvvisa della Madonna!! Saporta sta decisamente impazzendo… O forse ha già sfiorato la soglia di alcool consentita per poter restare abbastanza sobrio.

-Mi è caduta.-

Riesce a dire solo questo mentre punta lo sguardo sulle labbra sottili del castano, che ora sono piegate da un sorriso malizioso.

-Per terra proprio accanto cestino?- Domanda Bill togliendo un petalo ed appoggiandolo sul cappuccio di Gabe. -Per chi era questa, uh?-

Sventola ancora la rosa davanti al naso del cantante dei Cobra Starship e ridacchia da solo. Saporta non puo’ fare altro che seguire il movimento del fiore con gli occhi, non capendo bene che cosa stia facendo quell’altro idiota. Non starà ancora provando a fargliela pagare? Pensa, un po’ stordito da tutto quel buon profumo di shampo e fiore. 

-L’ho trovata per caso…-

Risponde alla fine, non sapendo di preciso se ammettere o no che era andato a prenderla apposta per William. Approfitterebbe di certo della situazione per vendicarsi, se lo sente… Ah! Al diavolo!!! Deve dirglielo!!

-Non pensavo che le rose cadessero dal…-

-L’ho presa per te. È una mossa da idioti in effetti perché non sei una ragazza, ma quando me ne sono accorto ormai l’avevo comprata.-

Bill gli sorride ancora, con un brillio nelle iridi che a Saporta non sfugge di certo. Okay, forse ha fatto bene a giocare la carta della sincerità. Sembra funzionare… 

-Oh. …wow.-

Il castano abbassa le braccia e tiene la rosa lungo la coscia ossuta, prima di voltarsi verso la parte deserta del parcheggio ed indicarla con un cenno. Una fiamma di eccitazione si accende in Gabe e non ci pensa due volte a seguirlo saltellando, abbandonando tutto il casino provocato dagli ubriaconi alle sue spalle. Che poi non potrebbe nemmeno insultare così, dato che lui non è di certo più sobrio di loro. L’unico dentro pare William, che cammina convinto verso la rete vicino alla siepe. Si ferma per potersi sedere sul ciglio del marciapiede, raggiunto subito dal moro che prende posto al suo fianco.

-Non volevo dire che ti ho scambiato per una ragazza, comunque. Okay, dai… Hai i capelli lunghi. Dei fianchi che… dio… non possono essere veri e… dico… Nonostante tutto ciò so che sei un ragazzo. Un ragazzo bellissimo come una ragazza in effetti. Però-

Gabe si inceppa da solo nel suo discorso e decide di zittirsi prima di rovinare tutto il pathòs. Ciò non sembra però disturbare William, che invece si sta divertendo. Sa bene con chi ha a che fare, d’altronde. Sa che non uscirebbero mai cattiverie da quella lingua logorroica ed inarrestabile.

-…è stato un bel pensiero. Intendo… Prendermi la rosa.- Mormora, prima premere la lingua contro il labbro inferiore, pensoso. -…dopo quello che hai detto su di me sembra quasi che tu ci stia provando.-

-Infatti è così.-

Afferma Gabe annuendo alle sue stesse parole, prima ancora di accorgersi di aver scoperto tutte le sue carte sul tavolo da gioco. Bene… Evviva la sincerità, insomma!

Bill sogghigna timidamente, chinandosi in avanti per nascondere il viso con i capelli lunghi e morbidi. È il moro che glieli scosta dietro l’orecchio, per poterlo vedere. Le guance di William sono rosse, guarda un po’! riflette nell’osservarlo, allora tutta questa candida attenzione nei suoi confronti lo appaga.

Beh, allora tanto vale approfittarne per sapere cosa vuole questo splendido ragazzo da lui.

-E tu che mi dici, invece? Ti va bene che io continui a cercare di concupirti?-

Chiede continuando ad accarezzare quei bei capelli, notando solo in quel momento che il castano sta tremando per il freddo. Stupido Beckett che se ne va in giro con una maglia leggera ed attillata in questa stagione. Vedendo che quest’ultimo non si decide a dare una risposta, Gabe sbuffa e si alza in piedi.

A quel punto, terrorizzato dall’idea che l’amico scompaia, Bill alza il volto in cerca di attenzione. Si ritrova così ad affondare in quelle pozza nere annebbiate dall’alcool e tutto nel suo organismo si ribalta, provocandogli altri brividi.

-Io… uh… è che, sai, dico… A me va bene, uhm. È okay… Mi piace. Intendo… Sai. Uh. Che tu, sì… Puoi. Uh. Nel senso… Io penso che mi… mi interessi.-

Saporta sorride, levandosi la felpa viola ed abbassandosi per coprire il più giovane. Lui resta così senza parole mentre si sente avvolgere ed il profumo del dopobarba di Gabe lo circonda. È una piega di felicità quella che curva le sue labbra adesso.

-Ti piaccio anche se ho scordato il nostro primo bacio?-

Chiede il moro inginocchiandosi a terra davanti a lui e passandogli una mano sulle guance bollenti. William piega appena il volto di lato ed annuisce. Che importa alla fine se se n’è scordato? Se l’ha fatto vuol dire che gli importava, no? Pensa William, mentre osserva gli zigomi ben scolpiti dell’amico.

È Saporta che si spinge ancora più vicino a lui per far collidere le loro labbra in un bacio, prima solo superficiale e poi più approfondito e dolce. Il castano gli afferra le spalle mentre il cappuccio della felpa gli cade sugli occhi costringendolo ad allontanarsi.

-Ricorderemo questo, eh,Bilvy?-

Domanda il cantante dei Cobra Starship, scoprendogli il viso e ritrovando nello sguardo di Bill qualcosa di estremamente tenero. Qualcosa gli dice che vuole molto di più che saltargli addosso e farlo suo seduta stante… Gli pare quasi che non sia solo un’attrazione sessuale da sfogare immediatamente, quella che sta provando. Oddio che strano, riflette, non sta pensando a come violarlo in modi osceni come gli capitava sempre.

Sì perché oltre ad essere così bello, c’è qualcosa di tremendamente dolce ed amorevole in questo ragazzo.

Beckett sorride ancora e si tira indietro, stringendosi nella felpa dell’amico che non riesce a staccargli gli occhi di dosso.

-Non sei ubriaco questa volta, Gabe? Non mi hai baciato solo perché sei sbronzo, vero?-

La sua domanda lascia un attimo perplesso Saporta che, pensandoci bene, sì… è un po’ brillo. Ma non tanto da scordarsi questo momento. Cavolo! Questo se lo ricorderà per tutta la vita e lo racconterà a tutti i suoi nipoti quando gli chiederanno “zio Gabey ma come hai fatto a concupire una così splendida creatura?”…sì, cazzo! Se lo ricorderà!!!

-Lo sono vagamente, ma che importa…? Tu sei così dannatamente bello che ti desidero sempre e comunque, da sobrio o sbronzo non importa!-

Bill scoppia a ridere e si abbraccia le ginocchia, appoggiandoci sopra il mento come un ragazzino in preda alla timidezza. È questo che fa sorridere Gabe che gli si siede di nuovo accanto, così che lui gli appoggia la testa incappucciata alla spalla.

Dalla tenda arrivano strane urla e cori di incitamento per Alex, mentre la musica pompa sempre a tutto volume. Nonostante tutto a loro non importa, scopriranno la mattina seguente che cosa sta succedendo.

Il moro circonda le spalle dell’amico e gli posa la guancia sul cappuccio, così che restano a guardare i bus in lontanza ed ascoltare tutto quel casino all’aftershow. Da soli ed in silenzio durante questa mezzanotte umida e fresca… Stretti l’uno contro l’altro, inconsci del sentimento che piano sta crescendo dentro di loro.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

_______________________________

 

 

Ce l’ho fatta a fare una one in un pomeriggio!!!!! Sono una persona soddisfatta… Nonostante sia disoccupata, sfrutto il tempo per magnifici fini!!! XD

 

Waaah! La Gabilliam mi sta facendo marcire il cervello, cavolo, inizio a preoccuparmi!!!!!

 

Anyway, un paio di note:

 

(*1)“This song is about loving a girl so much you want to keep her tied up in the basement and not share her with the rest of the world. Sometimes I keep William Beckett locked up in the basement for a while. So no one else would see him. I want him all to myself. Little snuggle buddy.”

Per “little snuggle buddy” si intenderebbe “il mio piccolo ragazzo” …e ragazzo inteso proprio come fidanzato. Solo che la traduzione sarebbe uscita male, quindi ho deciso di riadattarlo.  XD Cucciolo è qualcosa di piccolo, carino e un soprannome un po’ più intimo almeno XD

Se vi interessa questo è il filmato!!!! Gabe cazzeggia prima di Warmer in The Basement

 

(*2) "His pale, perfectly hairless skin. His luscious, shiny hair. And that just… you know. Je ne sais quoi that only The William Beckett has."

Anche questo l’ho tradotto alla meglio!!! Citazione reale che potete trovare qui!!! Quello che Gabe Saporta e Bill Beckett amano nell’altro. Eeeehm e ditemi che la Gabilliam non esiste, io ci crederò… Sì.

 

 

PS so che Vicky non c’era ancora, ma non potevo non mettere lei!! XD Quindi scusatemi per l’incongruenza temporale…

 

 

…infine: grazie a chi leggerà questa one, risponderò poi alle recensioni se me ne lascerete!!! ;D

Spero vi sia piaciuta!!!!!!

 

Fangs up e buon Night Shades a tutti!!! XD

 

 

Xoxo

 

Miky

   
 
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