"La mia storia"

 
 
 
 
 
 
-Smettila di combattere… lascia che fluisca.-
 
La divinatrice mi chiese di smettere di combattere,dovevo lasciare che i ricordi scorressero come un fiume.
Conoscevo solamente un modo per far si che ciò accadesse e non ero sicuro che ci sarei riuscito.
La pioggerellina soffice e delicata che cadeva sul villaggio distrutto mi bagnava il pelo morbido,strinsi il pupazzetto a forma di panda che avevo trovato fra le macerie,era mio,lo era stato tanto tempo prima...
Ora dovevo cercare dentro di me la pace interiore,per permettere all'inizio della mia storia di farsi conoscere.
 
""Chi sono..?""
 
Era l’unica cosa che volevo sapere,dovevo capire che cosa era successo.
Mi concentrai come non avevo mai fatto prima.
Assunsi la posizione,formando un semicerchio strisciando il piede sul terreno umido,potevo sentirne la consistenza e l’energia della terra.
Con le mani cercavo di imitare i movimenti che avevo visto eseguire dal maestro Shifu,chiusi gli occhi cercando dentro di me la quiete,in modo che i miei ricordi sopiti si risvegliassero turbinandomi nella mente offuscata.
Mi rivolsi al cielo cercando con la mano l’acqua.
Una goccia di essa cadde lievemente sul mio palmo senza mutare la sua forma,rimanendo sferica e perfetta.
Un lampo mi attraversò la mente.
 
 
 
 
 
Neve,tanta neve,una tempesta...era tutto così bianco e freddo,le braccia forti di un panda tenevano un cucciolo al petto dandogli un lieve senso di calore.
Correvano nel bosco innevato,e c’era solo paura e disperazione negli occhi di colei che lo sorreggeva.
 
 
 
Nel momento in cui il primo ricordo mi attraversò la mente,senza rendermene conto,padroneggiavo l’acqua…
La rugiada mi percorreva le braccia e le mani,proseguiva la sua corsa imperterrita consentendomi di concentrarmi su ciò che vedevo ad occhi chiusi.
 
 
Una corsa folle,agitazione e confusione,dietro di loro potevano vedere le fiamme,il villaggio,l’amato villaggio era in fiamme!!!
Qualcosa aveva inseguito i due nel bosco.
Lupi.
Lupi dai denti appuntiti sfrecciavano veloci nella neve cercando di raggiungere la madre,per uccidere lei e il suo piccolo.
Sui tronchi degli alberi i segni degli artigli affilati permettevano alle bestie di orientarsi.
 
 
 
Ci stavo riuscendo,ero solo un cucciolo quando avevo immagazzinato tutto quello che vedevo adesso eppure il mio inconscio aveva conservato tutto,lo aveva messo da parte e adesso me lo mostrava…
 
 
 
 
 
Il panda e il cucciolo scivolarono per un dirupo protetti dalla neve,quando arrivati dinanzi a delle ceste di verdure la madre lo poggiò dentro una di esse,come se quella cassetta di ravanelli potesse proteggere suo figlio ora che lei non poteva più farlo.
Il piccolo cominciò a piangere,protese le braccia verso la madre.
 
 
La vedevo finalmente,il volto di colei che mi aveva dato alla luce,la mia mamma.
 
 
Cercava di zittirlo e gli sorrideva con le lacrime agli occhi.
Si riavvicinò al suo adorato figlio protendendogli le mani che lui afferrò subito,posandogli un dolce bacio sulla fronte.
Lo guardò ancora con gli occhi socchiusi…si stavano salutando,era l’ultima volta che potevano guardarsi.
Il momento era arrivato,la madre indietreggiò lasciandolo con le braccia protese in avanti verso di lei,piangeva ora che vedeva la sua unica ancora allontanarsi da lui.
La madre risalì la collina correndo,doveva salvare il suo piccolo panda.
Coraggiosamente attirò i lupi verso di se e li portò il più lontano possibile da suo figlio,proprio mentre lui piangeva disperato,nella sua cesta di ravanelli…
 
 
Spalancai gli occhi,era quella la mia storia…ciò che era successo…come ero finito nella cesta,come mai avevo perso i miei genitori.
Non mi avevano abbandonato,loro mi avevano protetto,senza il sacrificio di mia madre dove sarei adesso?
Lasciai andare la rugiada sulla foglia di una piccola pianta,il principio di un pesco.
Incredibile…mi lasciai cadere stanco…
La divinatrice si avvicinò a me e parlò con voce flebile.
 
-La tua storia magari non ha un inizio tanto felice…-
 
Le stesse parole di mio padre,il mio padre adottivo,ma l’unico genitore che conoscessi…
 
-Ma non è questo a renderti ciò che sei…è il resto della tua storia…chi tu scegli di essere!-
 
Mi ritornarono turbinosamente in mente i miei ricordi,la mia storia,la mia vita,cominciava in quella cesta di ravanelli che avevo mangiato, destinata ad un’oca che aspettava le sue verdure,ma che invece,trovò me,un cucciolo di panda solo e sperduto.
E poi c’erano i miei sogni,i miei modellini dei 5 cicloni,la mia passione per il kung fu,il ristorante che portavamo avanti da spaghettinari.
E il momento in cui sono stato scelto casualmente come guerriero dragone da Oogway,la paura di non farcela,l’addestramento,le botte,la frustrazione.
Ma poi tutto è cambiato,i miei compagni,il mio maestro …tutti credevano in me…e io miglioravo e combattevo come un vero guerriero che non si arrende mai. L’orgoglio del mio maestro,l’amicizia…
La battaglia contro Tai Lung che ho vinto!
E il volto di un’oca,il volto stanco di mio padre che mi aveva cresciuto e allevato come figlio suo,mi aveva amato e mi aveva protetto facendo di me quel che sono oggi.
Adesso tutto mi era chiaro,la fiducia in me stesso e il presente erano le risposte che cercavo.
La mia storia non aveva un inizio tanto felice,ma il resto...il resto della mia vita era quello che contava,adesso so…adesso so chi sono!
 
-Allora,chi sei tu,panda?- Mi chiese la divinatrice.
Mi alzai determinato.
-Io sono Po…e mi servirà un cappello! –
 
 
 
 
 
 
 
Spero vi sia piaciuto,questa scena di Kung fu panda 2 mi ha emozionata e commossa e per questo ho voluto scrivere questa fan fiction,non è nulla di particolare solo una trasposizione scritta di una scena che mi è piaciuta tanto!
Baci,Shin.