MISSING
Il sole tenta di
entrare dalle persiane abbassate, ma non è ancora giorno inoltrato,
è appena l’alba ed io sono stesa su questo letto senza riuscire a
riprendere sonno. La mia mente sta viaggiando come quando accade prima di
morire, quando ti dicono che a un passo dalla morte
vedi tutte le immagini della tua vita che ti scorrono davanti come in un
film… e rivedi le persone che amavi, che odiavi, le cose belle, gli
sbagli… ed eccomi qui a guardare questo film come uno spettatore pagante.
Ho il biglietto intero e sono seduta in prima fila. Mi gusto l’anteprima,
e so gia di cosa parlerà, l’ho scritta io la trama, l’ho
vissuta, so gia chi sarà l’attrice principale..
Beh non io chiaro, io sono solo l’antagonista, quella che cerca sempre di
portare via la parte alla protagonista e che vuole più scena per se, ma
che il regista continuerà ad ignorare.
La prima donna di
questo spettacolo sarai tu, l’attrice principale, la star. E come
potrebbe essere altrimenti, se dalla prima volta che ti ho vista è stato
così per me?. C’ho
messo del tempo per capirlo ma tutti gli altri miei sensi lo avevano intuito da
subito e ti avevano messo a dirigere come capo indiscusso i movimenti del mio
cuore!.
Vita monotona la
mia, ma ne abbiamo gia discusso molte volte nonostante
tu mi abbia sempre detto che non sono e mai sarà inferiore a te che
siamo uguali, che sono anche io una Cacciatrice. Ma
fino a che non ti ho incontrata non ricordo nemmeno di
aver vissuto. Tu hai riempito ogni istante ogni attimo della
mia esistenza, riempi lo spazio tra i battiti del mio cuore.
Mi viene in mente
il testo di una recente canzone…
“Ti prego ti prego perdonami, ma non
tornerò più a casa. Forse un giorno ti sveglierai, e minimamente
cosciente, dirai a qualcuno..non manca qualcosa?...”
E’ quello che
ho sempre sperato, che tu ti accorgessi di me, della
mia presenza, del mio amore, ma inutilmente… ho fallito con te, ti ho
delusa, mi sono smarrita,e ci siamo trovate l’una di fronte
all’altra a doverci affrontare, quando in realtà quello che volevo
era abbracciarti e dirti quanto ti amavo quanto volevo che tu mi comprendessi
mi perdonassi e mi accettassi per come ero… ma avevo fatto troppo, non lo
meritavo, non ti meritavo, ti stavo portando via il tuo più grande amore
e tu volevi solo “vendetta”..
In realtà
c’era solo dolore nel tuo cuore, non avresti mai voluto batterti con me,
non avresti mai voluto farmi del male, o peggio
uccidermi neanche quando mi hai infilato quel pugnale nello stomaco. Io ti ho
portata ad essere quello che non sei, solo per sentirti
più vicina a me, ed ho sbagliato, mai errore è stato più
grande. Tu sei perfetta così come sei, e non dovevo cambiarti
perché ti amavo gia!.
Tutti i miei
ricordi di quel periodo sono un po’ confusi, per lo stato in cui mi
trovavo, ma non c’era notte nel mio lungo sonno che non ti sognassi, che tu non facessi parte del mio mondo onirico.
Ci siamo anche
incontrate una notte e ti ho detto come dovevi fare per battere il tuo nemico,
ho provato ad aiutarti come non sono mai riuscita a fare prima. Vedevo e
rivedevo la scena in cui tu mi pugnalavi, e sapevo che era metaforica. Si sono stata diverso tempo in coma per quello che mi hai fatto
ed ho anche provato ad odiarti per questo… ma quel pugnale che mi passava
attraverso aveva un altro significato. Era il tuo rifiuto..
il tuo dirmi che non era mio il posto al tuo fianco ma del tenebroso Angel, dell’amore della tua vita. Non ero io quell’amore e mai lo sarei stata….
E così alla fine di ogni magnifica notte in tua
compagnia stese su immensi prati verdi nella pace di quei luoghi.. rivedo te
che mi trapassavi… fino a che non mi sono svegliata.
“non
piangerai per la mia assenza lo so mi hai gia
dimenticata tempo fa. Sono così poco importante? Sono così
insignificante? Non manca qualcosa? Non c’è nessuno che sente la
mia mancanza?...”
Ho passato i miei
giorni a guardarti da lontano, da dietro vetri delle finestre, a spiare la tua
vita perfetta, i tuoi amici perfetti, il tuo nuovo
ragazzo perfetto. E non c’era posto per me, non
sentivi la mia mancanza, non l’hai mai sentita, hai mai pianto per me?
Per la mia fine? Per come mi sono ridotta solo perché ti amo?. Non ti invidio lo sai?
Contrariamente a ciò che tu puoi pensare o a ciò che ti ho
detto… io non invidio te, ma chi ti sta accanto chi
ha la fortuna di poter passare del tempo in tua compagnia, chi gode di un tuo
sorriso, di una tua carezza, di un tuo gesto. Ho invidiato fino a logorarmi
l’anima quel ragazzo che poteva stringerti tra le braccia e dirti e
dimostrarti che ti amava, mentre per me non c’era posto… non
c’era mai stato.
Poi mi hai trovata,
credevo venissi da me per restare, invece sei venuta a dirmi cosa era giusto
fare, a dirmi che dovevo costituirmi per il reato che
avevo commesso. Sei sempre stata così dura con me, ma forse la tua era
solo paura di essere debole, ma non mi importava,
avrei fatto qualsiasi cosa tu mi avresti chiesto e così è stato!.
Quanto anni sono rimasta in prigione?.. non li ricordo
nemmeno più, eppure li seduta a terra con le spalle al muro e le
ginocchia strette al petto guardavo il soffitto spoglio e sorridevo. Sorridevo
perché per una volta ero stata degna di una tua attenzione,
perché avevo fatto ciò che tu desideravi e volevo accondiscendere
ad una tua richiesta. Non mi importava quanto tempo
sarei dovuta rimanere li dentro, lo stavo facendo per redimermi per poter
essere degna del tuo amore! Il tuo dolce viso, i tuoi
meravigliosi occhi mi hanno tenuto compagnia e la cella non mi sembrava mai
così vuota!
Ho creduto di morire quando
Poi il
miracolo… Willow ti aveva riportata
in vita, ed anche il mio cuore sembrava essere tornato a battere, perché
non ero stata io l’artefice? Perché il mio amore, non ti aveva
riportato tra di noi? Era dovuta intervenire una
strega, una che ti amava a volte anche più di un’amica. Si lei aveva la sua vita, aveva anche più coraggio di
me probabilmente, lei non aveva paura di vivere la sua omosessualità
alla luce del giorno, di avere una ragazza e amarla con tutta se stessa…
Ma devo ringraziare Willow e l’amore immenso
che la lega a te se sei qui tra noi.. ancora.. e posso godere della tua
presenza sulla terra.
Ma il tuo ritorno
non è stato facile e tu hai avuto bisogno di un appoggio…e non ero
io… non era ancora il mio turno.. ti sei
aggrappata con le unghie a quel vampiro pur di rimare tra i vivi come se avessi
paura di tornare nell’altro mondo.. non sei venuta da me… non ti
sono potuta essere d’aiuto… è mai possibile che il mio amore
non ti sia mai arrivato? Eppure è la cosa più forte che esista, è capace di battere il male, di far nascere
la vita. Credevo che la forza del mio amore ti avrebbe potuto raggiungere anche
con tutta questa distanza e che tu saresti corsa da me… per
restare….
Sono scappata, sono
di nuovo andata da Angel a
cercare rifugio, un posto nel quale potevo riprendermi prima di tornare da te,
per esserti a fianco questa volta nella lotta finale.. non come compagna..
ormai non ci speravo più. Anche se mai e poi
mai avrei smesso di amarti.
Ma non ero
più io, non ero più Faith
“E se sanguinerò, sanguinerò
sapendo che non ti importa e se dormo solo per poterti
sognare, e mi sveglio sapendo che non sei accanto a me, non manca qualcosa?...
anche se sono il sacrificio non competerai per vincermi, non adesso. Anche se potrei morire per sapere se mi ami, sono tutta
sola. Non manca qualcosa? Non c’è nessuno che sente la mia
mancanza?...”
E poi ti sono
finalmente vicina, e non credevo potesse essere
così difficile, tutti questi anni a sognarti, ad immaginarti con me, a
farmi compagnia nella mia umida cella, nella mia solitaria mente, a tenerti
stretta sussurrandoti frasi d’amore nei miei sogni più intimi, non
erano nulla a confronto di quello che mi passa in tutto il corpo ogni volta che
siamo nella stessa stanza. Ti sento arrivare prima ancora che oltrepassi la
soglia, sento il tuo profumo, ed i tuoi passi che si
fanno più vicini, ed anche se sono voltata di spalle so che ci sei. Perché la tua presenza riempie la stanza. Perché stai di nuovo riempiendo lo spazio tra i miei battiti.
Sei la mia vita, e se ti dovessi perdere un’altra volta non ce la farei, morirei con te, ti seguirei all’inferno solo
per esserti a fianco. Anche se il mio comportamento dimostra il contrario,
anche se sembra che voglia farti fuori da tutto questo
e prendere il tuo posto… non voglio essere il capo, non voglio essere
te… io voglio te…e te
soltanto… per sempre… ma c’è ancora qualcosa che ci
blocca.. troppi forse.. perché.. troppi ostacoli… e
l’apocalisse.. l’ennesima apocalisse. E tu sei li
in piedi forte capace di affrontarla senza paura, fiera tenace e ardita come lo
sei sempre stata. Ed io non posso fare a meno di
amarti.
Adesso è
chiaro come non mai, per me è impossibile…impossibile esserti
lontana, impossibile vivere senza di te, impossibile
non amarti. Sei ogni mio respiro. Persino il Primo se n’è accorto,
e nel silenzio della tua camera da soli mi ha ricordato che io ho sempre voluto
che tu mi accettassi e mi amassi.. aveva ragione, era
il male assoluto eppure conosceva i miei sentimenti più profondi verso
di te… Ho passato una notte con Robin e sognavo
comunque di essere con te, la nostra prima notte, poterti sentire vicina prima
della fine, ma c’era un altro nel mio-nostro
letto, e tu eri fuori da sola.
Poi la
trappola…ed il nulla. Quando ho riaperto gli occhi
ti ho vista al mio fianco. Mi eri vicino, per una volta eri li
accanto a me come ti avevo sempre voluta. Abbiamo parlato e mai discorso
è stato più bello… c’era molto altro che volevo dirti ma lo avrei fatto in seguito.. perché in quel
momento sapevo che tra di noi si stava ricostruendo un rapporto e non volevo
rovinarlo. Finalmente ci capivamo, come se avessimo iniziato improvvisamente a
parlare la stessa lingua, senza più
incomprensioni, senza più dubbi né perché… ero
libera di essere me stessa di fronte a te e la cosa non mi spaventava…
anzi mi eccitava. Ti desideravo più di prima, ed ogni ora in più
in tua compagnia non faceva che aumentare questo folle sentimento.
Adesso sono qui
distesa su questo letto con le lenzuola che mi coprono appena, con questa donna
magnifica stretta tra le mi braccia, i suoi lunghi
capelli lucenti mi solleticano il busto facendomi sorridere. Il suo braccio sinistro
mi tiene stretta a se come se avesse paura che scappassi.
La sua testa è poggiata sul mio petto ed il suo orecchio può
udire il ritmo dei miei battiti. Ma non è
ancora sveglia ed io sto ancora guardando i titoli di coda del mio film. Forse
non è stato un gran film, di sicuro non vincerà un oscar, ma la
protagonista è stata davvero eccezionale nella sua parte e tutto sommato l’antagonista non era poi così
male e si è rivelata in fine ciò che era…
Se penso che tutto quello è stata la mia vita, il mio
dolore, il mio tormento… non riesco a dormire perché ho ancora
l’anima in subbuglio…
Se penso a quanto
ho dovuto soffrire per trovare la mia strada.. a
quanto ho dovuto lottare per avere l’amore…
Se penso che tutto quello alla fine mi ha portato a te…
non posso che sorridere, e istintivamente abbasso il volto per vedere il viso
della donna che sto stringendo tra le braccia. La donna che amo..
la ragazza stupenda con la quale ho fatto l’amore tutta la notte, quella
che mi ha gridato di amarmi, che mi ha giurato che mai si allontanerà da
me… che mi sta stringendo come se fossi una persona speciale…
l’unica che mi fa sentire veramente bella….
Tu Buffy… che hai avvertito il mio respiro non
più regolare del sonno e ti stai muovendo piano piano
avvicinandoti sempre di più accennando un sorriso
mentre i tuoi occhi resteranno chiusi ancora per poco…
L’alba
è arrivata… ed il film è finito..
non è vero che la nostra vita ci passa davanti solo nel momento della
morte… ma anche nel momento in cui iniziamo finalmente a vivere… ed
è così adesso per me… solo ora con te tra le braccia ho
iniziato a vivere…
Adesso mi guardi
regalandomi il sole, quello riflesso nelle tue
pupille… che hai ripreso ad accarezzarmi e torturarmi di piccoli
baci… come posso non essere felice?
Ti amo Buffy e finalmente posso dirtelo ad alta voce…
finalmente CERCANDO alla fine della mia strada ho trovato te…. Tutto
quello di cui ho avuto sempre bisogno!