Anime & Manga > No. 6
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Autore: _Ella_    07/09/2011    3 recensioni
One shot | Missing moments | Nezumi/Shion
In quella stanza spoglia, dove l’odore dei libri permeava nell’anima, assieme all’odore dell’ultimo stufato preparato da Shion, Nezumi si rese conto che se lo accettava con quel poco che aveva da offrirgli, doveva amarlo davvero.
Ma, sempre in quella stanza – che per Shion racchiudeva tutta l’essenza di Nezumi – il ragazzo coi capelli candidi come la neve più pura si guardava attorno col sorriso sulle labbra, perché anche il posto più bello sarebbe stato inutile per lui, che non era riuscito mai a guardare qualcosa che non fossero gli occhi grigi dell’altro.
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Goodnight kisses-

 

La prima volta che era successo, era stato così leggero ed inaspettato che Nezumi non aveva avuto il tempo di capire cosa stesse accadendo.
Le labbra delicate e candide, ingenue, di Shion si erano posate sulle sue, corrotte, sporche, che troppe volte avevano conosciuto il peccato.
I fiori non dovrebbero avere niente a che fare coi sorci.
I fiori sbocciano nei prati, di quelli verdi e rigogliosi, su di essi si posano le farfalle, le uniche lacrime che vedono sono la fresca rugiada del mattino che, se possibile, li rende ancor più candidi.
I topi sono solo parassiti, niente più che bestie schifose e sudice, che si aggirano di notte con furtività, che mischiano malattie e rubano per sopravvivere.
Eppure, Shion era con lui, in quella città dimenticata da Dio e dagli uomini dietro le mura del n°6, perché voleva stare con lui fino alla fine.
Quel bacio della buonanotte, era in realtà un bacio d’addio, Nezumi lo sapeva. Ma non gli avrebbe permesso di andarsene, non avrebbe permesso al proprio fiore di rovinarsi quei petali splendenti e meravigliosi come i raggi della luna che, silente, li fissava.
Nezumi semplicemente non credeva possibile che fosse successo, perché aveva passato troppi anni a spiarlo nell’ombra, da bravo ratto qual’era, col cuore palpitante ogni volta che lo vedeva svestirsi, con lo stomaco che si stringeva tutte le volte che qualche ragazza gli si avvicinava.
Shion era troppo, troppo per lui e questo gli feriva il cuore.

La seconda volta che era successo, Shion aveva indugiato un po’ di più su quelle labbra dal gusto amaro.
Non sapeva perché, ma ogni volta che lo vedeva dormire – con le labbra socchiuse e spinto vicino al muro – gli sembrava un invito a baciarlo, un invito ad alzare le coperte e dormire al suo fianco, stringendosi al suo corpo allenato, che aveva subito chissà quanti orrori.
La ricordava, la prima volta che lo aveva visto. Un ragazzo della sua età, con un volto così femmineo e delicato, i capelli lucenti e profumati nonostante fosse sporco e sanguinante; si era chiesto come fosse possibile che una cosa così apparentemente delicata potesse chiamarsi “Sorcio”, gli era sembrato così stonato, così fuori posto che gli aveva dato a dir poco fastidio.
I topi sono animali rozzi e Nezumi era tutto, tranne che quello. Aveva un animo nobile, arricchito dai passi di Shakespeare, aveva una voce celestiale, di quelle che ti immagini abbiano gli angeli, aveva un viso meraviglioso e quando l’aveva visto nei panni di Ofelia, sen’era quasi innamorato.
La verità era che oltre alla freddezza e la letalità, c’era qualcosa di molto più puro in quel ragazzo, che per colpa degli orrori che aveva passato non era riuscito a venire del tutto fuori.
Shion sospirò su quelle labbra, ritornando sotto le coperte, sul divano.
Non poteva sapere che in realtà Nezumi fingeva di dormire, che il suo cuore non riusciva a rallentare i battiti, che in realtà aveva le labbra schiuse e lasciava lo spazio nel letto proprio per invitarlo a baciarlo, per costringerlo a dormire al suo fianco nelle notti più fredde.

La terza volta che era successo, non era stato merito dell’ingenuo di Shion; semplicemente, Nezumi non era riuscito a controllarsi.
Aveva passato interi anni della sua vita a nascondere i propri sentimenti, imbavagliarli e sotterrarli nel terreno ghiacciato, ferendosi le mani e l’anima. Ma da quando Shion era entrato nella sua vita come un’esplosione di vitalità, la luce della sua anima sembrava aver sciolto il ghiaccio nel terreno, fino a farlo ricoprire da un prato di un verde luminoso.
Shion aveva fatto sbocciare i suoi sentimenti in un modo tanto veloce e silenzioso che adesso erano esplosi, lasciando Nezumi senza la possibilità di controllarli in alcun modo.
Così adesso le loro labbra si univano, forse un po’ timide, frementi.
Nezumi strinse il colletto del cappotto dell’altro fra le dita, forse per paura che potesse scappare, ma quando vide che Shion ricambiava, rosso in viso, e che le sue mani erano corse a sfiorargli le guance, si decise a portare le mani dietro la sua piccola schiena per stringerlo.
Shion abbassò il viso, lasciando che l’altro gli posasse le labbra sulla fronte, prima di incurvare le labbra verso l’alto, in un sorriso dolce
«Credevo che avrei dovuto aspettare tutta la vita, per questo» ammise, sollevato dal fatto che finalmente Nezumi l’avesse fatto.
Non importava che erano fuori dalla porta di casa, contro il muro lercio, non importava che non fossero al cinema, o magari a guardare il tramonto. Quelle cose avrebbero reso belle un bacio senza sentimenti, e non era questo il caso.
Nezumi sorrise, dandogli un bacio sulla gota rossa – forse dal freddo, forse dall’emozione – e prendendogli le mani tra le proprie
«Anche io lo credevo» sussurrò «E non mi piaceva affatto.»

In quella stanza spoglia, dove l’odore dei libri permeava nell’anima, assieme all’odore dell’ultimo stufato preparato da Shion, Nezumi si rese conto che se lo accettava con quel poco che aveva da offrirgli, doveva amarlo davvero.
Ma, sempre in quella stanza – che per Shion racchiudeva tutta l’essenza di Nezumi – il ragazzo coi capelli candidi come la neve più pura si guardava attorno col sorriso sulle labbra, perché anche il posto più bello sarebbe stato inutile per lui, che non era riuscito mai a guardare qualcosa che non fossero gli occhi grigi dell’altro.


Oh beh, salve **
Diciamo che l'altro giorno mi sono messa a vedere questo meraviglioso anime che mi ha subito folgorata.
Lo trovo di una malinconica bellezza, rude quanto profondo.
Ma non è di questo che voglio parlare...
Allur, allur.
In primis, spero che questa piccola one shot vi sia piaciuta... in questo caso, o in contrario, vi prego di farmi sapere, perché ho sempre scritto per Kingdom Hearts da un anno e passa e l'idea di avventurarmi in un altro fandom mi spaventava °^°
Spero di aver reso abbastanza IC i personaggi, soprattutto, anche perché li adoro, questi due. Sono perfetti.
Oh beh, Ella va via, sperando di aver attirato la vostra attenzione *^*

See ya!

   
 
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