Titolo: Tu quoque, Roma?
Autore: Nemeryal
Fandom: Axis Power Hetalia
Rating: Verde
Genere: Slice of Life, Drammatico,
“Storico”
Avvertimenti: Flash Fic, Missing
Moments
Personaggi: Romanus/Impero
Romano; Caio Giulio Cesare
Pairing: Nessuno
Trama: -Credi alle parole dei morti, Roma?-
-Sì, Caesar- sorrise Romanus, annuendo –Esse hanno più saggezza di quelle dei vivi-
Dedica: a Silentsky che adesso è patentata!!
Note: Sono tornata con una
nuova fan fiction su Roma, alè! Ne sentivate la mancanza, eh? *si odono grilli*
Ehm. D’accordo.
Prima di leggere vi rimando a queste
due pagine:
E sì, so di aver già scritto del gesto
di Cesare alla fine, ma mi piaceva riproporlo in una nuova “ottica” della cosa.
In fondo, ricordiamocelo, la morte di
Cesare è la fine della Res Publica e, con l'ascesa di Ottaviano Augusto, il princeps, la nascita de facto dell'Impero Romano.
Ecco perchè, alla fine, Cesare si rivolge a Roma con l'appellativo "Imperium" e non "Romanus". Sono pazza, lo so.
Tu Quoque, Roma?
-Tu quoque, Roma?-
-Io più di
tutti, Caesar- Romanus, tra lo stupore dei congiurati, lanciò via il gladio usato
per vibrare l’ultimo colpo e si chinò sul corpo riverso del dictator –Non potevi chiedere a Roma di
sottostare al governo di un Re-
Non c’era
odio nelle sue parole, né rancore nei suoi occhi. Solo pietà.
-Alea iacta est- sogghignò Cesare, con
una risata gorgogliante di sangue -Quest’oggi
varcherò in armi non il Rubicone, ma lo Stige-
Romanus gli posò una mano
sul petto, chiudendo gli occhi e abbassando il capo. Avvertiva a stento il suo respiro
sotto le dita: il fiato si arrampicava
goffo nella gola e sfiorava appena le labbra livide.
-Credi alle
parole dei morti, Roma?-
-Sì, Caesar- sorrise Romanus, annuendo –Esse hanno più saggezza di quelle dei vivi-
Il dictator si sollevò per quanto gli permetteva
il corpo ormai freddo e prese il volto di Roma tra le mani, assottigliando lo
sguardo. Romanus, sentendo le sue
dita tracciare due lacrime di sangue sotto gli occhi, rabbrividì.
-Ave Imperium- biascicò il condottiero, sollevando un angolo delle labbra -Moriturus te salutat-