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Autore: 321_Featherly piper_123    09/09/2011    1 recensioni
Il buio regnava e come un manto copriva la sala e la peccaminosa gioventù appartata e ammassata dappertutto. Un ragazzo particolare era tra questi, uno dei tanti che ballava con sé stesso. Gli occhi color bosco selvatico contornati dalle ciglia folte come sotto mascara, i sudati capelli castani raccolti tra loro sulla fronte fino all'attaccatura del naso e la bocca carnosa da ispirare i peggiori incubi erotici caratterizzavano il giovane viso del ragazzo. Le lunghe gambe fasciate di pelle nera scricchiolavano mentre il torso asciutto sudava sotto una canotta bianca.
Genere: Commedia, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: George Harrison, John Lennon , Nuovo personaggio, Paul McCartney , Ringo Starr
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Proprietà privata
Pairing: John/Paul, OC/Paul
Rating: PG-15
Warning: OOC, AU, slash, gelosia, flirt, disco night, one-shot
Disclaimer: L'ho scritta qualche tempo fa sul cellulare e ieri ho avuto l'ispirazione finale per scrivere praticamente i 3/4 della storia, che ovviamente è one shot ma ha un finale abbastanza aperto, ma giusto per farvi immaginare da voi come finisce la faccenda. La prima frase esiste ma l'ho messa così perché non so se ci sta o,come penso, è ripetuta (meglio) subito dopo. Ditemi voi com'è che casomai la cancello ^^ I dialoghi sono assenti apposta, ci sono soltanto i pensieri, alla fine e la parte in cui Paul geme e mostra la giugulare,cioè alza il collo, l'ho messa senza specificare alcun suono proprio perché c'è la musica che assorda tutto,come se vedeste un film e metteste tutto il tempo il silenzioso o lo vedeste mettendovi delle cuffie con una canzone a tutto volume che non vi riesce neanche di pensare per quanto il volume è alto. L'ambientazione è in teoria ai giorni nostri e la canzone che cito è (scusate XD) [URL=http://www.youtube.com/watch?v=t4H_Zoh7G5A&ob=av2e]questa[/URL] o [URL=http://www.youtube.com/watch?v=U3JIEoJnzrE]questa[/URL], che mi hanno aiutato anche molto a immergermi e a scrivere e che,quindi,vi consiglio di sentire durante la lettura. Per l'ambientazione,dico che è in teoria ai giorni nostri perché all'inizio la volevo fare così ma poi ho pensato a Paul, John e tutti come se fossero in una discoteca di Amburgo e li ho vestiti come all'incirca erano in quel periodo, quindi la storia è risultata tra l'anacronistico e il "privo di ambientazione temporale" LOL Insomma, immaginatela come volete,se volete la fate dei tempi di Amburgo, o sennò ai giorni nostri, tanto non c'è nulla che ve lo impedisce!! Basta che quello che ho esplicato venga rispettato, cioè che John, Paul e (implicitamente perché non dico i nomi ma sono loro) George e Ringo (Pete e Stu no,dato che passavano più tempo per i fatti loro che con la band,a differenza di Ringo che passava moltissimo tempo con George, John e Paul pur non facendo parte del gruppo) sono giovani e spensierati, che John e Paul sono amanti in segreto,come capirete dalla lettura e che l'unico della comitiva che balla è Paul (anche qui non so come farvi capire come si muove,ma personalmente lo immagino che sculetta e si dondola un po' sulle gambe e muove le braccia scendendole dal collo come il ''movimiento sexy'' nei balli di gruppo), che è vestito come ho scritto. Se volete visivamente i Beatles della mia storia, eccoli qui:
http://www.zakstudio.com/wp-content/uploads/2010/10/early_beatles_photos_108.jpg
http://2.bp.blogspot.com/_GWOC8bBo6NA/TQwEIJPvLJI/AAAAAAAAA7g/Nkl-XV8cqCA/s400/ringp.jpg
Apparte questo ci sono le solite cose: la storia è inventata (ma non escludo che i ragassi in questione siano mai andati in discoteca come la intendiamo noi),i personaggi non sono miei, eccetto quello senza nome che ci prova spudoratamente con Paul (ditemi che non vorreste essere al suo posto *sopracciglia*), non ci guadagno nulla con la stesura di questa storia perché l'ho scritta per puro svago (bello spreco di tempo, vero?) e non per soldi. Ed ora, filate a leggere!! ù.ù


Centinaia di luci illuminavano la sala gremita di persone. Faretti verdi, gialli e viola saltavano a ritmo con la musica, mentre una folla di ragazzi saltava e si dimenava l'uno contro l'altro ballando su una canzone dance di quell'estate. Il buio regnava e come un manto copriva la sala e la peccaminosa gioventù appartata e ammassata dappertutto. Un ragazzo particolare era tra questi, uno dei tanti che ballava con sé stesso. Gli occhi color bosco selvatico contornati dalle ciglia folte come sotto mascara, i sudati capelli castani raccolti tra loro sulla fronte fino all'attaccatura del naso e la bocca carnosa da ispirare i peggiori incubi erotici caratterizzavano il giovane viso del ragazzo. Le lunghe gambe fasciate di pelle nera scricchiolavano mentre il torso asciutto sudava sotto una canotta bianca.
Guardandolo con le sue gambe (leggermente) aperte e ondeggianti, con le braccia che si muovevano sensualmente contro il suo corpo e col suo membro che era ben visibile attraverso i pantaloni, si poteva facilmente dire che egli fosse molto allegro, oltre che accaldato, ma così non era. La spiegazione si poteva trovare nell'esibizionismo e nella sicurezza di sé che il ragazzo, Paul, possedeva in abbondanza, tanto da spingerlo a mostrarsi in questa mise indecente attorniato da una folla di persone, dal quale spiccavano in lontananza due suoi cari amici. Il buio andava e veniva ad intermittenza a ritmo con la musica, dando l'effetto quasi rallenty ai suoi movimenti.
Uno degli amici lo guardava pieno di gelosia che lo bruciava dentro, mista a una frustrante e lussuriosa voglia di tenerlo tra le braccia e ricordargli a chi appartenesse. Ma doveva trattenere la gelosa rabbia per sé per non rivelare agli altri la profondità della loro "amicizia".
Attorno a Paul, intanto, si era formata una folla di ragazzi, interessati con molta probabilità più al corpo di Paul che alle sue doti di ballerino, che gli si strusciavano a pelo sul corpo da tutte le parti. Nonostante la claustrofobica vicinanza, Paul sembrava non fare molto caso al gruppo di ammiratori che se lo mangiava con gli occhi sin nelle più piccole gocce di sudore. Forse era proprio questo il carburante della rabbia di John, il possessivo spettatore della scena che faticava a rimanere fermo e impassibile.
Ad un certo punto delle mani cominciarono ad accarezzare in più punti il soffice e sudato bocconcino, che, se non addirittura compiaciuto, appariva totalmente indifferente anche a questa più esplicita forma di flirt. Le mani toccavano dappertutto come se ogni possessore di esse volesse ricordare a memoria ogni curva di quel corpo così attraente, dai glutei sodi (sul quale si sarebbe facilmente scommessa l'assenza di biancheria e, probabilmente, la scommessa sarebbe stata vinta) alla linea dei pettorali, per finire in bellezza con i due bottoncini di carne, i capezzoli, che trasparivano dalla maglia. Una mano in particolare tra queste avvicinò a sé con prepotenza il bacino di Paul, il cui fiato stava diventando davvero troppo corto.
Sicuramente per questo e innegabilmente non per altri motivi tanto più lontani, il colorito di Paul era diventato velocemente più rosso del normale e non per il sudore che lo stava soffocando. I due bacini si scontrarono tra loro con violenza, il pube di uno sfregava come a volere sgrassare l'altro e questo contatto mandava scosse elettriche direttamente ai cervelli dei due accaldati ragazzi. Con Paul che pendeva dallo sfregamento del pube altrui contro il suo e annaspava l'aria mostrando spesso la giugulare, lo spettacolo era tra i più erotici che si potessero immaginare su due giovani vestiti di tutto punto e sudati come se avessero appena finito una corsa di mezz'ora ininterrotta (o un'altra attività di gran lunga più interessante). O almeno questo era per lo sconosciuto che aveva artigliato il sedere di Paul, perché per John era un orrendo e banale spettacolino porno, privo senza alcun dubbio di ciò che sapeva faceva cadere sempre e comunque il suo ragazzo!
Come una furia John sbatté la propria giacca di pelle sul posto a sedere accanto a sè, affidandone la custodia ai due allibiti colleghi musicisti, che guardavano la scena con gli occhi tanto sgranati da sembrare dei palloncini. Con poche falcate raggiunse la focosa coppietta e prese Paul per un braccio portandolo senza troppe cerimonie contro una delle colonne sulla pista da ballo. Il bacio che seguì fu tanto possessivo e pieno di gelosia quanto passionale, ma Paul non ebbe in ogni caso il tempo di pensare che la lingua esperta dell'amante-amico lo stava già facendo gemere come un disperato senza dargli un minimo di contatto fisico in più che non fosse sufficiente a bloccarlo a muro senza via di scampo.
John non sapeva perché lo stesse facendo, se per la gelosia d'aver visto uno sconosciuto provarci col proprio ragazzo o per quest'ultimo che si strusciava sul cazzo di questo sconosciuto come se stesse facendo la marchetta. Proporzionalmente al bisogno d'ossigeno, comunque, la propria pressione sul corpo di Paul si ammorbidì e a poco a poco il germe del pentimento si fece strada nel cuore di John, costringendolo a lasciare andare l'amico.
Nonostante il pentimento, però, John volle mostrarsi con la maschera della feroce gelosia che prima lo stava divorando da dentro. Ciò non sortì alcun effetto alla vista della realmente dura espressione sul viso del più giovane, ma anzi distrusse la maschera in mille granelli di sabbia. L'espressione di John non dava scampo a fraintendimenti.
"Tu sei mio" diceva l'espressione "e non ti permetterò di rovinare tutto per la tua indole da sgualdrina!".
"Con questa bravata hai già rovinato tutto. Congratulazioni." fu la secca risposta che John lesse negli occhi dell'amante.
Cominciava in quel momento un'altra canzone estiva, ma stavolta più lenta e le luci si erano fermate per cedere il posto alla sfera stroboscopica. In pista si formarono presto le coppiette, sia di maschi e femmine che coppiette dello stesso sesso, ma John e Paul, ormai, si erano chiusi fuori dal locale e litigavano fra loro pieni di rabbia.

THE END

Note dell'autrice: se commentate non vi metto nella lista nera,lo giuro ç__ç
   
 
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