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Autore: LelleLaFolle    10/09/2011    13 recensioni
[Skip Beat!]
« Insomma, nel complesso, me la porterei volentieri a letto... ».
Tsuruga Ren, l’attore più affascinante dello spettacolo contemporaneo, l’uomo conosciuto per la sua particolare freddezza e apatia, mandò letteralmente a fanculo l’autocontrollo.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Gelosia, brutta bestia…

 
Ren Tsuruga digrignò i denti per l’ennesima volta nell’udire i commenti decisamente poco galanti di quei due ragazzi.
Con l’uscita di Dark Moon, Kyoko aveva avuto un notevole successo, ma di certo non si aspettava l’offerta di un servizio fotografico cui era stata praticamente costretta a partecipare dall’agenzia.
Sebbene fosse troppo orgoglioso per ammetterlo, Ren non poteva negare di aver avuto quasi un infarto nel vedere i primi scatti – lei in versione “camicia bagnata” era decisamente mozzafiato -, ma ora che le foto erano state pubblicate anche sulle più importanti riviste di moda, la cosa iniziava un po’ ad infastidirlo. No, lo faceva proprio incazzare di brutto.
E ora quei due ragazzi stavano minando anche quel poco di autocontrollo che si era imposto.
Avrebbe volentieri girato i tacchi se non fosse stato per il fatto che facevano parte dello staff attivo sul set in cui lavorava e non poteva permettersi il lusso di ignorarli semplicemente o, ancora meglio, andarsene abbandonandoli alle loro fantasie irrealizzabili.
 « Ma hai visto che gambe? Sembrano quelle di una modella professionista » disse uno dei due, ignaro della lenta morte dolorosa cui andava incontro.
Oh no, le sue gambe sono decisamente meglio di una qualsiasi modella. Pensò Ren, dandosi poi dell’idiota per quel pensiero.
Non poteva mettersi a fare dei pensieri erotici su di lei. No, non poteva!
 « Guarda anche che seno! Una terza ce l’avrà di sicuro ».
 « No, forse una seconda, ma è decisamente attraente addosso a lei ».
Strinse spasmodicamente i pugni, concentrando tutta la sua attenzione sul copione che doveva memorizzare entro la serata. Ma ciò non impediva alle sue orecchie di ascoltare ogni singola parola di quegli pseudo-masochisti incoscienti.
Rinvangando il passato, riportò alla mente tutte le tecniche di tortura medievali che aveva imparato in uno dei suoi film girato quando era ancora agli albori del suo successo, sorridendo minacciosamente all’idea.
Nel frattempo, sedute a qualche tavolo di distanza da lui, mentre sorseggiavano la loro fresca limonata, delle turiste si chiedevano cosa fosse quell’aura inquietante che si percepiva nell’aria. Probabilmente Ren aveva preso in prestito da Kyoko una manciata di quegli spiritelli maligni con cui lei giocava tanto spesso, non c’era altra spiegazione.
 « E i suoi fianchi, sono così stretti. Scommetto che ha una corporatura davvero fragile ».
Una fragilità apparente, perché in realtà Mogami-san nascondeva una forza interiore che non aveva niente a che vedere con il suo corpo gracile e delicato.
Quando gli capitava di osservarla da lontano, senza essere notato, scoccava in lui uno strano istinto di proteggerla. Cosa che non era mai capitata con le altre ragazze.
 « Ma vuoi forse ignorare il viso? Insomma, guardala. Non poteva esserci persona migliore nelle vesti di un angelo, quello che ha interpretato nel video musicale di Shou ».
Su questo non poteva proprio dargli torto. Era rimasto sbigottito la prima volta che lo aveva visto.
 « Ma chi, il cantante? Lo sai che in giro si dice che quei due una volta stavano insieme? ».
Il caffè gli andò di traverso e Ren rischiò di soffocare, attirando per poco l’attenzione dei due ragazzi. Ma questi lo ignorarono e tornarono ad apprezzare le foto di Mogami Kyoko.
« Deve avere una pelle morbidissima, come la vorrei accarezzare! ».
Affogati nell’acido.
Sì, quella doveva essere una morte perfetta per quei due.
Stava già organizzando un piano per depistare le indagini, quando l’ultimo commento gli fece perdere il senno della ragione:
 « Insomma, nel complesso, me la porterei volentieri a letto... ».
Tsuruga Ren, l’attore più affascinante dello spettacolo contemporaneo, l’uomo conosciuto per la sua particolare freddezza e apatia, mandò letteralmente a fanculo l’autocontrollo.
Si alzò di scatto, facendo sussultare le turiste del tavolo affianco, strappò dalle mani di quei due depravati la rivista e, dopo essersela messa sottobraccio, rivolse loro uno di quegli sguardi omicida da far rabbrividire anche il più spietato serial-killer.
 « È minorenne, pervertiti! » gridò, indignato.
Mugugnò qualche altro insulto poco chiaro e abbandonò il bar affollato.

Vicino al set, come ogni giorno, lo attendeva il manager Yashiro con il suo solito intuito infallibile.
 « È successo qualcosa, Ren? ».
Questo scosse la testa.
 « Solo qualche fan indisponente » rispose in modo evasivo, rosso per la figura che aveva appena fatto.
Mentre stringeva la rivista tra le mani, si chiese se in realtà il pervertito non fosse lui…
 
 
   
 
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