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Autore: VooJDee    11/09/2011    1 recensioni
Allie ama molto i videogiochi, e la sua fantasia molto spesso le gioca brutti scherzi nei momenti meno adeguati.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Allie si guardò intorno, spaesata. Intorno a lei si erigeva il più strano paesaggio che avesse mai visto. Passò frettolosa le mani sui jeans che si erano sporcati di verde per via dell’erba su cui si era svegliata. Girò diverse volte su se stessa, osservando i giganteschi alberi intorno a lei, i fiori multicolore alti quando il suo condominio, e delle strane montagne russe create dai fili d’erba. S’incamminò per quel mondo sperduto. Ad un certo punto una farfalla grande quando un elicotterò si avvicinò a lei, e la sollevò in aria.
Dall’alto quel paesaggio le sembro ancora più maestoso di quanto non le fosse sembrato prima. Delle rane giganti, perfettamente mimetizzate con l’ambiente circostante ogni volta che la vedevano iniziavano a gracidare scatenando una pioggerella leggera che faceva crescere piante esotiche e funghi giganti intorno a lei.
Il cielo e l’orizzonte sembravano un ricordo lontano, le praterie che tanto amava non erano niente in confronto a quello che aveva davanti. Anelli color arcobaleno erano in aria, come volanti. Quando la farfalla la rimise giù si accorse di essere su una pedana di foglia, e iniziò ad arrampicarsi saltando sui funghi ed usando gli steli dei fiori come corda. Poi si sentì come precipitare, e la foresta magica si dissolse.
Allie si guardò intorno, tutti i suoi compagni la fissavano apparentemente divertiti. La professoressa di latino la guardava dalla cattedra, con sguardo severo. Si sistemò gli occhiali.
-          Allison, è così bella la lavagna che preferisci fissarla piuttosto che seguire la mia spiegazione?
Arrossì, e aprì il quadernone sorridendo alla vecchia professoressa. Ripensò al paesaggio di poco prima.
Come al solito ieri ho giocato troppo ai videogame.
Sorrise a quel pensiero, e iniziò a scrivere le parole che la professoressa dettava. Ma sul suo viso si era formato un sorriso che nient’altro avrebbe potuto darle se non quello splendido paesaggio che amava, e a cui pensava in ogni momento. C’è chi li chiamava stupidi video giochi, come sua madre. Ma ne lei, ne nessuno di loro avrebbe mai saputo cosa si perdevano.
E lasciandosi cullare da quei pensieri, lasciò cadere di nuovo il viso sulla mano e tornò ad immergersi nella sua verde foresta delle rane.
 
Paesaggio tratto dal videogioco Sonic Heroes, livello “Frog Forest”. Il paesaggio da me descritto non mi appartiene, ma appartiene al suo creatore. Non sapevo se fosse il posto adatto per inserirla, ma mi sembrava il più adatto.
   
 
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