12/09/2011
3 recensioni
Semplicemente, Hinata's tribute.
Per riflettere sul dolore
di questa ragazza,
che non ha mai avuto
il sostegno della propria famiglia.
Sorridi.
Il tuo corpo, rigido, non si muove neanche quando respiri, tanto lo fai piano, tanto hai paura di un rimprovero.
Un sorriso innocente e incantevole sul tuo volto.
Perché tuo padre ti ha chiesto [ordinato ]di farlo.
Senti la sua mano sulla tua spalla.
Sai che tua sorella è seduta vicino a te.
Ma è come se non ci fosse nessuno.
Perché, dopo che il dipinto sarà completo, tu rimarrai sola.
A sorridere, per non piangere.
Il pittore vi ammira, nei vostri bei vestiti, con i capelli perfetti e i sorrisi perfetti.
Si, perfettamente falsi.
Perché la vostra famiglia non esiste e quel quadro, che sarà appeso nella vostra casa perfetta, nel vostro salotto perfetto, te lo ricorderà ogni giorno.
E sorriderai.
Sperando che tutto cambi ma ciò è impossibile.
Sarai sempre la figlia inadatta.
La tua sorellina quella perfetta.
E tuo padre ti dirà ancora quando sorridere.
Anche se non vuoi essere nient'altro che quello che stai cercando di essere dovrai comportarti come quel quadro ti rappresenta.
Sei circondata da bugiardi, ovunque ti giri;
sei circondata da ipocriti e ruffiani;
sei circondata da odio, ovunque vai.
Ma sei l'unica a cui dà fastido?
Ti aggrappi al tuo sorriso, Hinata.
Perché incanta gli uomini d’affari alle cene di tuo padre quando servi loro il thè.
E questo lo rende felice.
Perché gli ricorda tua madre.
E questo gli fa venire voglia di uccidersi.
Sorridi perché è l’unica cosa che ti rende utile ai suoi occhi.
Non sai fare altro, che gli possa servire.
Continui a sorridere, sempre.
Falsa.
Anche se vorresti essere nient’altro che te.
E invece sorridi.
Per sopravvivere.