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Autore: lancil90    13/09/2011    4 recensioni
Come tutte le storie hanno un inizio anche Tekken ha il suo prologo e solo un personaggio può esserne il protagonista: Kazuya Mishima!
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kazuya Mishima
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tekken: Quando tutto ebbe inizio.
 
Kazuya aprì lentamente gli occhi. 
La sua vista era appannata e dovette battere più volte le palpebre per riuscire a mettere a fuoco il posto dove si trovava.
La testa gli faceva terribilmente male ma il dolore che provava sul petto era niente a confronto.
Un lungo squarcio gli apriva il petto e il sangue sgorgava copioso dalla ferita.
Si alzò in piedi con difficoltà scrollando la testa per schiarirsi le idee.
Gli occhi scuri scrutarono il luogo scuro in cui si trovava e presto i ricordi affiorarono nella sua mente. 
Si trovava in un profondo dirupo e ricordava anche chi ce lo aveva gettato: Heihachi Mishima, suo padre.
Ricordave le parole che aveva pronunciato mentre lo sollevava da terra e ridendo lo gettava nel dirupo: "Se sei davvero mio figlio riuscirai a sopravvivere!".
Queste erano state le sue ultime parole, prima di scomparire ridendo.
Quella risata. Quella maledetta risata riecheggiava ancora nella sua mente. 
Fin da quando riusciva a ricordare il padre lo aveva indirizzato al combattimento. Lui era l'erede del grande Heihachi MIshima, aveva il dovere di diventare il lottatore più forte del mondo. Poi quel giorno lo aveva portato su quelle montagne sperdute e lo aveva gettato giù.
Le lacrime rigarono il viso sporco di Kazuya. Le sue lacrime, però, non erano di doloro ma di rabbia...di odio!
Odio verso suo padre, lo odiava dal profondo.
Era stato sempre un uomo prepotente e arrogante, avido di potere e di gloria. Lo aveva sempre trattato come un allievo e mai come un figlio. Nessuno gli aveva regalato un qualche affetto, niente. Neanche il conforto di un abbraccio materno, niente. Sua madre era morta quando lui era nato e suo padre, bé era già troppo chiamarlo con quell'appellativo.
Voleva farlo diventare l'uomo più forte del mondo? Doveva essere il suo degno erede? Bene lo sarebba stato, sarebbe diventato fortissimo, spietato. Nessuno lo avrebbe potuto sconfiggere, nessuno, neanche suo padre.
Avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di vederlo morto. Avrebbe venduto la sua anima pur di diventare l'essere più forte del mondo.
"Lo sarai, se lo vorrai." -disse una voce proveniente dall'interno di uno spacco in una parete.
Kazuya si girò di scatto dirigendosi verso la spaccatura. Un'energia oscura circondò il suo corpo, un'energia maligna. Dalla spaccatura usciva, fievole, una luce violacea.
"Cosa sei?" -domandò guardigno Kazuya.
"Non importa cosa sono, importa che io posso darti un potere immenso, un potere che nessun essere vivente ha mai avuto. Lasciami entrare dentro di te e diverrai l'uomo più forte al mondo. Nessuno ti si potrà opporre." -rispose la voce.
"Non credo sia un bene per me farti entrare nel mio corpo. Posso diventare fortissimo da solo".
"Certo che lo diventarai ma non sarai mai il più forte. Heihachi ti sconfiggerà e i tuoi propositi di vendetta resteranno tali. Unisciti a me, e diventeremo i padrini del mondo! La gente tremerà sentendo pronunciare il tuo nome, e ti loderà per il tuo potere. Pensaci, io e te potremo fare grandissime cose." -la voce riecheggiava nelle orecchie di Kazuya e lentamente la sua mente, inizialmente restia, iniziò a pensare a quello che la voce gli aveva detto.
Potere.
Kazuya allungò la mano verso la spaccatura.
"Voglio che tu ti unisca a me!"
La luce uscì all'improvviso entrando nella ferita nel petto. Kazuya gridò dal dolore e cadde in ginocchio ansimando.
Dapprima il dolore fu intenso, poi lentamente svanì. La ferita sul petto si rimarginò completamente stupendo il ragazzino.
Un potere enorme invase il suo corpo. Adesso poteva fare tutto, tutto!
La sua vendetta sarebbe stata terribile. Heihachi sarebbe morto e poi sarebbe diventato l'uomo più forte del mondo.
"Sono contento che ti sia unito a me. Vedrai Kazuya, diverrai fortissimo. Un vero demonio!"
Sul volto di Kazuya si dipinse un ghigno malefico. Si avvicinò alla parete a iniziò a scalarla. 
La sua vendetta era iniziata.
  
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