Ecco l'ultima shot per il
TVG!Fest.
Dopo cinque mesi, sono contenta di ciò che siamo riuscite a
produrre, tutte insieme.
Un grazie infinite alle mie colleghe
admin ShariAruna
e Lizzie_Siddal,
le quali mi hanno sopportata nei miei momenti di scleri Kelena.
Un
altro mega grazie alle partecipanti del fest, simpaticissime e
dolcissime.
Ora... leggetevi questa schifezza!
Scritta per il prompt
Katherine/Stefan – capelli
L'ennesima notte di
luna piena.
Sul tetto di un palazzo, Katherine fissava la luna in
cielo, maledicendola più volte silenziosamente. Tentava di
mettere a fuoco ogni minimo dettaglio di essa, così
lontana.
Impressionante come ogni volta riusciva a tirar fuori in
lei quel senso di profonda malinconia e frustrazione.
Sconvolgente
come, non appena spostava lo sguardo, sembrava scrutare nell'ombra
della notte una figura a lei familiare: Stefan.
Lo immaginava
sorridere debolmente, mentre con semplicità la raggiungeva da
dietro, cingendole i fianchi in un caloroso abbraccio.
Troppo
tardi.
Katherine tornò
alla realtà, ridando spazio ai vari pensieri sparsi nella sua
mente.
Ossessione,
distruzione.
La
visione di uno Stefan sanguinario, senza pietà per nessuno.
Il senso di colpa che, per la prima volta,
si insinuava dentro di lei.
Ed è troppo tardi per
rimediare, troppo tardi per riavere indietro ciò che ormai è
perduto.
Klaus aveva spazzato via la cosa che Katherine amava di
più di Stefan: la sua umanità.
In un attimo, in poco tempo. Il ragazzo non sapeva più
distinguere il bene dal male.
La lista delle sue vittime
cominciava ad essere sempre più lunga, forse anche fin troppo.
Katherine era arrivata quasi al punto di credere che in quella
lista, fosse compreso anche il suo nome.
La certezza arrivò
non appena sentì uno spostamento d'aria, proprio di fianco a
lei.
“Stefan...” sussurrò piano, capendo senza
nemmeno spostare lo sguardo.
Sentiva l'odore del sangue fresco sul
suo corpo, sulle sue mani.
Lentamente, si voltò verso di
lui. Il vampiro la fissava, con un sorriso compiaciuto.
Cos'è
l'amore per te?
Improvvisamente,
quello sguardo la riporta a mesi prima, quando in quella dannata
cripta Stefan aveva giocato con la sua mente, spingendola contro il muro, con violenza e odio.
Ora, cos'avrebbe
fatto?
Continuava a fissarlo, in attesa di sentirgli dire
qualcosa.
“Ciao Katherine.” disse lui, inclinando il
capo e continuando a sorridere.
La vampira non riusciva a capire
come mai provava quella sensazione di terrore, come se fosse qualcuno
più forte di lei.
Ma certo.
Stefan Salvatore non
esisteva più; era diventato la copia di Klaus.
Questo
la rendeva vulnerabile, dentro.
“Perché sei qui?”
domandò, con un filo di voce. Stefan ridacchiò tra sé e
sé, avvicinandosi alla vampira.
“Non sei contenta di
vedermi, mh?” chiese egli, corrugando la fronte. “Eppure
avrei giurato il contrario.” continuò.
Stefan posò
una mano sul viso della vampira, accarezzandolo.
Quell'odore così
intenso, il sangue nelle sue mani ancora umido. Katherine si soffermò
a scrutarlo nei minimi dettagli.
“Dov'è Klaus?”
si limitò a chiedere, socchiudendo gli occhi. Stefan sbuffò,
prendendo il suo viso tra le mani. “Che importanza ha, ora?”
si avvicinò pericolosamente alle sue labbra, illuminate dal
chiarore di luna.
In quel momento, Katherine riuscì a
percepire l'ossessione e la disperazione di Stefan, il quale la
mascherava perfettamente, seminando vittime innocenti ovunque andando.
“Cosa vuoi da me, Stefan.” disse convinta la
vampira, riprendendosi un po' da quegli attimi di vulnerabilità.
Lo fissò con sicurezza, aspettando una risposta.
Egli non
rispose. Passò una mano sui suoi capelli, accarezzandoli con
delicatezza.
Quel tocco, fece rabbrividire la vampira, la quale
socchiuse le labbra.
“Mi sei mancata.” mormorò
il vampiro, scrutando il viso di Katherine e continuando ad
accarezzarle i capelli.
Eppure, lei non ci credeva assolutamente.
Non stava parlando con l'uomo di cui si era innamorata, al tal
punto da risvegliare in lei sentimenti seppelliti da secoli.
Stava
parlando con un vero e proprio squartatore, il vampiro più
temuto degli ultimi tempi.
“Non sei tu a parlare.”
disse Katherine, scuotendo il capo.
In tutta risposta, Stefan
strinse la presa sui suoi capelli, tirandola a sé. “Klaus
ti troverà presto...” le sussurrò all'orecchio,
con una voce molto bassa.
“Avrai quello che ti spetta da
secoli... ma prima ci sarà molta sofferenza”
continuò Stefan, prima di spingerla via e scomparire
nell'ombra.
Katherine si toccò il capo, con la fronte
ancora corrugata dalle parole del vampiro.
Aveva davvero premuto
il tasto del non ritorno.