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Autore: Little_Lotte    19/09/2011    12 recensioni
Dopo una lunga malattia, Blaine muore lasciando un Kurt totalmente devastato e con il cuore in mille pezzi. Ma una sorpresa inaspettata, aiuterà Kurt a capire che il vero amore non conosce davvero ostacoli e che neanche la morte è in grado di spezzare un simile legame.
Nota: Fan fiction ispirata al film "Ps. I love you"; non so per quale ragione la mia vena tragica abbia deciso di dar vita a una storia del genere...vi chiedo scusa in partenza, sinceramente mi odio abbastanza per averlo fatto.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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NOTE PRIMA DELLA LETTURA: Vi chiedo umilmente perdono, ma la colpa è tutta di questo video che mi ha ispirato questa storia: http://www.youtube.com/watch?v=LgGwJ3Uymsw&feature=player_embedded . Siete autorizzati ad odiarmi, tanto anche io mi odio abbastanza.


Kurt gettò a terra la sua borsa a tracolla e si mise a sedere sul divano, con lo sguardo fisso a terra. Non riusciva a credere che fosse tutto vero.

Una settimana fa era ancora tutto così bello, tutto così perfetto; nonostante sapesse bene che le cose ben presto sarebbero cambiate, continuava a ripetere a sè stesso che forse non tutto era perduto, continuava a sperare nel profondo del suo cuore che il suo incubo peggiore non si sarebbe davvero avverato.

E poi era successo.

I medici avevano sempre detto che prima o poi avrebbero dovuto fare seriamente i conti con quella malattia e Kurt, sebbene non facesse altro che sperare che si sbagliassero, sapeva bene che avrebbe dovuto essere preparato.

Aveva avuto un anno di tempo per cercare di abituarsi a quell'idea, per rendersi pienamente conto del fatto che prima o poi Blaine sarebbe morto e che lui avrebbe dovuto vivere il resto della sua vita senza di lui.

Eppure erano già passati tre giorni, e lui ancora non riusciva a capacitarsene.

Non riusciva davvero a credere che Blaine, la sua anima gemella, il grande amore della sua vita, non ci fosse più.

O forse, più semplicemente, non voleva farlo.

Continuava a credere che, forse, se avesse cercato di ignorare la realtà, lui prima o poi sarebbe ritornato; magari Kurt avrebbe aperto gli occhi e avrebbe scoperto di aver vissuto solamente un terribile e tragico incubo.

Blaine sarebbe entrato in salotto da un momento all'altro, avvicinandosi silenziosamente a lui e baciandolo dolcemente sulla guancia come d'abitudine, sedendosi poi di fianco a lui e poggiando la testa sulla sua spalla, chiedendogli di raccontargli come era andata la sua giornata.

Ma no, Kurt sapeva che non sarebbe successo.

Era tutto finito, non aveva alcun senso continuare a fingere che non fosse così; Blaine era morto e Kurt non poteva farci niente.

Non sarebbe mai più ritornato, non lo avrebbe più stretto fra le sue braccia, baciato, coccolato, consolato, non avrebbero più passato la notte svegli fino a tardi a ridere e a parlare.

Non avrebbero mai più fatto l'amore tenendosi per mano e sussurrandosi nell'orecchio quanto si amassero.

Niente di tutto ciò.

Kurt si morse con forza un labbro e si mise a piangere silenziosamente, avvolgendosi completamente in una coperta di colore giallo che si trovava a pochi centimetri da lui, su quel divano.

<< Kurt.. >> fece timidamente un voce alle sue spalle.

Kurt non si voltò; anche se Finn e Rachel avevano deciso di restare a casa assieme a lui, dopo il funerale di Blaine, nel tentativo di non far sentire il loro amico troppo solo, Kurt aveva deliberatamente deciso di ignorarli.

Non gliene importava niente di loro, la sola cosa a cui riusciva a pensare era che Blaine non c'era più e che non lo avrebbe mai più rivisto.

Si portò una mano al petto e chiuse gli occhi, con espressione sofferrente; che strano, aveva sempre creduto che la morte di Blaine lo avrebbe fatto soffrire talmente tanto da sgretolargli il cuore in tanti minuscoli frammenti, invece adesso gli sembrava di non averlo neanche più un cuore.

Perchè la verità era che il suo cuore altro non era che lo stesso Blaine, e come avrebbe potuto fargli male, dal momento che non c'era più?!

In un modo o nell'altro, morendo, Blaine si era portato via anche un pezzetto di lui.

<< Kurt? >> ripetè Finn alle sue spalle.

Questa volta Kurt si voltò, ma lo fece lentamente e senza emettere alcun suono; Finn e Rachel lo guardarono con espressione affranta,  entrambi chiaramente molto addolorati per quella perdita.

Rachel si mise a sedere di fianco al ragazzo dagli occhi chiari, i quali ormai sembravano essere diventati quasi trasparenti, data la quantità di lacrime che stavano versando.

<< Mi dispiace. >> disse semplicemente la ragazza, con voce flebile.

Kurt non disse niente e si limitò a fare un lieve cenno col capo. Non riusciva, non poteva e non voleva credere che fosse tutto vero.

<< Kurt, noi... beh, c'è una cosa che dovremmo darti. >> 

Finn si avvicinò a Kurt, che lo guardò curiosamente, non appena si accorse che il suo fratellastro teneva fra le mani un pacchettino.

<< Che cosa è? >> riuscì a domandare Kurt, con appena un filo di voce.

Finn si mise a sedere sul bracciolo del divano e porse a Kurt il pacchetto.

<< Me lo diede Blaine, diverso tempo fa. >> rispose Finn con voce tremolante << Mi disse che avrei dovuto dartelo solamente quando... dopo il suo funerale. Ma non ho idea di che cosa sia. >>

Kurt tirò su col naso e strappo via la carta, ritrovandosi fra le mani qualcosa che somigliava vagamente ad un registratore.

Anzi, no: era un registratore.

Kurt dovette rigirarselo più volte fra le mani, prima di notare che vi era attaccato un piccolo post it con su scritto "ascoltami".

Kurt guardò Finn e Rachel con espressione palesemente confusa, nella speranza che almeno uno dei due sapesse di che cosa si trattasse; ma nessuno dei due sembrava averne la minima idea.

Kurt accarezzò lentamente il registratore con due dita; di qualcunque cosa si trattasse, non voleva assolutamente condividerla con loro due.

<< Lasciatemi solo. >> mormorò, senza neanche guardargli negli occhi.

Finn e Rachel, comprendendo perfettamente il suo stato d' animo, non batterono ciglio e abbandonarono rapidamente la stanza, lasciando Kurt da solo con il registratore ancora fra le mani.

Il controtenore fece un enorme sospiro, prima di decidersi finalmente a premere il tasto play. 

Nel giro di pochi istanti, la voce di Blaine invase completamente la stanza:


Ciao Kurt

Se in questo momento stai ascoltando questa registrazione significa che...beh, che io non ci sono più.

Probabilmente sarai appena tornato dal mio funerale e sarai seduto sul nostro divano, avvolto in quella copertina gialla con la quale ti copri ogni volta che ti senti triste e non hai voglia di parlare con nessuno, stringendo fra le braccia un cuscino e piangendo silenziose lacrime di dolore mentre ascolti la mia voce.

Riesco ad immaginare perfettamente questa scena e non hai idea di quanto tutto ciò mi spezzi il cuore.

So che ce l'hai a morte con me per non aver mantenuto la mia promessa di restarti accanto per sempre e lo capisco perfettamente; non sai quanto mi faccia male sapere di essere stato così debole da permettere alla mia malattia di distruggermi, mi odio per non essere riuscito a resisterle e per averti abbandonato.

Sai, non è mai stata la morte a spaventarmi; di quella non mi è mai importato più di tanto, ho sempre creduto che fosse semplicemente come addormentarsi e non svegliarsi, niente di troppo doloroso o difficile da sopportare.

Ma l'idea di perderti, quella mi ha sempre terrorizzato, più di ogni altra cosa al mondo.

In questo momento, più che odiarmi per non essere riuscito a sopravvivere e a prendermi cura di me stesso, mi odio per averti lasciato da solo.

Sai, mi chiedo come sia stato il mio funerale! Sono certo che c'erano tutti i ragazzi del Glee, tuo padre e Carole e sicuramente anche i miei amici della Dalton.

Mi auguro che Wes e David non si siano messi a cantare qualche canzone del loro repertorio, spero vivamente che almeno per il mio funerale abbiano deciso di risparmiarlo a me e a tutti voi.

Al contrario, spero tanto che tu abbia cantanto qualcosa per me.

Sai, se c'è una cosa che ho sempre adorato, è il suono della tua voce; avrei potuto ascoltarla per ore, senza mai alcuna interruzione, e non ne avrei mai avuto abbastanza.

La prima volta che ti ho sentito cantare, ricordo di aver pensato che solamente un angelo poteva cantare in quel modo e che una voce così meravigliosa non poteva appartenere a nessun essere umano comune.

Ricordo di aver detto a me stesso che tu non potevi certo essere un essere umano qualsiasi e con il passare del tempo, ho avuto modo di rendermene perfettamente conto; ho sempre pensato che tu fossi una specie di creatura magica, uscita da qualche libro di fiabe, troppo perfetta per essere vera.

E l'idea di appartenerti, l'idea che tu mi appartessi, mi ha sempre sempre fatto sentire l'uomo più felice della terra.

Non ti sto dicendo queste cose perchè voglio rattristarti ulteriormente, ma perchè sento il bisogno di comunicarti tutto ciò che sento.

Voglio farlo adesso, prima che sia troppo tardi.

Lo so che adesso ti fa male, che non riesci neanche a pensare alla tua vita senza di me e che preferiresti essere morto anche tu, piuttosto che continuare a vivere senza avermi al tuo fianco.

Ma presto passerà, Kurt.

Ci vorrà un po' di tempo, ma prima o poi riuscirai a superare questo momento di dolore e a farcela anche senza di me.

E in ogni caso, io non ti lascerò mai, continuerò a vivere dentro di te, per il resto della tua vita.

Non dimenticare mai che ti amo.

Ti amo e ti amerò per sempre, anche quando non ci sarò più; anche quando non riuscirò più a dimostrartelo come ho sempre fatto fino ad ora, io ti amerò sempre.

Neanche la morte riuscirai a farmi smettere di amarti.

Sai, quando due persone sono predestinate, quando è scritto nel loro fato che debbano stare insieme, niente al mondo può distruggere ciò che le lega; io e te siamo sempre stati predestinati Kurt, e so con assoluta certezza che quello che abbiamo durerà in eterno.

Me lo ricordo ancora quel nostro primo incontro alla Dalton, sette anni fa; ogni volta che ci ripenso non faccio che pensare a quanto poco sarebbe bastato per non farci incontrare affatto e perchè le nostre vite non si intrecciassero.

Infondo sarebbe anche potuto accadere: sarebbero bastati pochi secondi in più o in meno e io e te non ci saremmo mai incontrati.

Ma non è successo; tu, in mezzo a quella marea di ragazzi tutti vestiti allo stesso modo, hai deciso di fermare me.

Tu hai scelto me.

Lo so che tu non credi in Dio Kurt, e che dopo la mia scomparsa ti risulterà ancora più difficile provare a farlo, ma io penso davvero che qualcuno da lassù abbia guidato il nostro cammino e ci abbia condotto l'uno fra le braccia dell'altro.

Ridi pure se vuoi, ma io sono convinto che sia così; per questo credo fermamente che il nostro amore non potrà mai finire, neanche dopo la mia morte.

Tu resterai sempre e comunque il grande amore della mia vita e io non smetterò mai di amarti.

Come tu, del resto - si, lasciami essere un po' presuntuoso per questa volta - non smetterai mai di amare me. Io e te ci apparteniamo Kurt, e sarà così per sempre.

Per questo non voglio che tu ti butti giù adesso; lo so che in questo momento sei consumato dal dolore e ti comprendo alla perfezione! Se l'uomo che amo più di ogni altra cosa morisse così, quasi da un giorno all'altro, credo che perderei ogni ragione di vita e non farei altro che piangere, urlare e distuggere ogni cosa che mi capita a tiro.

Ma non voglio che tu lo faccia Kurt, io voglio che tu vada avanti anche senza di me.

Io voglio che tu viva.

Ti prego, non gettare al vento la tua vita, non impedirti di continuare a sognare e di vivere solamente perchè io non ci sono più.

Anche perchè io ci sono ancora, io esito ancora dentro di te! Tu possiedi ancora il mio cuore, Kurt, e finchè tu continuerai a vivere, lui continuerà a battere per te e mi terrà ancora in vita, nei tuoi ricordi.

Io sarò sempre con te, amore mio.

Ti prego di non dimenticarlo mai Kurt e di non dimenticare mai me, nè tutto ciò che abbiamo vissuto assieme e quanto ti amo.

Mi mancherai tanto Kurt.

E ti amo.

Ti amo, ti amo, ti amo... ti amo e non smetterò mai e poi di farlo.

Ti prego, perdonami per averti abbandonato.

E per favore, promettimi che non ti lascerai andare e combatterai anche senza di me; promettimi che tornerai ad essere felice e a sorridere di nuovo.

Fallo per me, Kurt.

Non privare il resto del mondo del tuo meraviglioso sorriso e non togliere a me la possibilità di continuare ad ammirarlo anche da morto, dovunque mi troverò.

Ogni volta che penserai a me, promettimi di farlo sempre con quel bellissimo sorriso sulle labbra.

Addio amore mio.

Ti amo e non smetterò mai di viverti a fianco.
 
Kurt ascoltò l'intera registrazione in religioso silenzio, con gli occhi completamente appannati dalle lacrime che scivolavano lentamente lungo le sue guance, e mordendosi con forza un labbro per impedirsi di scoppiare in un pianto a dirotto.

Quando le parole di Blaine cessarono, Kurt decise che non era più necessario trattenersi ed esplose in un pianto talmente forte, da spezzare il cuore a chiunqe lo ascoltasse.

Finn e Rachel accorsero immediatamente in salotto e lo trovarono raggomitolato sul divano, che stringeva forte al petto il registratore e non riusciva a smetterla di piangere; la ragazza corse ad abbracciarlo, accarezzandogli dolcemente il viso e i capelli.

<< Oh, Kurt.. >> sussurrò Rachel, cercando in qualche modo di placare i singhiozzi del ragazzo, per quanto ogni sforzo fosse completamente inutile << Ti prego Kurt, non fare così! >>

Continuò a cullarlo e a confortarlo a lungo, ma Kurt quasi non vi diede peso, troppo intento a pensare a Blaine, a tutto quello che avevano trascorso assieme e alla registrazione che il suo ragazzo gli aveva lasciato.

Sapeva che Blaine aveva ragione, che il loro amore era talmente forte che neanche la morte avrebbe mai potuto distruggerlo e che quando Kurt sarebbe finalmente riuscito a riprendersi, Blaine sarebbe comunque rimasto al suo fianco per sempre, come il grande amore della sua vita.

Ma almeno per il momento, non voleva pensare al futuro.

Adesso, la sola cosa a cui riusciva a pensare, era che la persona che amava più di ogni altra cosa sulla faccia della terra - persino più di sè stesso- non c'era più e un simile pensiero gli provocava un dolore immenso. Se non altro, però, Kurt aveva ancora la certezza che quell'amore che da sempre lo legava a Blaine sarebbe stato per sempre più forte di qualsiasi dolore o sofferenza che avrebbe mai potuto provare, e che niente al mondo avrebbe mai potuto spezzare quel legame.

Neanche la morte.





N.d.A: Ok, odiatemi a morte! Sul serio, fatelo...io mi detesto per averlo scritto! Però ho dovuto farlo, quel video mi ha fatto venire l'ispirazione e non sono davvero riuscita a trattenermi! A dire il vero mi era anche venuta una mezza idea di scriverci su una long fic, a stampo un po' fantasy, ma non so se sia il caso...non sono certa di poter resistere! Passi per una one shot, ma una fan fiction a capitoli sarebbe insistenibile, visto che solo per scrivere questa ho pianto non so per quante ore! xD

Mi pare comunque superfluo dirvi quanto ami Blaine, Kurt e la Klaine e che ovviamente LUNGI da me desiderare una cosa simile...questa è solo la mia vena tragica che prende il sopravvento!
  
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