Clangori metallici trafiggono il silenzio della notte.
L'umidità delle grezze mura
mi penetra nelle ossa.
I ceppi di ferro intorno ai miei polsi
mi graffiano la pelle.
I vestiti strappati e sporchi di sangue incrostato
fasciano malamente il mio corpo.
Il suono della frusta continua a ronzarmi nelle orecchie,
un suono che mi fa lacrimare.
Ma questo non è niente.
Non è niente rispetto a ciò che la mia mente brama.
Non è niente rispetto alle grida della mia anima
che raschiano la mia gola,
che tentano di uscire,
come se servisse a qualcosa!
Il tempo passa,
io continuo a rimanere là,
nel buio delle pareti fredde del mio Purgatorio.
E lì, mi chiedo,
arriverò mai al Paradiso?
------------------------- Volevo informare chi legge questa poesia che io entro sempre su efp e non voglio che si pensi che io lasci le storie dimenticate perchè ormai ultimate. Quindi se volete lasciare un commento(magari! - stai zitta che sei solo una stupida- Unico neurone che hai detto? - Niente, niente ) mi faresta cosa gradita!! Un kiss ^.^