Emergenza
4: Bagnetto & Pannolini
Quando
si
svegliò ad un'ora decente, Olivier constatò che
la piccola aveva dormito tutto
il tempo abbracciata a lei, come se fosse stata davvero la sua mamma.
Rimase
qualche secondo a guardarla, beandosi anche un po' del silenzio
creatosi, poi
si alzò e, rilevato il movimento, anche Smiley
spalancò gli occhi.
La
donna
la prese, la portò in cucina, le mise la ciotola del latte,
che aveva preparato
giusto qualche ora prima, davanti e le mise in mano un cucchiaino,
nella
speranza che sapesse già mangiare da sola. Chissà
quanti anni aveva?
Probabilmente neanche uno, perchè non sapeva neanche come si
tenesse in mano
una posata. Avrebbe dovuto portarla da un dottore, ma lei conosceva
solo
dottori di Briggs, e di certo non era il caso di portare una bambina
così
piccola ed indifesa in un posto così freddo ed ostile.
Doveva quindi cercare
qualcuno a Central City, ma chi poteva contattare? Se fosse stato un
dottore
qualunque, questo avrebbe potuto svelare a tutti il suo segreto,
rendendola
così vulnerabile e a rischio di licenziamento dall'esercito.
Perciò serviva qualcuno
di cui si potesse fidare ciecamente, che fosse separato dall'esercito
in modo
da non correre alcun rischio, e, possibilmente, che avesse qualche
scheletro
nell'armadio in modo che se avesse dovuto difendersi, Olivier avrebbe
potuto
usare quell'arma.
Il
Maggiore si risvegliò dai suoi pensieri nel momento in cui
qualcuno suonò al
campanello. Vide Smiley completamente imbrattata di latte e pane che
giocava a
sbattere il cucchiaino nella ciotola e schizzare tutto il tavolo; e
decise che
doveva assolutamente trovare un dottore al più presto.
Percorse la distanza che
la separava dalla porta in grandi falcate e la spalancò,
trovandosi di fronte
un Colonnello Mustang di ottimo umore. << Cosa vuole?
>> gli chiese
immediatamente, squadrandolo dall'alto in basso.
<<
Sono venuto a controllare. >> l'uomo entrò in
casa senza aspettare il
permesso della donna e si diresse a grandi passi in cucina, dove vide
il
disastro che aveva combinato la bambina. << E ho anche
fatto bene!
>> commentò, facendo ridere la piccola. Scosse
la testa piano, le tolse
il cucchiaino di mano e le allontanò la ciotola da davanti,
in modo che non ci
arrivasse più. << Perchè non le ha
dato da mangiare lei? >> chiese
alla donna, voltandosi a guardarla con aria interrogativa.
<<
Credevo sapesse mangiare da sola, non si comincia subito ad usare le
posate?
>> brontolò lei, incrociando le braccia al
petto.
Roy
sospirò e andò alla ricerca di un tovagliolo, ma
a metà strada decise che forse
era meglio farle direttamente il bagno, anche perchè il
pannolino cominciava ad
avere un'odore particolarmente sgradevole. << Dobbiamo
farle il bagno.
>> disse ad alta voce, in modo che anche Olivier si
potesse abituare
all'idea.
<<
Non ci penso neanche! >> scattò infatti,
puntando il piede a terra con
violenza. << Io sono il Maggiore Generale Olivier Milla
Armstrong, non ho
la minima intenzione di lavare il sedere ad una
mocciosa! >>
Smiley,
sentitasi presa in causa, si voltò verso la donna e, vedendo
la sua espressione
arrabbiata, prese a piangere.
<<
Eddai Maggiore, non faccia la dura! Come fa a dire di no a questo bel
faccino?
>> il Colonnello prese la bimba in braccio e la porse
alla donna,
cercando di rivegliare il suo istinto materno.
Ci
furono
un paio di secondi nei quali Olivier e Smiley si guardarono negli
occhi, come a
decidere chi fosse la più forte tra le due, ma ad un certo
punto la bionda
sospirò e la prese in braccio, dandogliela vinta. Dopotutto,
poteva mai
mettersi in competizione con una neonata??
<<
Bene, molto bene. Allora, vada a metterla nell'acqua calda dentro alla
vasca,
io vado a cercare il cesto di ieri. >> decise l'uomo,
annuendo convinto.
<<
Dovrebbe essere in sala dietro al divano. >> gli disse
Olivier, appena
prima di sparire dietro alla porta del bagno.
Roy
sorrise: nonostante le apparenze, quella donna non era così
fredda. Si recò in
soggiorno, prese la cesta e, come aveva immaginato, ci trovò
ancora un paio di
pannolini che sarebbero dovuti bastare per quella giornata.
Tornò
trotterellando in bagno, dove però vide un altro disastro:
Olivier quasi tutta
bagnata e il bagno pieno di schiuma. << Ma che
cavolo...?? >> non
finì la domanda, interrotto dallo sguardo omicida della
donna. Sospirò e le si
sedette di fianco, togliendosi la casacca militare e la maglietta
bianca sotto,
rimanendo così a torso nudo. Aprì l'acqua, dopo
aver dato la bambina in braccio
alla donna, e aspettò che questa diventasse tiepida, per
metterci poi del
bagnoschiuma dentro. Afferrò di nuovo la bambina e la
immerse, controllando
ogni suo movimento per evitare un'altro disastro.
<<
Dove ha imparato? >> gli domandò Olivier,
sporgendosi per vedere se la
bambina cominciava a sbattere le mani sull'acqua e a creare danni.
<<
Quando ero un ragazzo ho lavorato come baby-sitter per guadagnare
qualche
soldo. >> spiegò brevemente, mentre Smiley
cominciava a ridere e a
giocare con le bolle.
<<
Davvero? Non l'avrei mai detto! >> commentò
lei, sinceramente stupita.
Roy
ridacchiò tra sè e sè: lui non avrebbe
mai detto che lei potesse avere
un'espressione così curiosa e così infantile
guardando una bambina che faceva
il bagnetto. << Io non avrei mai detto che lei non fosse
in grado di
prendersi cura di un bambino. >> disse però:
non voleva creare tensioni o
imbarazzi o violenze di fronte ad una bambina
piccola ed innocente.
<<
Non ho mai avuto figli, come posso aver fatto ad imparare ad accudire
un
bambino? >> grugnì la bionda, passandosi una
mano tra i lunghi capelli,
mezzi bagnati e mezzi asciutti.
<<
Beh, non ha molti fratelli più piccoli? >>
continuò Roy, mentre la
piccola Smiley si dimenava furiosamente nell'acqua.
<<
Appena nata Stronghina sono stata mandata al collegio femminile di
Central. Non
sono tornata a casa fino al decimo compleanno di Catherine, e
lì mi sono
arruolata nell'esercito. >> raccontò, anche
se, dopo poco, se ne pentì.
lei non raccontava mai nulla di sè, soprattutto questa parte
della sua storia;
neanche i suoi sottoposti a Briggs sapevano, neanche Miles.
<<
Allora mi perdoni, ero convinto che lei avesse cresciuto i suoi
fratelli.
>> Mustang tirò su la bambina, che rise
allegra, e l'adagiò su
un'asciugamano, per poi avvolgerla ed asciugarla.
<<
Non importa, nessuno sa questa storia. >>
accennò ad una risata ed il
Colonnello rimase sconvolto: non aveva mai visto il Maggiore Armstrong
ridere,
quindi non sapeva neanche bene come reagire. << Tutto
bene, Colonnello?
>> gli chiese infatti la donna, vedendo che lui era
imbambolato a fissare
gli occhi di Smiley.
<<
Sa, Maggiore. >> il Colonnello si alzò in
piedi, prese in braccio la
bambina che ridacchiava, e lanciò uno sguardo alla donna,
con un sorriso che
avrebbe fatto cadere ai suoi piedi qualsiasi ragazza. <<
Non l'avevo mai
vista ridere. >> ed uscì dal bagno,
lasciandola lì, sola, a riflettere.