Anime & Manga > Full Metal Alchemist
Segui la storia  |       
Autore: Sophie_moore    25/09/2011    3 recensioni
Miss independent
Miss self-sufficient
Miss keep your distance
Miss unafraid
Miss out of my way
Miss don't let a man interfere, no
[...]Olivier Milla Armstrong non era una donna normale. Lei per prima lo diceva e ne andava assolutamente fiera: non aveva hobby inutili, quale cucito o ricamo; non andava in giro a sperperare denaro, come faceva sua sorella minore Catherine; non andava a ballare e non le importava un accidente delle marche di vestiti, borse, scarpe, occhiali e tutte quelle baggianate lì. E non le interessava neanche trovarsi un uomo, convinta che l’amore offuscasse la mente in battaglia.

Mini Long su Olivier =) spero vi piaccia!
Genere: Commedia, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Emergenza 4: Bagnetto & Pannolini

Quando si svegliò ad un'ora decente, Olivier constatò che la piccola aveva dormito tutto il tempo abbracciata a lei, come se fosse stata davvero la sua mamma. Rimase qualche secondo a guardarla, beandosi anche un po' del silenzio creatosi, poi si alzò e, rilevato il movimento, anche Smiley spalancò gli occhi.

La donna la prese, la portò in cucina, le mise la ciotola del latte, che aveva preparato giusto qualche ora prima, davanti e le mise in mano un cucchiaino, nella speranza che sapesse già mangiare da sola. Chissà quanti anni aveva? Probabilmente neanche uno, perchè non sapeva neanche come si tenesse in mano una posata. Avrebbe dovuto portarla da un dottore, ma lei conosceva solo dottori di Briggs, e di certo non era il caso di portare una bambina così piccola ed indifesa in un posto così freddo ed ostile. Doveva quindi cercare qualcuno a Central City, ma chi poteva contattare? Se fosse stato un dottore qualunque, questo avrebbe potuto svelare a tutti il suo segreto, rendendola così vulnerabile e a rischio di licenziamento dall'esercito. Perciò serviva qualcuno di cui si potesse fidare ciecamente, che fosse separato dall'esercito in modo da non correre alcun rischio, e, possibilmente, che avesse qualche scheletro nell'armadio in modo che se avesse dovuto difendersi, Olivier avrebbe potuto usare quell'arma.

Il Maggiore si risvegliò dai suoi pensieri nel momento in cui qualcuno suonò al campanello. Vide Smiley completamente imbrattata di latte e pane che giocava a sbattere il cucchiaino nella ciotola e schizzare tutto il tavolo; e decise che doveva assolutamente trovare un dottore al più presto. Percorse la distanza che la separava dalla porta in grandi falcate e la spalancò, trovandosi di fronte un Colonnello Mustang di ottimo umore. << Cosa vuole? >> gli chiese immediatamente, squadrandolo dall'alto in basso.

<< Sono venuto a controllare. >> l'uomo entrò in casa senza aspettare il permesso della donna e si diresse a grandi passi in cucina, dove vide il disastro che aveva combinato la bambina. << E ho anche fatto bene! >> commentò, facendo ridere la piccola. Scosse la testa piano, le tolse il cucchiaino di mano e le allontanò la ciotola da davanti, in modo che non ci arrivasse più. << Perchè non le ha dato da mangiare lei? >> chiese alla donna, voltandosi a guardarla con aria interrogativa.

<< Credevo sapesse mangiare da sola, non si comincia subito ad usare le posate? >> brontolò lei, incrociando le braccia al petto.

Roy sospirò e andò alla ricerca di un tovagliolo, ma a metà strada decise che forse era meglio farle direttamente il bagno, anche perchè il pannolino cominciava ad avere un'odore particolarmente sgradevole. << Dobbiamo farle il bagno. >> disse ad alta voce, in modo che anche Olivier si potesse abituare all'idea.

<< Non ci penso neanche! >> scattò infatti, puntando il piede a terra con violenza. << Io sono il Maggiore Generale Olivier Milla Armstrong, non ho la minima intenzione di lavare il sedere ad una mocciosa! >>

Smiley, sentitasi presa in causa, si voltò verso la donna e, vedendo la sua espressione arrabbiata, prese a piangere.

<< Eddai Maggiore, non faccia la dura! Come fa a dire di no a questo bel faccino? >> il Colonnello prese la bimba in braccio e la porse alla donna, cercando di rivegliare il suo istinto materno.

Ci furono un paio di secondi nei quali Olivier e Smiley si guardarono negli occhi, come a decidere chi fosse la più forte tra le due, ma ad un certo punto la bionda sospirò e la prese in braccio, dandogliela vinta. Dopotutto, poteva mai mettersi in competizione con una neonata??

<< Bene, molto bene. Allora, vada a metterla nell'acqua calda dentro alla vasca, io vado a cercare il cesto di ieri. >> decise l'uomo, annuendo convinto.

<< Dovrebbe essere in sala dietro al divano. >> gli disse Olivier, appena prima di sparire dietro alla porta del bagno.

Roy sorrise: nonostante le apparenze, quella donna non era così fredda. Si recò in soggiorno, prese la cesta e, come aveva immaginato, ci trovò ancora un paio di pannolini che sarebbero dovuti bastare per quella giornata. Tornò trotterellando in bagno, dove però vide un altro disastro: Olivier quasi tutta bagnata e il bagno pieno di schiuma. << Ma che cavolo...?? >> non finì la domanda, interrotto dallo sguardo omicida della donna. Sospirò e le si sedette di fianco, togliendosi la casacca militare e la maglietta bianca sotto, rimanendo così a torso nudo. Aprì l'acqua, dopo aver dato la bambina in braccio alla donna, e aspettò che questa diventasse tiepida, per metterci poi del bagnoschiuma dentro. Afferrò di nuovo la bambina e la immerse, controllando ogni suo movimento per evitare un'altro disastro.

<< Dove ha imparato? >> gli domandò Olivier, sporgendosi per vedere se la bambina cominciava a sbattere le mani sull'acqua e a creare danni.

<< Quando ero un ragazzo ho lavorato come baby-sitter per guadagnare qualche soldo. >> spiegò brevemente, mentre Smiley cominciava a ridere e a giocare con le bolle.

<< Davvero? Non l'avrei mai detto! >> commentò lei, sinceramente stupita.

Roy ridacchiò tra sè e sè: lui non avrebbe mai detto che lei potesse avere un'espressione così curiosa e così infantile guardando una bambina che faceva il bagnetto. << Io non avrei mai detto che lei non fosse in grado di prendersi cura di un bambino. >> disse però: non voleva creare tensioni o imbarazzi o violenze di fronte ad una bambina piccola ed innocente.

<< Non ho mai avuto figli, come posso aver fatto ad imparare ad accudire un bambino? >> grugnì la bionda, passandosi una mano tra i lunghi capelli, mezzi bagnati e mezzi asciutti.

<< Beh, non ha molti fratelli più piccoli? >> continuò Roy, mentre la piccola Smiley si dimenava furiosamente nell'acqua.

<< Appena nata Stronghina sono stata mandata al collegio femminile di Central. Non sono tornata a casa fino al decimo compleanno di Catherine, e lì mi sono arruolata nell'esercito. >> raccontò, anche se, dopo poco, se ne pentì. lei non raccontava mai nulla di sè, soprattutto questa parte della sua storia; neanche i suoi sottoposti a Briggs sapevano, neanche Miles.

<< Allora mi perdoni, ero convinto che lei avesse cresciuto i suoi fratelli. >> Mustang tirò su la bambina, che rise allegra, e l'adagiò su un'asciugamano, per poi avvolgerla ed asciugarla.

<< Non importa, nessuno sa questa storia. >> accennò ad una risata ed il Colonnello rimase sconvolto: non aveva mai visto il Maggiore Armstrong ridere, quindi non sapeva neanche bene come reagire. << Tutto bene, Colonnello? >> gli chiese infatti la donna, vedendo che lui era imbambolato a fissare gli occhi di Smiley.

<< Sa, Maggiore. >> il Colonnello si alzò in piedi, prese in braccio la bambina che ridacchiava, e lanciò uno sguardo alla donna, con un sorriso che avrebbe fatto cadere ai suoi piedi qualsiasi ragazza. << Non l'avevo mai vista ridere. >> ed uscì dal bagno, lasciandola lì, sola, a riflettere.

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Full Metal Alchemist / Vai alla pagina dell'autore: Sophie_moore