In
love I've always been a mercenary
John è diventato involontariamente un mercenario d’amore, un cuore in prestito, un comodato d’uso con scadenza da definirsi.
Non è stato professionale infatuarsi del proprio comodatario, però. A pensarci, è un po’ come innamorarsi di se stessi.
Forse è per il suo cervello che ha perso la testa, così luminoso e vibrante – e questo è molto più sensato.
Sarebbe decisamente più salutare chiedergli la restituzione anticipata, ma a questo punto John è fregato.
La scadenza non l’hanno decisa, ma a questo punto John è fregato.
Sa di non voler vedersi restituire il cuore. Può tenerselo, glielo regala.
E' suo ormai.
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Questa schifezza è colpa mia, dei Panic! at the disco che mi hanno gentilmente fornito il titolo, e di Madame I., che mi ha voltato le spalle e non sembra interessata a riprendermi per mano. E io per ripicca scrivo schifezze, in qualche modo dovrà pure fermarmi. L'argomento "cuore" mi è particolarmente caro, ne ho già scritto e tornerò a scriverne - si spera con risultati migliori. Sono 100 parole una peggio dell'altra, perdonatemi, me ne torno nella mia caverna. Per chiarimenti o insulti, sapete dove trovarmi.