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Autore: Feel Good Inc    30/09/2011    0 recensioni
[ Vol. VII, The Patchwork Girl of Oz ]
Fu un attimo, l’istante che ci mette un cervello a capire una cosa semplicissima ma impercettibile. Bastò la vista del sorriso che Dorothy e Ojo si scambiarono.
[ Scraps/Spaventapasseri/Dorothy/Ojo ]
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dorothy Gale, Ojo, Ozma, Scraps, Spaventapasseri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Un arcobaleno e un sentiero dorato'
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Unnoticed

~ l’essenziale è invisibile agli occhi

 

 

 

 

 

 

 

 

One glance was all it took.

 

 

 

« Posso andare con Ojo, per dargli una mano? »

L’attenzione di tutti si spostò su Dorothy. Ozma e il Mago la guardarono con aria molto sorpresa; Scraps smise all’istante di canticchiare versi assurdi e sembrò immergersi in riflessione; Ojo, dal canto suo, era più confuso che mai. Nessuno notò il sussulto dello Spaventapasseri.

« Vorresti? » domandò Ozma di rimando, e Dorothy annuì convinta.

« Sì. Io conosco benissimo Oz, mentre Ojo non ne sa praticamente nulla. Mi dispiace molto per suo zio e per la povera Margolotte e vorrei aiutarlo a salvarli. Posso andare? »

Il viso del ragazzo divenne rosso come il cuore della Gatta di Vetro e i suoi occhi si accesero di grato entusiasmo. Lo Spaventapasseri riconosceva quell’espressione, perché Dorothy l’aveva dipinta spesso anche sul suo volto – anche se era già dipinto.

Ozma sorrise. « Se lo desideri. »

Fu un attimo, l’istante che ci mette un cervello a capire una cosa semplicissima ma impercettibile. Bastò la vista del sorriso che Dorothy e Ojo si scambiarono.

Per la prima volta da che il processo era iniziato, lo Spaventapasseri aveva smesso di guardare Scraps.

« Se Dorothy va, io devo prendermi cura di lei. Un pozzo buio può trovarsi soltanto in un posto inaccessibile, e potrebbe essere pericoloso. »

Fu un attimo, l’istante che ci mise il suo cervello a rendersi conto che un sorriso di Dorothy – per lui, solo per lui – valeva più di tutti i colori dell’arcobaleno.

Scraps disse che sarebbe andata con loro: eppure quasi non la sentì.

 

 

[ 245 parole ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio dell’autrice

 

Spoiler!: in The Patchwork Girl of Oz Ojo, un ragazzo Munchkin, deve procurarsi gli ingredienti necessari all’incantesimo con cui il Dottor Pipt riporterà in vita sua moglie Margolotte e lo zio dello stesso Ojo, Nunkie, accidentalmente trasformati in statue di marmo. Per far questo arriva a infrangere la legge e la Principessa Ozma lo sottopone a un processo, salvo poi perdonarlo e assicurargli il suo aiuto in ciò che intende fare; più ancora di Ozma lo aiuta Dorothy – che a questo punto penso sia malata di una sorta di ossessione altruista(!) e che infatti decide di accompagnare Ojo, dal momento che il ragazzo conosce di Oz solo la Foresta Azzurra in cui è sempre vissuto con lo zio. Lo Spaventapasseri dichiara subito che andrà con lei per proteggerla – e alla spedizione si aggiunge anche Scraps, la ragazza di patchwork amica di Ojo, per la quale lo Spaventapasseri ha dimostrato finora una grande ammirazione.

Ed ecco che giungo ad esporre con questa flash le mie teorie sullo Spaventapasseri/Scraps. Lo Spaventapasseri non ha occhi né pensieri che per Scraps, prima che Dorothy annunci di voler seguire Ojo, rischiando la vita per la, uh, centocinquantesima volta da che è nata. Da quel momento in poi l’appassionato interesse dello Spaventapasseri per Scraps svanisce quasi del tutto; non c’è più neppure-un-singolo episodio in cui lui si lasci andare ad apprezzamenti sulla ragazza di patchwork come in precedenza. Non si sarà magari reso conto che esistono cose molto più importanti della mera attrazione verso una creatura che ci somiglia moltissimo? Ecco, per me lo Spaventapasseri prova essenzialmente questo nei confronti di Scraps: è ovvio che gli piaccia, perché lui è imbottito di paglia e lei di cotone, perché entrambi hanno paura del fuoco e dell’acqua, perché insomma sono molto simili per natura e questo genera una subitanea simpatia. Ma vogliamo parlare di tutto ciò che ha vissuto con Dorothy? La ‘cotta’ per Scraps sbiadisce letteralmente se paragonata alla complicità – che durante il viaggio verrà messa in luce di continuo – tra Dorothy e lo Spaventapasseri.

Ecco il motivo per cui resto sulle mie posizioni, e non rinnegherò lo Spaventapasseri/Dorothy soltanto perché in questo settimo libro sembra nascere lo Spaventapasseri/Scraps. X3 [Oddio, ma mi sentite? Mi sembra di essere finita in una di quelle diatribe tra shipper esagitate: X/Y forevaH! – X/Y fa schifo, X/Z forevaH!]

Anche qui i dialoghi sono tutti presi di pari passo dal testo. Di mio ci sono soltanto i pensieri, gli sguardi e i sorrisi. Una sorta di occhiata più approfondita su una scena del tutto canonica.

I versi assurdi di Scraps permeano tutto il libro, creando alterchi esilaranti con Ojo che la implora spesso di stare zitta; la Gatta di Vetro, Bungle, appartiene al Dottor Pipt e a Margolotte e ha seguito Ojo e Scraps alla Città di Smeraldo perché, superba com’è, non è mai andata d’accordo con i padroni; il pozzo buio è uno dei luoghi che dovrà visitare Ojo nella sua ricerca (gli serve un quarto di pinta d’acqua presa da un pozzo buio che non abbia mai visto la luce).

Il sottotitolo è una citazione da Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry, mentre la lyric iniziale è tratta da I want you back dei Jackson 5.

... Sì, lo so che è molto seccante trovare una lista di note più lunga del testo. Ma è colpa dell’editoria italiana, che non solo produce schifezze, ma in più tralascia a bella posta di pubblicare opere immortali quali la saga di Baum. EDIT marzo 2012: come non detto. Anche questo tomo è stato finalmente tradotto *^*

Aya ~

   
 
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