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Autore: telesette    04/10/2011    1 recensioni
Attraverso i ricordi di Tisifone, legati a quel giorno lontano negli anni in cui lei e Pegasus si erano incontrati la prima volta, una fanfic introspettiva per ricordare uno dei momenti più dolci che la serie TV ci ha regalato...
Dedicata a Lady Aquaria per il suo compleanno!
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ophiuchus Shaina, Pegasus Seiya
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Pegasus x Tisifone'
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La Vera Forza di un Cavaliere

Quando quel simpatico coniglietto comparve all'improvviso fuori del nostro campo d'allenamento, non potei fare a meno di chiedermi da dove fosse sbucato. Era spaventato, probabilmente in fuga da qualcuno... o più semplicemente la mia maschera doveva fargli una paura terribile, poverino! Difatti come la tolsi per tranquillizzarlo, quel dolce batuffolo bianco parve capire che non avevo alcuna intenzione di fargli del male. Da principio annusò l'aria, avvicinandosi con cautela, dopodiché mi saltò in braccio proprio come un cuccioletto affettuoso.

- Come sei tenero - pensai.

Nonostante mi fossi distratta un attimo, a causa di quel suo musetto che sfregava contro la mia guancia, avvertii chiaramente che non ero da sola. Come girai lo sguardo infatti, mi ritrovai faccia a faccia con un giovane sfrontato che aveva avuto nientemeno l'ardire di penetrare nel nostro campo senza permesso. Anche se ero ancora molto giovane, non potevo assolutamente tollerare un simile affronto: ai maschi era severamente vietato l'accesso nella zona riservata alle donne destinate a diventare Sacerdotesse di Atena; anche se in questo caso si trattava solo di un ragazzino sciocco e insolente, non avevo alcuna intenzione di passare sopra il suo atteggiamento sfacciato come se niente fosse... Tuttavia, proprio mentre stavo per colpirlo, in quel momento mi accorsi di essermi scioccamente ferita al polso ( probabilmente una delle allieve era riuscita a portare a segno un attacco più forte di quanto pensassi ) e il dolore fu tale da costringermi a inginocchiarmi con la mano che sanguinava vistosamente. Costui sembrava ancora ignorare la gravità del suo trovarsi lì ( o era sciocco oppure non gliene importava semplicemente nulla delle regole! ) e, nel vedermi in difficoltà, si preoccupò subito di fasciarmi la ferita strappandosi una striscia di stoffa dalla sua maglietta. Naturalmente la mia reazione fu quella di provare a colpirlo ma, con la ferita che mi bruciava, non potevo imprimere una gran forza al mio pugno.

- Andiamo, non serve che fai la "dura" con me - esclamò lui, bloccandomi il braccio e accingendosi a fasciarmelo dopo avermi spiazzata completamente. - L'ho capito subito che sei una ragazza dolce e sensibile!

Mentre costui si limitava a bendarmi il polso ferito, io non potei fare a meno di osservarlo confusa. Era la prima volta che un ragazzo mi usava una simile gentilezza... Del resto era anche la prima volta che avevo a che fare con un ragazzo, da che ero giunta al Grande Tempio per diventare una guerriera. Mi era stato insegnato che una donna che vuole diventare cavaliere deve imparare a celare la sua natura e i suoi sentimenti dietro la maschera che è costretta ad indossare; chiunque la veda senza quella protezione può infatti continuare a vedere la fragilità della sua condizione femminile ed eventualmente farsi forte di questo per umiliarla. Eppure quel ragazzo sembrava... Diverso!

Non mi stava usando eccessiva premura, solo perché ero una ragazza, e nemmeno si comportava così per mortificarmi. Semplicemente mi aveva visto ferita e si era preoccupato di aiutarmi, esattamente come avrebbe aiutato chiunque altro al mio posto che si fosse trovato in difficoltà. Nel suo sguardo puro ed ingenuo lessi chiaramente che non c'erano né ipocrisia né inganno; chiunque egli fosse, quel ragazzo era sicuramente dotato di uno spirito limpido e di grande generosità d'animo.

- Ecco fatto - esclamò, non appena ebbe finito di stringere il nodo. - Ora devo andare, ricordati di cambiare la benda, ciao! 
- Aspetta...

Non so bene nemmeno io per quale motivo gli dissi di aspettare, forse per ringraziarlo chissà, in ogni caso lui non mi diede neanche retta ed era già sparito prima ancora che io riuscissi ad aprire bocca. Subito lo sguardo cadde sul mio polso fasciato, non riuscivo a dimenticare il modo in cui mi aveva sorriso, ero confusa... Per la prima volta, dopo tanto tempo, mi ero resa conto che il mio cuore di donna era ancora sensibile a certe cose. Non ero ancora pronta per essere considerata a pieno titolo una sacerdotessa/guerriera, eppure allo stesso tempo una parte di me continuava a ripetermi che non era sbagliato mostrare affetto verso qualcuno. Quel ragazzo, di cui ignoravo completamente il nome, mi aveva appena ricordato che la forza di un cavaliere non risiede solo nel suo aspetto o nella sua abilità in combattimento bensì nella forza del suo cuore!

FINE

Dedico questa fanfic a Lady Aquaria, in occasione di questa particolare ricorrenza, augurandole di tutto cuore BUON COMPLEANNO !!!

   
 
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