Titolo: Una Nuvola Casuale sul Mattino
Autore:
Nemeryal
Fandom: Axis Powers Hetalia
Rating: Giallo
Genere: Slice of
Life, Commedia, Fluff.
Avvertimenti: Flash Fic,
Shonen-Ai, Missing Moment, Slash.
Personaggi: Ivan
Braginski/Russia, Alfred F. Jones/America
Pairing: RusAme
Musica: La Prima Pioggia - Pierangelo Bertoli
Trama: Ora Alfred ricordava –vagamente, molto, molto vagamente- i
nuvoloni ammassati sopra le loro al ritorno dal meeting, un gorgoglio di tuoni,
la pioggia che cadeva, fitta e fredda. Aveva la pallida impressione di Ivan che
si girava verso di lui, insinuando qualcosa su “Ma l’America non era il Paese del Sole, da?”
Dedica: a Silentsky
Note: Ora guardatemi in
faccia e chiedetemi “Ah, Nemeryal? Ma che caspio hai scritto?!”. Sì, me lo sto
chiedendo anche io. Una PWP? Cioè, boh, no, non credo. Insomma, è tutto così
vago O_o
Ammettiamolo, lascio che il mio
cervello lavori troppo durante i viaggi in treno. Però è passata questa canzone
di Bertoli e io..io..Ngwah ç_ç *va a ritirarsi in un angolino a fare cerchietti
per terra*
(Prompt presi dalla Big Damn Table, cui io, però, non partecipo)
[Prompt: Pioggia, Amanti]
Una Nuvola Casuale sul Mattino
Ora, Alfred ricordava –vagamente, molto, molto vagamente- i
nuvoloni ammassati sopra le loro teste al ritorno dal meeting, un gorgoglio di tuoni,
la pioggia che cadeva, fitta e fredda. Aveva la pallida impressione di Ivan che
si girava verso di lui, insinuando qualcosa su “Ma l’America non era il Paese del Sole, da?”
Vuoi per caso, vuoi per scelta, vuoi
anche perché non c’erano fast food nei
dintorni, si erano ritrovati entrambi al
riparo nell’abitazione di America,
che, da eroico padrone di casa qual
era, aveva dato al russo un asciugamano ed era andato alla ricerca di vestiti
asciutti per il commie del malaugurio.
Aveva messo a soqquadro la stanza per trovare delle magliette che non avessero
una stampa di super eroi sopra -e non
perché sapeva benissimo quanto Russia le detestasse, cosa gliene importava
a lui dei gusti del Nasone?, ma per
timore che gliele sformasse con le sue “ossa grandi”.
E poi, tutto sfumava nel livore della
pioggia e nel suo scrosciare ansimante contro la finestra chiusa: Alfred che
frizionava i capelli di Ivan, dicendogli che era un Inutile Commie Nasone,
neanche capace a darsi un’asciugata, Ivan che gli scostava una ciocca
appiccicaticcia dalla faccia, sorridendo di quel suo sorriso infantile e
inquietante..
America affondò le dita nelle spalle
del russo: un ringhio di tuono più forte degli altri gli aveva fatto salire un
brivido di paura lungo la schiena. O forse era stato il respiro di Russia a
farlo tremare?
No, Alfred non avrebbe saputo dirlo. Non
in quel momento, almeno.
C’era la pioggia che copriva ogni
risposta.
{ E la pioggia cadeva convinta
sulle cose sulla gente senza trattenersi più
e la pioggia copriva compiacente
testimone di un istante che perdeva le virtù }