Somiglianze.
- Dedicata a Zuko ed Aang che sono più simili di quanto mi aspettassi.
α
Non sembra ma tra tutte le cose, nascere è lo sforzo più grande e complicato cui si è sottoposti. Non si tratta di rialzarsi dopo una caduta, di asciugare una lacrima.
Si tratta di affermarsi.
Si tratta di afferrare quell'attimo irripetibile e sfuggente che permette di avere lo slancio iniziale per poi seguire la caduta.
É, come d'inverno, il timido brillare di una scintilla immersa in un modo di fredde brune.
È, come in primavera, una brezza calda umida che distribuisce minuscole perle dissetanti sul mare d'erba nascete e sulle gemme smeraldine dei rami.
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L'inizio è duro, non consente errori.
Un errore iniziale decreta la fine, senza possibilità alternative.
Tremori tra la soffice paglia, timide linguette sfilano tra le delicate carezze involontarie.
Un soffio di vento cauto e lento, ma costante. Che sostiene e rafforza consentendo agli steli di stiracchiarsi e alle gemme di prendere coraggio.
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Quali impavidi movenze impetuose.
Lingue che si sostituisco a lingue in una danza misteriosa applaudita da scoppi e scintille. Colori luminosi, rosso, arancio, oro, verde smeraldo, azzurro cielo.
Quale scrigno di segreti visibili a pochi occhi che afferrano e tramutano i ciocchi disposti a piramide in miniatura.
Luce e tepore, palpitanti.
Energia visibile.
Venti decisi scorrono tra foglie e steli rigogliosi, verdi brillanti.
Disperdendo luce, giocando a nascondino, sono cavalieri irruentemente galanti che dettano i ritmi della danza che si fa ora lenta e forsennata come muta l'estro della direzione e poi lenta e poi piana.
§§§
Dalla vita sorge il sentiero che ognuno, alla fine, deve percorrere. Anche la sua movenza è fluttuante e sinuosa.
È fiamma, diversa.
Ha perso molta energia, quasi tutta l'ha spesa intorno ai carboni e alle braci palpitanti.
S'acquieta il vento, la sua energia esaurisce con l'ultima danza offerta a foglie e steli ormai appassiti, s'adagiano dolcemente al suolo, accompagnate dai loro devoti cavalieri.
ω
Pochi residui, resti di ciò che è stato.
Tiepide forse, destinate a diventare polvere o nuova fiamma.
Polvere.
Trasportata da deboli correnti, spargendo il ricordo di vecchie emozioni.