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Autore: FallingStar    07/10/2011    2 recensioni
In un tranquillo villaggio in mezzo a una foresta, un cucciolo di volpe cambierà per sempre la vita di un ragazzino. Ma in meglio, o in peggio?
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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                                                                 CAPITOLO 2
                                                      L’inizio della convivenza
 
Il sole stava tramontando quando Sasuke arrivò davanti al cancello di villa Uchiha. Infilò una mano nella tasca dei pantaloni e tirò fuori la chiave. Aprì il cancello ed entrò. Fatto un breve tratto arrivò davanti alla porta. L’aprì, ed entrò in casa. Chiuse la porta dietro di se e attraversato un lungo corridoio arrivò ad un salotto. Posò il volpacchiotto a terra e gli disse:- Ben venuto nella tua nuova casa Naruto.- Il cucciolo si guardò intorno. Quella villa era una specie di incrocio tra una villa all’antica e una moderna. Infatti, vista da fuori, poteva sembrare una di quelle vecchie ville in perfetto stile giapponese, ma dentro non mancavano certo i confort moderni. Con un salto, Naruto salì su un grande divano stra morbido e stra comodo. Poi guardò davanti a se e vide un mega televisore al plasma che ricopriva mezza parete. Sotto, un tavolino di vetro dove era poggiato un telecomando con una marea di pulsanti. In più, il pavimento era quasi interamente coperto da un tappeto dall’aria antica. Sasuke si sedette vicino a Naruto, prese il telecomando, accese la TV e cominciò a fare zapping fra i vari canali. Notò che Naruto si stava guardando intorno con l’aria di cercare qualcuno.
S:- Se stai cercando di vedere se qui abita qualcun altro sprechi tempo. Qui vivo solo io.-
Naruto puntò i suoi grandi occhi azzurri sull’Uchiha guardandolo sorpreso.
S:- Ti sembrerà strano ma è così. I miei genitori sono morti quando avevo 7 anni in un incidente  stradale e in quanto a mio fratello… Ha preso in mano l’impero industriale di famiglia e poiché il suo centro è a Oto, si è trasferito lì. Torna a casa raramente e solo per prendere vestiti puliti. Lo so che sarebbe più normale che li comprasse direttamente lì ma dice che a Oto fanno dei vestiti orrendi. Ah che scemo che sono, tu non puoi capire quello che dico.-
Poi riprese a fare zapping, ma avrebbe giurato di aver visto Naruto triste dopo che aveva finito di parlare. Dopo un’ora chiuse la televisione, posò il telecomando, si alzò e girandosi verso Naruto disse:- Andiamo in cucina a mangiare qualcosa.- e gli fece segno di seguirlo. Subito, il volpacchiotto scese dal divano e lo seguì. Non ci volle molto per arrivare in cucina visto che la sua porta comunicava con quella del salotto. Naruto si guardò intorno. Quella cucina era il sogno di qualsiasi cuoco. C’erano tutte le macchine e gli strumenti, possibili e immaginabili, per cucinare qualsiasi cosa. In un lato, invece, si trovavano un tavolo con quattro sedie, che dovevano essere le uniche cose normali di quella casa. Poi tornò a fissare Sasuke. Vide che si trovava davanti un enorme frigorifero bianco. Lo aprì e Naruto notò che c’era cibo per sfamare un esercito. Sasuke prese alcuni ingredienti e si fece un panino. Poi si girò e inizio a fissare Naruto.
S:- E adesso cosa ti do? Non ho idea di cosa mangino le volpi. Chiamerò Kakashi-san. Magari lui, o Iruka-san, lo sanno.-
Stava per prendere il cellulare, quando vide Naruto, davanti al frigo, che stava cercando di raggiungere qualcosa con le zampette. Guardò cosa cercava di afferrare e, con suo grande stupore, vide che si trattava di una ciotola di ramen. L’afferrò e disse:- Non dirmi che vuoi questo?-
Naruto fece segno di si con la testa. Sasuke era ancora più sorpreso, ma alla fine scrollo le spalle e dopo qualche secondo, lui era al tavolo a mangiare il suo panino e sotto c’era Naruto che si ingozzava con il ramen. Finito il panino, Sasuke tornò a in salotto sempre seguito da Naruto. Dopo un paio di ore, Sasuke prese in braccio Naruto e disse:- E ora di andare a letto.-
Poi si diresse verso una porta chiusa che Naruto non aveva notato. Il moro l’aprì e il volpacchiotto vide che da un lato, c’era un lungo corridoio con tante porte e dall’altro, delle scale. Sasuke andò deciso verso le scale e le salì. Sopra c’era un altro corridoio altrettanto lungo e con altrettante porte.
Sasuke iniziò a camminare e si fermò davanti alla terza porta. Ma appena mise la mano sulla maniglia si blocco e posò il suo sguardo su Naruto.                                                                           S:- Forse è meglio che ti dia una lavata prima di portarti in camera. Visto che ormai siamo qui sopra tanto vale usare il bagno di servizio.-
Così riprese a camminare, si fermò davanti a l’ultima porta del corridoio e l’aprì. Dentro c’era un comunissimo bagno. Naruto fissò stupito Sasuke. Se un normale bagno era il bagno di servizio, chi sa come doveva essere quello “normale”. Ma infondo, da quel poco che aveva già visto della casa non c’era tanto da stupirsi. Sasuke preparò tutto il necessario e iniziò a lavarlo, anche se fu piuttosto faticoso visto che Naruto continuava a dimenarsi come un matto. In più, non era riuscito a togliergli i campanellini e, alla fine, lo aveva dovuto lavare con quelli addosso. Finita “la battaglia”, lo asciugò e poi lo portò nella sua camera. Appena entrato, poggiò Naruto a terra e gli disse:- Quasi quasi vado a farmi una doccia. Tu resta qui.-
Uscì dalla stanza e Naruto si guardò intorno. Non c’era molto arredamento. Un letto, un tavolo con una lampada e una sedia, un comodino con una sveglia e un armadio. Una camera qualsiasi insomma, se escludiamo che i mobili erano in legno di noce, che l’armadio era gigantesco e che il letto era tanto grande che ci potevano dormire tre persone insieme. Poi sentì il rumore della porta che si apriva. Si voltò e si trovo davanti Sasuke con addosso solo un accappatoio, per di più aperto. Il moro si levò l’accappatoio e lo buttò in un angolo della stanza, poi aprì l’armadio e ne tirò fuori un paio di boxer e il pigiama. Iniziò a infilarseli e notò Naruto girato verso la porta. Incuriosito, gli si avvicinò mentre finiva di mettersi il pigiama e vide che aveva il muso basso e che era anche più rosso di prima.
S:- (in tono divertito) Ma guarda, non sapevo che gli animali avessero il senso del pudore.-
Naruto, ancora rosso, lo guardò con rimprovero, quasi gli volesse dire:- Dovresti averlo anche tu il senso del pudore.-
S:- Ehi! Ti ricordo che io vivo qui da solo! Quindi non vedo il problema. E poi faccio così solo a casa. Fuori non lo farei neanche se mi ricattassero.-
Naruto gli lanciò un’occhiata che pareva dicesse:- Ci mancherebbe pure.-
Sasuke non riuscì a trattenere una risata. Prese Naruto tra le mani e disse:- Lo sai che sei strano per essere un’animale? Sembri quasi una persona.-
Il volpacchiotto sbiancò e lanciò un’occhiata da:- Ma no, che dici.-
S:- Sei davvero strano. Però mi piaci.-
A quelle parole Naruto diventò ancora più rosso. Poi, Sasuke posò il volpacchiotto sul letto, si infilò sotto le coperte, le aprì nella direzione di Naruto e gli disse:- Dai vieni. Visto che oggi è il primo giorno che stai qui ti lascio dormire con me.-
Naruto non se lo fece ripetere due volte e, in pochi secondi, era già sotto le coperte accucciato vicino a Sasuke. Questo gli accarezzo la testa un paio di volte, poi sussurro un:- Buona notte, Naruto.- ed entrambi si lasciarono cullare dalle braccia di Morfeo in un dolce sonno ristoratore.

Ciao a tutti!^^
Scusate se il paragrafo è corto, ma mi era uscito così!^^'''
Purtroppo i primi saranno tutti corti, ma vi posso assicurare che il prossimo sarà più divertente!^^
Ciao,
FallingStar 
  
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