Libri > Cronache del mondo emerso
Ricorda la storia  |      
Autore: Nihal_Land of Wind    07/10/2011    7 recensioni
"Nihal è morta".
One-shot sui pensieri di Ido quando riceve la notizia della morte di Nihal. Scritta di getto in poco tempo.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ido, Nihal, Sennar
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
L’ultima lettera
 
Ido rientrò nella sua stanza a notte fonda: era stata una giornata stancante. La riunione per pianificare un attacco contro il re della Terra del Sole Dohor era iniziata poco dopo l’alba e si era protratta fino a quel momento. Lo gnomo aveva avanzato una proposta dopo l’altra, ma si rendeva conto da solo che erano una più debole dell’altra.
Sono un vecchio, aveva pensato. Tuttavia il Consiglio delle Acque aveva piena fiducia in lui.
Si stese sul letto, pensando che la notte gli avrebbe portato consiglio e cercando perciò di addormentarsi subito.
Tuttavia si girava e rigirava nel letto, senza che il sonno arrivasse a calmarlo; dopo tre ore, visto che era ancora sveglio, decise di andare a fare una passeggiata fino ai bastioni del palazzo. Da lassù, se osservava l’orizzonte, poteva intravedere il Saar e le sue acque tumultuose. Se girava un po’ lo sguardo dell’occhio che gli era rimasto, poteva perdersi nella steppa della Terra del Vento, che però era stata distrutta da Aster.
Da quanto tempo Nihal e Sennar erano andati via? Tanto, eppure sembrava ieri che aveva incontrato la mezzelfo per la prima volta, le aveva insegnato a combattere, poi la missione e infine la Grande Battaglia d’Inverno.
Si immerse nei ricordi; senza accorgersene si era fatto giorno, dopo poco si sarebbero svegliati tutti e le riunioni sarebbero cominciate di nuovo.
Camminando per il corridoio, passò di fianco a una finestra e solo in quel momento si accorse di una fiammella sopra la sua testa. Strano, l’unico che gli mandasse messaggi magici era Sennar, ma sarebbe toccato a Ido rispondere. In effetti era passato del tempo dall’ultima lettera del mago, ma con tutti i problemi che Ido aveva avuto era diventato faticoso rispondergli presto. Più veloce che potè, prima che il messaggio si perdesse, sfrecciò in camera sua per prendere le pietre magiche.
Compiuto il rito, dalla fiammella emerse una lettera, che Ido prese e lesse seduto sul letto. Sembrava che fosse stata scritta da una mano tremante e in alcuni punti era difficile leggere per la presenza di qualche goccia. Era sorpreso, ma bastarono poche righe e la sorpresa svanì.
 
Ido,
è con la forza della disperazione che ti scrivo questa lettera. Nihal è morta.
E’ stata tutta colpa mia, Ido. Non ho fatto niente per salvarla, invece avrei dovuto.
Lei si è sacrificata per salvare me e Tarik, la sua famiglia, dagli elfi. Con la spada di cristallo nero, ha infranto il medaglione che la teneva in vita, la sua preziosissima vita appesa a quel semplice manufatto elfico... Ora lei non c’è più.
Dovevo morire io, Ido. Dovevo morire io al posto suo, frappormi tra lei e la sua spada, ma riuscivo a muovermi per i maledetti esseri di queste terre...
Tarik si è chiuso nella sua stanza, non mi parla più e lo capisco perfettamente. Lui è tutto ciò che rimane della mia Nihal e devo continuare a vivere, per lui. Ma mi è intollerabile il pensiero che Nihal sia morta a causa mia. Sono io che, per la smania di sapere, ho condotto gli esperimenti sulle creature delle Terre Ignote che mi hanno posseduto e se non lo avessi fatto, Nihal non avrebbe chiesto aiuto agli elfi...
Non hai idea di quanto sia arrabbiato con me stesso. Se solo potessi tornare indietro cambierei tutto, ma... nessun incantesimo riporta sulla terra i morti.
Non la dimenticherò mai, Ido. Mai. Ora resterò qui, in compagnia del mio dolore. Non ho fatto niente per salvare Nihal e ora farò l’impossibile per Tarik.
So che lei ti voleva bene, Ido. Sei stato come un padre per lei, me lo diceva sempre.
Mantieni viva la sua memoria, te ne prego.

Sennar

 
In seguito Ido non seppe dire per quanto tempo fosse rimasto sul letto a leggere e rileggere la lettera, registrando le parole nella mente ma rifiutandosi di capirne il senso. Nihal è morta. Non poteva essere.
Lasciò cadere a terra la pergamena, la quale svolazzò fino a posarsi sul pavimento qualche centimetro più in là.
Si accorse di tremare. La sua Nihal era morta, Nihal che si allenava con lui tutti i giorni, Nihal che gli rubava la pipa per non farlo fumare, Nihal che cadeva per terra e poi si rialzava incurante dei dolori, Nihal che tante volte si chiedeva il perché della sua esistenza e tante volte Ido le aveva ripetuto di tenere bene a mente per cosa combattesse, fino a insegnarglielo. Nihal, l’ultima mezzelfo, la cosa migliore che gli fosse capitata in tutta la sua vita. Nihal, che era come una figlia per lui.
Ascoltò i passi degli altri membri del Consiglio fuori dalla porta, senza curarsene davvero. L’unica cosa che importava in quel momento era ciò che era successo.
A sorpresa, gli tornarono in mente tante avventure passate con Nihal, quella volta che per la sua festa di investitura si era ubriacata, quando gli aveva raccontato per la prima volta delle voci che sentiva nella testa, le innumerevoli battaglie combattute insieme e dalle quali erano sempre usciti insieme, ma anche momenti apparentemente insignificanti...
Quando l’aveva vista partire assieme a Sennar sul dorso di Oarf, aveva pensato che si sarebbero visti pochissime volte ed era stato un piccolo tormento vederla volare via, ma aveva sempre pensato che sarebbe stato lui a cadere per primo, non lei. Non era così che doveva andare.
Nella sua vita, lunga anche per uno gnomo, aveva perso tante persone che amava, quasi tutte, rimaneva solo lei, fino a quella mattina. Era stanco di vedere gli altri andarsene prima di lui ed era stanco di portare tanti pesi. Lui era vecchio, ma erano sempre i giovani a morire.
Non voleva condividere con altri il suo dolore, era una cosa che non poteva divulgare ancora: il Mondo Emerso l’avrebbe ricordata per aver sconfitto Aster, ma nessuno avrebbe compreso il dolore di Ido, non solo il suo maestro. Strinse i pugni; pensava di avere finito le lacrime tempo prima, ma invece non era così.
Si abbandonò a un pianto disperato, il pianto di un padre che compiange la propria figlia.
 
 
 
 
 
L’ho scritta di getto, dopo aver letto nelle “Guerre del Mondo Emerso” quando Ido rivela al consiglio della morte di Nihal. Ok, potete uccidermi se volete... Non so come sia venuta, spero non male in ogni caso o.o Dal libro ho preso anche qualche pensiero di Ido, questa one-shot è inventata da me, ma i personaggi appartengono a Licia Troisi e alla sua bellissima trilogia “Guerre del Mondo Emerso”!
Nihal_Earth of Wind
  
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Cronache del mondo emerso / Vai alla pagina dell'autore: Nihal_Land of Wind