Anime & Manga > Detective Conan
Segui la storia  |       
Autore: kazuha89    08/10/2011    0 recensioni
un fiore di pesco. due bambini. un amore sbocciato in tenera età, sopravvissuto intatto e segreto per tredici anni . ma ora heiji deve tirare fuori dal cassetto quel segreto amore.kazuha è in pericolo, e solo lui ran e conan possono aiutarla. e shinichi? chi può dirlo? una corsa contro il tempo, un amore non corrisposto, una promessa dimenticata daranno filo da torcere a ran, conan e heiji, nel tentativo di salvare la loro amica. riusciranno a evitare che kazuha vada incontro a un crudele destino? e heiji andrà incontro al suo, di destino?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La notizia aveva seccato la gola a tutti. Io stesso non avevo parole. Mai avrei pensato a nulla di simile, e di cose ne avevo viste tante. L'era dei matrimoni combinati era passata da un pezzo, e credevo avesse fatto abbastanza danni da bastare ai posteri per tutta la vita. E invece rieccoci, noi dell'era della tecnologia più avanzata, incredibilmente invischiati nella più antica e distorta tradizione mai esistita. Ero letteralmente spiazzato, senza idee.
Erano passate le due, e nessuno aveva fatto progressi. Stavamo tutti in camera delle ragazze, per non disturbare il vecchio zio:
kazuha sdraiata sul letto, le gambe su quelle di ran, che le teneva incrociate e le massaggiava le ginocchia assorta,  heiji sdraiato a candela per terra a sollevare me come un peso con le gambe, e io seduto su di esse a riflettere. il sonno sembrava l'ultimo dei nostri pensieri.
Il vecchio goro si era ritirato ore prima dicendo che la notte avrebbe portato lui buon consiglio, e che sicuramente dopo una dormita avrebbe messo al tappeto quel gigantesco problema.
si certo...nemmeno cadendo in letargo avrebbe trovato neanche la cugina malata di un idea, con quel suo cervello poltiglioso...XD
Comunque io non ero mai stato uno che gettava la spugna tanto facilmente senza almeno aver prima dato un po’ di battaglia, e visto che ero sentimentalmente coinvolto, volevo giocarmi il tutto per tutto. Non avrei permesso mai che la piccola kazuha ci mollasse tutti per andare a vivere in Francia con uno che fa tiro al piattello usando furto kid e colleghi come bersaglio...
Per di più avevamo avuto il dispiacere di poter ammirare una foto, inclusa nella busta inviata dalla Francia del contratto, del promesso sposo...la natura a volte ha un senso dell'umorismo davvero contorto.
"dio onnipotente" avevo esclamato in preda al disgusto presa la foto da kazuha "ma è caduto in una friggitrice questo, da piccolo? sembra fatta di gomma la sua faccia. Gomma plasmata da un bambino imbranato amante dell'astrattismo..."
"La bocca della verità...non avrei saputo descriverlo meglio.." convenne ran portandomi via la foto "non guardarla più, che poi ti vengono gli incubi..."
Pienamente d'accordo. Venti o sei anni, quella faccia avrebbe turbato il sonno a chiunque...
"Già, e tanto per condire il tutto, abbiamo scoperto che è peggio di suo padre. heiji è andato a vedere online e l'ha trovato in una chatroom francese" bofonchiò kazuha ricacciando la foto nel pacco marrone contenete il contratto.
"Fa vergognare di essere uomini, uno cosi. Infanga tutta la categoria" disse heiji, scartando un pacchetto di patatine. "hot club, danzatrici del ventre, lapdance e altre cose..."
"Non adatte alle orecchie di un bambino!" sentenziò ran, sporgendosi e tappandomi le orecchie.
"Ah beh si, vero.." disse heiji, e di traverso mi vece un ghigno facendomi girare su me stesso con le caviglie...quanto lo divertiva prendermi in giro lo sapeva solo dio...
"Però nel mare grande lui ha le sue preferenze, per questo ha rotto tanto per avermi...."kazuha deglutì, nauseata." lui preferisce...come le ha chiamate, heiji?"
"le belle donnine asiatiche.." grugnì heiji, corrucciato. "bestia...ha pure scritto che il suo papà glie ne ha comprata una... gli farei una bella tracheotomia di emergenza con la mia katana, a quello.."
"..si e scordandoti poi la cannuccia per farlo respirare" inveii io, agghiacciato. Odiavo che le nostre donne venissero trattate come oggetti per la loro particolarità dai turisti assatanati.
"Oh si.." disse heiji ridendo e dandomi il pugno "Anzi, ci metterei un tappo di sughero, cosi rimarginata la ferita, avrebbe due bocche..no forse meglio evitare. Già una fa danni abbastanza, due sarebbe la fine..."
Per un secondo ci abbandonammo alle risate. Ero del parere che svagare la mente aiutasse a distendere i pensieri. Ma le distrazioni non sarebbero mai state abbastanza per quel cruccio abnorme. Il tempo stringeva e ancora eravamo in alto mare.
Unico raggio di sole fu la tempistica: heiji e il capitano toyama erano riusciti a posticipare le nozze di un giorno, quindi avevamo tre giorni di tempo al posto di due per tirare fuori la nostra kazuha dal quel pantano...
"Io rimango del mio parere: lo ammazziamo"
"heiji, non dire idiozie...non mi va che tu vada in galera, ti farebbero del male..."
"Ci andrei con un sorriso 32 denti, tesoro, parola"
"No e poi no. E poi le nostre galere le hai praticamente riempite tu, sai che atmosfera? e poi pensa a tua madre..."
"uffa" sbuffò heiji, masticando una patatina e infilandone una in bocca anche a me.
"l'unica è.." dissi masticando " attaccarci alla sola scappatoia di quel contratto labirintico: il fidanzato"
"Niente da fare, piccolo, quella medusa ha messo naso in tutta la mia vita da che l'ho avuta. Lo sa che sono single.."
Non potei evitare di fulminare heiji di sottecchi, e lui non poté evitare di farmi una smorfia del tipo: lo so, piantala...
"Dura la vita della figlia del capitano di polizia e del figlio del questore. Al distretto mi dico che sanno anche quando a me o a heiji viene un brufolo... figurati se non sanno che siamo single...ci conoscono da quando siamo nati, alla polizia di Osaka.."
"Osaka? … ma si Osaka è il problema!" esclamò Ran, ad un tratto, facendo sussultare tutti e facendomi cadere dalla presa di heiji.
"Che ha Osaka adesso?" chiesi, fregandomi l'osso sacro, dolorante.
"Sanno tutto di voi, se succede ad Osaka, no?"
"Beh si, siamo famosi, nel nostro piccolo.." disse heiji riacchiappandomi coi piedi come un pupazzo in una di quelle macchinette con l'artiglio e riprendendo a farmi fare su e giù..che odio...
"Si, ad Osaka si..ma qui?"
heiji e kazuha la guardarono, confusi.
"Beh qui conoscono me, per fama" disse heiji.
"Si, ma lei non sanno chi sia, ne che cosa fa, no?"
"Beh si...direi di si" disse kazuha, senza capire.
Io cercavo il filo logico, ma non lo vedevo. Che aveva in mente Ran?
"Ok seguite il mio ragionamento: mettiamo caso che tu, kazuha, decida di nascosto a tutti di fidanzarti con heiji.."
I due divennero paonazzi, e io ad ogni buon conto mi aggrappai saldamente alla gamba di heiji.
"Do..dove vuoi arrivare?" chiese lei, imbarazzata senza guardare heiji.
"Quanto tempo ci metterebbero a smascherare la cosa, giù ad Osaka?"
"24 ore e lo saprebbe tutto il paese..." disse heiji, cupo...
"Ok. E se invece vi trovaste uno la ragazza e l'altra il ragazzo?"
"Anche meno tempo. Molta gente la pensa co..co..come mia madre, sai.." borbottò heiji, imbarazzato, dondolandomi con le gambe.
"Bene, come pensavo, ma...se invece viveste qui, vi scoprirebbero?"
heiji e kazuha si guardarono, in cerca di risposta. Fecero spallucce.
"Beh no, se vivessimo qui no" rispose lui. "Ma dove stai andando a parare, posso saperlo?"
Si, anche io avrei gradito delucidazioni.
"Voglio andare a parare qui: se ad Osaka fate un passo e finite praticamente sul giornale, mentre a Tokyo nessuno fa caso a nulla, dove fareste qualcosa di cui non vorreste si sapesse nulla?"
Ci rifletterono.
"A Tokyo, ovviamente, se vogliamo che la cosa rimanga privata. Ma ancora non capisco.." disse heiji, afferrandomi al volo e mettendosi seduto con le gambe incrociate di fronte a Ran.
"Bene. se voleste tenere nascosta una cosa che riguarda la vostra vita privata, ad Osaka sarebbe impossibile dunque, no?"
"Si te lo abbiamo detto, sanno tutto. A Osaka i nostri padri sono molto rispettati, e noi di riflesso: in città sanno quando prendiamo F, sanno quando vinciamo un incontro, sanno quando stiamo male... figurati se non verrebbero a sapere che ci siamo fidanzati o che abbiamo la ragazza o il ragazzo, Ran.."
"E se accadesse a Tokyo? se il tutto rimanesse a Tokyo?" disse ran, con voce velata.
heiji e kazuha rifletterono.
"Beh forse salterebbe fuori se la cosa riguardasse me, credo" disse heiji, meditabondo. "Se lei si trovasse il ragazzo qui e non dicesse nulla, ad Osaka non nutrirebbero sospetto, dato che nessuno la vedrebbe mai con lui. D'altro canto, se quel ragazzo fossi io..."
Arrossi.
"Beh..la beccherebbero di certo, perché la vedrebbero con me..."
"Quindi stai dicendo che se il suo ragazzo fosse un perfetto sconosciuto di Tokyo, che mai e poi mai è stato ad Osaka con lei, nessuno solleverebbe un granello di polvere, ho capito bene?"
heiji guardò kazuha. Entrambi annuirono.
"Si, la cosa starebbe in piedi, si"
Ran esultò
"Risolto!" disse allegra, schizzando giù dal letto.
"Hai trovato la soluzione?" chiedemmo io, Kazuha e Heiji in coro.
"Si, certamente" rispose Ran facendo il segno di vittoria.
"E sarebbe?" chiese kazuha.
"Oh beh..dovremmo spiattellare la verità sul vero scopo dei tuoi viaggi qui a Tokyo, mia cara, spiacente" sghignazzò Ran.
kazuha la guardò confusa
"Ma... io vengo qui per vedere te e il bambino, e heiji per cercare di vedere shinichi.."
"Esatto, questa è la versione ufficiale. Tuttavia la verità sarà un'altra per belmount."
"Parla, donna, mi sta fumando il cervello!" belo heiji, concitato.
Ran rise piano.
"Tu non sposerai belmount jr."
"E come?" chiedemmo tutti.
"Come? beh non puoi. Hai già il ragazzo, come fai?" disse Ran, melodrammatica.
"Io? ma quando mai? ti ho già detto che heiji..."
"No, Heiji è solo un amico. No, il tuo ragazzo è di qui, di Tokyo, ed è stato Heiji a presentarvi. Tuttavia avete taciuto la cosa per evitare scandali.."
"Ran, forse hai bisogno di dormire.." disse kazuha prendendo le mani di Ran."io non ho il ragazzo, e penso proprio che heiji sia l'ultimo al mondo che me ne presenterebbe uno, dato che non ha amici.."
"Hei!" protestò lui.
"Beh è vero, sei un asociale. E? un miracolo che tu abbia trovato qui a Tokyo shini..oddio.."
Un momento...forse...oddio anche per me, se ho capito quello che sta succedendo...
"Ran" disse kazuha e in viso le si illuminò una nuova luce." tu vuoi dire.."
"yes, my dear" disse Ran.
Oddio, no. Vi prego, no...non si può, Ran!
"E tu credi che accetterà?" chiese kazuha, speranzosa.
"Se glie lo chiedo io, si, tranquilla" rispose Ran, sicura.
No..fa che mi stia sbagliando...non è possibile...non si può fare... non adesso!
"Ah... signore? io ancora non vedo luce.." sentenziò heiji, ancora confuso.
"Ma è chiaro Heiji!" rispose Ran, raggiante. "Se il migliore amico di kazuha non può farle da finto fidanzato..lo farà il mio!"
ecco...lo sapevo..sono fregato...
Ero ufficialmente nei pasticci. Che diavolo era venuto in mente a Ran? oddio, non che ci fossero errori nel suo ragionamento: a kazuha serviva un finto fidanzato, e io la conoscevo abbastanza da poterlo impersonare.
Per di più heiji, che di me si fidava e sapeva che nel cuore avevo posto solo per ran, non avrebbe cercato di farmi a fettine mosso dalla gelosia...
Tutto filava liscio..se non fosse che al momento più che il suo ragazzo le avrei potuto fare al massimo da fratellino! nemmeno se fosse stato completamente cieco e sotto effetto di una lobotomia effettuata con un cavatappi, per belmount un bimbetto di sei anni sarebbe potuto passare per un fidanzato...
Ma Ran era un treno senza freni, e stava buttando combustibile pure su kazuha. Eccole li, partite in quinta a progettare la grande truffa nei minimi dettagli, mentre io al massimo progettavo da quale palazzo buttarmi. Meglio il suicidio, che affrontare l'ira di Ran...
Heiji, dal canto suo, sembrava in attesa, e io dal canto mio evitavo di guardarlo come se fosse una lampadina accesa. Sapevo cosa aspettava: volevo vedere se lo avrei pugnalato alle spalle o meno, e francamente non sapevo dargli torto: per i miei sporchi comodi, avevo buttato giù ogni minestrone o caramella partorita dalla mente contorta di Ai, ma per una cosa importante come questa, titubavo. Bel amico, non c’è che dire...
Problema era che loro, le ragazze, la facevano facile, ma per me era un casino assurdo.
"Smettila, smettila di fissarmi come se un gufo, mi metti ansia!" sbottai piano ad un certo punto, ormai roso dallo sguardo fisso di Heiji. Sembrava lo sguardo a raggi X di superman, corrosivo. Avrei giurato che mi avesse scottato la nuca...
"Oh scusami tanto, ma sai, non mi pare di averti sentito dire alcunché in proposito, da quando il piano "shinichi fidanzato ideale" è stato promosso dalla giuria".
replico Heiji gelido.
"Beh vostro onore, la giuria non è a conoscenza dei dettagli a mio contro...e mi sarei aspettato un po’ più di collaborazione da te, che qui giochi il ruolo del mio avvocato, dato che sei l'unico presente a sapere che sono ridotto cosi!"
"Scusami, ma non mi sento proprio di difenderti. Se la cosa fosse irrimediabilmente irreversibile, spezzerei un intero set di lance a tuo favore, ma lo sappiamo entrambi che non è così.."
"Come no? io non posso tornare normale quando voglio, sono bloccato cosi! come fai a non chiamarla irreversibile la cosa?"
"Come fa a dire che non puoi quando vuoi? l'avrai fatto almeno dieci volte dal che ti conosco, e chissà quante volte prima.."
"No caro mio, la prima volta che successe fu per colpa tua che mi desti il beika. Prima mai, giuro su Holmes"
"E’ morto..."
"Beh per me è sacro comunque".
heiji sospirò.
"Ok te la do per buona.. lo so che è difficile..hai ragione.."
"Oh grazie della comprensione, finalmente.."
"Scusa..è solo che sono sotto pressione non poco. So che puoi capirmi..."
Sospirai anche io, e gli misi una mano sulla spalla.
"Certo che si, amico. Ogni volta che Araide parla con Ran, mi si ferma il cuore. Ridotto cosi sono svantaggiato al massimo. Se decidesse di provarci con lei, non potrei far nulla..."
"Sai che farei qualcosa io, però, no? lo sai che lo farei!" sentenziò Heiji.
"Si che lo so, e se avessi il mio corpo, non esiterei un attimo a inscenare il finto ragazzo di Kazuha, nemmeno per un secondo...è solo che.."
"Solo cosa?! Kazuha è spacciata se non lo fai!”
"Ai è spazientita, Heiji. Le ho chiesto un sacco di volte aiuto, e francamente adesso non è molto incline ad aiutarmi.."
"Ho capito, ma qui parliamo di emergenze! senti, domani andiamo la e le spieghiamo la faccenda. Sarà anche miniaturizzata, ma è pur sempre una donna, e asiatica per di più: se non verrà colpita dalle discriminazione razziali e maschiliste di quel rospo di belmount jr, giocheremo la carta della sorellanza. Vedrai, cederà!"

"no".
Chissà perché lo sospettavo.
"Andiamo, chi diavolo sei, lady Macbeth? avrai un cuore, la in mezzo a tutta quella roba scientifica.."
Ai gli scoccò uno sguardo gelido dei suoi da sopra la sua tazza di tè inglese. Era almeno un’ ora che cercavamo di convincerla, ma era come parlare al muro. Aveva ascoltato stupita il racconto, guardato disgustata la foto di belmount jr, ma aveva rifiutato comunque di collaborare.
"Ok, lo so che non ti piaccio, perché a volte inciampo col nome di Shinichi rischiando di mandare a gambe all'aria la vostra copertura..."
"A volte?" mormorò lei.
"Ok spesso...però Kazuha non c'entra. Non farlo per me, fallo per lei. E’ sempre buona con te, anche se sei musona e scontrosa.
Una vena si gonfiò sulla fronte di Ai...
"Ah..non credo che insultandola otterrai alcunché, amico.." mormorai a Heiji.
Ai prese un biscotto e iniziò a levare la granella di zucchero.
"Siamo onesti: vero che non mi piaci, vero che per te non farei nemmeno un aspirina masticabile..però è vero anche che lei è sempre buona con me anche se sono...ecco, poco affabile, diciamo... però no, spiacente.."
Heiji grugnì spazientito.
"Bene, sarai contenta. Condannerai una povera ragazza innocente ad una vita da geisha con quel mostro!"
Ai lo guardò fisso. Posò la tazza sul tavolino e rimase qualche secondo in silenzio.
"Ti serva di lezione. Vedi, io e Shinichi siamo condannati, forse a vita.."
"Come come? rimbeccai io.
"Ok, condannati a tempo non definito in questi corpetti, che ci impediscono di vivere come si addice a due ragazzi di venti anni in salute come noi. Mentre tu invece sei li, nel tuo bel corpo palestrato, libero di fare come credi e quando credi. E’ giusto secondo te?"
Heiji la guardò spiazzato.
"Ma..no certo che no, ma..che colpa ne ho io se tu hai inventato quella schifezza?"
Ai lo guardò arcigna.
"Piano.." mormorai.
"Vediamo se ci arrivi cosi. In genere le spiego ad ayumi le cose in questo modo, dovresti capire anche tu..."
Si schiarì la voce, mentre Heiji la guardava corrucciato e io ridevo piano.
"Io ho 20 anni, shinichi 18. Ormai siamo ridotti cosi da un anno e mezzo lui, e quasi un anno io. Come ben sai, un adolescente ha bisogno di vivere, di fare nuove esperienze, e si affaccia finalmente al mondo degli adulti facendone parte, e non da spettatore come i bambini. Prova sentimenti mai provati, emozioni nuove, sensazioni mai sentite, brividi sconosciuti. Nell'adolescenza nascono nuovi amori, a volte passeggeri, a volte eterni, e si decide cosa fare nella vita".
Prese un sorso di tè.
"Come sai perfettamente, shinichi, inspiegabilmente, è innamorato di Ran fin dalla più tenera età.."
"inspiegabilmente?" dissi irritato.
"Non è nella natura di tutti vedere la tua bella rosa fulva come la vedi tu, mio caro. Io personalmente la vedo una margherita insipida, ma non comando io, quindi.."
"Quindi tieni per te la tua accidia da giardiniere, grazie!" sbraitai.
Lei sollevò un sopracciglio e prese altro tè.
"Tornando a noi" disse, ancora fissandomi in tralice. "Shinichi non ha fatto in tempo a dichiararsi alla sua bella, e ora come ora verrebbe preso per matto se lo facesse. In sintesi, deve tacitare i suoi sentimenti, mandandosi la pressione alle stelle ogni volta che il dottorino chiede l'ora a Ran..."
Sogghignò piano. Il suo dannato umorismo...
"Ok, ma questo che c'entra con Kazuha?" chiese Heiji.
Ai sorseggiò ancora il tè.
"Tu non hai scuse, non hai problemi, nulla ti trattiene da nulla, ecco il succo del mio discorso! tu sei nello stesso brodo di shinichi. Oracoli quella ragazza fin da bambino, ma sei rimasto in silenzio. Ti parte la brocca ogni volta che un tipo le si avvicina e poi non le dici comunque nulla! perché ora dovrei aiutare uno che ha le tue possibilità, ma ha preferito sempre accantonare il problema e tacere! tu non ti meriti aiuto.."
Heiji era rimasto li, senza parole. Ai non era tipo da mettere bocca in casa d'altri, ma evidentemente gli occhi ce li metteva eccome. Ora si spiegava l'attrito tra i due. Evidentemente Ai era meno insensibile di quando mostrasse al mondo.
La mia storia..aveva usato come esempio la mia storia, la mia situazione. Che fosse..dispiaciuta per me?
Heiji in effetti poteva dire a kazuha che l'amava quando voleva, ma non lo faceva, sprecava occasioni preziose senza remore, mentre io centellinavo i secondi a me regalati da sporadici antidoti inefficaci.
"Io..io lo so che hai ragione, come so che ha ragione lui quando mi dice che sono un pivello con l'amore..." boccheggiò Heiji, afflitto. "Però io..io non so davvero come fare a dirle cosa provo. E’ come voler mangiare una manciata di sale..."
Ai scese leggera dal divano. Si sistemò la gonna e lo guardò fisso, gli occhi di ghiaccio cosi austeri e freddi carichi di una luce strana...quasi calda...
Si avvicinò a heiji, che istintivamente indietreggiò. Come dargli torto? anche se bambina, Ai era inquietante.
Lei però lo raggiunse e lo sospinse con la schiena contro il sofà, e gli prese il mento con la mano.
"Caro mio, il sale da mandar giù è doloroso, ma poi l'acqua fresca fa passare tutto. Sarà dura cantare a kazuha le tue emozioni, ma poi dopo arriva il bello, no? Ogni buon scalatore sa che la montagna è dura da valicare, ma la vetta finale ripaga la fatica".
Heiji spalancò gli occhi, come se avesse visto la luce per la prima volta.
"Io ti do le mie caramelline, una delle mie caramelline, non sono un pusher.."
io sogghignai.
"Ma tu mi prometti che appena il principe ranocchio si sarà levato dalle ninfee, tu dirai alla tua bella karateka cosa provi, va bene?"
Heiji divenne rosso in viso, ma Ai non distolse lo sguardo. Sotto quegli occhi, anche un dittatore iracheno avrebbe confessato i suoi più oscuri segreti, secondo me...
Heiji sospirò, e parve riflettere.
"Shinichi resterà li a darti la manina, promesso" lo rassicurò lei
Heiji la guardo torvo. Lei sorrise.
"Mm..va bene, ok, canto. ma se mi manda a quel paese, vado là fuori e urlo al mondo che sei qua dentro e chi sei davvero!"
Lei rise e si allontanò verso il suo laboratorio. Ma passando mi soffiò nell'orecchio: "allora siamo al sicuro. Tu però non lasciarlo solo. E’ terrorizzato, povero piccolino".
Ai fu chiara come il sole. Non era l'antidoto definitivo ( diamine..) ma sarebbe durato abbastanza da risolvere l'impiccio. Non sapeva effettivamente quanto quella roba avrebbe retto, dato che ero stato sottoposto a molti antidoti diversi e che avevo messo su un bel plotone di anticorpi ben piazzati. Cosi decidemmo di aspettare e vedere come ran e kazuha, ne frattempo, avessero deciso come avvisarmi.
Fortunatamente intercettai una conversazione di ran, che diceva che mi avrebbero chiamato dopo cena per spiegarmi tutto. E io prontamente dopo cena, feci un paio di capricci ( che cosa umiliante..) perché Heiji mi portasse a mangiare un dolcetto giù al Poirot (io odio i dolci..ma va beh)
Il telefono squillò come da programma e io come da programma sintonizzai il mio simulatore di voce a farfallino:
"Si, pronto?" dissi..che nostalgia la mia voce...
"Ah ciao shinichi sono io, ran" rispose ran, concitata. Era sempre tesa quando mi parlava. Dovevo mancarle molto...
"Ciao, dimmi tutto" dissi io, sereno e allegro. Almeno se mi sentiva bene, un po’ si tranquillizzava...
"Ciao shinichi, sono kazuha, siamo in vivavoce" senti kazuha urlare nel microfono.
"Ciao, piccola, come stai? e il caprone, sta bene?" chiesi allegro, scansando un pugno di Heiji dall'alto.
"Si, benissimo. Ascolta, devo parlarti di una cosa importante".
"Dimmi tutto, che succede?" chiesi, fingendomi interessato.
Ed eccole a raccontarmi del disastro francese, della promessa, del fatto che Heiji fosse fuori dal gioco e...della loro idea...
"Mm" dissi, pensieroso...
"Niente "mm" lo devi fare! a meno che tu non voglia farmi arrabbiare..sono mesi e mesi ormai che latiti, senza dare mai notizie fuori che qualche telefonata stiracchiata e qualche fugace comparsata! lo sai cosa succede se perdo la pazienza, e arrivo a metterti le mani addosso, vero?..."
Avvertì un certo nervosismo. Ran era docile e mansueta di indole, ma anche la tigre sembra solo un bel gattone quando dorme. Tutto sta nel farla dormire.. ma Ran era una tigre particolarmente pericolosa sotto caffeina in quel momento...
"ok ok calma..lo faccio, sicuro" risposi, un po’ nervoso.
"oh grazie shinichi! non ti avrò visto molto, ma ti voglio un gran bene, sei il massimo!" disse kazuha commossa.
heiji mando gli occhi al cielo.
"Ma figurati, non ti lascerei mai con quel tipo orrendo..beh almeno cosi dite" dissi ridendo.
"Oh lo vedrai che mostro! bene siamo d'accordo. Domani mattina si parte tutti per Osaka per annullare queste nozze improponibili!"
"No! no io..preferisco partire stanotte. Ci troveremo la domani pomeriggio verso le 3 ok? faremo una bella sorpresina a quel rospo... è cosi no? un rospo?"
"Si esatto! va bene allora, a domani pomeriggio. Grazie ancora shinichi"
"Nulla, tutto per un'amica. Ciao, buonanotte"
"No aspetta, shinichi!" intervenne Ran.
"Ah si, dimmi Ran" dissi stupito.
"Quando torni?"
Odiavo quella domanda. Era come un vento freddo sulla pelle.
"Non..non lo so, ma sarai la prima da cui verrò quando tornerò. te lo prometto.."
La senti sospirare. No...non l'avrei ascoltata piangere, non di nuovo. Quante notti con quei singhiozzi nelle orecchie...
"Ok" la senti mormorare "A domani".
Riagganciò.
"Guai" dissi a Heiji, la voce che tremava "Guai, se non dici a kazuha che cosa provi..Guai a te.Se rinunci per vigliaccheria a quello che darei la vita per avere io...giuro che te la farò pagare cara".
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Detective Conan / Vai alla pagina dell'autore: kazuha89