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Autore: Dark Moon    08/10/2011    10 recensioni
"Ci fermammo a un semaforo e io appoggiai la testa sul bordo del finestrino.
E… in quel momento successe, quel qualcosa che forse sarebbe capitato.
Vidi un ragazzo bellissimo, il più bello che io avessi mai visto."
Lui non è il tipico eroe delle favole, ma lei si innamorerà lo stesso di lui, perdutamente. Un amore che lui non aveva mai avuto, ma Damon saprà mettere da parte gli amori passati e darsi completamente a lei? Accetterà che una "piccola umana" gli sconvolga in quel modo la vita? E se nel momento più inaspettato un attraente corteggiatore cominciasse a demolire le certezze di Damon e cercasse di rubargli qualcosa che ormai considera suo?
"Lei è mia, lo è sempre stata e se ti azzardi a metterti in mezzo, ti distruggo"
Genere: Azione, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Nuovo personaggio, Stefan Salvatore, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 27: The end







Il tempo sembrava essersi fermato. Non sapevo da quanti minuti o forse ore ero piegato sul corpo morto di Angel.

La mia testa non concepiva ancora l'idea che lei se n'era andata per sempre e il mio cuore non voleva accettare che non avrei rivisto più il suo sorriso, i suoi occhi.

Era stata una stupida, si era sacrificata per salvarci tutti, ma non aveva capito che era lei la mia salvezza.

Maledii me stesso per non averle dato il mio sangue, ma quando l'avevo vista accasciata a terra, il mio cervello si era fermato e il mio cuore era andato in mille pezzi, ma adesso avrei dovuto convivere per tutta l'eternità con il senso di colpa di non essere stato in grado di salvare la donna che amavo e l'eternità era un periodo di tempo abbastanza lungo.

Ero solo uno stupido. Uno stupido e inutile vampiro. Ero stato in grado solo di piangere con un neonato ed ero stato uno stronzo per non averle dimostrato niente quando era in vita. Ero un buono a nulla.

Alzai la testa dal suo petto, per guardarla ancora una volta in faccia.

Le accarezzai una guancia, togliendole un pò di sangue secco dal viso. Era bellissima anche così. Sembrava che stesse dormendo, che potesse risvegliarsi a breve, ma da quel sonno eterno non si sarebbe svegliata mai più.

All'improvviso non mi interessava più di mio fratello agonizzante a terra, non mi importava più di Klaus, non mi importava più nemmeno della mia stessa vita.

Era come se fossi stato svuotato del tutto in un sol colpo, come se il mio intero essere se ne fosse andato con lei.

Mi alzai da terra, prendendola tra le braccia, senza staccare mai gli occhi dal suo viso. Era un corpo così piccolo, così delicato, eppure era stata capace di un gesto tanto forte.

La appoggiai sull'altare: non volevo che stesse a terra, non volevo che si mischiasse ancora con tutto quello schifo.

Le accarezzai la guancia. Sembravo un automa, non prestavo attenzione nè a mio fratello che mi chiamava, nè a Klaus che sbraitava dietro di me.

Eh, già. Angel gli aveva fatto un bello scherzetto...

Ma cosa importava adesso? A me, ormai, non importava più nulla.

Mi sentii afferrare per le spalle e lanciato via, lontano da Angel, lontano dall'unica cosa che mi era rimasta di lei.

Restai a terra, non mi importava.

Klaus venne sopra di me, puntandomi un paletto sul petto, ma io non avevo paura, non temevo di morire.

-Tu...tu e quella sgualdrina di un angelo...!- mi ringhiò, facendo pressione sul paletto.

Con la coda dell'occhio vidi mio fratello alzarsi, ormai la ferita si stava rimarginando.

Cercò di aiutarmi, ma Klaus in medo di due secondi si sbarazzò di nuovo di lui. Era troppo forte per noi e sinceramente non avevo nemmeno più le forze per tentare.

-Sono millenni che aspetto...ho cercato...ho fatto come mi è stato detto. Poi arrivi tu, insulso e inutile vampiro. Ce l'avevo quasi fatta, il sacrificio stava per essere attuato e poi sei arrivato tu. Ma adesso basta. Ultimo desiderio, Salvatore?- sibilò Klaus, a pochi centimetri dal viso.

-Fottiti.- mi limitai a dire, guardandolo direttamente negli occhi.

-Addio, Salvatore.-

Stava per piantarmi un paletto nel cuore, quando Stefan gli saltò addosso, cercando di mordergli il collo.

Klaus lo spinse via e tra i due cominciò una furiosa lotta, ma Stefan era nettamente in svantaggio.

Purtroppo, però, Stefan non mi avrebbe mai lasciato morire senza intervenire.

-Damon!- urlò, mentre lottava ancora con Klaus, quest'ultimo, però, lo afferrò per la gola e lo lanciò contro una parete.

-Damon...- sussurrò poco dopo, mentre era a terra dolorante. -Se fai così il sacrificio...il sacrificio di Angel sarà stato inutile, lei sarà morta invano. Lei non vorrebbe vederti così.-

Guardai mio fratello, aveva ragione, ma io ero troppo stanco.

Sì, dopo 146 anni Damon Salvatore era stanco. Ero stanco di lottare e perdere. Sempre.

-Non puoi dargliela vinta a chi ha ucciso Angel. Lei deve essere vendicata.- continuò Stefan. -Tu solo puoi. Lei, ancora una volta, ti ha dato tutta se stessa, non sprecarla.-

-Stai zitto, stupido vampiro!- Klaus si avvicinò a Stefan, con un paletto in mano. -Voi non potrete mai contrastarmi.-

Lo bloccò per la gola e stava per piantargli un paletto nel cuore.

Stava quasi per colpirlo, quando io gli bloccai il polso.

Stefan aveva ragione. Le sue parole avevano risvegliato la parte combattiva di me.

Io non potevo arrendermi, io dovevo lottare. Dovevo farlo per lei. Angel doveva essere vendicata, la sua morte non sarebbe stata inutile.

-Basta giochetti, Klaus.-

-Oh e sentiamo.- fece lui ironico, mentre io davo una mano a Stefan a rimettersi in piedi. -Come avresti intenzione di uccidermi, eh?-

-Lo farò con i poteri di Angel.-

Klaus scoppiò in una fragorosa risata. -Ma se non sai nemmeno come usarli!-

-Qualcosa mi verrà in mente.-

Senza pensare a cosa stavo facendo mi lanciai contro di lui, con i canini sfoderati e i sensi all'erta.

Se il sacrificio di Angel aveva funzionato, i suoi poteri erano dentro di me, dovevo solo capire come usarli.

-Tutto questo lo fai per lei?- mi schermì Klaus, mentre giravamo in tondo come due animali pronti a scattare.

-Sì.- dissi semplicemente.

-Ma davvero? Eppure quando era ancora viva non l'hai trattata troppo bene.-

Strinsi i pugni a quell'affermazione, ma, purtroppo, era vera. Avevo troppa paura per ammettere di tenere a lei, mi nascondevo dietro la scusa di volere qualcosa che non potevo avere.

Ormai io lo sapevo. Io non avevo mai voluto Elena.

-Questi non mi sembrano siano affari tuoi.-

-Angel si è uccisa per te e tu non sei mai stato in grado di fare qualcosa per lei. In fondo sei sempre stato un inutile vampiro, troppo egocentrico e pieno di se per accorgerti che vali meno di zero. Hai reso la sua vita impossibile, l'hai resa l'essere più infelice del mondo.-

Abbassai lo sguardo. Non volevo sentire, perché tutte quelle cose facevano tremendamente male, perché tutte quelle cose erano vere.

-Sei patetico. Tu l'hai uccisa, tu allontani sempre tutti quello che ami!-

-Basta!- urlai., alzando di scatto la testa.

Sentivo un'enorme rabbia cresce dentro di me, come un fiume in piena di odio e rancore. Sentivo le mie forze aumentare sempre di più e un inaspettato calore invadere il mio corpo.

Mi sentii come se stessi andando a fuoco. All'improvviso un acuto dolore partì dalla mia schiena, per propagarsi un tutto il corpo.

Mi accasciai a terra, con la testa tra le mani, urlando.

Sentivo un dolore incredibile e all'improvviso mille immagini invasero il mio cervello, ma non erano ricordi miei.

Alzai di scatto gli occhi al cielo, allargando le braccia, ma non ero io a controllare il mio corpo. Sentii un liquido uscire dai miei occhi, ma non erano lacrime, perché la loro scia mi bruciava il viso come fuoco.

Il mio cervello si annebbiò per un attimo e ll'improvviso mi ripiegai su me stesso. Sentii qualcosa uscirmi dalla schiena, squarciandomi la pelle e urlai per il troppo dolore. Era come se qualcosa mi stesse squarciando dall'interno.

Mi alzai in piedi, quando ripresi il controllo del mio corpo e con sorpresa e confusione notai che il dolore acuto alla schiena era dovuto alla presenza di due enormi ali nere.

Cercai di muovere le ali, ma ero ancora indolenzito.

Cos'ero diventato? Un vampiro con enormi ali nere da angelo? Era questo il potere che mi aveva donato Angel?

Vidi Klaus impallidire e mio fratello guardarmi con speranza, ma io mi sentivo strano, come se dentro di me ci fossero due entità in lotta per emergere.

-L'angelo nero.- sussurrò Klaus, facendo un passo indietro.

Non potevo credere che Klaus avesse paura di qualcosa.

Si guardò intorno e dopo poco lo vidi ghignare. Con la sua super velocità si avvicinò alla spada che aveva trafitto Angel.

-Con questa potrò ucciderti.-

-Se prima riuscirai ad avvicinarti.- dissi io, facendo un passo avanti. Mi sentivo pervaso da una forza immane.

Mi lanciai contro Klaus, ma lui parò tutti i miei colpo utilizzando quella spada d'oro, che al minimo tocco mi ustionava la pelle.

Possibile che anche con un tale potere non riuscivo a batterlo?

In un mio momento di distrazione, Klaus mi trafisse la spalla con la spada, facendomi urlare per il dolore.

Ma da quando ero diventato così suscettibile?!

All'improvviso tutto tremò, mentre nella chiesa cominciò a riecheggiare l'inqueitante battito di un cuore.

Con la coda dell'occhio vidi una strana luce e mi voltai subito.

Tutto il corpo di Angel era avvolto da una luce dorata. Il battito di cuore proveniva da lei.

Possibile che...

Spalancai gli occhi. Non poteva essere.

Il suo corpo cominciò a levitare, prima in orizzontale, poi si posizionò in verticale.

Quella luce era accecante.

All'improvviso Angel spalancò gli occhi e ritornò con i piedi per terra.

Io sgranai gli occhi, spalancai la bocca e caddi in ginocchio.

Non ci potevo credere. Come era possibile che lei fosse tornata in vita?

Per la prima volta in tutta la mia vita mi sentii completamente felice.

Lei era ritornata.

Angel guardò Klaus e i suoi occhi si accesero di ira, ma quando guardò me, lo capii.

Non era lei. Non era la mia Angel.

Mi sentii svuotato per la seconda volta. Quella ragazza era Angel nel corpo, ma non nell'anima.

Ma allora chi era?

Angel, o qualsiasi essere avesse preso possesso del suo corpo, guardò in cielo, per poi allarare le braccia, proprio come avevo fatto io poco prima.

Dalla sua schiena sbucarono due luminose ed enorme ali d'oro.

Spalancai gli occhi, così come Klaus.

Ma cosa stava succedendo?!

Angel fece qualche passo avanti, posizionandosi di fronte Klaus. -Dopo duemila anni ci rivediamo Niklaus.- disse, con voce melliflua.

La sua voce mi provocò un brivido. Non era la sua voce.

-I...-sussurrò Klaus. -Ihael.-

COSA?!

Quella era l'angelo primordiale?!

Senza nemmeno degnarlo di uno sguardo, si voltò, procedendo verso di me.

-E tu devi essere il vampiro che l'umana amava.- si avvicinò ancora di più, annusandomi. -Puzzi di traditore.- si allontanò con una smorfia. -Ma lei ti amava tanto. Anche dall'aldilà ti ha aiutato. Mi ha risvegliato.- si rivoltò subito. -Ma non mi importa. Dovete morire, tutti!-

L'angelo mosse semplicemente le ali d'oro e tutti noi venimmo letteralmente sbalzati via.

Ma quanto era forte quell'angelo?!

Mi alzai subito in piedi, cercando di fronteggiarla.

-Non hai il diritto di usare il suo corpo.- ringhiai.

-Ma davvero? Il suo corpo è sempre stato mio. Io non sono mai morta, la ragazza, Angel, giusto? A proposito, quanta fantasia...- commentò acida. -Comunque...lei per tutto il corso della sua esistenza ha avuto due vite dentro di se, anche se non ne era a conoscenza.-

-Muori, angelo!- Mi voltai, giusto in tempo per vedere Klaus correre contro di lei, con la spada nel pugno.

Lei ghignò, come se non fosse per niente impaurita e con un semplice gesto della mano, lo rispedì di nuovo lontano.

-Sai.- continuò a concentrarsi di nuovo su di me. -Ho visto come l'hai trattata. Percepivo il suo stesso dolore. Ma la storia si è ripetuta, anche dopo duemila anni. Un angelo che muore per un vampiro. Alla faccia della storia che si ripete.-

-Tu non sai niente. Niente. Nè di me, nè di lei.- ringhiai.

L'angelo scoppiò in una fragorosa risata. -Io so tutto invece.-

-Damon!- sentii mio fratello urlare.

Poi ne capii la ragione. Ihael si accasciò tra le mie braccia con la spada puntata nella spalla, mentre dietro di lei Klaus se la rideva di gusto.

-Ihael!- urlai, cercando di metterla diritta.

-Vampiro, non far finta di preoccuparti per me.-

-Ma io non mi preoccupo per te, semplicemente non voglio vedere lei morire per la seconda volta.-

Ihael sgranò gli occhi. -Quindi tu la ami sul serio.-

-Sì.-

Chiuse gli occhi e una lacrima di ghiaccio fece capolinea sulla sua guancia. Così gli angeli aveva lacrime di ghiaccio?

-Bene.-

Si alzò a fronteggiare Klaus, guardandolo con odio. -Purtroppo io non posso ucciderlo, ma solo indebolirlo. Dal momento che Angel ha dato a te i suoi poteri, solo tu puoi farlo.-

-Credete sia così facile uccidermi?-

Ihael sorrise, per poi pronunciare una frase in una strana lingua. All'improvviso la spada lasciò le mano di Klaus, per ritrovarmela tra le mani.

Ma cosa...

In una frazione di secondo Ihael sparì dal mio fianco e poco dopo bloccò Klaus, tenendolo per le spalle.

-Avanti!- urlò. -Tafiggilo con la spada! È l'unico modo!-

-Cosa?! No! La ucciderei di nuovo!-

-Stupido vampiro, lei è già morta!-

-Troveremo un altro modo.-

-Non c'è. Un vampiro e un angelo, per sempre, è la maledizione.- mi confessò amaramente.

Io esitavo. Non avrei mai avuto la forza di ucciderla per la seconda volta, anche se non era realmente lei, ma solo il suo corpo.

Klaus, nel frattempo, si dimevana, cercava di liberarsi, ma era inutile: Ihael era troppo forte per lui.

-Ti prometto che lei ritornerà. Sacrificherò la mia vita per lei, ritornerà tra voi perché la ragazza è morta per il sacrificio. Io ho il potere di farlo, ma ti prego, trafiggici, mettendo fine a questa storia che dura da duemila anni.- mi implorò.

-Damon!- mi richiamò mio fratello. -Fallo! Lei ritornerà comunque! Credile.-

Ma io non ci riuscivo. Non era nella mia natura fidarmi delle persone.

-No, Salvatore, lei mente. La ragazza non ritornerà. Liberami e sarai re insieme a me tra la nuova razza che creeremo!- tentò Klaus.

-Damon!- urlarono insieme Stefan e Ihael.

Dovevo decidermi e anche alla svelta.

Guardai il mio pugno stringere la spada e poi presi la mia decisione. Lo dovevo a lei.

Scattai in avanti, trafiggendo Klaus e Ihael con la spada.

Un angelo e un vampiro legati anche nella morte.

Entrambi urlarono e dai loro corpi scaturì un fascio di luce.

La maledizione si spezzerà quando la luce attraverserà l'oscurità su ali nere.

Era questo il significato della maledizione.

Per spezzarla un angelo si doveva sacrificare per amore e il vampiro doveva amare sinceramente e incondizionatamente l'angelo, solo così poteva avvenire il passaggio dei poteri.

La spada all'improvviso sparì e Klaus e Ihael si accasciarono a terra.

Io e Stefan corremmo da Ihael e io la presi tra le braccia.

-Tu, vampiro, hai amato davvero un angelo. Finalmente le mie discendenti saranno libere.-

Poi chiuse gli occhi e e vidi chiaramente una sorta di soffio di vento lasciare il corpo di angel.

-Guarda Klaus.-

Io mi voltai, giusto in tempo per vedere il corpo di Klaus diventare polvere dorata e essere portato via da quel soffio di vento.

Mi riconcentrai di nuovo su Angel, ma lei non dava cenni di vita.

Ihael mi aveva mentito?

Sentii una grande rabbia invadermi, ma mi calmai quando mio fratello mi appoggiò una mano sulla spalla.

-Forse è solo questione di tempo, deve pur sempre ritornare dall'aldilà.-

-Forse hai ragione.-

In quellìistante le ali nere abbanarono il mio corpo, ma io non ci feci tanto caso.

Presi Angel tra le braccia e la riportai a casa.



Erano passati giorni...tre interminabili giorni in cui io non avevo lasciato nemmeno per un attimo la mia stanza, dove riposava Angel.

Mio fratello ed Elena avevano tentato di dirmi che forse da quel sonno Angel non si sarebbe risvegliata mai più, ma io non ci volevo credere. Lei sarebbe tornata, l'aveva detto Ihael.

Non volevo concepire l'idea che forse lei mi aveva mentito, perché significava perdere Angel per la seconda volta, significava perdere me stesso per sempre.

Mi alzai dalla poltrona e mi avvicinai al letto.

Le accarezzai una guancia, per poi abbassarmi verso di lei.

Forse dovevo arrendermi.

La baciai. Un bacio leggero, a fior di labbra, un bacio d'addio, probabilmente.

Mi allontanai da lei, ma proprio in quel momento vidi la sua mano contrarsi.

Se mai fosse stato possibile, il mio cuore avrebbe cessato di battere.

Lei...lei...

Lei, pian piano, aprì gli occhi.

Angel era ritornata alla vita.

Non ci potevo credere, mi sembrava tutto surreale.

Angel aprì gli occhi del tutto, sbattendo le palpebre un paio di volte.

Mi guardò e in quel momento tutto dentro di me si sciolse.

Lei era viva.

Spalancò gli occhi, scattando a sedere.

Ma cosa...

-Chi...chi sei?!- urlò, in preda al puro terrore. -Dov'è mia madre?!-

-Angel, cosa...- cercai di avvicinarmi a lei, ma Angel si addossò ancora di più al letto.

-Non mi toccare!- urlò. -Chi sei?-

Ero sconvolto, non riuscivo a realizzare la cosa. -Non ti ricordi di me? Non sai chi sono? Sono Damon!-

-Io non conosco nessun Damon. Non ho la più pallida idea di chi sei!-

Un attimo.

COSA?!

-Cos'è l'ultima cosa che ricordi?-

-Mia madre che mi diceva che ci saremmo trasferite a Mystic Falls.-

-Non ricordi nient'altro?-

-Assolutamente nulla.- fece, spaventata.

Angel era ritornata in vita, ma il prezzo era stato la perdita di tutti i suoi ricordi, di tutti gli eventi accaduti.

Quella che aveva davanti era un'Angel che non conosceva affatto Damon Salvatore.

Lei aveva dimenticato tutto, come se le cose vissute insieme, non fossero mai accadute.

Quell'Angel non era innamorata di Damon Salvatore.





Saaaaaaaaalve! *__*

Come va? Che ne dite del capitolo, piaciuto?

Se dite di no non mi offendo, giuro! T-T

Mi sono impegnata tanto per scrivere e spero che ne sia uscito un capitolo quanto meno decente XD

Ne sono successe di cose, eh?

Ma la più eclatante è che Angel è tornata in vita, come tutte voi speravate, solo che ha perso tutti i suoi ricordi...adesso è come se lei fosse appena arrivata a Mystic Falls...

Quasi quasi mi viente da pianger! T.T

Beh...questo è l'ultimo capitolo...l'ultimo appuntamento con la storia sarà l'epilogo e poi metteremo la parola fine a questa storia...

Vi giuro che è come se perdessi una parte di me...

Non mi dilungherò troppo qui, farò tutti i dovuti ringraziamenti nell'epilogo e lì mi dovrete sopportare perché vi dirò tutto!

Adesso devo passare a una cosa più importante: rispondere alle vostre magnifiche recensoni del capitolo scorso!

Ringrazio tutte voi, che avete contribuito a rendere questa storia speciale!

Grazie dal profondo del mio cuore!

Vi aspetto all'epilogo e poi lasceremo andare Damon e Angel...

Non vogliooooo hihihhi XD ok basta!

Grazie ancora!

Baciiii

   
 
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