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Autore: GiunoneCris    16/10/2011    1 recensioni
So far away.. Andare il più lontano possibile mi farà bene.
Chissà chi incontrerò? Bhè,lo scoprirò solo andando via...
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Biglietto d'imbarco e passaporto prego- Aprìì la borsa e uscìì i documenti dandoli all'hostess,che sorridendo mi ridiede il passaporto.
Bene,entri pure e buon viaggio! Spero le piacerà Los Angeles!- Sfoggiò un finto sorrisone,ma lo ricambiai accennando un: Grazie-
Entrai nell'aereo un po nervosa e cercai un posto vicino a qualche finestrino.L'unico libero era vicino ad un anziano signore,ma non uno di quei nonnetti che vedi tutti i giorni con il classico pantalone grigio e il basco.Era tatuato dal collo in giù,vari piercing sul viso e un gilet di pelle.Decisamente un Biker.
Mi avvicinai chiedendo garbatamente se potessi sedermi.Scusi? E' libero qui?- Mi guardò sorridendo: Oh,ma certo cara.Siediti pure- Mi fece cenno di sedermi di fronte a lui dove presi subito posto.Cercai di rilassarmi.Era la prima volta che salivo su un aereo e si vedeva dalla mia agitazione.
Il signore mi guardò un po strano: Stai bene?- Alzai appena lo sguardo borbottando: Si.. è la prima volta che prendo un aereo,sono un po nervosa..-
Un po? Stai facendo muovere tutto l'aereo- Ridacchiò,sistemandosi la barba con due dita.Mi guardai un attimo le gambe e vidi che le muovevo velocemente senza che me ne accorgessi.Ridacchiai e feci un sospiro,così cominciai ad attaccare un discorso per cercare di rilassarmi.Come mai va a Los Angeles?- 
Oh,ci vado ogni anno.A questi tempi fanno dei motoraduni pazzeschi che qui in italia possiamo solo sognare!- Annuì convinto per poi continuare: E tu invece? Mi sembri un po giovane per viaggiare da sola.Quanti anni hai?- A quella domanda sobbalzai: Vado.. a trovare degli amici-
 Deglutìì.Bhe sì,in effetti stavo andando da due miei amici,Jane e Jon.Solo che.. stavo scappando di casa,dopo l'ennesimo litigio con mio padre.Non riuscivo a sopportarlo più..cazzo ho 19 anni.Non mi va di esser trattata come una stupida dodicenne.Così dopo mesi che raccoglievo soldi,appena raggiunsi un buon gruzzoletto ho approfittato di un altro litigio per chiuderla.Jane e Jon sono due miei ex compagni di Liceo,che si trasferirono a L.A dopo la morte dei loro nonni,così avendo avuto in eredità qualche soldo e la birreria decisero di mandarla avanti.Li chiamai dicendogli che mi trasferivo e che mi serviva lavoro,e gentilmente mi hanno detto che potevo aiutarli e stare da loro.Meglio di così si muore,no?
Mh,capisco.. Non mi hai detto quanti anni hai però- Mi sorrise. Oh si,scusi.. Ho 19 anni- Risposi guardandolo.Ridacchiò: Smettila di darmi del lei,anche se ho 65 anni ancora sono giovane dentro! E comunque sono Roger!- Mi tese la sua enorme mano incallita e tatuata che strinsi sorridendo: Io sono Cristina..Cri per gli amici.- 
 
L'hostess annunciò che il volo stava per partire,così allacciai la cintura di sicurezza e chiaccherai per un bel pezzo con Roger.
Mi raccontò che faceva il servizio militare in Germania durante la seconda guerra mondiale,di tutti gli orrori che vitte.Ero con le lacrime agli occhi quando mi disse che fu costretto a fucilare dei bambini malati visto che per loro non erano utili,che s'innamorò di un'ebrea e lasciò il servizio militare scappando con lei in Italia subito dopo la guerra,sposandola: Ancora ricordo il giorno in cui incrociai il suo guardo..Marianne...Stavo passeggiando come al solito fuori dal campo di concentramento,quando portarono delle donne ebree da esaminare per decidere chi sarebbe morta e chi no.Le dovevo accompagnare io.Una ragazza mi si avvicinò,chiedendomi cosa stessero dicendo i miei colleghi dato che non capiva la lingua.Mi accorsi che stava piangendo,ma era ugualmente bellissima.Aveva dei lunghi capelli rossi,gli occhi azzurri e il viso bianco pieno di piccole lentiggini.Le asciugai le lacrime dicendole che doveva stare tranquilla.Mi fece un enorme sorriso abbracciandomi,così decisi di metterla in salvo e all'esaminazione la misi nelle donne che potevano lavorare.
Sopravvisse per due anni,ci amavamo in segreto rischiando tutti e due di farci ammazzare e quando la guerrà finì,scappammo in Italia e ci sposammo..-
Ero affascinata da quel racconto,lo guardavo emozionata e gli chiesi di continuare.
Bhe,ci sposammo in una piccola chiesa a Roma,eravamo solo io e lei.La cerimonia fu semplicissima però eravamo felici perchè eravamo liberi da quel putiferio.Dopo due mesi mi disse che era incinta,eravamo felicissimi..In quel periodo lavoravo in una macelleria però mi guadagnavo da vivere suonando anche in qualche locale.Abitavamo in una piccola casa in periferia insieme ad una signora che non ci faceva nemmeno pagare l'affitto perchè le bastava la nostra compagnia.I mesi passavano e Marianne mi disse che aspettava una bambina.Ero ancora più felice perchè sicuramente avrebbe preso tutto dalla sua bellissima mamma..Purtroppo,nell'ultimo periodo della gravidanza fu affetta da un virus,aveva la febbre altissima e vomito.La bambina era a rischio ma lei resistette e mandò avanti la gravidanza sebbene avesse pochissime forze.
Un giorno mentre tornavo a casa da lavoro trovai la signora della nostra casa fuori con la bambina in braccio,aveva il volto rigato dalle lacrime e ancora singhiozzava.Mi disse che fece in tempo a prendere la bambina tra le braccia e baciarla ma morì subito dopo.Ero disperato..Lei era la mia vita ed era andata via per sempre a soli 25 anni.Chiamai mia figlia proprio come lei,perchè era la sua copia ma la diedi in adozione perchè ero solo e non volevo che crescesse senza la madre-
Ero in lacrime per quel racconto,e per lui che nonostante siano passati decenni ancora piange narrandolo.Mi fece vedere una foto del suo matrimonio.
La guardai,erano una coppia bellissima però cambiai subito argomento per cercare di sdrammatizzare: Oh stiamo per partire!-
Guardai fuori dal finestrino impaurita,vedendo che la terra sotto si faceva sempre più piccola.Era uno spettacolo meraviglioso,riuscivo a vedere la sagoma di tutta l'Italia e guardai in particolare verso la Sicilia.Quell'isola che volevo dimenticare e che ormai,non mi apparteneva più.

Bene questo è il primo capitolo! Spero vi piaccia,mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate! un bacione!
  
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