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Autore: Ashtart    17/10/2011    4 recensioni
Spin-off de "la Porta dei Mondi"
Com'è, una creatura della notte?
Ribelle, magari, sfuggente, di certo, orgogliosa, probabilmente.
Ma è soprattutto impossibile da domare.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aster, Nuovo personaggio
Note: AU, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'La Porta dei Mondi'
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La finestra aperta lascia entrare i suoni e gli odori della notte. Sarebbe bello dire che si sente lo stridere dei grilli, avrebbe un che di romantico, ma nell’appartamento in via San Pietro all’orto, quartiere in di Milano, arriva solo il rumore delle auto che passano, alla cui guida ci sono, molto probabilmente, ragazzi di ritorno da una notte di baldorie. Il vento accarezza i pioppi di un giardino vicino, facendone frusciare le foglie.

Dal bar sotto casa, sale l’odore di croissant e crema. Inizia presto la giornata, a Milano: tutti svegli alle cinque di mattina per prendere l’auto ed andare in ufficio. Puoi quasi vedere la segretaria indaffarata che compra il caffè da portare al capo; lo studente universitario che, alla fermata dell’autobus, aspetta che passi il suo; l’uomo d’affari che chiama un taxi…

Lui è lì, vicino alla finestra, e ti dà le spalle, mentre guarda l’alba rosseggiare tra i palazzi, fumando una Lucky Strike blu con la nonchalance di chi sa di avere abbastanza charme, da potersi permettersi di stare mezzo nudo davanti alla città che si ridesta.
Anche se non lo vedi in volto, puoi immaginare perfettamente quelle labbra perfette disegnare una tonda ‘o’, soffiando via il fumo, che accarezza per pochi istanti la sua figura, prima di scomparire attraverso la finestra.
Dal letto hai una perfetta visuale della sua schiena pallida, di un chiarore diafano e perfetto, proprio soltanto degli angeli. Ma lui è tutt’altro che un angelo; i suoi delicati boccoli non sono biondo dorato, ma neri come le ali di un corvo.
Lui non è un angelo, è un dio. Un dio impietoso ed immorale, incurante delle suppliche.
Lui non è un angelo, è una creatura della notte.
Lui è l’essenza stessa della notte.
Lui è la lussuria, la superbia, l’accidia, la sofferenza, il dolore.

Una domanda ti aleggia sulle labbra, timorosa di uscire allo scoperto. La lasci morire li, in quel limbo a metà tra le cose dette e quelle non dette.
Perché lo sai: potrai chiederglielo, pregarlo, supplicarlo, metterti in ginocchio persino, ma non servirebbe a niente.

Lui è Aster Mc. Shadow. Non rimarrà.
Lui non rimane mai.





Note inutili:
  E così è come immagino la ragazza, che è un po' anche il punto di vista della storia. LINK. 

 
  
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