Padellami!
I - Notte di San Lorenzo, 10 agosto, ore 22.30
«Gilbert, insomma! Dove mi stai portando?»
«Ah, zitta, donna!»
Gilbert conduceva Elizabeta per le spalle, lei aveva gli occhi bendati e andava avanti a tastoni. Sotto i piedi sentì l’erba morbida e sulla pelle l’aria fresca della sera. Poi si sentì spingere per le spalle, costringendola a sedersi su una lastra di pietra.
«Oh, merda!»
«Che succede?! Gilbert sto perdendo la pazienza!»
«Le stelle... Ci sono le nuvole, non si vedono le stelle...»
Elizabeta si tolse la benda.
«Volevi farmi vedere le stelle?»
«Sì, ci tenevo.»
Fu allora che la ragazza fece un sorrisetto, anzi, quel sorrisetto. Da sotto la gonna tirò fuori la padella. Gilbert non fu abbastanza svelto ad accorgersene, che un bernoccolo grosso come un cetriolo gli crebbe sulla testa.
«Ahia! Ma che diamine!»
«Ora le vedi?»
«Cos... Oh! Sì, vedo le stelle! Le vedo! E girano! Sono tantissime!»
«Ehehe... si ottiene tutto con un pizzico di fantasia e una puntina di violenza.» Disse sogghignando Elizabeta ruotando il manico della padella tra le dita.